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  1. #21
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    21

    Guai a colui che dirà: - Abbiamo già ricevuto la parola di Dio e non abbiamo bisogno di altre parole di Dio, ne abbiamo già abbastanza! -
    Poiché ecco, così dice il Signore Iddio, io darò ai figlioli degli uomini linea su linea, precetto su precetto, qui un poco, là un altro poco; e benedetti son coloro che ascoltano i miei precetti e prestano l’orecchio ai miei ammonimenti, poiché impareranno la saggezza, e a colui che riceve, io darò ancora, e a coloro che diranno: - Abbiamo già abbastanza -, sarà tolto anche quel che hanno. Maledetto è colui che ripone la sua fiducia nell’uomo o che fa della carne il suo braccio o che ascolterà i precetti umani, a meno che i loro precetti siano dati col potere dello Spirito santo. Guai ai Gentili, dice il Signore Iddio degli eserciti, poiché nonostante ch’io allunghi il mio braccio verso di loro di giorno in giorno (1), essi mi rinnegheranno; cionondimeno io sarò loro misericordioso, dice il Signore Iddio, se si pentiranno e verranno a me, poiché il mio braccio è teso ogni dì, dice il Signore Iddio degli eserciti. Ma ve ne saranno molti, il giorno in cui io procederò ad un’opera meravigliosa in mezzo a loro, perché io possa rammentare le mie alleanze che ho fatte coi figlioli degli uomini e ch’io possa stender di nuovo la mia mano per la seconda volta, per ristabilire il mio popolo, che è del casato d’Israele. Ed anche perché io possa ricordare le promesse che ho fatto a te, Nefi, ed anche a tuo padre, ch’io non dimenticherò la tua stirpe; e perché le parole della tua progenie possano uscire dalla mia bocca per giungere ai tuoi discendenti; e le mie parole risuoneranno alle estremità della terra, come uno stendardo per il mio popolo, che è del casato d’Israele. E siccome le mie parole risuoneranno, molti dei Gentili diranno: - Una Bibbia, una Bibbia! Noi abbiamo una Bibbia e non vi possono essere altre Bibbie. - Ma così dice il Signore Iddio: - O insensati, essi avranno una Bibbia e sarà venuta dagli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza. E quale riconoscenza hanno essi verso gli Ebrei per la Bibbia ricevutane? Sì, che cosa pretendono i Gentili? Ricordano essi i travagli, gli sforzi e le pene degli Ebrei e la loro diligenza per me nel portare la salvezza ai Gentili? O voi Gentili, vi siete ricordati degli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza? No, invece li avete maledetti, li avete odiati e non avete cercato di ristabilirli. Ma ecco, io farò ricadere tutte queste cose sulle vostre teste, poiché io, il Signore, non ho dimenticato il mio popolo. Tu insensato, che dirai: “Una Bibbia, noi abbiamo una Bibbia e non vogliamo altre Bibbie.” Non è forse dagli Ebrei che voi avete ottenuto una Bibbia? Non sapete forse che vi sono più nazioni? Non sapete che io, il Signore vostro Dio, ho creato tutti gli uomini e che mi rammento di quelli che sono sulle isole del mare; e ch’io governo in alto nei cieli e in basso sulla terra; e ch’io faccio giungere la mia parola ai figlioli degli uomini, sì anzi a tutte le nazioni della terra? Perché mormorate per il fatto di ricevere altre mie parole? Non sapete che la testimonianza di due nazioni è per voi una prova ch’io sono Dio e che ricordo una nazione come l’altra? Pertanto io dico le stesse parole ad una nazione come ad un’altra. E quando le due nazioni si uniranno, le testimonianze delle due nazioni saranno pure riunite. Ed io faccio questo per dar prova a molti ch’io sono il medesimo ieri, oggi e in eterno; e che io pronuncio le mie parole secondo il mio piacimento. E perché io ho detto una parola, non dovete supporre che non posso dirne un’altra; poiché la mia opera non è ancora finita né lo sarà fino alla fine dell’umanità né dopo quel tempo ed eternamente. Dunque, per avere voi una Bibbia, non dovete supporre ch’essa contenga tutte le mie parole né dovete supporre ch’io non ne abbia fatto scrivere altre. Poiché io ordino a tutti gli uomini, sia a levante che a ponente, sia a settentrione che al meridione e sulle isole del mare, ch’essi scrivano le parole ch’io dico loro, poiché io giudicherò il mondo mediante i libri che saranno scritti, ogni uomo secondo le sue azioni, secondo quanto è scritto. Ecco, infatti, io parlerò agli Ebrei ed essi scriveranno; io parlerò ai Nefiti ed essi scriveranno; io parlerò pure alle altre tribù del casato d’Israele, che ho condotte via, ed esse scriveranno; ed io parlerò pure a tutte le nazioni della terra ed esse scriveranno quanto avrò detto loro. Ed accadrà che gli Ebrei avranno le parole dei Nefiti e i Nefiti le parole degli Ebrei; e i Nefiti e gli Ebrei avranno le parole delle tribù perdute d’Israele; e le tribù perdute d’Israele avranno le parole dei Nefiti e degli Ebrei. Ed accadrà così che il mio popolo, che è del casato d’Israele, sarà radunato in patria sulle loro terre avite e la mia parola sarà pure riunita in una. Ed io mostrerò a coloro che combattono contro la mia parola e contro il mio popolo, che è del casato d’Israele, ch’io sono Dio e che io feci alleanza con Abramo di rammentare la sua posterità in eterno.
    Ed ora, miei diletti fratelli, io vorrei parlare a voi, poiché non sopporterei che voi supponiate di essere più giusti di quanto lo saranno i Gentili. Ecco, infatti, a meno che voi non osserviate i comandamenti di Dio, voi perirete tutti egualmente; e non v’immaginate quanto è stato detto, che i Gentili saranno completamente distrutti. Poiché vi dico che quanti dei Gentili si pentiranno, altrettanti faranno parte del popolo dell’alleanza del Signore; e quanti degli Ebrei non si pentiranno, altrettanti saranno rigettati; poiché il Signore non fa alleanza con nessun altro che con coloro che si pentono e che credono nel suo figliolo, che è il Santissimo d’Israele. Ed ora vorrei profetizzare ancora un poco riguardo agli Ebrei e ai Gentili. Poiché dopo che il libro di cui ho parlato verrà alla luce e sarà scritto per i Gentili, e sigillato di nuovo per il Signore, ve ne saranno molti che crederanno alle parole del libro ed essi le faranno pervenire al rimanente della nostra stirpe. Ed allora il rimanente della nostra stirpe verrà a conoscerci, saprà che veniamo da Gerusalemme e ch’essi discendono dagli Ebrei. Ed il Vangelo di Gesù Cristo sarà loro annunciato, perciò essi saranno resi alla conoscenza dei loro padri ed anche alla conoscenza di Gesù Cristo, conoscenza ch’ebbero già i loro padri. Ed allora essi gioiranno, sapranno infatti che ciò è una benedizione venuta loro dalla mano di Dio, e le scaglie d’oscurità cominceranno a cader loro dagli occhi; e prima che molte generazioni siano passate fra loro, saranno divenuti un popolo bianco e civile. Ed accadrà che gli Ebrei che sono dispersi cominceranno essi pure a credere in Cristo e cominceranno a riunirsi sulle loro terre; e quanti crederanno in Cristo diventeranno pure un popolo gradito. Ed allora il Signore comincerà la sua opera fra tutte le nazioni, stirpi, lingue e popoli, per compiere la ristorazione del suo popolo sulla terra.
    (Da 28:29 a 30:8) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

    Nota

    1. Per aiutarli ad uscire da una condizione di condanna attraverso il pentimento.

  2. #22
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    22

    Perciò le cose di tutte le nazioni saranno rese note, sì, ogni cosa sarà resa nota ai figlioli degli uomini. Non vi è nulla di segreto che non sarà rivelato, nessuna opera tenebrosa che non sarà manifestata alla luce e nulla che è sigillato sulla terra che non sarà sciolto. Perciò tutte le cose che sono state rivelate ai figlioli degli uomini, saranno rivelate in quel giorno e Satana non avrà più potere sui cuori degli uomini per un lungo tempo. Ed ora, miei amati fratelli, debbo porre termine alle mie parole. (30:16-18)

    Ed ora ecco qual è la via, né vi è alcun’altra via, né alcun altro nome dato sotto i cieli per il quale l’uomo possa essere salvato nel Regno di Dio. Ed ora ecco, questa è la dottrina di Cristo e la sola e vera dottrina del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, che sono un solo Dio in eterno. Amen. (31:21)

    Ecco, questa è la dottrina di Cristo e non sarà data altra dottrina fino a che egli stesso si manifesti a voi nella carne. Ed allorché egli si manifesterà a voi nella carne, voi dovrete osservare le cose che vi dirà. (32:6)

    Ed ora, miei diletti fratelli, e voi pure Ebrei, e voi tutti all’estremità della terra, date ascolto a queste parole e credete in Cristo; e se non credete in queste parole, credete in Cristo. Ma se credete in Cristo, crederete in queste parole, perché sono le parole di Cristo e lui me le ha dette, ed esse insegnano a tutti gli uomini a fare il bene. E se queste non sono parole di Cristo, giudicate voi, perché il Cristo vi mostrerà, con potenza e grande gloria, ch’esse sono sue, all’ultimo giorno, e voi ed io staremo faccia a faccia dinanzi al suo seggio; e saprete che ho ricevuto ordine da lui di scrivere tali cose, nonostante la mia debolezza. (33:10, 11)

  3. #23
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    23

    Il "Libro di Giacobbe" narra avvenimenti accaduti tra il 544 e il 421 a.C. Giacobbe fu fratello di Nefi.

    Pensate ai vostri fratelli come a voi stessi, siate familiari con tutti e liberali con le vostre sostanze, perché essi possano essere ricchi come voi. Ma prima di cercare la ricchezza, cercate il regno di Dio. E dopo avere ottenuto la speranza in Cristo, voi otterrete le ricchezze, se le cercherete; e le ricercherete con l’intenzione di fare il bene: di rivestire gl’ignudi, di nutrire gli affamati, di liberare i prigionieri e dare sollievo agli ammalati ed agli afflitti. (Giacobbe 2:17-19)

    Ma la parola di Dio mi opprime per i vostri più gravi misfatti. Così dice infatti il Signore: Questo popolo comincia a moltiplicare le sue iniquità; essi non comprendono le scritture, poiché cercano di scusarsi nei loro peccati di lussuria con quanto è scritto in merito a Davide ed a suo figlio Salomone. Ecco, la verità è che Davide e Salomone ebbero molte mogli e concubine, il che mi era abominevole, dice il Signore. (Giacobbe 2:23, 24)

    O voi tutti che siete puri di cuore, elevate il vostro capo e ricevete la confortante parola di Dio, e nutritevi del suo amore, poiché lo potete, se le vostre menti sono perseveranti per sempre. (Giacobbe 3:2)

    O fratelli miei, io temo che a meno che voi non vi pentiate dei vostri peccati, le loro pelli saranno più bianche delle vostre, quando sarete condotti insieme a loro dinanzi al trono di Dio. (Giacobbe 3:8)

  4. #24
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    24

    Ora io, Giacobbe, servii molto il mio popolo in parole - e non posso scrivere che poche delle mie parole, a causa della difficoltà di incidere le nostre parole su tavole - e noi sappiamo che ciò che scriviamo su tavole è destinato a rimanere. Ma tutto quanto scriviamo su altra materia che tavole, deve essere distrutto e svanire; però noi possiamo scrivere solo poche parole sulle tavole, parole che daranno ai nostri figli ed anche ai nostri cari fratelli una certa conoscenza a nostro riguardo e riguardo ai nostri padri. Ora, noi ci rallegriamo di questo e lavoriamo diligentemente a incidere queste parole su tavole, sperando che i nostri diletti fratelli ed i nostri figli le riceveranno con cuori riconoscenti, e le leggeranno per poter apprendere con gioia e non con dolore né con disprezzo quanto concerne i loro progenitori. Poiché la nostra intenzione nello scrivere tali cose è che essi sappiano che noi conoscevamo il Cristo ed avevamo una speranza nella sua gloria molti anni prima della sua venuta; e non solo noi avevamo una speranza nella sua gloria, ma anche tutti i santi profeti che vissero prima di noi. Ecco, essi credettero in Cristo ed adorarono il Padre in nome suo, e noi pure adoriamo il Padre in nome suo. Ed a questo fine ci atteniamo alla legge di Mosè, la quale dirige verso di lui le nostre anime; e per questa ragione essa è per noi santificata come opera giusta, proprio come per Abramo nel deserto fu contato l’essere ubbidiente al comando di Dio di offrire suo figlio Isacco, il che è a similitudine di Dio e del suo Unigenito Figliolo. Per questo noi cerchiamo i profeti ed abbiamo molte rivelazioni e lo spirito di profezia; ed avendo tutti questi testimoni, noi otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile, al punto che noi possiamo veramente comandare in nome di Gesù e perfino gli alberi ci obbediscono o le montagne, o le onde del mare. Cionondimeno il Signore Iddio ci mostra la nostra debolezza perché possiamo sapere che è per sua grazia e la sua grande condiscendenza verso i figlioli degli uomini, che noi abbiamo il potere di compiere queste cose. Ecco, grandi e meravigliose sono le opere del Signore. Quanto insondabili sono le profondità dei suoi misteri ed è impossibile che l’uomo possa scoprire tutte le sue vie. E nessun uomo conosce le sue vie salvo che ciò non gli sia rivelato, perciò fratelli non disprezzate le rivelazioni di Dio.
    Ecco, per il potere della sua parola l’uomo venne sulla faccia della terra, la quale terra fu creata per il potere della sua parola. Dunque, se Iddio poté parlare ed il mondo fu, parlare e l’uomo fu creato, come mai non potrebbe egli comandare alla terra o all’opera delle sue mani sulla terra, secondo la sua volontà ed il suo piacere? Dunque, fratelli, non cercate di dar consigli al Signore, ma prendete da lui consiglio. Giacché voi stessi sapete ch’egli consiglia con saggezza e giustizia e grande misericordia, e governa tutto ciò ch’egli ha creato. Pertanto, diletti fratelli, riconciliatevi con lui mediante l’espiazione di Cristo, suo Unigenito Figliolo, e potrete ottenere la risurrezione, secondo il potere di risurrezione che è in Cristo, e sarete presentati a Dio come le primizie di Cristo, avendo fede ed avendo ottenuto una speranza di gloria in lui, prima ch’egli si manifesti nella carne. Ed ora, miei diletti, non vi stupite ch’io vi dica queste cose; perché infatti non parlerei dell’espiazione di Cristo e non cercherei di giungere ad una conoscenza perfetta di lui, come pure alla conoscenza di una risurrezione e del mondo a venire? Fratelli miei, che colui che profetizza, profetizzi all’intendimento degli uomini, poiché lo Spirito dice la verità e non mente, per cui parla delle cose come sono realmente e di cose come saranno realmente, ragion per cui tali cose ci sono manifestate in tutta chiarezza per la salvezza delle nostre anime. Ma ecco, noi non siamo i soli testimoni di tali cose, poiché Iddio le rivelò anche agli antichi profeti. Ma ecco, i Giudei erano un popolo duro di cervice ed essi disprezzavano le parole dette con chiarezza ed uccidevano i profeti e cercavano cose che non potevano comprendere. Perciò, a causa della cecità che venne loro per voler guardare al di là del segno, bisognerà che cadano; Iddio, infatti, li ha privati della sua chiarezza ed ha dato loro molte cose che essi non possono comprendere, perché essi le desideravano. E perché le desideravano Dio l’ha fatto, affinché essi vi inciampino. Ed ora io, Giacobbe, sono condotto dallo Spirito a profetizzare, poiché percepisco per suggerimento dello Spirito che è in me, che nel loro inciampo i Giudei rigetteranno la pietra sulla quale essi avrebbero potuto costruire ed avere fondamenta sicure1. Ma ecco, secondo le scritture questa pietra diventerà la grande ed ultima ed unica sicura base sulla quale i Giudei possano costruire. Ed ora, miei diletti, come mai è possibile che costoro, dopo avere rigettato il fondamento sicuro, possano costruirvi sopra perché diventi la loro pietra angolare? Ecco, miei diletti fratelli, io vi svelerò questo mistero, a meno che in qualche modo non venga scosso nella mia fermezza nello Spirito ed inciampi a causa della mia grande ansietà per voi. (Giacobbe 4)

  5. #25
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    25

    Ed ora accadde che, dopo alcuni anni, venne fra il popolo di Nefi un uomo chiamato Sherem. Or avvenne che egli cominciò a predicare fra il popolo e a dichiarare loro che non vi sarebbe stato alcun Cristo. E predicava molte cose che lusingavano il popolo e ciò fece per potere rovesciare la dottrina di Cristo. E lavorò diligentemente a distogliere i cuori della gente, cosicché riuscì a sviarne parecchi; e sapendo che io, Giacobbe, avevo fede nel Cristo che doveva venire, cercò molte occasioni di giungere a me. Ed era un uomo istruito, che aveva una conoscenza perfetta della lingua del nostro popolo, pertanto poteva usare molte lusinghe e grande abilità oratoria, secondo il potere del diavolo. E nutriva speranza di farmi vacillare nella mia fede, nonostante le molte rivelazioni e le numerose manifestazioni da me avute circa tali argomenti; infatti io avevo veramente visto degli angeli e mi avevano istruito. Ed avevo anche udito la voce del Signore, che di quando in quando mi aveva parlato con le sue stesse parole, per cui non avrei potuto essere scosso. Ed avvenne che egli venne a me e in questa maniera si rivolse a me, dicendo: - Fratello Giacobbe, ho cercato molte occasioni di poterti parlare; ho udito infatti e so anche che tu ti dai molto d’attorno predicando ciò che voi chiamate il Vangelo o la dottrina di Cristo. Ed avete sviato molta gente in modo che costoro pervertono la retta via di Dio e non osservano la legge di Mosè, che è la retta via; e trasformano la legge di Mosè nel culto di un essere che voi dite dover venire fra molte centinaia di anni. Ed ora, ecco, io Sherem vi dichiaro che ciò è blasfematorio, poiché nessun uomo conosce tali cose, nessuno infatti può parlare di cose future. -
    Ed in tal maniera Sherem mi combatteva. Ma ecco, il Signore Iddio versò il suo Spirito entro la mia anima, cosicché potei confonderlo in tutte le sue parole. E gli dissi: - Neghi tu il Cristo che dovrà venire? - Rispose egli: - Se ci fosse un Cristo, non lo negherei, ma so che non vi è alcun Cristo né ve n’è stato né ve ne sarà mai. - Ed io gli dissi: - Credi tu nelle Scritture? - E rispose: - Sì. - Ed aggiunsi: - Allora tu non le comprendi, poiché esse attestano in verità il Cristo. Ecco, io ti dico che nessuno dei profeti ha scritto né profetizzato senza parlare di Cristo. E ciò non è tutto: mi è stato manifestato, proprio a me, poiché ho udito e visto; e mi è stato manifestato anche mediante il potere dello Spirito santo, perciò io so che se non vi fosse alcuna espiazione, tutto il genere umano sarebbe perduto. - Ed allora egli mi disse: - Mostrami un segno tramite questo potere dello Spirito santo col quale tu sai tante cose. - E risposi io: - Che cosa sono io per voler tentare Dio a mostrarti un segno per una cosa che tu sai essere vera? Eppure tu lo negheresti, perché sei del diavolo. Nondimeno che non sia la mia volontà a compiersi, ma se Dio ti colpirà, che ti sia un segno che egli ha la potenza, sia in cielo, sia in terra, ed anche che Cristo verrà. E che la tua volontà, o Signore, sia fatta, non la mia. -
    Accadde allora che appena io, Giacobbe, ebbi pronunciato queste parole, il potere del Signore cadde su di lui, in modo ch’egli stramazzò a terra. Ed avvenne che si dovette nutrirlo per parecchi giorni. E fu così ch’egli disse al popolo: - Radunatevi domani poiché morrò, desidero dunque parlare al popolo prima di morire. -
    Ed ecco, l’indomani la moltitudine si radunò ed egli parlò loro chiaramente e negò quanto aveva loro insegnato, e confessò il Cristo ed il potere dello Spirito santo ed il ministero degli angeli. E disse loro apertamente che era stato ingannato dal potere del diavolo. E parlò dell’inferno, dell’eternità e del castigo eterno. E disse: - Ho gran timore di aver commesso il peccato imperdonabile, poiché ho mentito a Dio e ho negato il Cristo, pur dicendo che credevo nelle Scritture; ora, esse danno invero testimonianza di lui. E per aver così mentito a Dio, io temo grandemente che la mia condizione sia orribile, ma mi confesso a Dio. -
    E allorché ebbe pronunciate queste parole, non poté dire di più e rese l’anima. E quando la moltitudine lo ebbe udito pronunciare queste parole mentre stava per render l’anima, fu straordinariamente stupita, al punto che il potere di Dio scese su di essa e fu così sopraffatta che cadde a terra. Ora, questo fece piacere a me, Giacobbe, poiché l’avevo richiesto al mio Padre che è in cielo, ed egli aveva udito il mio grido ed esaudito la mia preghiera. Fu così che la pace e l’amore di Dio furono nuovamente ristabiliti fra il popolo, il quale cercò le Scritture e non ascoltò più le parole di questo uomo perverso. E furono escogitati diversi mezzi per richiamare e riportare i Lamaniti alla conoscenza della verità, ma tutto fu vano, poiché si dilettavano in guerre e spargimenti di sangue, ed avevano un odio imperituro contro di noi, loro fratelli. E cercavano di distruggerci continuamente col potere delle loro armi. Pertanto il popolo di Nefi si fortificò contro di loro con i suoi eserciti, con tutta la sua forza, confidando in Dio e nella rocca della sua salvezza; pertanto fino a oggi i Nefiti hanno potuto uscire vittoriosi dei loro nemici.
    Ed avvenne che io, Giacobbe, cominciai a invecchiare; e poiché gli annali di questo popolo sono tenuti sulle altre tavole di Nefi, io concludo dunque codesti annali, dichiarando di averli scritti secondo le mie migliori cognizioni, aggiungendo che il tempo passa rapidamente per noi e le nostre vite trascorrono pure come fossero un sogno, dato che siamo un popolo solitario e solenne, errante, scacciato da Gerusalemme, nato nella tribolazione, in un deserto, e odiato dai nostri fratelli, il che provoca guerre e contese, perciò i nostri giorni trascorrono in tristezza.
    Ed io, Giacobbe, vidi che avrei dovuto presto scendere nella tomba, per cui dissi a mio figlio Enos: - Prendi queste tavole. - E gli dissi quanto mio fratello Nefi mi aveva comandato ed egli promise obbedienza ai comandamenti. E metto fine ai miei scritti su codeste tavole, scritti che sono stati esigui; e dico addio al lettore, nella speranza che molti dei miei fratelli possano leggere le mie parole. Fratelli, addio. (Giacobbe 7)

  6. #26
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    26

    Ed avvenne che così facendo, essi lo preservarono dallo sterminio, poiché le loro parole andavano diritte al cuore, spronandolo continuamente al pentimento. (Jarom 12)

    Il "Libro di Omni" racconta eventi accaduti tra il 323 e il 130 a.C.

    Ecco, io sono Amaleki, figlio di Abinadom. Ecco, io vi parlerò alquanto in merito a Mosia, che fu fatto re sulla terra di Zarahemla, in quanto egli essendo stato avvertito dal Signore di fuggire dalla terra di Nefi e che quanti volessero dare ascolto alla voce del Signore avessero a partire con lui per il deserto. Avvenne dunque ch’egli fece secondo quanto il Signore gli aveva comandato. E quanti vollero ascoltare la voce del Signore lasciarono il paese insieme con lui per il deserto; ed erano condotti da predicazioni e numerose profezie. Ed erano continuamente ammoniti dalla parola di Dio e furono condotti attraverso il deserto dal potere del suo braccio, finché giunsero a una terra chiamata la terra di Zarahemla. E vi scoprirono un popolo che si chiamava popolo di Zarahemla. Vi fu allora grande allegrezza fra il popolo di Zarahemla e Zarahemla fu lui stesso straordinariamente felice, perché il Signore aveva mandato il popolo di Mosia con le tavole di bronzo che contenevano la storia degli Ebrei. Fu così che Mosia scoprì che il popolo di Zarahemla era partito da Gerusalemme al tempo in cui Zedechia, re di Giuda, fu deportato prigioniero in Babilonia. Ed avevano viaggiato nel deserto ed erano stati trasportati dalla mano del Signore attraverso le grandi acque fino alla terra ove Mosia li trovò e vi avevano abitato fin d’allora. Ed al tempo in cui Mosia li scoprì, essi erano divenuti numerosissimi. Però avevano avuto molte guerre e gravi contese e ne erano morti parecchi a fil di spada; il loro linguaggio si era molto corrotto; non avevano portato con loro nessuna storia scritta e negavano l’esistenza del loro Creatore; e né Mosia né il suo popolo erano in grado di comprenderli.
    Ed avvenne che Mosia dispose che si insegnasse loro la sua lingua. E quando essi ebbero appreso la lingua di Mosia, Zarahemla dette una genealogia dei suoi padri, secondo la su memoria, ed è scritta, ma non su queste tavole. Ed allora il popolo di Zarahemla e quello di Mosia si unirono e Mosia fu eletto loro re. Ed avvenne che durante il regno di Mosia, gli venne portata una grande pietra con sopra delle incisioni ed egli interpretò le incisioni per dono e potere divini. Queste scritture davano un racconto di un certo Coriantumur e dell’uccisione del suo popolo. Coriantumur fu trovato dal popolo di Zarahemla ed abitò insieme ad essi per lo spazio di nove lune. Questa pietra dava pure un breve rendiconto dei suoi padri. I suoi progenitori erano venuti dalla torre, al tempo in cui il Signore confuse le lingue dei popoli, e la severità dell’Eterno infierì su loro, secondo i suoi giudizi, che sono giusti; e le loro ossa giacciono sparse sulla terra a settentrione. (Omni 12-22)

  7. #27
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    27

    Nel "Libro di Mosia" vengono narrati eventi accaduti tra il 130 e il 124 a.C.

    Io vi dico che mi è stato permesso di trascorrere la mia vita a vostro servizio fino a oggi e non ho preteso da voi né oro né argento né alcun genere di ricchezze. Né ho sopportato che voi foste confinati entro prigioni né che vi rendeste schiavi l’un l’altro né che uccideste o saccheggiaste, o rubaste, o commetteste adulterio; e non ho neppure sopportato che commetteste alcun genere di malvagità e vi ho insegnato ad osservare i comandamenti del Signore, in tutto ciò che egli ha ordinato. Ed io pure ho lavorato con le mie stesse mani per potervi servire e perché non foste gravati di tasse né di alcunché di pesante sulle vostre spalle. Di tutte queste cose di cui ho parlato, voi stessi siete oggi testimoni. Eppure, fratelli miei, io non ho fatto tutto ciò per potermi vantare né ve lo dico per farvene un’accusa, ma piuttosto perché sappiate che posso risponderne oggi dinanzi a Dio con coscienza pura. (2:12-15)

    Se dunque quest’uomo non si pente, ma rimane e muore nemico di Dio, le esigenze della giustizia divina risvegliano nella sua anima immortale un vivido senso della sua propria colpa, che lo fa fuggire dalla presenza del Signore e riempire il suo essere di colpevolezza, di dolore e d’angoscia, il che è simile ad un fuoco inestinguibile, la cui fiamma ascende in eterno (1). Ed ora io vi dico che la misericordia non avrà presa su quest’uomo, per cui la sua ultima pena sarà di subire un tormento eterno. (28, 39)

    Sappi, infatti, che il giorno viene e non è più assai lontano, in cui il Signore onnipotente, che regna, che fu ed è d’eternità in eternità, scenderà in potenza dal cielo ed abiterà un tabernacolo di terra e andrà in mezzo agli uomini, operando possenti miracoli, tali come guarire i malati, resuscitare i morti, far camminare gli storpi, ridar la vista ai ciechi e l’udito ai sordi e guarendo ogni sorta di malattie. E scaccerà demoni, o gli spiriti impuri, che prendono dimora nei cuori dei figlioli degli uomini. Ed ecco, egli soffrirà le tentazioni ed i dolori del corpo, la fame, la sete e la fatica, anzi più di quanto l’uomo possa sopportare senza soccombere; ecco, infatti, il sangue gli uscirà da ogni poro, sì grande sarà la sua angoscia per la perversità e le abominazioni del suo popolo. E sarà chiamato Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, il Padre del cielo e della terra, il Creatore di tutte le cose fin dal principio, e sua madre sarà chiamata Maria. Ed ecco, egli viene al suo popolo affinché la salvezza sia data ai figlioli degli uomini mediante la fede nel nome suo; e pure dopo tutto ciò, essi lo considereranno un uomo e diranno che ha un demonio, lo flagelleranno e lo crocifiggeranno. Ed egli risusciterà dai morti il terzo giorno; ed ecco, egli giudicherà il mondo; e tutte queste cose si compiono perché un giusto giudizio possa essere dato ai figlioli degli uomini. Sappiate infatti che il suo sangue serve pure d’espiazione per i peccati di coloro che sono caduti per la trasgressione di Adamo, che hanno peccato senza conoscere la volontà di Dio a loro riguardo o che hanno peccato per ignoranza. Ma guai, guai a coloro che sanno di essere ribelli contro Iddio! Poiché la salvezza non viene per costoro, se non mediante il pentimento e la fede nel Signore Gesù Cristo. Ed il Signore Iddio ha mandato i suoi santi profeti fra tutti i figlioli degli uomini per annunciare queste cose ad ogni stirpe, nazione e favella, affinché in tal modo chiunque crederà nell’avvento di Cristo possa ricevere la remissione dei suoi peccati e gioire di un’allegrezza inesprimibile, proprio come se egli fosse già venuto fra gli uomini. (3-13)

    Nota.

    1. E’ una descrizione dell’inferno interno: le tenebre interiori, il senso di colpa dei colpevoli. Le tenebre esteriori, l’inferno esterno, è invece rappresentato da condizioni esterne sfavorevoli che conducono a una sorta di schiavitù, di dipendenza dai criminali, senza possibilità di liberarsene.

  8. #28
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    28

    Ed inoltre io vi dico che non vi sarà nessun altro nome né alcun altro modo né mezzo dato ai figlioli degli uomini per cui la salvezza possa giunger loro, se non nel nome e per il nome di Cristo, il Signore onnipotente. Egli infatti giudica e il suo giudizio è giusto; ed il fanciullo che muore nell’infanzia non perisce; ma gli uomini si attirano la dannazione della loro propria anima, se non si umiliano, diventano come bambini e credono che la salvezza fu, è e sarà nel sangue espiatorio di Cristo, il Signore onnipotente.
    Poiché l’uomo è di natura nemico di Dio, lo è stato fin dalla caduta d’Adamo e lo sarà per sempre, a meno che non ascolti i suggerimenti dello Spirito santo, si spogli della sua natura e divenga santo per l’espiazione di Cristo, il Signore, e diventi simile a un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d’amore, disposto ad accettare tutte le prove che il Signore ritiene opportuno infliggergli, proprio come un bambino si sottomette a suo padre. Per di più vi dico che giorno verrà in cui la conoscenza del Salvatore si diffonderà per ogni nazione, stirpe, lingua e popolo. Ed ecco, quando quel tempo verrà, nessuno, eccettuati i bambini, sarà trovato innocente dinanzi a Dio, se non mediante il pentimento e la fede nel nome del Signore Iddio onnipotente. (3:17-21)

    E se (le loro opere) sono malvage, saranno messi in presenza delle loro colpe e abominazioni, il che li fa rifuggire dal cospetto del Signore in uno stato di miseria e di tormento senza fine, dal quale non possono più tornare; perciò essi hanno attirato la dannazione sulle loro proprie anime. Essi hanno così bevuto la coppa della collera di Dio, che la giustizia non avrà potuto risparmiar loro, come non poté risparmiare Adamo, dopo che fu caduto in fallo per aver preso il frutto proibito; perciò la misericordia non potrà mai più aver presa su di loro. Ed il loro tormento è come un lago di fuoco e zolfo, le cui fiamme sono inestinguibili ed il cui fumo ascende in eterno. Così mi ha comandato il Signore. Amen. (3:25-27)

    Ma insegnerete loro a seguire il cammino della verità e della serietà, li esorterete ad amarsi gli uni con gli altri ed a servirsi a vicenda. Inoltre voi stessi soccorrerete quelli che ne hanno bisogno, sarete generosi delle vostre sostanze verso colui che è indigente e non lascerete il mendicante rivolgersi a voi invano né gli opporrete rifiuto perché perisca. Forse ti dirai: - Quest’uomo è causa lui stesso della sua miseria, perciò tratterrò la mia mano e non gli darò del mio cibo né gli impartirò del mio perché non soffra, poiché il suo castigo è giusto. -
    Ma io vi dico, o uomo, chiunque farà ciò avrà gran ragione di pentirsi, e se non si pentirà di quanto ha fatto, perirà per sempre e non avrà parte al regno di Dio. Non siamo forse tutti mendicanti? Non dipendiamo forse tutti dallo stesso essere, Iddio, per tutto quanto possediamo, cibo, vesti, oro, argento e tutte le ricchezze di ogni sorta che abbiamo? (4:15-19)

  9. #29
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    29

    Ed ancora, mi rivolgo ai poveri, a voi che non possedete e pure avete quanto basta di giorno in giorno; intendo voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non possedete; vorrei che diceste in cuor vostro: - Non do perché non ho, ma se avessi darei. -
    Ed ora, se in cuor vostro dite questo, siete senza colpa, altrimenti siete condannati; e la vostra condanna è giusta perché ambite quanto non avete ricevuto.
    Ed ora, per le cose che vi ho dette – cioè al fine di conservare la remissione dei vostri peccati di giorno in giorno, onde vivere senza colpa dinanzi a Dio – vorrei che impartiste ai poveri le vostre sostanze, ognuno secondo quanto possiede, in modo da nutrire gli affamati, rivestire gli ignudi, visitare gli infermi e provvedere a soccorrerli, tanto spiritualmente che temporalmente, secondo le loro necessità. E badate che tutto ciò sia fatto con saggezza e ordine, poiché a nessuno è chiesto di correre veloce oltre le sue forze. Ed inoltre è necessario essere diligenti per vincere il premio, dunque ogni cosa deve essere compiuta con ordine. (4:24-27)

    E pertanto sarete chiamati figli e figlie di Cristo; ecco, oggi egli vi ha spiritualmente generati, poiché dite che i vostri cuori sono mutati per la fede nel suo nome; dunque siete rinati da lui e siete divenuti suoi figli e sue figlie. E grazie a lui siete divenuti liberi e non vi è alcun altro capo che possa rendervi liberi. Non vi è dato altro nome per la salvezza, per cui vorrei che assumeste il nome di Cristo, voi tutti che siete entrati in alleanza con Dio per essergli obbedienti fino alla morte. (5:7, 8)

    Vi ripeto, vorrei che vi ricordaste di conservare sempre il nome scritto nei vostri cuori, per non trovarvi alla sinistra di Dio, ma che possiate udire e conoscere la voce di colui che vi chiamerà, come pure il nome con cui sarete chiamati. (5:12)

    E il re Mosia fece coltivare la terra al suo popolo. E lui stesso la coltivava per non essere di peso al suo popolo, imitando in ciò suo padre in tutto. E non vi furono divisioni fra il popolo per la durata di tre anni. (6:7)

    Ed hanno ucciso un profeta del Signore, sì, un uomo eletto che denunciando la loro malvagità e abominazione, aveva profetizzato molte cose future, sì, perfino la venuta di Cristo. E perché disse loro che Cristo è Dio, Padre di ogni cosa, e che avrebbe preso sembianze umane, quale l’uomo fu creato al principio o, in altri termini, perché disse che l’uomo fu creato all’immagine di Dio e che Iddio sarebbe sceso fra gli uomini, rivestendo carne e sangue per camminare sulla faccia della terra. (7:26, 27)

    Ma un veggente può conoscere cose passate ed anche cose future, e in tal modo tutte le cose saranno rivelate o, piuttosto, le cose segrete saranno rese manifeste e le cose nascoste verranno alla luce, e cose che sono ignote saranno rese note, e cose che altrimenti non potrebbero essere conosciute saranno da essi svelate. (8:17)

    Pertanto fu data loro una legge, sì, una legge di cerimonie esteriori e di ordinanze, una legge ch’essi avrebbero dovuto osservare strettamente di giorno in giorno per mantenerli nel ricordo di Dio ed al loro dovere verso di lui (1). Ma in verità io vi dico che tutte queste cose erano simboli di eventi futuri. (130, 31)

    Nota:

    1. Si tratta della legge mosaica. Comunque tutti i riti di tutte le religioni hanno questa motivazione.

  10. #30
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    Predefinito Re: Approfondimento del "Libro di Mormon".

    30

    Sì, ed in verità non dice forse Isaia: "Chi potrà credere a ciò che apprendiamo? E a chi il braccio del Signore è stato rivelato? E’ cresciuto dinanzi a lui come una pianta tenera, come uno stelo fuori da una terra arida; non aveva né grazia né bellezza per attirare i nostri sguardi ed il suo aspetto non aveva alcunché che potesse sedurci. Egli è disprezzato e rigettato dagli uomini; uomo di dolore, familiarizzato con la sofferenza; e noi abbiamo quasi nascosto il nostro viso da lui; egli fu disprezzato come coloro dinanzi ai quali ci si vela il viso e noi non avemmo per lui alcuna stima. Certamente egli ha portato i nostri dolori e si è sottoposto a tutte le nostre tristezze e noi lo reputavamo colpito, abbattuto da Dio, umiliato! Ma è a causa delle nostre trasgressioni ch’egli fu colpito e ferito a cagione della nostra iniquità, e noi siamo guariti grazie alle sue ferite, il castigo della nostra pace fu versato su di lui (1). Noi tutti come un gregge di pecore ci eravamo allontanati dalla via diritta, ciascuno di noi errava per la sua strada. Mentre il Signore faceva ricadere su di lui i peccati di noi tutti. Egli fu oppresso, afflitto, eppure non aprì bocca; egli è condotto come un agnello al macello, e come una pecora è muta dinanzi a quelli che la tosano, così egli non aperse bocca. Fu privato di prigionia e di giudizio (2), e chi potrà dichiarare la sua posterità? Poich’egli fu tagliato fuori dalla terra dei viventi, colpito a causa della trasgressione del mio popolo. Ed ha ricevuto una sepoltura con i malvagi e coi ricchi alla sua morte. Perché non v’era in lui alcun male né vi era alcun inganno nella sua bocca. Eppure è piaciuto al Signore di abbatterlo, lo ha condannato al dolore; ma quando egli avrà offerto la sua anima in sacrificio per il peccato, egli prolungherà i suoi giorni e la volontà del Signore potrà compiersi grazie a lui (3). Egli vedrà il travaglio della sua anima, poi sarà soddisfatto; grazie alla sua conoscenza il mio giusto servitore ne giustificherà molti; egli porterà la loro iniquità. Pertanto io gli darò la sua parte con i grandi e condividerà le spoglie con i forti, perché egli ha versato la sua anima fino a morirne e fu annoverato coi trasgressori; ed egli portò i peccati di molti ed intercedette per i colpevoli." (cap. 14)

    Note:

    1. Il castigo necessario per far ottenere la pace a chi se la merita, dopo il pentimento, è stato dato a Cristo. Questo ovviamente non significa che i trasgressori non saranno puniti.
    2. Fu giudicato senza un regolare processo, che prevede prigione e giudizio per il presunto colpevole.
    3. Questo deve necessariamente riferirsi alla seconda venuta di Cristo.

 

 
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