Mike Whitney intervista Israel Shamir
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Domanda 1– Negli ultimi 4 anni, i leader democratici hanno incolpato la Russia per la presunta ingerenza nelle elezioni del 2016. Ora, i Democratici (che controllano tutti e tre i rami del governo) hanno il potere di reimpostare la politica estera degli Stati Uniti e adottare un approccio più ostile nei confronti di Mosca. Ma lo faranno?

Attualmente, ci sono circa 40.000 uomini USA-NATO ammassati lungo il confine russo che conducono esercitazioni militari, mentre decine di carri armati russi, artiglieria e circa 85.000 soldati russi si trovano a circa 40 km. dal confine orientale dell’Ucraina. Entrambi gli eserciti sono in allerta e pronti a reagire a qualsiasi provocazione improvvisa. Se l’esercito ucraino dovesse invadere la parte russofona dell’Ucraina (Donbass), Mosca probabilmente risponderà.

Quindi, ci sarà una conflagrazione in Ucraina questa primavera e, se sì, come risponderà Putin? Limiterà la portata della sua campagna al Donbass o si spingerà verso Kiev?

Israel Shamir – Se l’esercito russo attraverserà il confine ucraino, non si fermerà nel Donbass. La guerra sarà breve e l’Ucraina sarà fatta a pezzi. Ma succederà?

L’animale totem della Russia, l’orso, è forte, pacifico e non facilmente eccitabile, ma, una volta provocato, è inarrestabile. I governanti russi impersonano perfettamente questa immagine. Non sono avventurosi, ma equilibrati e prudenti. Putin, la quintessenza del governante russo, è avverso al rischio. Non inizierà una guerra che, innanzitutto, non ha mai voluto, ma, se necessario, agirà con decisione. Considerate cos’era successo nel 2014, dopo il colpo di stato in Ucraina; il legittimo presidente ucraino Yanukovich era scappato in Russia e aveva chiesto a Putin di aiutarlo a riprendere il potere. A quel tempo, l’esercito ucraino era debole e la Russia avrebbe potuto facilmente prendere il controllo del Paese senza affrontare resistenze significative. Ma, sorprendentemente, Putin non aveva dato l’ordine di conquistare Kiev.

Putin è imprevedibile. Aveva ordinato la presa della Crimea nonostante il parere contrario dei suoi consiglieri. Era stata una mossa inaspettata e aveva funzionato a meraviglia. Nel 2008 aveva anche anche preso a sberle la Georgia, dopo che Saakashvili aveva invaso l’Ossezia del Sud. Questa era stata un’altra mossa a sorpresa riuscita meglio di quanto si potesse immaginare. Se gli Ucraini cercheranno di riprendere il Donbass, l’esercito russo li sconfiggerà sonoramente e proseguirà verso Kiev. La presenza di truppe della NATO non scoraggerà Putin.

Per quanto riguarda poi i Democratici, possono spingere Kiev ad attaccare, ma, intanto, finiranno per perdere l’Ucraina. Se lo scopo è quello di avvelenare le relazioni tra la Russia e l’Europa, possono provarci, ma se pensano che la guerra russo-ucraina si trascinerà nel tempo, si sbagliano. E se pensano che Putin non difenderà il Donbass, hanno fatto un grave errore di calcolo.

La recente telefonata di Biden a Putin suggerisce che l’amministrazione americana, in fin dei conti, ha deciso di non scatenare una guerra. Il rapporto non confermato di due navi statunitensi che invertono la rotta e rinunciano ad entrare nel Mar Nero concorda con questa valutazione. Tuttavia, non possiamo esserne sicuri, dato che il Cremlino non ha accettato l’offerta di Biden per un incontro. La risposta del Cremlino è stata un gelido “studieremo la proposta.” I Russi sentono che questa proposta di vertice potrebbe essere un trucco degli Americani per guadagnare tempo e rafforzare la propria posizione. In conclusione: non possiamo sapere con certezza come andranno le cose in futuro.

Domanda 2 – Faccio molta fatica a capire cosa spera di ottenere l’amministrazione Biden provocando una guerra in Ucraina. Prendere il Donbass costringerebbe il governo [ucraino] ad imporre un’occupazione militare costosa e a lungo termine che sarebbe ferocemente contrastata dalla popolazione di lingua russa autoctona. In che modo questo gioverebbe a Washington?

Non credo gioverebbe. Penso che il vero obiettivo sia quello di provocare Putin e indurlo a reagire in modo eccessivo, dimostrando così che la Russia rappresenta una minaccia per tutta l’Europa. L’unico modo in cui Washington può convincere i suoi alleati dell’UE a non impegnarsi in transazioni commerciali importanti (vedi Nordstream) con Mosca è se riesca a dimostrare che la Russia è una “minaccia esterna” alla loro sicurezza collettiva.

Sei d’accordo con questo o pensi che Washington abbia qualcosa da guadagnare scatenando una guerra in Ucraina?

Israel Shamir – Cosa intendi con ‘reagire in modo eccessivo‘? Putin non sta minacciando di bombardare Washington o di conquistare Bruxelles o di prendere d’assalto Varsavia. Al contrario, risolvere il problema dell’Ucraina in un’occasione del genere sarebbe assolutamente ragionevole.

Quando, qualche mese fa, il regime di Kiev aveva iniziato a preparare la guerra, pensavano che sarebbe stata una ripetizione del 2015: attaccano il Donbass, il Donbass subisce delle perdite e poi l’esercito russo interviene per evitare la sua sconfitta. L’hanno vista come una guerra limitata, con una buona possibilità di riconquistare il Donbass. Ma Mosca ha fatto chiaramente capire che avrebbe risposto a qualsiasi aggressione non provocata usando tutta la sua forza, fino a distruggere lo stato ucraino. In altre parole, l’esercito russo non si fermerà al Donbass, ma procederà verso i confini occidentali dell’Ucraina fino a liberare l’intero Paese.

Questo è “reagire in modo eccessivo“?

Assolutamente no. Il popolo ucraino sarebbe liberato da un regime nazionalista e anti-russo e il popolo della Russia non avrebbe la preoccupazione di una base NATO sul suo fianco occidentale. Speriamo che l’UE lo capisca. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i Russi hanno già deciso: gli Stati Uniti sono un nemico. In Russia si è verificato un cambiamento fondamentale, dovuto al fatto che la Russia è stanca degli assalti per procura degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti vorrebbero vedere il Donbass reintegrato nello stato ucraino perché allora verrebbero lodati come il “forte difensore di un Paese dell’Europa Orientale contro la Russia,” Ma, in questo caso, la Russia si ritroverebbe con una guerra permanente a bassa intensità a ridosso del proprio confine. In ogni caso, le relazioni della Russia con l’Europa sarebbero compromesse e l’UE finirebbe probabilmente per comprare il costoso gas liquefatto statunitense piuttosto che il molto più economico gas russo.

La decisione della Russia di lanciare un attacco in piena regola contro l’Ucraina ha reso l’intero piano irrilevante. Putin non permetterà che ciò accada.

Gli Ucraini sono un popolo flessibile. Al momento, si sottomettono alla narrativa nazionalista anti-russa, ma, se l’esercito russo dovesse arrivare, gli Ucraini ricorderebbero rapidamente che sono stati co-fondatori dell’URSS, fratelli dei Russi e si scrollerebbero di dosso l’incubo del dominio nazionalista. Gli Ucraini sono persone meravigliose, ma si adattano facilmente ai nuovi governanti, siano essi la Wehrmacht tedesca, i latifondisti polacchi, i nazionalisti di Petlyura o i comunisti. Si adatterebbero anche ad una partnership con la Russia. Allo stesso modo, i Russi abbraccerebbero gli Ucraini, come avevano fatto nel 1920 e nel 1945.

Domanda 3. L’esercito russo avrebbe pochi problemi a catturare il Parlamento, ma tenere Kiev potrebbe essere una questione completamente diversa. Supponiamo che truppe russe vengano schierate a Kiev per mantenere la pace mentre viene formato un governo provvisorio in vista di libere elezioni. Quale sarebbe la risposta degli Stati Uniti? Quale sarebbe la risposta della NATO? Come verrebbe descritta questa manovra dai media occidentali? Sarebbe dipinta come una “liberazione” o un'”occupazione da parte di una spietata potenza imperiale“? Questo aiuterebbe o danneggerebbe le relazioni di Mosca con i suoi partner nel mondo e, in particolare, con la Germania, dove il Nordstream è ancora in costruzione?

E questo scenario non spingerebbe le agenzie di intelligence statunitensi ad armare, addestrare e finanziare diversi gruppi di estremisti di estrema destra che porterebbero avanti un’insurrezione protratta nel tempo contro le truppe russe a Kiev? Come può questo essere nell’interesse della Russia? Perché Putin dovrebbe mettersi nella stessa situazione degli Stati Uniti in Afghanistan, dove una milizia male armata e stracciona ha reso impossibile la governance, costringendo gli Stati Uniti a fare i bagagli e ad andarsene dopo vent’anni. È questo che Putin vuole?

Israel Shamir – Il confronto con l’Afghanistan è assurdo. L’Ucraina è una parte della Russia diventata indipendente al momento del crollo dell’Unione Sovietica. Gli Ucraini sono Russi, in un certo senso. Hanno la stessa religione, la stessa lingua, la stessa cultura e la stessa storia. Sì, la CIA ha cercato di armare l’insurrezione ucraina dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma con poco successo. Si potrebbe paragonare la presa di Kiev con la cattura di Atlanta da parte di Sherman.

L’indipendenza e la separazione dell’Ucraina probabilmente non potranno essere annullate di colpo, ma, invece di un grande stato ingombrante, l’Ucraina può essere trasformata in poche unità indipendenti e coerenti. L’Ucraina occidentale probabilmente si unirebbe alla Polonia come stato indipendente o semi-indipendente. L’Ucraina orientale e meridionale potrebbe diventare semi-indipendente sotto l’ombrello russo, o unirsi alla Federazione Russa. E l’Ucraina storica intorno a Poltava potrebbe provare ad andare per la sua strada. Penso che gli Ucraini sarebbero felici di riunirsi con la loro nazione madre, o almeno di avere normali rapporti con Mosca. Non ci sarà bisogno di schierare truppe russe a Kiev o altrove. Ci sono abbastanza Ucraini per governare, tenere sotto controllo la situazione e affrontare quello che resta dei fanatici nazionalisti.

Quale sarebbe la risposta degli Stati Uniti e della NATO? Come verrebbe descritta questa manovra nei media occidentali? Probabilmente reagirebbero come avevano reagito al passaggio della Crimea alla Russia. Sarebbero arrabbiati, infelici, furiosi. Il problema è che lo sono già. Hanno già imposto sanzioni alla Russia e reinstallato la cortina di ferro. Hanno già fatto tutto quello che potevano, scontro militare a parte. La Russia è talmente infastidita da tutto questo, che non le importa più di un’altra bordata di sanzioni.

Sono certo che la Russia non inizierà una guerra in Ucraina, ma, se lo facesse Kiev, l’esercito russo rovescerà il regime, proprio come gli Stati Uniti avevano rovesciato i regimi in Afghanistan, in Iraq e in molti altri stati. E qualsiasi tentativo di stabilire basi militari USA o NATO in Ucraina verrebbe senza dubbio considerato un casus belli.

I Russi pensano che una guerra seria sia inevitabile, quindi, per loro è sicuramente meglio avere l’Ucraina sotto il controllo di Mosca prima del suo scoppio. Gli Stati Uniti sono il nemico, questa è la sensazione in Russia. Se gli Stati Uniti vogliono cambiare questa percezione, devono agire in fretta.

Domanda 4 – Washington è veramente interessata all’Ucraina o è solo un terreno di prova per la sua guerra alla Russia?

Israel Shamir – Washington vorrebbe far scoppiare una guerra a bassa intensità tra Ucraina e Russia, una guerra di lunga durata che prosciughi le risorse russe e uccida soldati russi, una guerra che distolga l’attenzione della Russia da altri punti caldi, come la Siria o la Libia. Questo è il modo in cui gli Stati Uniti stanno gettando le basi per un confronto futuro ancora più grande con la Russia.

Putin ha accettato la dissoluzione dell’URSS. Non sta cercando di ricostruire l’impero sovietico, né è particolarmente interessato all’Ucraina. Per due volte ha permesso ai nemici della Russia di portarsi via l’Ucraina: nel 2004 e nel 2014. Ha dimostrato che preferirebbe avere a che fare il meno possibile con l’Ucraina. Da buon avvocato, Putin ha una mente giuridica. Aveva pensato che i trattati di Minsk fossero una soluzione abbastanza buona per tutti gli interessati. (Il trattato di Minsk avrebbe “federalizzato” l’Ucraina) Non si aspettava che Kiev avrebbe semplicemente ignorato i trattati, ma è quello che è successo. Ora è tra l’incudine e il martello. Non vuole annettere nessuna parte dell’Ucraina, ma potrebbe essere costretto a farlo, prima o poi.

Nelle ultime settimane, le relazioni USA-Russia si sono significativamente deteriorate. La Russia è profondamente offesa dai recenti sviluppi e non tornerà al “business as usual.” Siamo entrati in acque inesplorate e non c’è modo di prevedere cosa potrà accadere.

Domanda 5 – Nessuno negli Stati Uniti trarrebbe vantaggio da un conflitto con la Russia, infatti, un confronto militare con Mosca pone una minaccia seria e probabilmente esistenziale sia per i Russi che per gli Americani. Eppure, la corsa alla guerra continua senza soste, soprattutto perché l’esercito americano, con i suoi milioni di uomini e le armi ad alta tecnologia, è nelle mani di un establishment di politica estera determinato a controllare le vaste risorse e il potenziale di crescita dell’Asia Centrale, nonostante le perdite e le distruzioni che questa strategia indubbiamente causerà.

Il più grande ostacolo a questo piano è la Russia, e questo è il motivo per cui, dal crollo dell’Unione Sovietica in poi, gli Stati Uniti e la NATO hanno fatto il possibile per circondare la Russia, schierare batterie di missili ai suoi confini, condurre esercitazioni militari ostili intorno al suo perimetro e armare e addestrare gli estremisti islamici a combattere all’interno delle sue province (Cecenia). Ora che Joe Biden è stato eletto presidente, mi aspetto che le ostilità contro la Russia si intensifichino rapidamente, sia in Ucraina che in Siria. Biden ha già dimostrato che farà qualsiasi cosa gli venga detto di fare dal “supergruppo” della politica estera, il che significa che la guerra con la Russia potrebbe essere inevitabile.

Sei d’accordo con questa analisi?

Israel Shamir – Ci sono forze che vogliono controllare e dirigere l’umanità. Queste forze usano gli Stati Uniti come loro esecutori. La parte delle élite statunitensi legata a Trump vuole che gli Stati Uniti siano il principale beneficiario di questo processo. La parte delle élite statunitensi legata a Biden è più orientata a livello globale. La Russia è pronta ad adattarsi ad alcune delle loro richieste (vaccinazione, clima) per evitare una resa dei conti finale. D’altra parte, non sappiamo completamente cosa queste élite globali vogliano veramente. E perché questo senso di urgenza? Perché la mancanza di preoccupazione per il popolo americano o per i Russi o per gli Europei? Davos è forse il nuovo centro di potere e sono semplicemente sconvolti dalla disobbedienza di Putin?

Quello che possiamo dire con certezza è che gli imperialisti cercano sempre l’egemonia mondiale. Una Russia indipendente rappresenta una sfida a questo piano. Le élite occidentali pensano forse di poter portare la Russia alla piena conformità con la politica del rischio calcolato e la minaccia di una guerra? Quello che stiamo vedendo in Ucraina è forse un tentativo per costringere la Russia all’obbedienza? Il pericolo è che si spingano troppo in là e inizino una guerra che non potranno né gestire né contenere.

Putin ha ben presente il destino di Saddam e di Gheddafi. Non getterà la spugna e non si tirerà indietro. Non ha intenzione di arrendersi o di cedere.

Ai miei lettori americani direi che gli Stati Uniti sono molto forti e il popolo americano potrebbe condurre una vita meravigliosa anche senza l’egemonia mondiale, anzi, l’egemonia non è affatto nel loro interesse. Quella che dovrebbero portare avanti è una forte politica nazionalista, che si prenda cura del popolo americano ed eviti costose guerre straniere.

Mike Whitney e Israel Shamir

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/flashpoint-ukraine-dont-poke-the-bear/
18.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org