Il servizio nazionale Vårdguiden 1177, che fornisce assistenza sanitaria per telefono, raccomanda agli operatori di evitare il linguaggio di genere anche nei casi che coinvolgono la gravidanza e il cancro alla prostata. La notizia ha fatto scalpore sul web e sollevato critiche persino da parte delle femministe.
Tra gli esempi più clamorosi che si trovano nelle nuove linee guida del servizio nazionale Vårdguiden 1177, recentemente adottate al fine di presentare un linguaggio più inclusivo e neutro rispetto al genere, vi sono raccomandazioni di evitare frasi del tipo: "Alcune donne ricadono in disturbi alimentari durante la gravidanza”; "Molte donne sono preoccupate per il parto"; e "Ogni anno, quasi 10.000 uomini in Svezia si ammalano di cancro alla prostata".
Il punto è, sostiene il servizio sanitario scandinavo in mezzo alle perplessità degli stessi cittadini, che delle persone potrebbero benissimo essere incinte pur non riconoscendosi nel genere femminile, mentre altre potrebbero avere problemi alla prostata pur non riconoscendosi nel genere maschile. Per tali motivi sarebbe meglio adottare un linguaggio più ‘neutro’ al fine di evitare che qualcuno possa sentirsi offeso.
"Evitate la parola donna o uomo per descrivere un corpo che ha un certo aspetto", dice chiaramente la raccomandazione.
"Ci sforziamo di avere una prospettiva critica rispetto alle norme, in modo che i nostri testi siano inclusivi e rafforzanti", ha spiegato Vårdguiden 1177. "Il fatto che le nostre linee guida seguano una prospettiva critica per le norme significa che dobbiamo costantemente prestare attenzione a parole e formulazioni che possono sembrare esclusive o valutative", ha ulteriormente affermato.
Raccomandazioni per evitare il linguaggio di genere, ove possibile, sono state adottate anche da altri operatori sanitari in tutto il mondo, compreso ad esempio il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.
"Rendiamo i contenuti il più possibile neutri rispetto al genere. In generale, formuliamo i nostri contenuti evitando pronomi maschili e femminili (lui o lei)", si legge sul sito web del Servizio Sanitario britannico.Anche i Centri statunitensi per la prevenzione delle malattie e del controllo hanno una sezione chiamata sulle "Persone incinte", piuttosto che sulle “Donne incinte”.
Sul web le nuove linee guida sono state accolte con il tipico sarcasmo social dagli utenti, ma non sono mancate anche critiche qualificate da parte di esponenti politici nonché da parte di femministe come l'ex ministro degli Esteri Margot Wallström, che hanno lamentato come la donna, la sua salute e la sua biologia vengono rese invisibili in questo modo e tutto ciò non c’entri nulla con l’inclusione.
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