Secondo stime prudenti, calcolando soltanto quello che si vede fuori dal mare, per costruire la misteriosa città di Nan Madol ci sono volute 750.000 tonnellate di basalto colonnare.
Facciamo un paragone?
Gli egizi trasportarono via fiume, dalle miniere di Asswan, circa 8.000 tonnellate di granito per costruire l’interno della Grande Piramide. (Non parliamo delle rocce di calcare con cui venne realizzato il 90% della struttura). Nan Madol pesa quindi circa 10 volte il peso del cuore di granito della Grande Piramide.
Ora immaginate di trovarvi a Nan Madol, e di guardare a Nord.
Cosa vedreste? Oceano, per almeno 1.000 km.
Ad Est?
Oceano, per migliaia di chilometri.
Ad Ovest?
Oceano per almeno 1.000 chilometri.
A Sud?
Oceano per almeno 1.000 chilometri.
Nan Madol è costruita nel cuore dell’Oceano.
La terraferma più vicina è a oltre 1.000 km di distanza.
L’isola su cui si poggia la città, Pohnpei, è una delle tante isole vulcaniche disperse nell’Oceano Pacifico, di nemmeno 30 km di diametro.
Su di un’isoletta simile penseresti di trovare qualche villaggio fatto di capanne, un paio di canoe e nulla di più.
Non certo una metropoli di quelle dimensioni, lunga 1,5 km, costruita con blocchi di basalto colonnare, diversi dei quali pesanti svariate tonnellate. Trovare Nan Madol su di un’isoletta simile, corrisponde a trovare una città sulla Luna.
Pensare che le poche migliaia di abitanti di un’isoletta sperduta nell’Oceano Pacifico siano stati in grado di costruire una meraviglia simile, è poco più di una allegra barzelletta.
Avrebbero impiegato secoli, forse millenni, ammesso che fossero stati in grado di spostare quei blocchi di basalto enormi. Ma alcuni dei blocchi di Nan Madol pesano 50 tonnellate.