Erano altri tempi, è la cosa più importante. Tu sei un uomo, eri benestante, forse avevi già conoscenze in Canada, forse avevi già qualche progetto in mente, in ogni caso avevi un posto dove tornare in caso ti fosse andata male.
Adesso siamo ai tempi di Covid, le cose cose sono cambiate, nel senso che viviamo in un periodo incerto, tutto può cambiare da un momento all’altro.
Ad esempio, se dovessero fare un altro lockdown, i progetti di tutti verrebbero cancellati.
Mia figlia non è benestante, deve valutare bene le cose, anche di natura economica.
Ecco, non so se andrebbe da sola così lontano in un paese del tutto sconosciuto. È molto sensibile.
Pensavo che costasse di più. In ogni caso ci sono voli anche da Vienna.
I prezzi sono questi.
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Forse non riesci a capire cosa sto dicendo. Per poter scegliere devi essere sicuro della scelta e prima di scegliere devi vedere le priorità.
Da quel che ho capito stai consigliando a mia figlia di trasferirsi in Canada.
Non è un brutto consiglio, il Canada è un bel paese, sicuro, avanzato ecc, ma andiamo per i punti.
Mia figlia ha un lavoro che non le piace molto, perché la titolare è una rompiballe allucinante, sa benissimo fare i conti, ma non sa fare con i clienti e non vuole investire nell’attività.
Mia figlia spesso lavora per due, deve fare tre cose contemporaneamente, ma ha uno stipendio solo e neppure alto.
Però ha paura di cambiare il lavoro, perché sa cosa lascia e non sa cosa trova. I tempi non sono migliori.
Aveva in mente un progetto, ha cominciato a farlo, ha fatto un corso, ha dato tre esami, poi è arrivato il Covid e altri problemi e ora è tutto fermo.
L’Austria a lei piace, da poco ha trovato un’appartamentino in affitto, ha tante amiche a cui è legata.
Ha me, siamo legatissime, ci sentiamo in continuazione, lei avrebbe molte difficoltà di lasciarmi qui.
Ma poi, andare via per cosa? Ci deve essere un motivo valido, non solo “provo a trasferirmi in Canada”.
A te l’Italia non piaceva, avevi progetti ambiziosi, volevi emergere, diventare ricco ecc, mia figlia non ha tutte queste ambizioni.
Conoscendola, forse lascerebbe l’Austria se fosse innamorata di un ragazzo canadese, se avessero un progetto insieme, se trovasse una famiglia pronta ad accoglierla e sostenerla, un lavoro.
Ma scegliere il Canada come un nuovo paese in cui trasferirsi cosi, sui due piedi, senza conoscerlo?
Non lo farebbe, non lo troverebbe saggio.
È poi, come avevo detto ieri, in questo momento deve pensare alla salute, deve risolvere il problema che ha.
Ma non è facile trasferirsi. Se dovessi cambiare la zona dovrei fare la badante. Non mi viene in mente nient’altro, perché per fare altre cose serve una casa.
Non è un lavoro che vorrei fare perché lavorare con i malati è molto pesante sia fisicamente che psicologicamente.
A Bolzano sì, a Parma non so, a Roma non credo, lì c'è un’altra mentalità e le cose funzionano peggio che al Nord.
Forse se solo per un breve periodo e per un bel stipendio.
Non vedo motivo per traferirmi a Roma per fare la badante. Potrei farlo anche qui, ma non è il lavoro che vorrei fare.
Lo farò se non troverò nulla di meglio.
Comunque io continuo a guardare le offerte di lavoro in Austria, due giorni fa ho avuto due colloqui telefonici, uno si è rivelato un quasi bluff, il secondo invece è serio, però io vado bene per loro, ma non loro per me.
Si tratta di fare la babysitter a una splendida bimba di sei mesi.
La signora mi è piaciuta tantissimo ed io a lei, ma loro offrono pochissimi soldi, le ho già detto che con quei soldi non riesco a vivere, ma lei vuole conoscermi lo stesso. Vediamo.
Intanto continuo a guardare le offerte di lavoro e spero di trovare qualcosa di buono.