Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
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"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
qui in una chiesa un ragazzo prega inginocchiato un dio che non conosce,che non puo sentire,non gridera,non versera lacrime,si domanda solo il mio viaggio è finito o è appena cominciato
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Con me "caschi male", giacché non mi garba di certo che l'Europa ed i suoi Popoli non abbiano ciò di cui meritino. Però la distruzione del sistema capitalista, il vero distruttore dell'Europa, cui aggiungerei, pur in secundis, le varie "sette galilee" ha la priorità su tutto e tutti. E se tale priorità passerà sulla dipartita di gran parte degli 'autoctoni' (in che grado poi?) pazienza.
La mia era una considerazione generale in risposta alla tua domanda. Se ti sei sentito chiamato in causa direttamente, non è un mio problema. Per il resto, la grande differenza è tra chi ritiene il mondo e la realtà interamente plasmabili e piegabili al proprio volere e chi invece ritiene che ci sia un ordine metafisico da riconoscere e, nelle circostanze attuali, da riscoprire, sulla base del quale riedificare l'ordine politico e sociale. Alla prima categoria appartiene l'uomo prometeico del liberalcapitalismo e del socialismo, soprattutto nelle sua variante marxista, alla seconda categoria appartiene quello che con un'espressione forse abusata è stato chiamato l'uomo della Tradizione.
Il primo pensa che la realtà sia modellabile sulla base dei suoi schemi mentali, delle sue preferenze soggettive, della sua volontà capricciosa, della sua personale ideologia o dei suoi interessi, economici e non. Il secondo invece crede che si debba riannodare il filo spezzato della storia per riconnettersi alle radici più profonde della civiltà, conformandosi non ad un ordine qualsiasi ma all'Ordine che fonda ogni (vero) ordine, all'Essere dal quale tutto deriva. Chi pensa di poter ripartire azzerando tutto appartiene, volente o nolente, alla prima categoria: non è diverso dal globalista che ha preteso di rifare il mondo "a sua immagine e somiglianza". Ha soltanto un idolo diverso a cui bruciare l'incenso.
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"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton
il problema dell' europa è solo uno, l' immigrazione
tutto il resto è secondario, perfino futile
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
pertanto occorre opporsi in tutti i modi al' immigrazione clandestina e non, che per certi aspetti è persino più pericolosa
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”