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  1. #1
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  2. #2
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Come al solito l'ennesima sforbiciata di un testo fuori dal suo contesto. Riguarda Santo Stefano che viene processato dal Sinedrio.
    Stefano dimostra che Gesù è il profeta predetto da Mosè che avrebbe avuto pari autorità di legislatore
    "37Egli è quel Mosè che disse ai figli d'Israele: Dio vi farà sorgere un profeta tra i vostri fratelli, al pari di me…."

    Stefano infatti cita la famosa profezia nel Deuteronomio 18
    "[15]Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto."

    Stefano viene processato per via di gesù non di Yochannan ben Zakkai.

    Ma tu scrivi:

    "Come si evince dall'ultimo passo, quel capo, giudice, liberatore e profeta simile a Mose, altro non poteva essere che Yochannan ben Zakkai. Infatti quest'ultimo come a Mosè visse fino a 120 anni e la sua vita in maniera identica fu divisa in periodi di quarant'anni ciascuno. Nel primo di questi si dedicò al commercio; nel secondo studiò; e nella terzo insegnava (RH 30b). Un'altra versione (Sifre, Deut. 357 ) narra che negli ultimi quarant'anni della sua vita è stato un leader di Israele, un patriarca e un nasi e cioè il capo del sinedrio ( il capo dei giudici d'Israele)."

    Si evince da cosa??? Il tuo Yochannan ben Zakkai ha forse preteso di essere un nuovo legislatore per Israele?
    No, è stato solo un riformatore e guida politica come tanti altri.

    Inoltre nel Deuteronomio Mosè non dice che questa figura sarebbe stato anche un giudice e liberatore!
    Infine 'sto Yochannan ben Zakkai ha fatto predizioni? Perchè gli ebrei giustamente stupiti davanti alla promessa di un nuovo legislatore
    (che potenzialmente avrebbe potuto dare nuovi e diversi precetti) chiedono a Mosè:

    "Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? [22]Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà,
    quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura."

    Gesù ha predetto la distruzione del Tempio puntualmente verificatasi (oltre alla sua resurrezione ma qui lasciamo stare).

    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…

    IN PALESTINA È GENOCIDIO!
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  3. #3
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Stefano dimostra che Gesù è il profeta predetto da Mosè che avrebbe avuto pari autorità di legislatore
    "37Egli è quel Mosè che disse ai figli d'Israele: Dio vi farà sorgere un profeta tra i vostri fratelli, al pari di me…."
    Gesù non aveva l'autorità di fare nuove leggi!

    È come se oggi qualcuno facesse delle nuove leggi, non essendo capo del governo e nemmeno un parlamentare...che validità avrebbero le sue leggi?

    Ti rispondo io: pari a zero!

    Si evince da cosa??? Il tuo Yochannan ben Zakkai ha forse preteso di essere un nuovo legislatore per Israele?
    Si evince del passo di Stefano dove paragona Mose a un CAPO, un GIUDICE, un PROFETA: queste carattere le ho sottolineate in blu, perchè sono le stesse caratteristiche che gli ebrei indirettamente attribuiscono a Yochannan ben Zakkai.

    Yochannan ben Zakkai, su concessione di Vespassiano è diventato capo del Sinedrio e cioè capo dei saggi giudici d'Israele, guida generazionale ( succedendo al grande Hillel) e patriarca: aveva l'autorità di fare le leggi e le ha fatte!

  4. #4
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Sapresti riconoscere la voce del tuo maestro in questi versi di Yochannan ben Zakkai estratti dai testi ebraici che richiamano Osea?

    “Un giorno che Rabban Yohanan ben Zakkai usciva da Gerusalemme, Rabbi Jehoshua lo seguiva e osservava il tempio in rovina. ‘Guai a noi’ – disse Rabbi Jehoshua – ‘ poiché è stato distrutto il luogo in cui venivano espiate le iniquità di Israele!’. Gli rispose: ‘Figlio mio, non ti dispiaccia questo. Noi abbiamo uno strumento di espiazione altrettanto efficace’. ‘E qual è?’. ‘Sono le opere di misericordia, come sta scritto: Misericordia io voglio e non sacrificio (Os 6,6)” (Avot de-Rabbi Natan; da A. Mello, Ebraismo, Brescia 2000).

    Ricordi cosa disse il tuo maestro e Signore?

    «Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrificio» (Mt 9,13)

    È questa la novità del cristianesimo. Gesù è venuto a dire che Dio vuole da te, nei confronti degli altri uomini, prima di tutto l’amore e che questa volontà di Dio era già stata annunciata nelle scritture come lo dimostrano le parole del profeta Osea.

  5. #5
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Gesù non aveva l'autorità di fare nuove leggi!

    È come se oggi qualcuno facesse delle nuove leggi, non essendo capo del governo e nemmeno un parlamentare...che validità avrebbero le sue leggi?

    Ti rispondo io: pari a zero!



    Stefano paragona Mosè ad un giudice, un capo ed un profeta, certo ed egli è stato questo ma Mosè chiama quell'inviato solamente un Profeta, che sarebbe stato come lui, con la sua stessa autorità.

    Si può intendere che sarebbe stato anche un capo e un giudice ma queste prerogative sono subordinate al suo essere un Profeta. Che avrebbe anche potuto dare una nuova legge
    e di conseguenza il suo essere capo e giudice sarebbero potuti anche essere in un'altra logica. In effetti Cristo è giudice e capo lo sappiamo bene, della Chiesa e dell'umanità.

    Il passo del Deuteronomio molto chiaro:

    "Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? [22]Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà,
    quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura."


    Non leggi che gli ebrei si stupiscono, chiedono come faranno a riconoscerlo? Ammettendo implicitamente che potrebbe essere uno DIVERSO.
    Se Mosè gli avesse detto "Verrà un mio vicario" sarebbe stato ovvio che costui avrebbe dovuto essere semplicemente un esecutore e non ci sarebbe stato problema a riconoscerlo!






    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio

    Si evince del passo di Stefano dove paragona Mose a un CAPO, un GIUDICE, un PROFETA: queste carattere le ho sottolineate in blu, perchè sono le stesse caratteristiche che gli ebrei indirettamente attribuiscono a Yochannan ben Zakkai.

    Yochannan ben Zakkai, su concessione di Vespassiano è diventato capo del Sinedrio e cioè capo dei saggi giudici d'Israele, guida generazionale ( succedendo al grande Hillel) e patriarca: aveva l'autorità di fare le leggi e le ha fatte!
    Ecco le tue contraddizioni:


    Contraddizione 1)
    Le Leggi che ha fatto sono dello stesso tenore dei 613 Mitzot che Mosè non ha mai dato ma che sono stati liberamente desunti da passi della Tanakh.
    Quindi già molti altri avevano fatto nuove leggi e allora non è Yochannan ben Zakkai!

    Contraddizione 2)
    Poi un conto è parlare di "leggi" una'altro è parlare di "Legge". Le leggi si muovono all'interno di una legge generale e possono essere fedeli nello spirito o meno.
    La Legge è come la Costituzione, mentre le leggi si aggiornano ma devono restare fedeli al suo spirito.


    Contraddizione 3)
    La legge che la misericordia è preferita ai sacrifici non è una novità di Yochannan ben Zakkai, nè di Gesù, ma è già stata detta da Osea.

    Quindi Osea era il profeta predetto da Mosè? Secondo la tua logica sì!

    Invece la cosa è molto semplice. Ad Osea Dio ha detto che preferiva la misericordia ai sacrifici ma non gli ha detto di abolirli. Poi viene rabbi Gesù che conferma la cosa.
    Poi arriva Yochannan ben Zakkai e dice che non si devono più fare ma non è una novità ma non è una novità l'ha già detto Gesù che in più ha detto che bastava il Suo.
    Cosa ha fatto dunque Yochannan ben Zakkai di più grande di Osea e rabbi Gesù?
    Come vedi questa di Gesù è una riforma ben maggiore di quella Yochannan ben Zakkai la quale è anche inferiore a quella di Osea.
    Non solo ma è anche contestuale, non fa che accettare passivamente lo stato di fatto che il tempio è stato distrutto. Gesù invece è colui che l'ha predetto.
    Come aveva profetizzato Mosè che era un segno di riconoscimento.


    Contraddizione 4)
    Yochannan ben Zakka ha fatto predizioni?
    Non risulta quindi non è lui l'inviato di cui parla Mosè.



    NB: quel "Rabbi Jehoshua" ovviamente non è Gesù perchè nel Talmud è l'innominato e sarebbe una contraddizione che Yochannan ben Zakka per il ruolo avuto
    nella riforma dell'Ebraismo lo avesse nominato, in qualche modo legittimandolo.


    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Sapresti riconoscere la voce del tuo maestro in questi versi di Yochannan ben Zakkai estratti dai testi ebraici che richiamano Osea?

    “Un giorno che Rabban Yohanan ben Zakkai usciva da Gerusalemme, Rabbi Jehoshua lo seguiva e osservava il tempio in rovina. ‘Guai a noi’ – disse Rabbi Jehoshua – ‘ poiché è stato distrutto il luogo in cui venivano espiate le iniquità di Israele!’. Gli rispose: ‘Figlio mio, non ti dispiaccia questo. Noi abbiamo uno strumento di espiazione altrettanto efficace’. ‘E qual è?’. ‘Sono le opere di misericordia, come sta scritto: Misericordia io voglio e non sacrificio (Os 6,6)” (Avot de-Rabbi Natan; da A. Mello, Ebraismo, Brescia 2000).

    In grasetto c'è la rinuncia di offire sacrifici perchè il tempio era stato distrutto, per favore sapresti dirmi:

    1) dove stava scritto che l'unico tempio possibile era quello di Gerusalemme?
    Se non esiste vuol dire che era una libera interpretazione dei rabbini, come i Mitzot.

    2) dove stava scritto che se fosse stato distrutto l'unico tempio possibile non andava più ricostruito?


    Sull'unicità del Tempio di Gerusalemme, è un'idea che si è formata nel tempo. Tra i secoli XI-VI a.C., oltre alle evidenze archeologiche riscontrate a Cazor, Dan e Arad, dalle fonti bibliche sono attestati templi a Sichem (Gs 24,26), Gabaon (1Re 3,4), Galgala e Bersabea (Am 5,5) https://it.cathopedia.org/wiki/Tempio_di_Gerusalemme C'è stata la riforma religiosa di Giosia del 622 a.C. che sembra aver vietato le alture a vantaggio del culto centralizzato a Gerusalemme (2Re 23,8-10) ma è evidete che si trattava di scelta contestuale determinate alla fragilità dei confini di Israele. La riforma è importante, dunque Giosia era l'inviato di cui parla Mosè?

    E inoltre un conto è ritenere che il sacrificio si possa offrire solo in un certo posto. Un altro è pensare che se viene distrutto non si possa ricostruirlo!
    Proprio perchè Osea non aveva detto che i sacrifici andavano aboliti!

    l'unico Rabbi che li autorizzava a non ricostruirlo perchè erano stati aboliti i sacrifici è il rabbi Gesù!
    Ma in fondo una volta capita che la destinazione d'uso di un tempio era cambiata, perchè non ricostruirlo?

    E' chiarissimo che il popolo ebreo ha scelto di vivere la distruzione del Tempio come una punizione per i propri peccati che solo il Messia poteva rimediare.
    E in effetti la spiritualità ebraica è contraria alla sua ricostruzione (spetta al messia), come vorrebbe fare una ristretta cerchia d'elite dell'Ebraismo.
    Una buona parte è sempre stata contraria perfino, alla ricostituzione dello stato d'Israele stesso, in quando considerandosi popolo sacerdotale dell'umanità anche il regno di Israele aveva subito la stessa sorte del Tempio.






    Citazione Originariamente Scritto da Baphomet Visualizza Messaggio
    Ricordi cosa disse il tuo maestro e Signore?

    «Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrificio» (Mt 9,13)

    È questa la novità del cristianesimo. Gesù è venuto a dire che Dio vuole da te, nei confronti degli altri uomini, prima di tutto l’amore e che questa volontà di Dio era già stata annunciata nelle scritture come lo dimostrano le parole del profeta Osea.

    Lettura superficiale, Baphomet.

    Allora intanto se vado a prendere la migliore traduzione del Martini del 1781 trovo un dettaglio in più:


    "Ed egli alzatosi, lo seguitò. 10Ed essendo egli a tavola nella casa, ecco, che venutivi molti pubblicani, e peccatori, si misero a tavola con Gesù, e co' suoi discepoli. 11Il che avendo veduto i Farisei, dicevano a' suoi discepoli: Perché mai il vostro maestro mangia coi pubblicani, e coi peccatori? 12Ma Gesù avendo ciò udito, disse loro: Non hanno bisogno del medico i sani, ma gli ammalati. 13Ma andate, e imparate quel che sia: Io amo meglio la misericordia, che il sagrifizio; imperocché non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. 14Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, e gli dissero: Per qual motivo noi, e i Farisei digiuniamo frequentemente, e i tuoi discepoli non digiunano? 15E Gesù disse loro: Possono forse i compagni dello sposo essere in lutto, fintantoché lo sposo è con essi? Ma verrà il tempo, che sarà loro tolto lo sposo, e allora digiuneranno."


    Quindi come vedi Gesù non dice di non volere una cosa ma che ne ama di più un'altra e quindi non vuol dire che quella meno amata non la voglia più.
    Tra i discepoli Gesù amava più di tutti Giovanni ma non per questo disprezzava Pietro!

    Detto questo, andiamo a vedere la citazione di Osea, sempre con la Martini:


    "6,6:Cosi la tua condannagione verrà fuori come la luce; 6Perocché la misericordia io amo, e non il sagrifìzio; e la scienza di Dio più, che gli olocausti."


    Come vedi il profeta citato da Gesù aggiunge il termine "olocausti" sopo aver detto "sacrificio", perchè? Per spiegare cosa intende esattamente con "sacrificio". Una cosa sono gli atti dei sacrifici un'altra è il sacrificio come valore in sè della cosa.
    Quei sacrifici, gli olocausti di animali, non sono fatti con lo spirito con cui dovrebbero essere fatti e tutte le cose che facciamo dovrebbero avere lo stesso spirito giusto di sacrificio per piacere a Dio. In ciò sta la misericordia, nel sacrificio di sè non degli animali.
    Ogni parola va soppesata con molta attenzione!

    Gesù, che non contraddice Osea, non intende dire che "il Sacrificio" non va bene ma solo che misericordia è preferibile. Ma qui si sta sempre parlando di ciò che Dio si aspetta dagli uomini. La premessa
    sulle pratiche esteriori degli ebrei mostra chiaramente che parla di noi. E si collega perfettamente con Osea e gli olocausti.
    Infatti quanto al Sacrificio per eccellenza, il Suo, pochi versetti dopo dice:

    "14Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, e gli dissero: Per qual motivo noi, e i Farisei digiuniamo frequentemente, e i tuoi discepoli non digiunano? 15E Gesù disse loro: Possono forse i compagni dello sposo essere in lutto, fintantoché lo sposo è con essi? Ma verrà il tempo, che sarà loro tolto lo sposo, e allora digiuneranno."

    Nel versetto i discepoli accostano i sacrifici ai digiuni, perchè i Farisei li accusavano di non praticarli e Gesù risponde:

    Possono forse i compagni dello sposo essere in lutto, fintantoché lo sposo è con essi? Ma verrà il tempo, che sarà loro tolto lo sposo

    Qui parla chiaramente di se stesso. E della sua morte. "Verrà tolto-lutto" = "sacrifici-digiuni" cioè la sua morte è il Suo Sacrificio.

    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…

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  6. #6
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    "During the last forty years before the destruction of the temple ... the doors of the Hekal would open by themselves, until R. Johanan b. Zakkai rebuked them, saying: Hekal, Hekal, why wilt thou be the alarmer thyself? I Know about thee that thou wilt be destroyed, for Zechariah ben Ido has already prophesied concerning thee: Open thy doors, O Lebanon, that the fire may devour thy cedars" (Yoma 39b)

    "Durante gli ultimi quarant'anni prima della distruzione del Tempio ... le porte degli Hekal si aprivano da sole, finché R. Johanan B. Zakkai le rimproverò dicendo: Hekal, Hekal, perché vuoi allarmarci? So di te che sarai distrutto, perché Zaccaria ben Ido ha già profetato riguardo a te: apri le tue porte, o Libano, affinché il fuoco possa divorare i tuoi cedri"

    Se le porte del Tempio si aprivano da sole, durante i quaranta anni che precedettero la sua distruzione (avvenuta nel 70 d.C.), e smisero di farlo dopo che Yochanan ben Zakkai pronunciò la sua "profezia", quest'ultima evidentemente non può essere fatta risalire al periodo in cui Ponzio Pilato fu prefetto della Giudea (26-36 d.C.).

  7. #7
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Citazione Originariamente Scritto da Marietto Visualizza Messaggio
    "During the last forty years before the destruction of the temple ... the doors of the Hekal would open by themselves, until R. Johanan b. Zakkai rebuked them, saying: Hekal, Hekal, why wilt thou be the alarmer thyself? I Know about thee that thou wilt be destroyed, for Zechariah ben Ido has already prophesied concerning thee: Open thy doors, O Lebanon, that the fire may devour thy cedars" (Yoma 39b)

    "Durante gli ultimi quarant'anni prima della distruzione del Tempio ... le porte degli Hekal si aprivano da sole, finché R. Johanan B. Zakkai le rimproverò dicendo: Hekal, Hekal, perché vuoi allarmarci? So di te che sarai distrutto, perché Zaccaria ben Ido ha già profetato riguardo a te: apri le tue porte, o Libano, affinché il fuoco possa divorare i tuoi cedri"

    Se le porte del Tempio si aprivano da sole, durante i quaranta anni che precedettero la sua distruzione (avvenuta nel 70 d.C.), e smisero di farlo dopo che Yochanan ben Zakkai pronunciò la sua "profezia", quest'ultima evidentemente non può essere fatta risalire al periodo in cui Ponzio Pilato fu prefetto della Giudea (26-36 d.C.).

    Marietto, questa citazione dal Talmud babilonese sarebbe una prova che Johanan B. Zakkai ha fatto qualche previsione?

    Vediamo, il testo lo trovi qui:
    https://www.sefaria.org/Yoma.39b.5?l...h=all&lang2=en

    "the doors of the Hekal" sarebbe "le porte del Santuario" o Tempio.

    In pratica dice che Johanan B. Zakkai ha visto le porte del Tempio aprirsi da sole... e lui ha rimproverato il Tempio ricordandogli una profezia dell'AT, di Zaccaria 11, 1, sulla sua distruzione.
    La profezia di Zaccaria:

    Zaccaria 11
    1 Libano, apri le tue porte,
    e il fuoco divori i tuoi cedri!

    Quindi come vedi Johanan B. Zakkai non ha fatto una sua profezia ma ha riconosciuto una profezia in corso di avveramento davanti al prodigioso segno... il tempio non poteva essere aperto ai gentili e questi si apriva da solo.

    Permettimi di dirti che sono stupito perchè, mi pare che qualche volta abbiamo discusso di Vangeli, e sui testi canonici della Chiesa si dubita sempre. Però si assiste ad una crescente fiducia verso il Talmud come fonte storica. Non credevi ai versetti del vangelo di Matteo
    che descrivono la resurrezione dei santi (e con te che ne avevano discusso giusto?) e poi mi credi al tempio che apre le porte da solo? Cominci a credere ai prodigi, bene.

    Ricordiamo solo che il talmud babilonese viene scritto 3-6 secoli dopo Cristo (pardon, dopo l'Era Volgare...) ed è un testo di parte, atto ad avvalorare la fazione farisaica nella riforma, in corso, dell'ebraismo, che comportò una lotta all'ebraismo messianista spirituale per preservarsi dalla conversione al nuovo ebraismo cristiano. Perchè questo era il cristianesimo presso gli ebrei, in quel contesto.



    Circa l'affidabilità storica del testo qualche esempio:

    Beitar è stata una città distrutta dai Romani nel II sec. d.C. Cosa ne dice il Talmud Gittin57b:

    "his is the cry aroused by the emperor Vespasian, who killed four million people in the city of Beitar. And some say: He killed forty million people. “And the hands are the hands of Esau”; this is the wicked kingdom of Rome that destroyed our Temple, burned our Sanctuary, and exiled us from our land."

    "suo è il grido suscitato dall'imperatore Vespasiano, che uccise quattro milioni di persone nella città di Betar. E alcuni dicono: ha ucciso quaranta milioni di persone. “E le mani sono le mani di Esaù”; questo è il regno malvagio di Roma che ha distrutto il nostro Tempio, ha bruciato il nostro Santuario e ci ha esiliato dalla nostra terra."

    https://www.sefaria.org/Gittin.58a.7...h=all&lang2=en


    e dal Gittin58a:

    "There were four hundred synagogues in the city of Beitar, and in each and every one of them there were four hundred schoolteachers, and each and every one of these teachers had four hundred schoolchildren."
    "C'erano quattrocento sinagoghe nella città di Beitar, e in ognuna di esse c'erano quattrocento insegnanti, e ognuno di questi insegnanti aveva quattrocento scolari".

    https://www.sefaria.org/Gittin.58a.7...h=all&lang2=en

    400 x 400 x 400 = 64,000,000 bambini in Beitar? Prima dice che c'erano in tutto 4 milioni, ma secondo altri 40 milioni. Gli studi demografici ci dicono di circa 200 milioni di persone in tutto il mondo, nel 500 d.C. Io propendo per la lettura simbolica
    dei numeri (ma io sono un cattolico oscurantista) se per altri è un testo storico, va bene.

    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…

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  8. #8
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Marietto, questa citazione dal Talmud babilonese sarebbe una prova che Johanan B. Zakkai ha fatto qualche previsione?
    No, non a caso ho scritto la parola profezia, tra virgolette.

    Non attribuisco, al Talmud, alcuna affidabilità storica, posso assicurartelo.

    Ed, a proposito della nostra discussione sul passo di Matteo, aspetto ancora una tua risposta, in merito alle mie ultime osservazioni, in proposito.

  9. #9
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    emv scrive:

    Contraddizione 1)
    Le Leggi che ha fatto sono dello stesso tenore dei 613 Mitzot che Mosè non ha mai dato ma che sono stati liberamente desunti da passi della Tanakh.
    Quindi già molti altri avevano fatto nuove leggi e allora non è Yochannan ben Zakkai!

    Contraddizione 2)
    Poi un conto è parlare di "leggi" una'altro è parlare di "Legge". Le leggi si muovono all'interno di una legge generale e possono essere fedeli nello spirito o meno.
    La Legge è come la Costituzione, mentre le leggi si aggiornano ma devono restare fedeli al suo spirito.


    Contraddizione 3)
    La legge che la misericordia è preferita ai sacrifici non è una novità di Yochannan ben Zakkai, nè di Gesù, ma è già stata detta da Osea.

    Quindi Osea era il profeta predetto da Mosè? Secondo la tua logica sì!

    Invece la cosa è molto semplice. Ad Osea Dio ha detto che preferiva la misericordia ai sacrifici ma non gli ha detto di abolirli. Poi viene rabbi Gesù che conferma la cosa.
    Poi arriva Yochannan ben Zakkai e dice che non si devono più fare ma non è una novità ma non è una novità l'ha già detto Gesù che in più ha detto che bastava il Suo.
    Cosa ha fatto dunque Yochannan ben Zakkai di più grande di Osea e rabbi Gesù?
    Come vedi questa di Gesù è una riforma ben maggiore di quella Yochannan ben Zakkai la quale è anche inferiore a quella di Osea.
    Non solo ma è anche contestuale, non fa che accettare passivamente lo stato di fatto che il tempio è stato distrutto. Gesù invece è colui che l'ha predetto.
    Come aveva profetizzato Mosè che era un segno di riconoscimento.


    Contraddizione 4)
    Yochannan ben Zakka ha fatto predizioni?
    Non risulta quindi non è lui l'inviato di cui parla Mosè.



    NB: quel "Rabbi Jehoshua" ovviamente non è Gesù perchè nel Talmud è l'innominato e sarebbe una contraddizione che Yochannan ben Zakka per il ruolo avuto
    nella riforma dell'Ebraismo lo avesse nominato, in qualche modo legittimandolo.

    Osea predice la distruzione del Tempio con l'apertura delle sue porte, Yochannan ben Zakkai conoscendo questa profezia l'ha semplicemente ribadita al suo popolo fino alla fine e cioè fino all'assedio di Gerusalemme, fino al punto da invitare il suo popolo alla resa, consegnando archi e frecce a Vespasiano.

    Non fu ascoltato e I romani distrussero Gerusalemme e il suo Tempio,mentre Yochannan inscena la sua morte e resurrezione, assieme alla complicità dei suoi discepoli, per uscire da Gerusalemme e salvare così l'ebraismo.

    La morale cristiana: Gesù predice la distruzione di Gerusalemme, non fu ascoltato e per questo che gli ebrei furono puniti con la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio. Si consegna ai romani e dice ai suoi seguaci di lasciare le armi perchè lui aveva ormai deciso di consegnarsi ai romani.Muore e risorge, con I sacerdoti che ribadiscono che fosse tutta una farsa orchestrata dai suoi discepoli.

    La ciliegina sulla torta è l'irruento Simone barjona detto Pietro, che se ne frega del suo maestro, fionda ugualmente sui romani e riesce a staccare l'orecchio a Malco. Lo rinnegherà, verrà imprigionato nel Mamertino a Roma e poi verrà martirizzato!
    È ugualmente Yochannan ben Zakkai, aveva suo nipote di nome Abba Sikara ( che significa il padre dei Sicari), ed era il capo dei barjonim: lui non ascoltò il suo maestro ( anche se partecipò nell'iscenare la sua morte e resurrezione) e continuò ugualmente a combattere I romani, nonostante Yochannan avesse intimato gli assediati di abbandonare le armi. Abba Sikara era il capo dei Sicari e cioè Simone bargiora (bargiona in alcune fonti) e fu imprigionato a Roma nel Mamertino e successivamente martirizzato!

    Hai così tanta difficoltà ad avere un quadro d'insieme per notare il matematico fattor comune?

  10. #10
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    Predefinito Re: Il nuovo mosè e il nuovo patto

    emv scrive :
    Quindi come vedi Johanan B. Zakkai non ha fatto una sua profezia ma ha riconosciuto una profezia in corso di avveramento davanti al prodigioso segno... il tempio non poteva essere aperto ai gentili e questi si apriva da solo.

    Permettimi di dirti che sono stupito perchè, mi pare che qualche volta abbiamo discusso di Vangeli, e sui testi canonici della Chiesa si dubita sempre. Però si assiste ad una crescente fiducia verso il Talmud come fonte storica. Non credevi ai versetti del vangelo di Matteo
    che descrivono la resurrezione dei santi (e con te che ne avevano discusso giusto?) e poi mi credi al tempio che apre le porte da solo? Cominci a credere ai prodigi, bene.
    Io non credo e non mi bevo tutto per fede, ma sono come S.Tammaso: devo toccare con mano per credere!

    Osea dice:

    "6,6:Cosi la tua condannagione verrà fuori come la luce; 6Perocché la misericordia io amo, e non il sagrifìzio; e la scienza di Dio più, che gli olocausti."

    Lo storico Flavio Giuseppe, in concomitanza con Tacito attestano che questa LUCE ci fu e che le porte del Tempio si aprirono da sole:

    Libro VI:288 - 5, 3. Così il Popolo fu allora abbindolato da ciarlatani e da falsi profeti, senza più badare né
    prestar fede ai segni manifesti che preannunziavano l'imminente rovina. Quasi fossero stati frastornati dal tuono
    e accecati negli occhi e nella mente, non compresero gli ammonimenti del Dio,
    Libro VI:289 come quando sulla città apparvero un astro a forma di spada e una cometa che durò un anno,
    Libro VI:290 o come quando, prima che scoppiassero la ribellione e la guerra, essendosi il popolo radunato per
    la festa degli Azzimi nell'ottavo giorno del mese di Xanthico, all'ora nona della notte l'altare e il tempio furono
    circonfusi da un tale splendore, che sembrava di essere in pieno giorno, e il fenomeno durò per mezz'ora:
    Libro VI:291 agli inesperti sembrò di buon augurio, ma dai sacri scribi fu subito interpretato in conformità di ciò
    che accadde dopo.
    Libro VI:292 Durante la stessa festa, una vacca che un tale menava al sacrificio partorì un agnello in mezzo al
    sacro recinto;
    Libro VI:293 inoltre, la porta orientale del tempio, quella che era di bronzo e assai massiccia, sì che la sera a
    fatica venti uomini riuscivano a chiuderla, e veniva sprangata con sbarre legate in ferro e aveva dei paletti che si
    conficcavano assai profondamente nella soglia costituita da un blocco tutto d'un pezzo, all'ora sesta della notte
    fu vista aprirsi da sola.
    Libro VI:294 Le guardie del santuario corsero a informare il comandante, che salì al tempio e a stento riuscì a
    farla richiudere.
    Libro VI:295 Ancora una volta questo parve agli ignari un sicurissimo segno di buon augurio, come se il Dio
    avesse spalancato a loro la porta delle sue grazie; ma gli intenditori compresero che la sicurezza del santuario
    era finita di per sé e che l'aprirsi della porta rappresentava un dono per i nemici, e pertanto interpretarono in
    cuor loro il prodigio come preannunzio di rovina.

    Ci sono due storici che raccontano lo stesso evento riportato dal Talmud, adesso hai toccato anche tu con mano come S.Tommaso?

 

 
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