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Guai a colui che dirà: - Abbiamo già ricevuto la parola di Dio e non abbiamo bisogno di altre parole di Dio, ne abbiamo già abbastanza! -
Poiché ecco, così dice il Signore Iddio, io darò ai figlioli degli uomini linea su linea, precetto su precetto, qui un poco, là un altro poco; e benedetti son coloro che ascoltano i miei precetti e prestano l’orecchio ai miei ammonimenti, poiché impareranno la saggezza, e a colui che riceve, io darò ancora, e a coloro che diranno: - Abbiamo già abbastanza -, sarà tolto anche quel che hanno. Maledetto è colui che ripone la sua fiducia nell’uomo o che fa della carne il suo braccio o che ascolterà i precetti umani, a meno che i loro precetti siano dati col potere dello Spirito santo. Guai ai Gentili, dice il Signore Iddio degli eserciti, poiché nonostante ch’io allunghi il mio braccio verso di loro di giorno in giorno (1), essi mi rinnegheranno; cionondimeno io sarò loro misericordioso, dice il Signore Iddio, se si pentiranno e verranno a me, poiché il mio braccio è teso ogni dì, dice il Signore Iddio degli eserciti. Ma ve ne saranno molti, il giorno in cui io procederò ad un’opera meravigliosa in mezzo a loro, perché io possa rammentare le mie alleanze che ho fatte coi figlioli degli uomini e ch’io possa stender di nuovo la mia mano per la seconda volta, per ristabilire il mio popolo, che è del casato d’Israele. Ed anche perché io possa ricordare le promesse che ho fatto a te, Nefi, ed anche a tuo padre, ch’io non dimenticherò la tua stirpe; e perché le parole della tua progenie possano uscire dalla mia bocca per giungere ai tuoi discendenti; e le mie parole risuoneranno alle estremità della terra, come uno stendardo per il mio popolo, che è del casato d’Israele. E siccome le mie parole risuoneranno, molti dei Gentili diranno: - Una Bibbia, una Bibbia! Noi abbiamo una Bibbia e non vi possono essere altre Bibbie. - Ma così dice il Signore Iddio: - O insensati, essi avranno una Bibbia e sarà venuta dagli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza. E quale riconoscenza hanno essi verso gli Ebrei per la Bibbia ricevutane? Sì, che cosa pretendono i Gentili? Ricordano essi i travagli, gli sforzi e le pene degli Ebrei e la loro diligenza per me nel portare la salvezza ai Gentili? O voi Gentili, vi siete ricordati degli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza? No, invece li avete maledetti, li avete odiati e non avete cercato di ristabilirli. Ma ecco, io farò ricadere tutte queste cose sulle vostre teste, poiché io, il Signore, non ho dimenticato il mio popolo. Tu insensato, che dirai: “Una Bibbia, noi abbiamo una Bibbia e non vogliamo altre Bibbie.” Non è forse dagli Ebrei che voi avete ottenuto una Bibbia? Non sapete forse che vi sono più nazioni? Non sapete che io, il Signore vostro Dio, ho creato tutti gli uomini e che mi rammento di quelli che sono sulle isole del mare; e ch’io governo in alto nei cieli e in basso sulla terra; e ch’io faccio giungere la mia parola ai figlioli degli uomini, sì anzi a tutte le nazioni della terra? Perché mormorate per il fatto di ricevere altre mie parole? Non sapete che la testimonianza di due nazioni è per voi una prova ch’io sono Dio e che ricordo una nazione come l’altra? Pertanto io dico le stesse parole ad una nazione come ad un’altra. E quando le due nazioni si uniranno, le testimonianze delle due nazioni saranno pure riunite. Ed io faccio questo per dar prova a molti ch’io sono il medesimo ieri, oggi e in eterno; e che io pronuncio le mie parole secondo il mio piacimento. E perché io ho detto una parola, non dovete supporre che non posso dirne un’altra; poiché la mia opera non è ancora finita né lo sarà fino alla fine dell’umanità né dopo quel tempo ed eternamente. Dunque, per avere voi una Bibbia, non dovete supporre ch’essa contenga tutte le mie parole né dovete supporre ch’io non ne abbia fatto scrivere altre. Poiché io ordino a tutti gli uomini, sia a levante che a ponente, sia a settentrione che al meridione e sulle isole del mare, ch’essi scrivano le parole ch’io dico loro, poiché io giudicherò il mondo mediante i libri che saranno scritti, ogni uomo secondo le sue azioni, secondo quanto è scritto. Ecco, infatti, io parlerò agli Ebrei ed essi scriveranno; io parlerò ai Nefiti ed essi scriveranno; io parlerò pure alle altre tribù del casato d’Israele, che ho condotte via, ed esse scriveranno; ed io parlerò pure a tutte le nazioni della terra ed esse scriveranno quanto avrò detto loro. Ed accadrà che gli Ebrei avranno le parole dei Nefiti e i Nefiti le parole degli Ebrei; e i Nefiti e gli Ebrei avranno le parole delle tribù perdute d’Israele; e le tribù perdute d’Israele avranno le parole dei Nefiti e degli Ebrei. Ed accadrà così che il mio popolo, che è del casato d’Israele, sarà radunato in patria sulle loro terre avite e la mia parola sarà pure riunita in una. Ed io mostrerò a coloro che combattono contro la mia parola e contro il mio popolo, che è del casato d’Israele, ch’io sono Dio e che io feci alleanza con Abramo di rammentare la sua posterità in eterno.
Ed ora, miei diletti fratelli, io vorrei parlare a voi, poiché non sopporterei che voi supponiate di essere più giusti di quanto lo saranno i Gentili. Ecco, infatti, a meno che voi non osserviate i comandamenti di Dio, voi perirete tutti egualmente; e non v’immaginate quanto è stato detto, che i Gentili saranno completamente distrutti. Poiché vi dico che quanti dei Gentili si pentiranno, altrettanti faranno parte del popolo dell’alleanza del Signore; e quanti degli Ebrei non si pentiranno, altrettanti saranno rigettati; poiché il Signore non fa alleanza con nessun altro che con coloro che si pentono e che credono nel suo figliolo, che è il Santissimo d’Israele. Ed ora vorrei profetizzare ancora un poco riguardo agli Ebrei e ai Gentili. Poiché dopo che il libro di cui ho parlato verrà alla luce e sarà scritto per i Gentili, e sigillato di nuovo per il Signore, ve ne saranno molti che crederanno alle parole del libro ed essi le faranno pervenire al rimanente della nostra stirpe. Ed allora il rimanente della nostra stirpe verrà a conoscerci, saprà che veniamo da Gerusalemme e ch’essi discendono dagli Ebrei. Ed il Vangelo di Gesù Cristo sarà loro annunciato, perciò essi saranno resi alla conoscenza dei loro padri ed anche alla conoscenza di Gesù Cristo, conoscenza ch’ebbero già i loro padri. Ed allora essi gioiranno, sapranno infatti che ciò è una benedizione venuta loro dalla mano di Dio, e le scaglie d’oscurità cominceranno a cader loro dagli occhi; e prima che molte generazioni siano passate fra loro, saranno divenuti un popolo bianco e civile. Ed accadrà che gli Ebrei che sono dispersi cominceranno essi pure a credere in Cristo e cominceranno a riunirsi sulle loro terre; e quanti crederanno in Cristo diventeranno pure un popolo gradito. Ed allora il Signore comincerà la sua opera fra tutte le nazioni, stirpi, lingue e popoli, per compiere la ristorazione del suo popolo sulla terra. (Da 28:29 a 30:8) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)
Nota
1. Per aiutarli ad uscire da una condizione di condanna attraverso il pentimento.