Originariamente Scritto da
CARLO NORD ITALIA
Ho sempre asserito che spesso la democrazia ha dei limiti molto gravi, se consideriamo il bene come valore supremo e il benessere dei cittadini REGOLARI , cioè quelli che lavorano, pagano le tasse e cercano di migliorarsi nella legalità e nel buon vivere comune.
Nel caso della mafia e della criminalità organizzata, per esempio, uno Stato come il nostro non dovrebbe sopportare un sistema criminale.
Bisognerebbe agire in altro modo, usando procedure speciali e straordinarie , anche perché il bene da tutelare è immenso.
Si sa chi sono i mafiosi, come vivono, cosa fanno , quanti sono e che traffici portano avanti.
Lo so io, si immagini gli addetti ai lavori nelle questure e nelle procure.
E allora , dopo aver accertato il circo illegale, bisognerebbe agire in modo particolare, arrestando i personaggi e fabbricando prove che un pool di magistrati con il pelo sullo stomaco porterebbe avanti.
Un reparto dello Stato che protegge chi è completamente indifeso davanti alla mafia e alla criminalità e che usa i loro sistemi.
Capisco che va contro le normali leggi sui diritti dell'uomo, le garanzie costituzionali di ognuno, ovvero sulla procedura penale del nostro paese, ma questi , cosa fanno tutto il giorno se non ledere i diritti costituzionali e le garanzie di ognuno di noi?
E poi carcere durissimo per certi reati di mafia, con la promessa che quel carcere durissimo si trasformi in carcere normale e non certo in libertà se dovessero collaborare.
La libertà non esiste più per chi ha ucciso 150 persone e sciolto un bambino nell'acido.
Direi che, al contrario di ciò che dice il sinistro e autorevole ex magistrato Pietro Grasso, aver liberato quel mostro, è una sconfitta che trafigge ognuno di noi.
E tutto perché il carcere è troppo morbido normalmente per certi assassini, quindi come ricompensa per aver collaborato, puoi solo dare la libertà.
E' tutto sbagliato, un altro tassello di infamità nella storia di questo disgraziato paese.