se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
Carissimo Ucci Do, i nostri sensi con cui sperimentiamo la materia non sono i sensi con cui sperimentiamo lo spirito.
Trovo strano che un cosiddetto "guru" abbia citato la Gita e non sia entrato nel merito...
Comunque sono qui perché ti voglio bene e chiarisco alcuni punti fondamentali.
I nostri sensi li usiamo verso l'esterno di noi stessi, ma se cambiamo direzione e li usiamo per andare all'interno di noi stessi diventano delle porte di accesso per il Divino.
Attenzione,... sono porte di accesso in potenza e non che automaticamente tu hai esperienza del Divino.
Quale Yoga usare ? Certamente non il Bakti Yoga perché qualcuno mi deve spiegare come si fa ad essere devoto di una cosa che non si Conosce. E non mi meraviglia che poi ci siano degli abbandoni e dei ritorni...Voglio dire che quando un qualsiasi Yoga non lo si realizza questi abbandoni sono normali,...comunque...
Sto parlando del Raja Yoga, lo yoga più semplice , ma il più difficile da realizzare.
E' difficile da realizzare perché è troppo semplice !!!
E qui che casca l'asino, la nostra mente fa il padrone di casa ed è il nostro avversario.
Quindi il Raja yoga usa i sensi verso l'interno di noi stessi.
Sono quei giochi che fanno i bambini o almeno io li facevo: ti tappi le orecchie e ascolti la tua voce che che cambia, ti premi le dita sugli occhi per vedere tutte quelle luci, ti ciucci la lingua perché ti rilassi.
Ma quando arrivi da un Vero Maestro che ti spiega come devono essere eseguite correttamente queste tecniche yoga le tue possibilità di accesso a sperimentare il Divino aumentano spaventosamente.
Ho usato il termine "spaventosamente" perché anche la nostra mente alza il livello di combattimento.
Ma noi la nostra mente non la conosciamo, ecco perché ci vuole un Maestro,...se prima non trascendiamo la nostra dualità questa Conoscenza non è accessibile.
Il nostro Maestro fa da specchio alla nostra mente e noi la possiamo vedere CHIARAMENTE e realizzare che NON ESISTE.
A questo punto realizziamo lo Yoga (unione) e ci possiamo abbandonare in questo mare di beatitudine e Conoscere la VERITA'.
Sat Cit Ananda
*
Chi vuol non ha,
chi sa non può,
chi né vuol né sa tutt' ha e può.
Sat Cit Ekam
Non ti capita mai, in un luogo pubblico (nella metropolitana o in altre circostanze) di osservare gli esseri umani (tutti concentrati sulle loro esistenze) e trovarli fuori luogo, distanti da te?
Tutti tesi a massimizzare le loro identificazioni, come se questa fosse la chiave finale…
…la chiave non può essere questa.
A volte questa osservazione ed esperienza della realtà mi soffocano e vorrei “scomparire”…per non doverne fare i conti….
…la imputo a questo ciclo in cui siamo immersi (kali Yuga direbbero i Rishi: non puoi farci nulla), ma non mi basta più.
P.s. ti voglio bene anch’io…
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
Questo disagio lo conosco.
Dici bene, è come quando ti manca l'aria.
Quando da giovane sentii in una canzone di Lucio Battisti: "L'universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è..."
Mi dissi:- è proprio questo quello che sento.-
Anch'io da ragazzo, non conoscendo ancora il mio Vero Sè, cercavo di massimizzare la mia identificazione.
Facevo uno sport dove l' identificazione con il mio corpo era ai massimi livelli.
Gli esseri umani fanno questo perché si sentono deboli; il corpo è l'unico strumento per affrancarsi da questa debolezza.
Abbiamo solo questo corpo a disposizione, quindi lo vestiamo bene lo curiamo con tanti prodotti, con tanti farmaci, lo nutriamo con tutti i sali e le proteine che gli servono: il corpo deve essere bello in forma e gradevole.
In definitiva questi esseri umani ci stanno dicendo e chiedendo: " Guardatemi, così che io possa essere vivo !"
Il dilemma di Erich Fromm degli anni '70 "Avere o Essere ?" ha cambiato paradigma, ora è diventato "Essere o Apparire ?".
Però, caro Ucci Do, ti ricordo che tu hai la possibilità, pur vivendo in una palude, di rimanere candido come un Fiore di Loto.
Perché è sufficiente un piccolo fiammifero per eliminare il buio (kali yuga) più tenace.
Noi non siamo il corpo, la bugia che sostiene la candela, noi siamo quel lume che illumina la nostra Vita.
Quel lume ha la capacità di farci vedere la Realtà delle cose per quello che E'.
Questa Luce ha la capacità di guardare ogni essere umano per quello che è, ovvero come una candela che può accendersi in qualsiasi momento e godere di quella Luce.
Possiamo realizzare che la bellezza è negli occhi di chi guarda e il mondo che stiamo guardando ci fa da specchio: se siamo Felici e Appagati il nostro mondo è un Paradiso, se siamo disperati, preoccupati e insoddisfatti, questo mondo è un Inferno.
Ucci Do, tu hai la capacità di cambiare il TUO mondo e sai bene come fare...
Ti abbraccio.
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Chi vuol non ha,
chi sa non può,
chi né vuol né sa tutt' ha e può.