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E gli uomini hanno istruzioni sufficienti per conoscere il bene dal male. E la legge è data agli uomini. Ma la legge non giustifica alcuno nella carne; ovvero, secondo la legge, gli uomini sono esclusi dalla presenza di Dio. Sì, essi sono espulsi in virtù della legge temporale, come pure, secondo la legge spirituale, essi vengon meno a tutto ciò che è buono e diventano miserabili per sempre. Perciò il riscatto viene nel Santo Messia e per suo mezzo, perché egli è pieno di grazia e di verità. Ecco, egli si offre in sacrificio per il peccato, per adempiere ai fini della legge, per tutti coloro che hanno un cuore spezzato ed uno spirito contrito, e per nessun altro è possibile adempiere ai fini della legge. Quanto dunque è importante il far conoscere queste cose agli abitanti della terra, perché essi sappiano che nessuna carne potrà dimorare alla presenza di Dio, se non per i meriti e la misericordia e la grazia del Santo Messia, che dà la sua vita secondo la carne e la riprende col potere dello Spirito, affinché faccia intervenire la risurrezione dei morti, essendo lui il primo a risuscitare. Perciò egli è la primizia di Dio, inquantoché egli intercederà per tutti i figlioli degli uomini e coloro che credono in lui saranno salvati. Ed inquantoché egli intercede per tutti, tutti gli uomini vengono a Dio; per questo essi si tengono alla sua presenza, per essere giudicati da lui secondo la verità e la santità che sono in lui. A tal fine serve la legge che il Santissimo ha data, cioè la sofferenza del castigo, il quale castigo prescritto sta in contrasto colla felicità, anch'essa prescritta per adempiere ai fini dell’espiazione. Perché è necessario che ogni cosa abbia il suo contrasto. Se ciò non fosse, mio primogenito nel deserto, non vi potrebbe essere né giustizia né malvagità, né santità né miseria, né il bene né il male. Perciò ogni cosa va composta di varie parti, perché se fosse d’un sol corpo, rimarrebbe come morto e non avrebbe né vita né morte, né corruzione né incorruttibilità, né felicità né miseria, né sensibilità né insensibilità. Tutto, dunque, sarebbe stato creato invano e la sua creazione non avrebbe alcuno scopo, ma ciò distruggerebbe la saggezza di Dio, i suoi intenti eterni, come pure la potenza, la misericordia e la giustizia di Dio. E se dite che non vi è legge, direte anche che non v’è peccato. E se dite che non v’è peccato, direte pure che non vi è giustizia. E se non v’è giustizia non v’è neppure felicità. E se non v’è giustizia né felicità, non vi è né castigo né miseria. E se codeste cose non esistono, Dio non esiste. E se non v’è Dio, non esistiamo né noi né la terra, giacché non vi sarebbe potuta essere alcuna creazione né di cose che agiscono né di cose che subiscono, per cui ogni cosa sarebbe svanita nel nulla. (2-13)
Perciò i tuoi discendenti scriveranno e i discendenti di Giuda scriveranno, e ciò che sarà stato scritto dal frutto dei tuoi lombi, come quello che sarà stato scritto dai discendenti di Giuda, verranno ad unirsi per confondere le false dottrine e per appianare le contese e stabilire la pace fra i tuoi discendenti e condurli alla conoscenza dei loro padri negli ultimi giorni e alla conoscenza delle mie alleanze, dice il Signore. (3:12)
Ed ecco, essi vollero ch’io fossi loro re. Ma io, Nefi, avrei desiderato che non avessero alcun re; nondimeno feci per essi quanto era in mio potere. Ed ecco furono adempiute le parole del Signore per i miei fratelli, che egli aveva dette loro, che io sarei divenuto loro governatore ed istruttore. Infatti ero stato loro governatore e loro insegnante, secondo i comandamenti del Signore, fino al tempo in cui essi attentarono alla mia vita. Come pure furono adempiute le parole del Signore, ch’egli mi disse: - Allorché essi non vorranno prestar ascolto alle tue parole, essi saranno esclusi dalla presenza del Signore. - Ed infatti essi lo furono. Ed egli fece cadere su loro la maledizione, sì anzi, una dolorosa maledizione per la loro iniquità. Poiché essi avevano indurito i loro cuori contro di lui, al punto da diventar come pietra; ed allora da bianchi che erano e bellissimi e ben fatti, il Signore Iddio fece venir su di loro una carnagione scura per non esser più oggetto di seduzione al mio popolo. (5:18-21)
Ed a causa della maledizione che fu su di loro, essi divennero un popolo indolente, pieno di malvagità e d’astuzia, e cacciarono nel deserto gli animali da preda. (5:24)