Perché la Comunicazione della Commissione Europea è inclusiva e non riporta solo la famiglia del Mulino Bianco col papà seduto a tavola coi bambini e la mamma in cucina, ma anche madri e padri single, anziani, donne lavoratrici, disabili, persone di diverse etnie e di diverse religioni ed anche famiglie più tradizionali.
Ora, è possibile che qualcuno voglia un'immagine esclusivamente bianca, etero, cristiana, ariana e con più figli della comunicazione, ma quella visione di Europa è uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale.
Unita nella diversità - In verscheidenheid verenigd - United in diversity - Unis dans la diversité - Unida en la diversidad
Proprop sconfitta non direi...
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Lombroso 1865:
- Se noi vogliamo proprio attenerci solo alle grandi differenze anatomiche, dobbiamo almeno distinguere tre grandi gruppi delle razze umane: il bianco, il nero, il boscimano. Del bianco sarà inutile parlare , come che i suoi modelli, più o meno eleganti, abbiano modo di studiarlo ad ogni passo nelle nostre città. […]; (quanto ai negri e alle negre ) ambedue vanno, sotto quella nera cute, fin troppo ricchi di ghiandole sudorifere, le quali emanano quell’odore particolare che troppo san distinguere i cani negrieri.
-Lo sviluppo del bambino africano è tutto affatto differente dal nostro: […] le suture del capo, che da noi si saldano solo in tarda età, gli si ossificano prestamente, come nell’idiota e nelle scimmie […]. Lo stesso dicasi dello sviluppo morale: che il negro appunto come la scimmia, si mostra intelligentissimo fino alla pubertà; ma a quell’epoca in cui il nostro intelletto stende le ali ai voli più gagliardi, egli s’arresta si ravvoltola in una scimmiesca e stupida mobilità, quasi che il suo povero cervello stesse a disagio in quel cranio allungato e pesante e si perdesse in quel difforme inviluppo di ghiandole e di ossa.
-L’ottentotto […] è, si può dire, l’ornitorinco dell’umanità perché riunisce insieme le forme più disparate delle razze negre e gialle ad alcune sue proprie, le quali egli ha comuni con pochi animali che brulicano vicino a lui.
Marco Levi Bianchini 1925:
-Ogni bianco, nel Centro Africa è, di fronte ai neri, un gran capo; essere immensamente superiore, arbitro delle forze umane e divine, cui sono comuni i miracoli, la scienza di guarire ogni male, la potenza di uccidere a grande distanza invisibilmente, di far parlare le cose inanimate […].Il nero non ragiona se non con la forza.
Giorgio Ruata 1907:
-il cervello di un negro adulto è uguale a quello di un bambino europeo, quindi poco raziocinio e sentimento etico, forte sensualità, passionalità, volubilità, atto a imitare più che a creare. Ma Ruata non si limitò alla razza negra, perché, aggiungeva, che anche in Italia i nostri rozzi contadini, presentano una ridotta e monotona organizzazione dei loro deliri, consentanea appunto, con la inferiorità della loro razza. Quanto alle dotazioni anatomiche e al patrimonio mentale di genere, non vi era differenza fra il peso del cervello delle donne bianche e di quelle nere
Renato Biasutti 1938:
-[…]I biotipi negri, nonostante la loro innegabile potenza animale, rappresentano elementi psichicamente e mentalmente inferiori che in una società moderna possono avere soltanto un posto subordinato.
http://www.novecento.org/uso-pubblic...ologiche-1681/
e anche il buon Indro che racconta tranquillo come se nulla fosse quando prendeva una bambina di dodici anni venduta dai genitori e la violentava.
Viene da chiedersi se fosse stata bianca , se lui fosse stato nero...? La Ciociara cos'è ?
Gli stati che possono sconfiggere il progressismo buonista sono Danimarca, Islanda, Svizzera, Norvegia, Svezia, Finlandia.