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    Predefinito La leggenda del Silvio framassone

    Gioele Magaldi, massone scissionista, ci racconta che Berlusconi è cappuccino e capo Illuminati. Ma non è credibile

    La leggenda del Silvio framassone“La P3 esiste, è una loggia massonica autonoma, creata e guidata da Silvio Berlusconi, si riunisce nelle sue case dove vengono svolti riti massonici, si sovrappone e sostituisce nelle decisioni ai vertici ufficiali e legittimi del Popolo delle Libertà, prende decisioni sulla politica nazionale come sugli affari privati del premier e comprende i membri dell’inchiesta omonima”. Ne sembrano piuttosto sicuri Giusi Arena e Filippo Barone nel libro “P3 Tutta la verità”.

    CAPPUCCI E CAPPUCCINI – La sicurezza gliene deriva dalle parole di Gioele Magaldi, qui definito come “capo degli scissionisti del Grande Oriente, i “massoni democratici” in rotta di collisione con la massoneria ufficiale”. Magaldi qualche mese fa – il 26 luglio – invita il “fratello Berlusconi” a ritirare alcuni provvedimenti, in particolare il Lodo Alfano e il disegno di legge sulle intercettazioni: “Ti diffido dal reiterare, con la nuova stagione, tentativi di approvazione e/o promulgazione di liberticidi e anticostituzionali atti legislativi”, e minaccia il boicottaggio di “fratelli” del PdL ex Forza Italia in extrema ratio. Palazzo Chigi ovviamente non ha nemmeno risposto (anche perché sarebbe stato anche solo da marziani immaginare una smentita per una ‘notizia’ del genere). Magaldi nell’intervista prosegue raccontando l’amicizia di Silvio con Armando Corona, Gran Maestro dall”82 al ‘90. Armandino Corona non può smentire, essendo morto il 23 luglio dell’anno scorso. Notissimo in Sardegna, divenne famoso in Italia quando, presidente della Corte Centrale, supremo organo di giustizia della massoneria, istrui’ e porto a termine il processo contro Licio Gelli, che venne condannato ed espulso dalla massoneria e Grande Oriente d’Italia.

    REPUBBLICANO, POI FORZA ITALIA – Nato a Villaputzu, nel Cagliaritano, il 3 aprile 1921, Corona iniziò la carriera politica nel suo paese come consigliere comunale. Dopo una iniziale simpatia per il Psd’Az, aderi’ al Partito repubblicano dove militò per gran parte della sua vita fino ad avvicinarsi, negli ultimi anni, a Forza Italia. E’ stato consigliere regionale tre volte dal 1969 al 1984 e, dal 1977 al 1979, assessore regionale agli Affari Regionali, carica oggi ricoperta, nella giunta guidata da Ugo Cappellacci, dalla figlia Ketty. Nel 1981, Armandino Corona venne eletto, unico repubblicano nella storia dell’autonomia sarda, presidente del Consiglio regionale. Nel Pri ricoprì diverse cariche per diventare segretario regionale e membro della segreteria e del consiglio nazionale del partito. Considerato da sempre uomo di potere, ritiratosi dalla politica attiva, Corona ha trascorso gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alle diverse attivita’ imprenditoriali curate dai figli. Armandino viene sepolto nel cimitero monumentale di Roma del Verano, dove riposano gli altri grandi maestri della massoneria.

    LA P3 C’E’ E CI FA – “Formalmente, la P3 è un’invenzione della stampa, non è una loggia regolarmente costituita. Ma sostanzialmenmagaldi%20gioele La leggenda del Silvio framassonete esiste”, dice sempre quel simpaticone di Magaldi, che poi ripete quanto già uscito nelle anticipazioni: ne farebbero parte “alcuni suoi stretti collaboratori”, sicuramente Cesare Previti e i due fratelli Marcello e Alberto Dell’Utri, secondo Magaldi; “Carboni, Confalonieri, Letta e Verdini”: qui Magaldi sorride, ma non conferma. Credibilità? Anche qui, ad occhio, questo sembra l’organigramma di un partito, non la struttura segreta stretta parente della Spectre che il massone dichiarato Magaldi racconta. Bossi e Tremonti, racconta ancora il massone scissionista, non farebbero parte del complotto, così come Bondi (magari Silvio non lo considera all’altezza, secondo la fantasiosa ricostruzione. Sentendolo parlare di un “maestro illuminato, che ha conquistato i gradi della sua successiva iniziazione”, e per analogia vengono in mente le leggende metropolitane sui Rettiliani e altre amenità. Ma attenzione, a quel punto Magaldi tira giù la pistola fumante. La riprova dell’esistenza della P3 in capo a Silvio starebbe nel fatto che “si dice che le riunioni [dove si prendono le decisioni, n.d.r.] avvengano in luoghi significativi nell’ambito delle varie case del premier. Vi sarebbe un luogo, una loggia massonica fatta in casa da Berlusconi che pianifica le strategie più importanti in ambito politico, aziendale… su tutti i piani degli interessi di Berlusconi”. Mio dio, quest’uomo è un genio: ha appena scoperto il conflitto d’interesse!!1!undici.

    MA TRA IL PD CI SONO MASSONI? – Infine, il massone Magaldi conclude con il grooss delle rivelazioni: “Massoni ci sono, anche nel Pd”. A Magaldi non si può nascondere niente. Noi ci accontentiamo di quanto ha scritto Massimo Teodori sul Corriere della Sera:

    Ma qual è stato il rapporto della massoneria con le sinistre? I massoni vennero espulsi nel 1914 dal Partito socialista (e riammessi nel 1946), considerati filofascisti da Gramsci, condannati dalla Terza Internazionale di Stalin e poi messi al bando dal fascismo perché portavano con sé l’ eredità liberale e democratica del migliore Risorgimento. Durante il ventennio l’ antifascismo democratico fu intrecciato con una parte della massoneria in esilio: pochi ricordano massoni come i repubblicani Facchinetti e Pacciardi (ministri della Difesa), Carlo Sforza (ministro Esteri), i liberali come il ministro del Tesoro Soleri, i socialisti, giellisti e radicali Ugo Lenzi e Umberto Cipollone (gran maestri), Francesco Fausto Nitti (amico di Turati), gli intellettuali Calogero e Jemolo che fiancheggiarono con la rivista La Cultura. Anche nel dopoguerra i comunisti furono antimassonici, pur se alla Costituente sedevano supposti «fratelli» come Concetto Marchesi, mentre i socialisti non frontisti e i democratici radicali conservavano antichi legami con le logge laiche e umanistiche. Massoni di primo piano appartennero al Partito d’ azione, alla Democrazia del lavoro grandeoriente2 La leggenda del Silvio framassone(Bonomi, Ruini, Cerabona…) e quindi nel successivo mezzo secolo ai partiti socialista, socialdemocratico, repubblicano e liberale, nonostante l’ ostilità di Benedetto Croce e Gaetano Salvemini. Togliatti avversò la massoneria per il duplice motivo dell’ apertura ai cattolici e per la pretesa del comunismo nazionale di appropriarsi dell’ eredità risorgimentale. Nel ventennio postbellico la filiera della massoneria, ricostituita nel 1944 sotto la spinta dei liberatori americani, si adoperò per agevolare i rapporti tra Italia e Stati Uniti (e con le democrazie europee) che portarono al Patto atlantico e al progetto europeista: anche perciò si consolidò l’ alleanza tra i partiti laici e la Dc di De Gasperi, in contrapposizione con i comunisti, i neofascisti e le destre e sinistre cattoliche, ostili alla liberaldemocrazia occidentale. Questi gli antefatti. In seguito la massoneria nei suoi rami cosiddetti «deviati» ma fortemente incidenti sulla vicenda nazionale, è stata all’ origine di tristi vicende – trame in ambito Nato, tentativi autoritari, degenerazioni partitocratiche, affarismo finanziario, cricche di potere pubblico e privato – che solo in parte possono essere attribuite alla Guerra fredda. Le dichiarazioni del gran maestro socialista Lino Salvini di avere contribuito con 150 parlamentari all’ elezione alla presidenza di Leone, e di Licio Gelli di tenere in pugno il Paese, fanno parte più della millanteria che della storia. In sostanza, come già scrisse Renzo De Felice nel 1978, «la massoneria ha in gran parte perduto il peso politico esercitato in passato, giacché il controllo del potere è passato ai partiti».

    Nella cronaca recente, il Corsera ha riportato il coming out massone di un esponente del Pd di Scarlino. Ma non è il solo. Qualche settimana prima, a Macerata, il capogruppo in consiglio provinciale del Pd aveva posto pubblicamente il problema della necessaria compatibilità della massoneria del partito. Una commissione di garanti presieduta da Berlinguer ha deciso che “Chi vuole iscriversi al Pd deve dichiarare se è iscritto anche ad altre organizzazioni che potrebbero rientrare in questo quadro, tanto che è necessario presentare lo statuto e informare in che cosa consistono l23silviotesto La leggenda del Silvio framassonee forme di “mutuo sostegno”, laddove siano previste, che i soci sono chiamati a rispettare”, ha detto il professore all’Unità.

    LA LEGA CI ODIA - E quanti dovranno farlo? Secondo Statera su Repubblica: “Un fatto è certo, i massoni del Partito democratico, che dovranno ora rivelarsi, sono a bizzeffe, come garantisce l’ex sindaco comunista di Pistoia Renzo Baldelli. Col Gran Maestro recalcitrante, che giura di non aver mai chiesto di mostrare la tessera di partito ai suoi fratelli (“Se no verrei messo fuori dal consesso della massoneria mondiale”) tentiamo un computo, che ci porta a un totale di oltre 4 mila su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, il 50 per cento dei quali concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Firenze e Livorno. Di questi almeno 4 mila diessini, molte centinaia ricoprono cariche politiche, amministrative o dirigenziali, come in passato il Gran Maestro aggiunto Massimo Bianchi, che è stato vicesindaco socialista di Livorno. Adesso dovranno rivelarsi ed è facile prevedere che non sarà un’operazione indolore”. Insomma, ad occhio non sembra nemmeno questa la notizia esclusiva del secolo del Massone Gioele. Il quale però a questo punto ne lascia un’altra: rappresentanti della Lega Nord ci avevano chiesto di entrare, li abbiamo respinti perché siamo per l’Unità d’Italia, e ora ci odiano. Ma tanti continuano a chiedere di entrare, dice sempre Magaldi. Bah. Comunque, fa sempre sapere lui, ci sarebbero un bel po’ di massoni nel PdL pronti a far cadere il governo. Viene proprio da dirlo: ci voleva anche il complotto demo-pluto-giudaico-massonico. Povero Silvio, chissà come trema.

    http://www.giornalettismo.com/archiv...io-framassone/
    Ultima modifica di Furlan; 13-10-10 alle 10:57

 

 

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