Amazon ha appena ottenuto una vittoria importante nella seconda più alta corte europea che rispecchia la recente vittoria di Apple in Europa.

Il gigante tecnologico americano mercoledì ha visto una fattura fiscale da 250 milioni di euro (300 milioni di dollari) valutata dal regolatore antitrust della Commissione europea nel 2017 cancellata in una sentenza del Tribunale dell’U, riguardante imposte che l’Uinione voleva fossero pagate in Lussemburgo.

Nella decisione, il tribunale ha sostenuto che le autorità di regolamentazione dell’UE non erano riuscite a dimostrare che Amazon aveva ricevuto un vantaggio illegale da alcune decisioni prese dal governo lussemburghese. Amazon ha affermato di aver accolto con favore la decisione del tribunale, “che è in linea con la nostra posizione di lunga data secondo cui abbiamo seguito tutte le leggi applicabili e che Amazon non ha ricevuto alcun trattamento speciale”.

Come la decisione di Apple prima di essa, la sentenza è un duro colpo per il capo dell’antitrust in Europa Margrethe Vestager, Il commissario ha guidato gli sforzi del continente per attaccare i giganti tecnologici statunitensi per motivi antitrust e fiscali, poiché il predominio delle aziende tecnologiche americane nell’economia europea è stato a lungo fonte di imbarazzo economico per gli europei, ma il suo operato è stato sistematicamente insufficiente ed inadeguato.

La decisione del Tribunale è stata una sorpresa e gli analisti osservano i ricorsi su tre casi presentati da Vestager contro Google, che presto saranno discussi.

Secondo WSJ, sia le cause fiscali di Amazon che di Apple si basano su un aspetto del diritto dell’UE volto a creare “condizioni di parità” vietando ai governi di fornire incentivi fiscali che potrebbero essere interpretati come benefici o sussidi statali. I governi di tutto il blocco hanno utilizzato incentivi fiscali per attirare le aziende tecnologiche americane, che sono viste come un prezioso vantaggio per lo sviluppo economico ed un buon ritorno economico, soprattutto a scapito degli altri paesi.

La politica antitrust della Vestager e della Commissione si è rivelata sinora assolutamente disastrosa e, francamente, ci chiediamo, pe quli motivi sia ancora nella sua posizione, se non per collezionare figuraccia dopo figuraccia. Non solo le sue politiche antitrust e fiscali si sono rivelate perdenti, ma non dimenticheremo mai il danno enorme portato al sistema creditizio italiano dalla sua decisione su Tercas poi clamorosamente ribaltata in giudizio. Il suo officio continua a collezionare solo fallimenti e decisioni senza base giuridica, eppure sono tutti li, inamovibili, sempre confermati. Perchè la casta, quella vera, sta a Bruxelles.
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