Ormai la situazione è fuori controllo e, nonostante le pene già inflitte, continua la campagna di odio sui social e sul web.
Nei giorni scorsi una ragazza della Croce Rossa ha dovuto chiudere i profili social a causa di insulti e minacce ricevuti per aver commesso il terribile gesto di aver abbracciato un uomo.
Alessandra Moretti, europarlamentare dem ha postato sulla sua pagina Facebook le minacce deliranti di un utente che arriva ad augurarle d’essere sfigurata con l’acido. «Non ti meravigliare se un giorno qualcuno ti cambia i connotati magari con dell’acido in faccia, quel giorno io e mezza Italia festeggeremo con lo spumante».
Pare che la conseguenza di una pena pecuniaria non sia più sufficiente a fermare queste insulse menti, che spacciano i loro peggiori istinti come libertà di pensiero e parola.
Oltre alla doverosa pena pecuniaria e anche detentiva nei casi peggiori, inizierei ad applicare una daspo per il web, limitato nel tempo, con la possibilità che diventi illimitato per i recidivi.
Avere un profilo sul web è un diritto ma usarlo per praticare della violenza è un reato e come tale deve par perdere tale diritto.