Originariamente Scritto da
vanni fucci
Credo che abbia subito quello che avrebbe subito un suo pari italiano.
Circa il titolo dell'articolo, ricorda un po' una vecchia barzelletta.
Al porto di Genova, da una nave proveniente dal Borneo, viene scaricata una gabbia all'interno della quale c'è un maschio orango adulto. La gente guarda l'insolito grosso animale. Ad un certo punto, il dramma: un piccolo bambino si avvicina troppo e viene catturato dall'orango che, facendolo passare tra le sbarre, con un braccio lo tira dentro la gabbia. Immediatamente viene avvisato il 112: arrivano pompieri e carabinieri e personale specializzato, ma nessuno sa come risolvere il problema perché il primate asiatico tiene ben stretto tra le braccia il piccolo al petto. Ad un certo punto si fa avanti uno scaricatore di porto grande e grosso che, dicendo che lui sa bene come fare, chiede di poter entrare nella gabbia; così, sperando in bene, gli viene accordato il permesso. Appena è nella gabbia, lo scaricatore si avvicina all'orango e, senza pensarci troppo, gli infila un paio di pugni sul muso mandandolo a tappeto. Il bambino è salvo e i presenti, ormai centinaia di persone, acclamano e festeggiano il camallo, temerario salvatore del piccolo.
Un giornalista, il corrispondente genovese dell'Unità, si avvicina per intervistare il compagno eroe, simbolo del lavoratori proletari del porto. Dopo aver scoperto che l'abile nerboruto scaricatore non è comunista, anzi di ben altra tendenza politica, la notizia sul suo giornale il giorno successivo viene pubblicata con questo titolo : "Esule dal Borneo, con bambino in braccio, violentemente picchiato da un fascista".