Quando il canale youtube di ByoBlu era stato chiuso i destri dicevano che lo stato dovrebbe obbligare i siti web privati a non impedire la libera manifestazione del pensiero.
Io a questa tesi risposi che i siti web privati devono rispettare le leggi ma che possono essere più restrittivi rispetto alle leggi dello stato. Infatti la pornografia è legale, ma caricarla in youtube è vietato. Il fatto che i siti web possano essere più restrittivi rispetto allo stato è una cosa logica e funzionale, perché ogni proprietario decide da sé quali sono le finalità del sito stesso, quali contenuti sono idonei e quali no.
Se quindi youtube può vietare il caricamento di pornografia nonostante sia illegale può anche vietare di inserire determinati tipi di contenuti ideologici seppur non illegali.
Dissi poi che sebbene io sia in linea di principio contrario ai servizi statali, potrebbe aver senso creare delle piattaforme e dei media statali che permettono l'espressione di tutte le idee non illegali. Infatti se da un lato i privati fanno quello che vogliono perché non hanno una missione pubblica, invece i servizi pubblici una missione pubblica la hanno e dovrebbe essere in linea con i principi costituzionali dello stato.
In questi ultimi giorni ho appreso che secondo i destri lo stato deve rompere il cazzo ai siti privati che non vogliono fare da megafono per i nazisti mentre deve tappare la bocca a Fedez sui media di sua proprietà. Quando metti insieme i vari tasselli del pensiero dei destri viene fuori un puzzle al quanto interessante.
Per chi si fosse perso la vicenda riguardante il rapper Fedez: per la festa del primo maggio la RAI ha trasmesso un concertone con diversi artisti, tra cui Fedez. Dopo aver saputo che Fedez aveva preparato un discorso da fare sul palco, gli ha chiesto di inviare il copione e siccome nel discorso c'erano attacchi nei confronti di alcuni esponenti della lega che hanno fatto esternazioni pesantemente omofobe la RAI gli ha chiesto di annullare o di modificare il discorso.
Fedez si è incazzato come una iena: questa è la telefonata tra lui e la RAI.
Comunque se i media statali non garantiscono universalmente la libera manifestazione del pensiero allora non hanno nessuno scopo pubblico, sono solo cose di puro intrattenimento che possono piacere o no come le TV private, motivo per cui se la RAI si comporta in questa maniera allora tanto vale privatizzarla, così la paga chi è interessato ai suoi prgrammi e chi non è interessato non la paga.