Fine anni '70: Hoenecker muore di un attacco cardiaco. Viene sostituito da un leader più moderno e aperto, che attua riforme economiche in senso "Cinese". L'economia della Repubblica Democratica comincia ad avere ritmi di crescita importanti, soprattutto puntando sull'export di manifatture.
Questa svolta non viene osteggiata dal nuovo leader dell'URSS Gorbacev, anche se nessun altro Paese segue la DDR.
1991: il crollo dell'Unione Sovietica colpisce l'economia della DDR, il cui export era rivolto parecchio verso i paesi del Blocco.
Cominciano manifestazioni di piazza dovute alla crescente disoccupazione.
Cominciano le trattative fra Ovest e DDR per il ricongiungimento delle due Germanie.
1992: il Trattato di Riunificazione viene sottoposto al vaglio dei cittadini della DDR, nella prima consultazione elettorale libera. Esso viene però, a sorpresa, respinto: infatti i termini dettati da Kohl e dall'Ovest sono troppo umilianti, e i cittadini dell'Est non vogliono svendere la loro nazione, che in questa Ucronia presenta un'economia forte e in salute.
La SED festeggia, ma capisce che il vecchio regime autocratico non può più continuare. Per il 1993 vengono pertanto indette le prime elezioni libere, a cui si presentano i tradizionali partiti del blocco patriottico.
1993-1998: la SED vince le libere elezioni del '93 sfruttando l'onda lunga della buona performance economica.
Nel 1998 però l'atteggiamento anti-UE della SED viene punito, e al governo vanno Liberali e Cristiano-Democratici con un programma elettorale più europeista.
2000: la Repubblica Democratica viene ammessa alla UE
2003: i Liberali e i Cristiano-Democratici rivincono le elezioni, questa volta promettendo l'ingresso nell'Eurozona.
2005l Marco della DDR va in pensione, sostituito dall'Euro.
2008: il Governo liberal-conservatore propone al termine della legislatura un nuovo referendum per l'unione con la Germania Federale. I NO vincono nuovamente con oltre il 55%. Viene però deciso di formare un unico comitato olimpico ed un unica nazionale di calcio della Germania.
Nonostante la batosta elettorale i liberali e i cristiano democratici rivincono le elezioni, ma con una maggioranza risicata.
La crisi economica del 2008 porta il governo a scendere di popolarità, e i Liberali tolgono la fiducia all'esecutivo guidato da Angela Merkel (che in questa ucronia è rimasta nella germania orientale) che convoca nuove elezioni per il 2010.