Un articolo interessante:
https://www.corriere.it/editoriali/2...afa157c8.shtml
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Mah... astrattamente il discorso può essere anche suggestivo, una specie di nuovo cursus honorum per i leader che aspirano al governo nazionale... nei fatti però è inattuabile, il governo di una grande città appare difficilmente conciliabile con l'essere leader di partito, cosa peraltro sancita pure dalla legge che stabilisce l'incompatibilità tra la carica parlamentare e quella dei comuni con più di 5.000 abitanti, infatti dopo il caso di Fini, non vi sono più stati casi di leader di partito che si sono candidati a fare il sindaco.
Diciamo che tra il candidarsi in prima persona e il presentare dei signor nessuno a Roma e Milano, ci sarebbero state una serie di vie di mezzo che avrebbero consentito migliori performance.
Secondo me questo è un discorso che lascia il tempo che trova e l'ho sentito e letto più volte in giro. Perché la Meloni che guida secondo i sondaggi guida il primo partito in Italia dovrebbe rinunciare alle ambizioni nazionali ad un anno e mezzo dalle elezioni (se non magari pochi mesi, vediamo che succede a febbraio), per andare a fare il sindaco a Roma? Posso capire che magari Renzi, finito ormai a livello nazionale, decida nel 2024 di tornare a fare il sindaco di Firenze. Ma la Meloni e Salvini hanno fatto bene a non candidarsi a Roma e Milano.
Da un grande potere derivano grandi responsabilità.
nessuno sano di mente pensa che l'opposizione al governo draghi avrebbe causato emorragia di voti. tutt'altro. semplicemente in Lega dopo la caduta del Conte I ha prevalso la linea Giorgetti che è di andare al governo sempre perchè solo chi comanda può fare. che ha un suo senso, però come dici tu, devi avere chiari anche i limiti che non puoi passare per non finire come un Toninelli qualsiasi.
ora si tratta di fissare questi limiti
Se fossi in te non darei Salvini per spacciato troppo presto, alternative nella Lega per ora non ne vedo, ci vorrebbe un personaggio che non sia troppo Lombardia a nord del Po' e che sappia andare tra la gente, una specie di Bonaccini leghista, sto seguendo un po' Alan Fabbri sindaco di Ferrara che in prospettiva potrebbe avere il profilo giusto, spero che possa avere una dimensione piu' nazionale.
Fabbri e' un uomo vincente eppure di terreno, in un territorio difficile, non e' ne Lombardia e ne' veneto e l'Emilia Romagna sta simpatica a tutta l'Italia.
che volete piu' di cosi'?
La Lega finora non ha la mano felice quanto alla scelta dei suoi dirigenti
Quanto a Salvini facciamo ste cavolo di elezioni e ridiamo a Salvini gli interni, la sua credibilita' si giochera' li' : se riuscira' a sopportare la pressione della UE e della sinistra, delle toghe rosse, delle tante Karole Rackete avra' trovato una sua dimensione, Salvini fuori direi di no, e' una risorsa importante
Una volta Salvini occupato h24 al ministero dell'interno si potrebbe pensare magari a mettere un segretario ad interim Che possa farsi le Issa
Pero' non parlatemi di Giorgetti e Fedriga, ci vuole altro
La linea Giorgetti per il 2021 la condivido anch'io pero' come si dice se la macchina sta andando in un burrone la sola speranza e' di cercare di uscire dalla macchina per cercare di salvarsi in tempo prima che la macchina espolda.
Febbraio 2022 sara' un momento di scelta importante:
uscire da questo governo,
provocare la crisi di governo magari in modo indiretto
mettendo Draghi al Quirinale ma non vedo lucidita' nella Lega, purtroppo
e poi mi sa che Berlusconi cerca quella poltrona per motivi di orgoglio, prestigio e riscatto personale per farsi imbalsamare in quel palazzo
"Se Salvini e Meloni si fossero candidati a Milano e Roma"
Avrebbero perso lo stesso e ci avrebbero fatto una figura di merda.
(Vabbé che il felpa ormai è andato lo stesso.)
Mica per niente hanno candidato dei signori nessuno!
Proposta da imbecilli, tipica della stampa mainstream italica e non solo.
Hitler or Hell.
Data la situazione, più che "linea Giorgetti" dovevano chiamarla "linea Kamikaze", o meglio "linea Tafazzi".
E mi pare incredibile che non lo sapessero.
Verissimo, ma una cosa non esclude l'altra.
Se Salvini è la Lega (vero) e Salvini s'è suicidato (vero), se ne deduce che la Lega tutta si è avviata a gran velocità verso una mazzata elettorale notevolissima.
Hitler or Hell.
Ok, ma se fai, specie se sei al governo col Pd, devi anche essere in grado di dimostrarlo, altrimenti vai al macello.
Nel Conte I, Salvini agli Interni c'è riuscito, ha frenato in maniera tangibile gli sbarchi, accettando di andare allo scontro con toghe rosse ed Ue, questo gli portò in dote quel boom di consensi che culminò alle Europee del 2019.
Nel governo Draghi invece abbiamo assistito ad un'impostazione di "lotta e di governo" in cui, negli scontri con Speranza e Lamorgese, si sono rimediati solo sonori sganassoni. Né la presenza di Giorgetti (il quale, a mio modesto avviso, mira a distruggere Salvini, almeno quanto il Pd e forse pure di più) ha finora prodotto qualcosa anche di solo lontanamente paragonabile agli Interni del Conte I. Ammesso che nella spartizione del mitologico Pnrr si sia strappato qualcosa, per ora che se ne vedrà qualche effetto, la Lega (almeno quella in salsa Salviniana) rischia di passare tra le specie estinte.
Poi per carità, sono consapevole che le elezioni amministrative sono il tradizionale tallone d'Achille del cdx, che l'astensionismo è stato altissimo e bla bla bla, ma i dati del carroccio sono obiettivamente da Caporetto, qui da me in Umbria, nel biennio 2018-2019 l'ondata verde aveva spazzato via il Pd praticamente in ogni comune dove si era votato, rispetto a quei dati, in questa tornata, la lega ha avuto un crollo paragonabile a quello dei grulli post-alleanza col Pd.
Giorgetti mira ad una forza sicuramente alternativa alla sinistra, ma è un europeista o quantomeno non ci pensa proprio ad uscire dall'UE. siccome è uno di quelli che ha dimostrato capacità amministrativa, Salvini non vuole privarsene, ma deve anche decidere che cosa fare.
la tranvata è dovuta sia al fatto che sono stati scelti dei candidati alla sconfitta, quanto al fatto che se io ti voto perchè tu tenga il PD lontano dal governo e ci finisci insieme al governo, devi dimostrare di essere bravo almeno quanto loro nelle mosse di palazzo.
Cosa che Salvini palesemente non sa fare. bisognerebbe capire se per il 2023 Zaia vuole fare il salto a Roma. altri nomi al momento non ne vedo.