Positivo: l'unità d'Italia andava fatta a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo
Positivo: l'unità d'Italia fu fatta in modo discutibile, ma il risultato fu comunque soddisfacente
Positivo: l'unità d'Italia fu conseguita nel modo migliore possibile per l'epoca
Negativo: l'unità d'Italia andava fatta attraverso conquiste militari più graduali
Negativo: l'unità d'Italia andava fatta su basi confederali, non attraverso guerre di conquista
Negativo: l'unità d'Italia andava fatta esclusivamente sulla base di ideali repubblicani unitari
Negativo: l'unità d'Italia andava fatta soltanto edificando una repubblica federale
Negativo: i tempi non erano ancora maturi per un'unificazione politica della nostra nazione
Indifferente: non è stato un fatto storico particolarmente importante per l'Italia
Non so/altro (specificare)
Purtroppo bisogna ammettere che l'ipotesi confederale avrebbe dovuto affrontare un ostacolo enorme chiamato Impero austriaco. Il Regno Lombardo-veneto sarebbe potuto entrare nella confederazione assieme agli altri Stati, magari riuscendo, col tempo, a diventare come il Granducato di Toscana (Stato autonomo ed indipendente, anche se governato dai discendenti di un ramo degli Asburgo), ma sarebbero rimasti fuori sia il Trentino che la Venezia Giulia, l'Istria, Fiume e la Dalmazia. Territori che, ad eccezione forse del Trentino e dell'odierna provincia di Gorizia, difficilmente Vienna avrebbe mai ceduto ad un ipotetico Regno Lombardo-veneto resosi autonomo dall'Impero. In modo paradossale rispetto a come sono andati effettivamente i fatti, solo i buoni rapporti fra il Papato e l'Impero austriaco avrebbero potuto rendere più agevole un eventale percorso confederale di inserimento di territori abitati prevalentemente da italofoni ma parte della monarchia asburgica.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
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"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Che poi francamente la scornata che gli Asburgo si sono presi sull'Unità la annovero tra gli aspetti positivi, assieme allo spirito di popolo che ha animato le masse nazionali che sicuramente necessitavano di una emancipazione dal giogo straniero. Gli aspetti negativi sono tutti legati all'impronta liberal-massonica del Risorgimento, un vero cancro che non lascerà l'Italia se non col fascismo e i fenomeni a lui di poco precedenti.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
Negativo nel senso che avremmo dovuto unificarci prima, all'inizio dell'era moderna, come fecero gli altri grandi Stati nazionali, cosi avremmo avuto il tempo di amalgamarci ben bene...
una via più limpida sarebbe stata nel '400 l'unificazione tosco-padana sotto i lumbard Sforza, poi 1-2 secoli dopo un matrimonio unificatore con gli Angiò nel meridione sula falsariga dell'unificazione spagnola...
e poi piano piano circondare e "vaticanizzare" progressivamente lo Stato pontificio a mano a mano che la modernizzazione e l'economia di scala favoriva il nuovo regno italico mentre quello pontificio si incancreniva nella conservazione
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Neanch'io sono un grande fan degli Asburgo dell'epoca, che purtroppo non hanno mai dismesso del tutto il vizietto giurisdizionalista dei loro avi settecenteschi. Motivo per cui sono giunto a ritenere l'immagine che si davano di dinastia cattolica abbastanza ipocrita. Basti vedere come si comportò l'Impero austriaco dopo la stipulazione del Concordato del 1855, finendo addirittura per denunciarlo unilateralmente nel '70. Riguardo alla partecipazione popolare al Risorgimento, secondo me fu molto circoscritta e perlopiù legata ai ceti urbani ed intellettuali. La larga maggioranza della popolazione ne fu estranea.
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Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
probabilmente l'unità, almeno nel nord , ci sarebbe stata subito dopo la WWI
Londra e Parigi avrebbero avuto gioco facilissimo a portare a sè contro la Duplice Intesa i Savoia e alla fine della guerra li avrebbero premiati col lombardo-veneto e forse la ER e la Toscana, anche per l'impostazione ormai secolare e anti-cattolica di UK e Francia
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