"Dipinto di un mediocre pittore della metà del XVIII secolo e di area emiliano/romagnola. A parte qualche brano ben fatto, complessivamente il quadro non è attribuibile ad un maestro, ma va inserito in una produzione di bottega, quasi seriale".
Come all'antiquario - che ne ha dato questa decisa stroncatura - nemmeno a me è mai piaciuta questa "Agonia nell'Orto degli Ulivi", appesa nel corridoio più buio di casa mia.
A parte la cupa tristezza del soggetto religioso, l'angelo che consola Gesù è davvero poco bello, e anche di Gesù se ne son visti di meglio.
Perché ne parlo allora?
Perché, gugglando gugglando, ho scoperto che invece di essere una "produzione di bottega quasi seriale in area emiliano-romagnola" è la copia di un quadro francese del 1651, molto famoso ai suoi tempi: un quadro che al di là del suo valore artistico, ha un'avventurosa storia che vado a raccontare - rigorosamente a puntate - iniziando dall'elenco dei personaggi coinvolti in ordine di importanza storica, un elenco che sembra preso pari pari da un romanzo di Alexandre Dumas:
- Luigi XIV, le Roi Soleil
- Caterina la Grande, Imperatrice di tutte le Russie
- Anna d'Austria, Regina Madre, vedova di Luigi XIII
- Il Cardinale Mazzarino
- Nicolas Fouquet, Sovrintendente alle finanze del Regno di Francia
- Jean-Baptiste Colbert, politico ed economista
- Charles Le Brun, primo pittore di corte di Luigi XIV
- la Marchesa Suzanne du Plessis-Bellière
- D'Artagnan, sottotenente dei Moschettieri del Re
- La Maschera di Ferro, detenuto misterioso nel carcere della Fortezza di Pinerolo
1 - continua