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    Predefinito “Clonare David e creare un nuovo messia”

    Scavare nel sottosuolo di Gerusalemme per rintracciare i resti del leggendario Re Davide, clonarli e permettere al Vaticano (niente meno) di “fabbricare” un personaggio da presentare poi come “nuovo messia”, ovviamente cristiano. Non è la trama di un film, ma il contenuto a margine della denuncia ufficiale presentata da un movimento ebraico – Regavim – che si batte per la tutela dei siti storico-archeologici nel territorio israeliano. Lo scorso 9 marzo, il gruppo ha presentato una petizione al tribunale contro il Comune di Gerusalemme, accusandolo di aver «nascosto l’esistenza di un tunnel sotterraneo scavato dalla Chiesa della Dormizione», uno dei maggiori luoghi di culto cristiano nella capitale dell’ebraismo. «La Dormizione, situata appena fuori dalla Porta di Sion, nel punto più alto dell’antica Gerusalemme, è inclusa nello storico complesso di conservazione noto come “Parco nazionale di Sovev Homot [bastioni di Gerusalemme]», ricorda Regavim sul suo sito.«Nonostante l’importanza nazionale, religiosa, scientifica e storica dell’area nel suo insieme – scrive il movimento israelinao – la Chiesa della Dormizione ha scavato un tunnel sotterraneo, lungo più di 100 metri, per collegare la Chiesa con “Beit Josef”, un dormitorio-pensione». Per anni, aggiungono gli attivisti, l’esistenza di quel tunnel non è stata altro che una semplice voce, condivisa tra i residenti locali e le istituzioni ebraiche attive sul Monte Sion: fino a quando Regavim non ha inviato una richiesta ufficiale al Comune di Gerusalemme, nel 2019, per confermare la sua esistenza. Sono stati richiesti «dettagli precisi sulla posizione del tunnel, al fine di determinare la misura in cui invade il suolo pubblico, nonché la misura in cui antichità inestimabili possono essere state danneggiate dagli scavi, effettuati senza supervisione». L’anno scorso, su richiesta dello stesso Regavim (e dopo che il Comune di Gerusalemme era stato costretto ad ammettere che esisteva, infatti, un “vecchio tunnel” a Beit Josef), è stata finalmente prodotta la documentazione ufficiale, che documenta «il passaggio sotterraneo illegale, di circa 150 metri».Secondo Regavim, riassume Davide Giancristofaro Alberti sul “Sussidiairo”, quei passaggi segreti sotto la basilica della Dormizione di Maria dovrebbero essere chiusi. Come riferito da “Dagospia” citando il tabloid britannico “Daily Star”, Regavid ha ora lanciato una petizione pubblica per spingere la città di Gerusalemme a chiudere i tunnel, che sarebbero stati aperti “clandestinamente” 12 anni fa. «Secondo quanto affermato dal rabbino Daniel Asor dell’istituto Yanar, fra i leader spirituali di Regavim, il tunnel sarebbe stato costruito per permettere ai membri della chiesa della Dormizione di riesumare i resti di Davide, il re d’Israele che uccise il gigante Golia, resti seppelliti sul monte Sion». Ma c’è di più, aggiunge Alberti, perché secondo Asor vi sarebbe un disegno ben più grande, dietro la costruzione di questi tunnel: «Il rabbino sostiene infatti che sarebbe il Vaticano a spingere affinché vengano riesumati i resti di Re Davide, in modo da ottenerne il Dna e clonare un essere umano, per poi illudere i credenti circa il ritorno del messia».Il caso resta controverso, oltre che certamente clamoroso. «La Israel Antiquities Authority ha negato che esista un tunnel sotto la chiesa, anche se il Comune di Gerusalemme ha spiegato che esiste un vecchio tunnel sotterraneo lungo 150 metri», aggiunge il “Sussidiario”: «Nessuna pronuncia della Chiesa, invece, sul presunto complotto». Dal canto suo, Regavim non molla: «Quando i dettagli hanno iniziato a essere messi a fuoco, abbiamo chiesto più e più volte che il Comune di Gerusalemme pubblicizzasse la documentazione dei suoi risultati, come richiesto dalla legge sulla libertà di informazione. Abbiamo inoltre chiesto che le procedure di supervisione, ispezione e applicazione della legge vengano prese immediatamente, per riportare il sito alle condizioni precedenti sigillando o demolendo il tunnel», affermano gli avvocati Avi Segal e Yael Cinnamon del movimento Regavim, i cui attivisti si rono risolti a ricorrere alla petizione «solo quando le nostre ripetute richieste al Comune di Gerusalemme – dicono – non hanno avuto risposta».
    Scavare nel sottosuolo di Gerusalemme per rintracciare i resti del leggendario Re Davide, clonarli e permettere al Vaticano (niente meno) di “fabbricare” un personaggio da presentare poi come “nuovo messia”, ovviamente cristiano. Non è la trama di un film, ma il contenuto a margine della denuncia ufficiale presentata da un movimento ebraico – Regavim – che si batte per la tutela dei siti storico-archeologici nel territorio israeliano. Lo scorso 9 marzo, il gruppo ha presentato una petizione al tribunale contro il Comune di Gerusalemme, accusandolo di aver «nascosto l’esistenza di un tunnel sotterraneo scavato dalla Chiesa della Dormizione», uno dei maggiori luoghi di culto cristiano nella capitale dell’ebraismo. «La Dormizione, situata appena fuori dalla Porta di Sion, nel punto più alto dell’antica Gerusalemme, è inclusa nello storico complesso di conservazione noto come “Parco nazionale di Sovev Homot [bastioni di Gerusalemme]», ricorda Regavim sul suo sito.

    «Nonostante l’importanza nazionale, religiosa, scientifica e storica dell’area nel suo insieme – scrive il movimento israelinao – la Chiesa della Dormizione ha scavato un tunnel sotterraneo, lungo più di 100 metri, per collegare la Chiesa con “Beit Josef”, un dormitorio-pensione». Per Davide e Goliaanni, aggiungono gli attivisti, l’esistenza di quel tunnel non è stata altro che una semplice voce, condivisa tra i residenti locali e le istituzioni ebraiche attive sul Monte Sion: fino a quando Regavim non ha inviato una richiesta ufficiale al Comune di Gerusalemme, nel 2019, per confermare la sua esistenza. Sono stati richiesti «dettagli precisi sulla posizione del tunnel, al fine di determinare la misura in cui invade il suolo pubblico, nonché la misura in cui antichità inestimabili possono essere state danneggiate dagli scavi, effettuati senza supervisione». L’anno scorso, su richiesta dello stesso Regavim (e dopo che il Comune di Gerusalemme era stato costretto ad ammettere che esisteva, infatti, un “vecchio tunnel” a Beit Josef), è stata finalmente prodotta la documentazione ufficiale, che documenta «il passaggio sotterraneo illegale, di circa 150 metri».

    Secondo Regavim, riassume Davide Giancristofaro Alberti sul “Sussidiairo“, quei passaggi segreti sotto la basilica della Dormizione di Maria dovrebbero essere chiusi. Come riferito da “Dagospia” citando il tabloid britannico “Daily Star”, Regavid ha ora lanciato una petizione pubblica per spingere la città di Gerusalemme a chiudere i tunnel, che sarebbero stati aperti “clandestinamente” 12 anni fa. «Secondo quanto affermato dal rabbino Daniel Asor dell’istituto Yanar, fra i leader spirituali di Regavim, il tunnel sarebbe stato costruito per permettere ai membri della chiesa della Dormizione di riesumare i resti di Davide, il re d’Israele che uccise il gigante Golia, resti seppelliti La chiesa della Dormizione di Mariasul monte Sion». Ma c’è di più, aggiunge Alberti, perché secondo Asor vi sarebbe un disegno ben più grande, dietro la costruzione di questi tunnel: «Il rabbino sostiene infatti che sarebbe il Vaticano a spingere affinché vengano riesumati i resti di Re Davide, in modo da ottenerne il Dna e clonare un essere umano, per poi illudere i credenti circa il ritorno del messia».

    Il caso resta controverso, oltre che certamente clamoroso. «La Israel Antiquities Authority ha negato che esista un tunnel sotto la chiesa, anche se il Comune di Gerusalemme ha spiegato che esiste un vecchio tunnel sotterraneo lungo 150 metri», aggiunge il “Sussidiario”: «Nessuna pronuncia della Chiesa, invece, sul presunto complotto». Dal canto suo, Regavim non molla: «Quando i dettagli hanno iniziato a essere messi a fuoco, abbiamo chiesto più e più volte che il Comune di Gerusalemme pubblicizzasse la documentazione dei suoi risultati, come richiesto dalla legge sulla libertà di informazione. Abbiamo inoltre chiesto che le procedure di supervisione, ispezione e applicazione della legge vengano prese immediatamente, per riportare il sito alle condizioni precedenti sigillando o demolendo il tunnel», affermano gli avvocati Avi Segal e Yael Cinnamon del movimento Regavim, i cui attivisti si rono risolti a ricorrere alla petizione «solo quando le nostre ripetute richieste al Comune di Gerusalemme – dicono – non hanno avuto risposta».


    http://https://www.libreidee.org/202...-nuovo-messia/

  2. #2
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    Predefinito Re: _“Clonare David e creare un nuovo messia”

    1) Il link non funziona.

    2) Non risulta minimamente che la tecnologia necessaria esista.
    Hitler or Hell.

  3. #3
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    Predefinito Re: _“Clonare David e creare un nuovo messia”

    Gli Architetti dell'Apocalisse - Rinascerà il Tempio di Gerusalemme?


    Rinascerà il Tempio di Gerusalemme?



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    Il Tempio di Gerusalemme, dopo duemila anni di riposo nel mondo della mitologia, diventa il fulcro simbolico del dramma palestinese, grazie a un dinamico movimento di cabalisti ebrei che ne propone la ricostruzione, per reintrodurre i sacrifici prescritti dall’Antico Testamento e accelerare l’avvento del Messia. Ma anche il vasto movimento fondamentalista protestante degli Stati Uniti – circa il 40% della popolazione dell’unica potenza rimasta sul pianeta - sogna nella ricostruzione del Tempio l’evento che innescherà le guerre apocalittiche, l’avvento dell’Anticristo e l’imposizione sulla terra del "Regno". Questo articolo anticipa una parte degli argomenti che saranno trattati nel libro che spero - God willing - di pubblicare tra breve sull'argomento.
    Miguel Martínez


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    "Ad Armageddon ci saranno circa quattrocento milioni di uomini che faranno corona all’olocausto finale dell’umanità! Proprio per questo non dobbiamo mai dimenticare com’è bello essere cristiani! Noi abbiamo un futuro meraviglioso davanti a noi".

    Così predicava – e prediceva - una quindicina di anni fa Jerry Falwell, il padre della New Right che portò Reagan al potere e oggi multimiliardario imprenditore politico-religioso.

    Scrivo all’inizio di marzo del 2002, a sei mesi dall’esordio della Guerra Infinita del Bene contro il Male; e il gioioso augurio di Falwell sembra incarnarsi negli eventi che avvengono in tre città sante – la Mecca, Ayodhya e Gerusalemme.

    Alla Mecca, i pellegrini, abbigliati nell’antico ihram che come la veste di Gesù non conosce cuciture, appena scendono dall’aereo vengono schedati con un apparecchio che registra l'immagine dell'iride e le impronte digitali di ogni musulmano che compie il suo dovere religioso.(1) Un lavoro di schedatura planetaria iniziato quando, dopo giorni e giorni di bombardamenti, i tecnici dell’esercito americano sono entrati nelle grotte di Tora Bora in Afghanistan per tagliare via un dito a ogni morto, in modo da controllarne il DNA.

    In India i capi del potente movimento fondamentalista indù si stanno preparando per le ore 141 del 15 marzo, come stabilito dagli astrologi, quando le schiere degli "amanti di Rama" guidati da ingegneri laureati in Occidente e attrezzati con cinque gru, un bulldozer e duecentocinquanta carretti trainati a mano inizieranno a costruire un tempio al dio Rama sulle rovine della moschea musulmana di Ayodhya, smantellata dagli estremisti nel 1992. I due capipopolo che allora guidarono la sommossa – che portò a tremila morti – sono oggi rispettivamente ministro dell'interno e ministro dell'istruzione dell’India.

    La Mecca e Ayodhya sono luoghi per noi poco familiari. Il centro del nostro mondo è casomai la Terra Santa. Il centro della Terra Santa, a sua volta, è Gerusalemme; e il centro di Gerusalemme è un luogo che viene chiamato il "Monte del Tempio", perché duemila anni fa, era la sede del santuario in cui gli abitanti della Giudea conducevano un complesso ciclo di sacrifici animali e vegetali. Non si sa esattamente dove fosse il Tempio; anzi, in quella zona sorge oggi la Cupola della Roccia, un monumento che appartiene a una cultura del tutto diversa. Proprio sotto la Cupola, si trova il cuore del cuore del mondo: un recinto attorno a una misteriosa pietra grezza.

    Qualunque libretto introduttivo alla Bibbia racconta in modo arido, ma sostanzialmente corretto, la storia del Tempio. Il Primo Tempio fu costruito verso il 960 avanti Cristo, si dice da Salomone; fu poi profanato dai babilonesi verso il 586.

    Il Secondo Tempio fu riedificato verso il 515 e distrutto dai romani nel 70 dopo Cristo. Esso scompare quindi dalla storia più o meno quando compare il Colosseo.

    La storia successiva non è la storia del Tempio, ma solo la storia della zona dove il Tempio era esistito precedentemente. Nel 637, Gerusalemme venne conquistata dai musulmani. Nel 691 fu inaugurata la Cupola della Roccia e poco dopo una seconda moschea, quella di al-Aqsà. Entrambe si trovano in un’ampia zona recintata ed elevata, la Spianata delle Moschee o il Monte del Tempio, amministrata da un ente islamico autonomo, legato all’autorità nazionale palestinese.

    Queste scarne informazioni non ci dicono né cosa fosse il Tempio anticamente, né perché oggi il suo fantasma costituisca il simbolo del conflitto cruciale dei nostri tempi.

    I teologi tendono a guardare il Tempio retrospettivamente, attraverso gli occhi, se non di Gesù, almeno del giudaismo posteriore. Mentre basta liberarsi delle aggiunte successive per cogliere alcune cose sorprendenti. Sorvolando sui tanti punti controversi, si può ad esempio dire che il Tempio era un luogo di culto non solo a YHWH, ma per lungo tempo anche alla sposa del dio d’Israele. Era simile in tutto ai tanti templi dei popoli circostanti scoperti dagli archeologi. Gli ebrei poi avevano almeno un paio di altri templi. Il culto univa il popolo in un banchetto condiviso con il dio e i sacerdoti erano in sostanza i macellai che garantivano questa commensalità.

    Questa era la religione degli abitanti d’Israele e di Giuda, o almeno quella ufficiale dei re. Certamente non aveva molto a che fare con Noè, Abramo o Mosè, non esaltava stirpi elette e non puniva nessuno: i racconti che ci sono così familiari nascono molto dopo. Con la distruzione del Tempio, finisce la religione tradizionale; e dai racconti nascono due religioni gemelle, il cristianesimo e il giudaismo.

    Trombe, sacrifici e soldati

    Il 28 settembre del 2000, in un periodo di relativa calma, Ariel Sharon è salito sulla Spianata. Sharon aveva vissuto abbastanza a lungo per sapere che dal 1928 tutti gli scontri più sanguinari del conflitto israelo-palestinese – eccette le vere e proprie guerre - erano sorti attorno al controllo di questo luogo simbolo. Questa volta la provocazione era assicurata: l’uomo che aveva devastato il Libano, che aveva coperto le stragi di Sabra e Shatilla, si recava sul terzo luogo santo dell’Islam accompagnato da un’enorme schiera di soldati. Infatti scoppiò subito dopo la viscerale, tragica reazione dei palestinesi, che permetterà, in una forma più o meno estrema, la soluzione finale del problema posto dall’esistenza dei nativi della Terra Santa.

    Il gesto politico di Sharon si innesta su un diverso fenomeno: l’esistenza di un piccolo movimento ebraico che mira alla costruzione di un Terzo Tempio sulla Spianata. Le leggi giudaiche presuppongono in teoria un Tempio funzionante; ma per la maggior parte degli ebrei religiosi, la sua realizzazione è demandata al Messia. Il movimento che opera per la costruzione del Tempio è quindi una forma del tutto moderna di estremismo politico-religioso. A ogni principale festività ebraica, i Fedeli del Monte del Tempio compiono una marcia verso la Spianata, accompagnati da un camion che porta la pietra angolare del futuro edificio; e da cinque anni un gruppo di coloni a ogni Pasqua sacrifica un agnello nei pressi del Tempio. Due ex-hippy americani, intanto, hanno preparato le prime trombe che i 38.000 leviti del Tempio dovranno suonare a turno. Con tavolini piazzati per strada, il Centro per i Kohanim cerca di convincere i cittadini israeliani che ritengono di avere sangue sacerdotale a donare campioni di materiale genetico ricavato dalle guance, per determinare se abbiano o meno l'aplotipo YAP DYS19B del tipo previsto.

    Di cruciale importanza è il paradosso della Giovenca Rossa. I morti ebrei emanano ciò che i greci avrebbero chiamato un miasma, che rende impuri non solo chi li tocca, ma persino chi passa nelle loro vicinanze; e l’impurità si estende come un contagio, da vivo a vivo, fino a contaminare l’intera comunità. L’unico rimedio per questa impurità della comunità era costituita, all’epoca del Tempio, dalle ceneri di una giovenca rossa, sacrificata e bruciata, e poi impastate con acqua. Con la distruzione del Tempio, tutti gli ebrei diventano impuri secondo la loro stessa legge. Essi non devono contaminare il sito del Tempio; e quindi non potrebbero nemmeno ricostruirlo. Occorre perciò trovare una vacca completamente rossa, senza un solo pelo bianco. Ma chi la potrà uccidere, se nessuno è abbastanza puro da compiere il sacrificio? I tentativi in corso per risolvere questo dilemma fondamentale si svolgono in maniera romanzesca tra ingegneria genetica, truffatori, archeologi improvvisati e il bizzarro intervento di un allevatore pentecostale statunitense.








    Nella primavera del 2002, questa ignara giovenca è stata dichiarata idonea per svolgere il ruolo della Vacca Rossa



    Il movimento ricostruzionista è vissuto come un elemento pittoresco della variegata società israeliana, fino al fatidico anno 5761. Secondo la legge ebraica, la massa d'acqua necessaria per un bagno purificatore è pari a quella spostata da 5.760 uova. Fu quindi, sostengono alcuni cabalisti, nell'anno 5.761 del calendario ebraico - iniziato un paio di giorni dopo la visita di Sharon alla Spianata - che doveva cominciare la purificazione della Terra dai gentili.

    E in effetti poco dopo, mezzo milione di israeliani, laici compresi, giurarono di mantenere il dominio su tutta Gerusalemme in una spettacolare manifestazione. E quando i Fedeli del Tempio marciarono sulla Spianata il 13 febbraio 2002, per festeggiare il primo spicchio della luna di Adar, in testa alla manifestazione c’era addirittura il sindaco di Gerusalemme, Ehud Olmert, assieme a diversi membri del parlamento israeliano. Ciò non deve sorprendere. Infatti, i fondamentalismi non sono un ritorno al Medioevo, come sostiene spesso un secolarismo superficiale. Ce lo dimostra il fenomeno quasi inedito in Italia dei "cristianisti", delle persone che pretendono di usare il crocifisso come una clava e che sostengono, certo non esplicitamente, che Lepanto sia un luogo più importante del Golgota.

    La situazione oggi resta sospesa, ma forse non per molto. In passato, le persone di ogni fede e nazionalità potevano recarsi liberamente sulla Spianata, certamente il luogo più bello di Gerusalemme, a condizione che non pregassero. Da quando Sharon ha compiuto la sua incursione, l’accesso a vietato ai non musulmani; ma anche alla maggioranza dei musulmani, visto che possono entrare solo quelli residenti a Gerusalemme, e devono aver compiuto i quarant’anni. Sharon ha promesso di aprire la Spianata a breve non solo alle visite ma anche alle preghiere degli ebrei, senza ovviamente allentare il divieto per i musulmani: un gesto che cambierà per sempre lo status della zona.




    ( continua )


    http://www.kelebekler.com/occ/tempio.htm

  4. #4
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    Predefinito Re: _“Clonare David e creare un nuovo messia”

    I cristiano-sionisti

    Sharon può contare sul sostegno di un alleato impensabile. Pochi italiani sanno che circa cinquanta milioni di cittadini degli Stati Uniti - gli evangelici cosiddetti dispensazionalisti - credono che gli ebrei devono ritornare in Terra Santa. Essi sostengono che guerre, carestie e malattie decimeranno l'umanità; l'Anticristo diventerà dittatore dell'Europa e permetterà la costruzione del Terzo Tempio per farvisi adorare. Arabi, russi, comunisti, neonazisti e seguaci della New Age attaccheranno a centinaia di milioni l'attuale Stato d'Israele; ma tutti costoro saranno sterminati dalle schiere di Gesù ad Armageddon, nel nord della Palestina. Sorgerà allora il Regno la cui sede sarà forse il Quarto e ultimo Tempio. Il cuore del racconto è quindi l'attuale Stato di Israele, che deve in parte la propria esistenza all'aiuto di questi autodefiniti cristianosionisti (Christian Zionists).

    Una parte sproporzionata di questa fantasia è concentrata sulla speranza che gli ebrei ricostruiscano il Tempio e riprendano a sacrificarvi animali. Scrive Hal Lindsey, cristianosionista e uno degli autori più venduti di tutti i tempi:

    "Con la nazione ebraica rinata in Palestina, l'antica Gerusalemme è di nuovo sotto totale controllo ebraico per la prima volta in 2600 anni e si parla della ricostruzione del Tempio, il segno più importante del prossimo ritorno di Cristo. È come se si fosse trovato il pezzo chiave di un puzzle. Per tutti coloro che confidano in Gesù Cristo, si tratta di un momento elettrizzante."

    Questa fantasia esalta numerosi avventurieri e visionari, da un giovane operatore cimiteriale australiano che molti anni fa diede fuoco alla moschea di al-Aqsà per accelerare l’avvento del Messia, a un infermiere statunitense che si vanta di aver scoperto non solo l'Arca di Noè ma anche la tomba di Gesù e il sito della crocifissione e direttamente sotto, una grotta contenente l'Arca.

    La presenza di simili figure marginali fa però dimenticare che stiamo parlando di un movimento di massa nell’unica potenza rimasta sulla terra.

    Le dimensioni di questo movimento sono enormi. Un sondaggio di Newsweek, condotto nel 1999, rivela che il 40% degli americani crede che "il mondo finirà come predetto dalla Bibbia, in una battaglia ad Armageddon tra Gesù e l’Anticristo"; mentre la stessa percentuale chiede che si vieti l’insegnamento dell’evoluzione a scuola. Ma il culto della Bibbia, il mito dell’elezione americana e il sogno del Regno influenzano certamente anche quel 79% di americani che ritiene che " i miracoli descritti nella Bibbia sono veramente accaduti". Forse è giusto parlare, come fa Harold Bloom, di un’unica Religione Americana che pervade tutta la società.



    La Religione Americana è pragmatica. Centinaia di organizzazioni propongono forme concrete di sostegno a Israele. Alcune mandano volontari cristiani per lavorare gratuitamente nelle retrovie, liberando soldati israeliani per meglio vessare i Territori Occupati. Ci sono congregazioni in tutto il paese che "adottano" colonie, inviando aiuti. Esiste una vera e propria lobby politica cristianosionista, fondata dall’ex-direttore delle vendite della Colgate-Palmolive, che minaccia di sottrarre il voto dei cristiani fondamentalisti a quei congressisti che si dimostrano poco sensibili agli interessi dello Stato d’Israele. Imitando la prassi dell’epoca di McCarthy, decine di comitati seguono i media per denunciare ogni possibile tentazione di obiettività. Potenti stazioni radio e TV trasmettono il messaggio cristianosionista a tutti i paesi del mondo. Un gran numero di movimenti raccoglie fondi per prenotare voli charter che portino ebrei dalla Russia in Israele: le profezie infatti richiedono che tutti gli ebrei si radunino in Terra Santa per la battaglia finale. Ma forse l’aspetto fondamentale del cristianosionismo è il turismo in Terra Santa, che finanzia sia i predicatori americani – liberi imprenditori che non possono contare su alcun otto-per-mille – sia lo Stato d’Israele; e permette di indottrinare milioni di semplici credenti.

    Il fondamentalismo ebraico

    Per secoli, la Terra Santa e il Tempio sono esistiti come entità mistiche per gli ebrei, come mistica era l’attesa del Messia. Per secoli, gli ebrei di tutto il mondo si sono recati in Terra Santa senza alcuna intenzione aggressiva. Ci è voluto un giornalista austriaco indifferente alla religione, Theodor Herzl, per pensare di trasformare questo antico mito nel fatto politico del sionismo.

    Negli anni Venti e Trenta, i rabbini Kook, padre e figlio, hanno reinterpretato in maniera politica alcune antiche riflessioni cabalistiche, sostenendo che l’inizio della redenzione fosse costituito dalla conquista israeliana della Terra. Gli ebrei ortodossi hanno bruciato in effigie Kook padre, per aver profanato in questo modo gli insegnamenti giudaici. Kook figlio, ormai anziano, fu scoperto nel 1967 da alcuni giovani militari di destra, ansiosi di giustificare la loro ideologia nazionalista – all’epoca viveva in ristrettezza, circondato da pochissimi discepoli.

    Il fondamentalismo ebraico – in questo senso politico, che ha ben poco a che vedere con l’ortodossia – è stato fortemente influenzato dalla mentalità americana. Nel febbraio del 2002, sul sito di destra Grand Street News, Yori Yanover raccontava di aver telefonato a un amico in Israele, subito dopo un attentato palestinese nella colonia di Karnei Shomoron:

    "Alla fine della nostra conversazione, dissi a Ploni che l’unica maniera corretta di rispondere a questo omicidio era questa – tutti gli uomini dovevano prendere le loro auto e i loro fucili e pistole e dare fuoco al villaggio arabo lì accanto. Poi dovevano uccidere chiunque scappava dalle case in fiamme. Nel 1954, un guerriero di nome Meir Har Zion perse la sorella a un gruppo di stupratori beduini nei pressi di Gerico. Har Zion, che assieme ad Ariel Sharon aveva fondato la mitica Unità 101, andò al villaggio beduino da cui provenivano gli assassini e uccise ogni uomo, donna e bambino che vi abitava. Ne seguì un lungo periodo di pace e di collaborazione tra i beduini e Israele.

    [] Se vogliamo sperare nella pace con gli arabi di Eretz Israel, dobbiamo vendicarci subito e versare molto sangue. Altrimenti li dovremo trasferire tutti."


    Più vicino a noi, vale la pena di riportare un istruttivo messaggio sul newsgroup it.cultura.religioni di "Bart Simpson", un brillante postatore con cui mi sono trovato spesso d’accordo.

    Cittadino italiano, pronto a violare un cardine della religione dei suoi avi ebrei sposandosi con una ragazza di provenienza latinoamericana, sta per trasferirsi negli Stati Uniti, dove avrà quindi una seconda casa e una seconda patria. Ma guai a chi gli tocca la terza casa, quella in Israele: per difenderla è disposta a distruggere il mondo intero con un Armageddon nucleare.(2)

    Egli scrive infatti:

    In israele il suicidio/martirio e' inaccettabile, non pero' il "muoia sansone con tutti i filistei". E questa volta per fortuna abbiamo duecento testate atomiche pronte. Pensate quello che volete, ma se ci sara' la distruzione di Israele questa volta il mondo finisce davvero, indipendentemente dalle cazzate religiose, visto che il sottoscritto e' ateo. Bart

    Ovviamente sui newsgroup vige la libertà di esagerare. Comunque è interessante notare come Bart voglia credere che i sassi, i vecchi fucili e qualche kamikaze possano minacciare seriamente il secondo esercito più potente del mondo. E come non gli sfiori l’idea che ci sono invece persone che di case ne hanno una sola; o ne avevano, prima che venisse distrutta per far posto alla sua terza casa.

    Soprattutto, però, vediamo come il mito apocalittico possa trarre forza, non da una fede religiosa sentita, ma da ben altri sentimenti.

    Il mondo intero è Palestina

    La grande Guerra del Bene contro il Male viene condotta per imporre un dominio unico pianeta e la visione neo-Conservative che sposa il darwinismo sociale alla benedizione calvinista della ricchezza: il materialismo peggiore con il fideismo peggiore. Un’ideologia che viene riassunta perfettamente nel proclama degli Scarlet-to-Snow Ministries del Texas:

    "Dappertutto vediamo le prove che il popolo palestinese è stato maledetto. Si trova senza lavoro e senza reddito. È profondamente disperato. Dentro il suo stesso campo, non riceve giustizia. È un popolo disperato, pronto a tutto pur di salvarsi la faccia. Non è colpa d’Israele, è colpa sua. Conoscete abbastanza bene la Bibbia per sapere che quando un popolo è oppresso, ciò è dovuto in genere al peccato."

    Gerusalemme, "città degli specchi" – come l’ha chiamata in un bellissimo libro l’autore israeliano Amos Elon – è un simbolo eccezionale delle scelte storiche. E riflette implacabilmente la nostra vera natura, come dimostrano due citazioni contrapposte.

    La prima proviene dalla International Christian Embassy in Jerusalem, un organismo al cui vertice troviamo il pastore pentecostale americano David Allen Lewis e Willem van der Hoeven, predicatore sudafricano e sostenitore storico dell’apartheid. Ecco come descrivono il mondo postapocalittico per cui lavorano assiduamente:

    "Messia regnerà dal trono ristabilito di Davide a Gerusalemme. Risorto, Re Davide sarà co-reggente assieme a Cristo. Israele occuperà una posizione di gloria e dominio sulle nazioni del mondo. I Cristiani rinati si uniranno a Messia e ai dirigenti di Israele nell'amministrare il regno di Dio sulla terra. Siamo in marcia verso Sion!"

    La visione opposta è quella descritta da Israel Shamir, giornalista e saggista di Haifa nato in Siberia:

    Dobbiamo avere gli stessi diritti. Ebrei e non ebrei dovrebbero essere protetti dalla legge allo stesso modo, avere lo stesso diritto di voto e, ancora più importante, lo stesso diritto di bere acqua. Tutto questo sembra molto estremista. Ma gli eventi in Palestina assumono un significato così importante perché c'è un legame magico tra la Terra Santa e il mondo. Se rendiamo questo un mondo di eguaglianza, l'eguaglianza si realizzerà in tutto il mondo(3)."

    NOTE

    (1)"Alla Mecca fra misure di sicurezza: in banca dati impronte digitali e l'immagine dell'iride" La Libertà, Piacenza, 26.02.02.

    (2)Soggetto:Re: Ma gli evangelici sono anti palestinesi?, it.cultura.religioni, data:2001-12-06 0429 PST

    (3)Israel Shamir, "Sharon non piange, ringhia", Il Manifesto, 29.09.01.

    La bibliografia in lingua italiana sull'argomento non è certamente vasta. Fondamentale è L'immaginario al potere di Roberto Giammanco, che dedica un certo spazio ai movimenti per la ricostruzione del Tempio nell'ambito di uno studio sul fondamentalismo americano. Esiste invece un piccolo libro dedicato proprio all’alleanza tra i fondamentalismi per la ricostruzione del Tempio: I fanatici dell’Apocalisse, di Maurizio Blondet. Le scarne informazioni contenute nel libro, sebbene datate, sono sostanzialmente corrette, a parte una confusione tra angloisraelismo e cristianosionismo. Purtroppo però le informazioni sono pesantemente filtrate da una contaminazione tra le peculiari teorie di Lyndon LaRouche e l'iperconservatorismo cattolico dell'autore.

    Su questo stesso sito - Kelebek - si trova un breve saggio, anch'esso non troppo recente, sull'argomento del Christian Zionism

    I lettori anglofoni dovrebbero consultare i fondamentali testi del reverendo Stephen Sizer, il parroco anglicano del Christ Church Vicarage che contrappone documentazione e ricerca al fondamentalismo.

    Per il resto posso solo permettermi un po' di pubblicità, rimandando al mio prossimo libro dedicato agli immaginari sul Terzo Tempio.

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    Predefinito Re: _“Clonare David e creare un nuovo messia”

    E' NATA LA GIOVENCA ROSSA

    di Miguel Martinez




    "Sul verde prato di Hyde Park, un vecchio vagabondo passeggia su e giù portando sulle spalle un cartello 'La Fine è vicina'. Lo fa da anni, se è sempre lo stesso vagabondo che io ho visto trent'anni fa. Ma un orologio rotto darà, prima o poi, l'ora esatta. Sembra che questo momento tanto auspicato sia arrivato, ora che il Distruttore del mondo copre con una valanga di missili i villaggi della Terra Santa e le valli montane di Shambhala, mentre il pentagramma magico è spezzato e le torri di Babilonia crollano su se stesse. Negli ultimi mesi, sono in molti a sentire drammaticamente che Apocalypse is now."

    Con queste parole, Israel Shamir - lo scrittore siberiano che scelse di farsi palestinese - ha aperto un memorabile articolo agli inizi dell'attacco statunitense contro l'Afghanistan. Da allora, la terza guerra mondiale non ha certo perso la sua carica simbolica. Soprattutto in questa Pasqua di sangue. Un mio amico musulmano mi segnala un detto attribuito a Muhammad, un hadith, che dice - "La fine verrà soltanto quando nessuno di voi sarà più sulla riva occidentale, e tutti loro saranno sulla riva

    occidentale".

    I vicoli di uno dei campi profughi più miserabili del mondo - il chilometro quadrato di Jenin - si stanno trasformando in una nuova Termopili o una nuova Varsavia, mentre i suoi abitanti tengono testa da otto giorni a uno degli eserciti più forti del mondo.

    Un paio di settimane fa, invece, gli israeliani sono saliti sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Non è stato certamente l'evento più vistoso di questi giorni; l'esercito israeliano questa volta si è limitato a ferire, senza uccidere. Eppure, come vedremo, il fatto è fortemente simbolico.

    Gli israeliani assediano ancora, in questo momento, la Basilica della Natività, dove gli armeni controllano la mitica grotta, gli ortodossi il luogo della presunta nascita e i cattolici l'altare. All'interno ci sono duecento combattenti che a duemila anni di distanza, ripetono un'antica ricerca di asilo, mentre fuori gli uomini di Erode vietano che si portino cibo o medicinali ai feriti. Un gruppo di evangelici cristiani, la International Christian Embassy in Jerusalem, diretti da un ex-pastore sudafricano trasferitosi in Israele - evidentemente si sente a suo agio solo là dove si pratica l'apartheid - sta raccogliendo fondi tra i bravi credenti statunitensi per pubblicare una grande inserzione sul Jerusalem Post in condanna della profanazione della Basilica... da parte dei palestinesi.

    Ma se l'attacco a Betlemme sembra rovesciare il significato dell'incarnazione, un altro evento rende finalmente possibile l'avvento del regno messianico: è nata la Giovenca Rossa.

    Il quadrupede di cui discutono da un millennio e mezzo i commentatori, che ha ispirato una splendida immagine in un dipinto di Marc Chagall, il fantastico animale sognato nei ghetti della Bielorussia. La nascita di questa creatura degna di Borges è avvenuta agli inizi di marzo, in un allevamento in Israele. Il 5 aprile del 2001, la giovenca è stata accuratamente visitata dai rabbini Menachem Makover e Chaim Richman, che hanno deciso che soddisfaceva tutti i requisiti del Libro dei Numeri.
    L'immagine dell'animale, perfettamente ignaro della sua straordinaria importanza, si pu? ammirare all'URL
    http://www.templeinstitute.org/curre...fer/index.html.

    Procediamo con ordine. Gli spiriti scettici tendono a non dare molto peso ad avvenimenti di questo tipo. Ora, è ovvio che non sono i mistici a decidere le guerre; come è ovvio che gran parte dei simboli in questo conflitto sono immaginari. Solo la minoranza ortodossa tra gli ebrei oggi sostiene seriamente la storicità dell'Esodo, mentre va da sé che la grotta di Betlemme avrà ospitato molti asinelli e buoi, ma probabilmente nessun figlio di una vergine. E, a proposito di animali, questa è la terza giovenca rossa a essere stata segnalata in tempi recenti.

    Per? non è necessario credere che siamo davvero in tempi apocalittici per renderci conto che in questo particolare caso, il valore simbolico degli eventi ha un'enorme importanza. Perché Israele non è come il Kosovo, in cui contadini che il caso ha fatto nascere in una famiglia o in un'altra si invidiano a vicenda i campi. Israele nasce perché la Terra Santa aveva un immenso valore simbolico per una comunità di persone, la maggior parte delle quali non l'aveva mai vista. E la sua nascita viene forzata da una terribile costellazione di fantasie simboliche attorno agli ebrei, che hanno portato alle ben note tragedie di mezzo secolo fa.

    Israele è un paese piccolo e privo di risorse, che viene tenuto in piedi da una comunità residente altrove ma che ci crede; e - cosa forse ancora più importante - riceve il sostegno di un immenso numero di semplici credenti cristiani statunitensi, che ritengono che Israele realizzi le profezie, da Zaccaria fino all'Apocalisse. E che attendono ansiosi proprio la nascita della Vacca Rossa.

    Alzandosi a parlare di fronte ai suoi colleghi sul Capitol Hill, il senatore dell'Oklahoma Jim Inhofe, il 4 marzo del 2002, ha elencato sette motivi per cui "Israele deve avere la terra" (un termine che comprende tutta la Palestina):

    "Ecco il motivo piu' importante: perche' lo ha detto Dio. Come ho appena detto, cercatelo nel libro della Genesi. E' proprio li' sul banco.
    In 13:14-17, la Bibbia dice:' Il Signore disse ad Abramo, "alza ora gli occhi e guarda da dove sei verso il nord, verso il sud, verso l'est e verso l'ovest: tutta la terra che vedi, la daro' a te e al tuo seme, per sempre.... Alzati, cammina attraverso tutta la lunghezza della terra e la sua larghezza; perche' io la daro' a te". Questo e' Dio che parla. La Bibbia dice che Abramo tolse la sua tenda e ando' a dimorare sulla piana di Mamre, che e'a Hebron, e li' si e' costruito un altare di fronte al Signore. Hebron e' sul West Bank. E' nel luogo dove Dio apparve ad Abramo dicendo, "ti do questa terra", il West Bank. Non si tratta affatto di una contesa politica. Si tratta di una contesa per vedere se la parola di Dio e' vera o no".

    Per capire perché il mondo evangelico attende con trepidazione l'avvento della Vacca Rossa, occorre fare un po' di storia.

    Un unico monumento ci viene in mente quando pensiamo alla Terra Santa: la cupola dorata della cosiddetta Moschea di Omar a Gerusalemme. Gli archeologi non sono sicuri che questo monumento sia stato costruito sopra qualcosa di significativo - ma il sentire comune è che questo monumento sorga sui resti del famoso Tempio. In un'epoca remota, il Tempio era il centro del culto ebraico, fino alla sua distruzione per mano romana nel 70 dopo Cristo. Teoricamente i rituali che venivano compiuti in questa grande macelleria animale di modello fenicio non sono mai stati abrogati: una gran parte delle successive discettazioni degli studiosi della Torà ruotano attorno ai dettagli del rito templare.

    Secondo Maimonide, fondante per il giudaismo quanto Tommaso d'Aquino per il cattolicesimo, gli ebrei hanno l'obbligo divino di esercitare il culto nel Tempio. Cosa che è diventata teoricamente possibile da quando lo Stato ebraico controlla militarmente Gerusalemme. Ma per farlo, occorre ricostruire il Tempio, e qui subentra un serio problema.

    La legge stabilisce che un ebreo che sia entrato in contatto con un morto, anche indirettamente, diventa impuro; per restare contaminati, basta ad esempio sfiorare la mano di una persona che abbia camminato inavvertitamente sopra il luogo in cui secoli fa sia stato sepolto un ebreo. E' facile dedurne quindi che tutti gli ebrei sono impuri; ma chi è impuro non pu? contaminare con la sua presenza il Luogo Santo. Per questo straordinario motivo, la legge giudaica vieta a qualunque ebreo di recarsi sulla Spianata delle Moschee, figuriamoci lavorarci per costruire il nuovo Tempio.

    A questa condizione di impurità radicale, per?, la legge offre una via di uscita, come viene costantemente ricordato dalla piccola ma crescente minoranza dei cabalisti ricostruttori. Occorre sacrificare una vacca completamente rossa, di tre anni, senza la minima macchia e vergine, che non abbia mai portato un giogo. Le carni della vacca dovranno essere arse su un particolare rogo, le ceneri impastate con acqua e il liquido risultante adoperato per aspergere i fedeli. Allora, purificati, potranno recarsi sulla Spianata delle Moschee, abbattere i monumenti islamici e costruire il nuovo Tempio, forzando cos?' i tempi della Geulà, la redenzione messianica del mondo.

    Queste teorie hanno entusiasmato, ancora più degli ebrei, gli evangelici dell'America profonda, i seguaci dei culti pentecostali e quasi sciamanici, le masse che identificano se stesse nel ruolo del popolo messianico. Si tratta di quel magmatico mondo di centinaia di migliaia di predicatori itineranti, guaritori, uomini di spettacolo, venditori di fumo, fanatici autentici e truffatori, che costituisce il tessuto vivo della religione americana. E' un paradosso che gli Stati Uniti siano l'unica potenza del pianeta, che siano anche uno dei paesi più religiosi del mondo, eppure in Italia - dove tutti fanno a gara a dirsi americani senza esserlo - sappiamo pochissimo di questa cultura.

    Il fondamentalismo statunitense coincide oggi in larga misura con il cosiddetto Christian Zionism, un affascinante sistema mitologico che afferma che Dio considera gli ebrei come suo unico popolo; che questo popolo ha peccato non riconoscendo Gesù, ma sta per essere redento. Il primo segno è la nascita d'Israele, le giuste guerre di sterminio condotte da Israele contro i discendenti di Ismaele. L'evento fondamentale sarà la costruzione del nuovo Tempio, che servirà per? soprattutto perché Israele compia il suo ultimo peccato, adorandovi l'Anticristo: da qui l'enorme interesse che negli Stati Uniti suscitano i racconti sulla Vacca Rossa.
    Infatti, poco dopo la costruzione del Tempio, tutti i popoli del mondo attaccheranno insieme Israele. Gesù scenderà allora sulla terra, accompagnato da un esercito di angeli e di cristiani, e sterminerà i nemici di Israele sulla piana di Armageddon. Ne seguirà il Regno dei Mille Anni, in cui gli ebrei - convertiti per? alla credenza in Gesù - governeranno "con verghe di ferro" il mondo, assieme ai cristiani evangelici.

    Questo sistema mitologico è tutt'altro che marginale e la sua diffusione spiega - certo assieme a motivazioni assai più concrete - il sostegno illimitato che gli Stati Uniti offrono a Israele.

    E ci fa capire il senso delle parole del senatore Inhofe:

    "Non si tratta affatto di una contesa politica. Si tratta di una contesa per vedere se la parola di Dio e' vera o no".

    Ma ricordano anche le parole di un uomo ben più interessante del politico dell'Oklahoma. Le parole del poeta irlandese, William Butler Yeats, nel Secondo Avvento:

    "E quale rozza bestia, giunto infine il suo tempo, striscia verso Betlemme per esser partorita? "

    Miguel Martinez


    Nota: Miguel Martinez è responsabile del sito Internet Kelebek
    Kelebek - East and West, Cult Wars and Cult Apologists, Religion and Politics in the Third World War
    Studioso del mondo arabo e islamico e dei fondamentalismi occidentali, sta per pubblicare un libro sul rapporto tra politica mediorientale, fondamentalismo evangelico e fondamentalismo ebraico.

    ARABcomint © | Informazione di cultura araba ed islamica
    http://www.arabcomint.com/lagiovenca.htm

  6. #6
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    Predefinito Re: _“Clonare David e creare un nuovo messia”


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    Predefinito Re: “Clonare David e creare un nuovo messia”

    mahh io sinceramente spero che accada,perchè mi ci gioco 1000 euro che qui in occidente nessuno gli crederebbe
    qui in una chiesa un ragazzo prega inginocchiato un dio che non conosce,che non puo sentire,non gridera,non versera lacrime,si domanda solo il mio viaggio è finito o è appena cominciato

 

 

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