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  1. #1
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    Predefinito Chioggia, medico nero aggredito: insulti razzisti durante la visita fiscale

    Chioggia, medico nero aggredito: insulti razzisti durante la visita fiscale

    «Quell’uomo mi spingeva, premendomi le dita sul torace. E intanto urlava: “Negro di merda, da qui non esci vivo”, “Non puoi venire in Italia a fare il c. che ti pare”, “Tu mi firmi che ero in casa o ti spacco la testa”. È stato orribile».



    L’aggressione: «Adesso ho paura»

    Mentre Nelson Yontu racconta ciò che gli è capitato, gli occhi gli si riempiono di lacrime. «Da quando è accaduto, vivo nel timore che quell’uomo, o qualche suo amico, possa far del male alla mia famiglia». Ha 30 anni, Nelson Yontu, è nato in Camerun ed è il medico fiscale che mercoledì è stato aggredito a Chioggia durante il suo lavoro. Una violenza assurda, aggravata da quelle frasi razziste.


    La storia

    Albert si è trasferito in Italia nel 2010. «Volevo studiare, diventare un dottore. E qui avevo dei parenti che potevano ospitarmi». Arrivato a Padova, si è integrato perfettamente e, con molti sacrifici, ha probabilmente realizzato tutti i sogni di quando ancora abitava in Africa: non solo si è laureato in Medicina ma ha messo su famiglia con una ragazza italiana e oggi hanno una bimba di due anni. «È anche per lei che ho deciso di denunciare pubblicamente ciò che è accaduto: non sopporto l’idea che cresca in una società dove ci sono ancora individui che usano il colore della pelle per insultare».


    Il malato assente a casa

    Sei mesi fa ha iniziato a fare il medico fiscale per conto dell’Inps. «Tra i miei compiti c’è quello di eseguire le visite di controllo domiciliare ai dipendenti delle aziende assenti per malattia. Mi è stata affidata l’area di Chioggia». Mercoledì doveva controllare un lavoratore che abita in un condominio nella periferia della cittadina veneziana. «Sono arrivato poco prima delle 17 e il malato avrebbe dovuto trovarsi in casa fino alle 19. Mi hanno aperto i vicini, qualcuno ha detto che stava dormendo, altri che era uscito. È spuntata una donna, forse una familiare, che si è offerta di chiamarlo al telefonino per avvisarlo, ma lui non rispondeva».


    L’operaio era a mare: poi la furia contro il medico

    Nelson Yontu racconta che l’operaio è arrivato alle 17.05 «in bicicletta, con indosso costume e ciabatte», e si è subito dimostrato aggressivo. «Ha chiuso il portone, in modo da impedirmi di uscire dal cortile del condominio e ci ha piazzato davanti una sedia, sulla quale si è seduta una ragazza. Urlava, mi intimava di mettere nero su bianco che l’avevo trovato regolarmente in casa. Altrimenti, diceva, mi avrebbe tagliato la testa».Sono stati attimi di forte tensione. «Mi ha strappato dalle mani il tablet che uso per lavorare e l’ha scagliato contro la parete, mandandolo in pezzi. E intanto continuava a pronunciare frasi razziste. La cosa assurda è che tutto il vicinato era presente, affacciato alle finestre, e nessuno ha mosso un dito per aiutarmi. “Adesso te la vedi con lui”, mi schernivano».


    L’inseguimento

    Il medico fiscale ha finto di sottostare agli ordini e gli ha chiesto un documento d’identità per compilare il referto. «Quando si è allontanato ho telefonato ai carabinieri ma dopo pochi minuti è tornato e, come una furia, mi ha preso il telefonino e se l’è infilato in tasca pretendendo che gli dettassi l’indirizzo della mia abitazione. “Così se mi denunci so dove sta la tua famiglia”, diceva». Alla fine il medico si è fatto riconsegnare il cellulare ed è uscito da quella casa, terrorizzato. È salito in auto mentre il lavoratore l’ha raggiunto, ha divelto la maniglia della vettura e poi è balzato in sella a un motorino guidato da un amico, seguendolo per alcune centinaia di metri.


    La denuncia e la richiesta di trasferimento

    Venerdì il medico ha presentato denuncia ai carabinieri di Padova. E al suo fianco c’era la compagna. «Stavo aspettando che tornasse dal lavoro - spiega la donna - e invece mi ha telefonato con voce strozzata, dicendomi che lo volevano picchiare. È una violenza assurda, alla quale non ci si può abituare.Quando suona i campanelli non sa mai cosa gli capiterà. C’è chi lo scambia per un ambulante, chi per un ladro...». Ora ha chiesto all’Inps di essere trasferito a un’altra zona. «Ho paura per la mia famiglia, non posso lavorare in queste condizioni», assicura asciugandosi le lacrime. Amaro il commento del presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni: «Durante la pandemia ci hanno chiamati eroi, ma è durata poco. Ora i medici sono tornati bersaglio della frustrazione dei pazienti. La violenza è sempre inaccettabile».


    https://corrieredelveneto.corriere.i...5d3ec07e.shtml
    Ultima modifica di Marximiliano; 08-06-21 alle 09:57
    Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA

  2. #2
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    Chioggia, medico nero aggredito: insulti razzisti durante la visita fiscale

    «Quell’uomo mi spingeva, premendomi le dita sul torace. E intanto urlava: “Negro di merda, da qui non esci vivo”, “Non puoi venire in Italia a fare il c. che ti pare”, “Tu mi firmi che ero in casa o ti spacco la testa”. È stato orribile».



    L’aggressione: «Adesso ho paura»

    Mentre Nelson Yontu racconta ciò che gli è capitato, gli occhi gli si riempiono di lacrime. «Da quando è accaduto, vivo nel timore che quell’uomo, o qualche suo amico, possa far del male alla mia famiglia». Ha 30 anni, Nelson Yontu, è nato in Camerun ed è il medico fiscale che mercoledì è stato aggredito a Chioggia durante il suo lavoro. Una violenza assurda, aggravata da quelle frasi razziste.


    La storia

    Albert si è trasferito in Italia nel 2010. «Volevo studiare, diventare un dottore. E qui avevo dei parenti che potevano ospitarmi». Arrivato a Padova, si è integrato perfettamente e, con molti sacrifici, ha probabilmente realizzato tutti i sogni di quando ancora abitava in Africa: non solo si è laureato in Medicina ma ha messo su famiglia con una ragazza italiana e oggi hanno una bimba di due anni. «È anche per lei che ho deciso di denunciare pubblicamente ciò che è accaduto: non sopporto l’idea che cresca in una società dove ci sono ancora individui che usano il colore della pelle per insultare».


    Il malato assente a casa

    Sei mesi fa ha iniziato a fare il medico fiscale per conto dell’Inps. «Tra i miei compiti c’è quello di eseguire le visite di controllo domiciliare ai dipendenti delle aziende assenti per malattia. Mi è stata affidata l’area di Chioggia». Mercoledì doveva controllare un lavoratore che abita in un condominio nella periferia della cittadina veneziana. «Sono arrivato poco prima delle 17 e il malato avrebbe dovuto trovarsi in casa fino alle 19. Mi hanno aperto i vicini, qualcuno ha detto che stava dormendo, altri che era uscito. È spuntata una donna, forse una familiare, che si è offerta di chiamarlo al telefonino per avvisarlo, ma lui non rispondeva».


    L’operaio era a mare: poi la furia contro il medico

    Nelson Yontu racconta che l’operaio è arrivato alle 17.05 «in bicicletta, con indosso costume e ciabatte», e si è subito dimostrato aggressivo. «Ha chiuso il portone, in modo da impedirmi di uscire dal cortile del condominio e ci ha piazzato davanti una sedia, sulla quale si è seduta una ragazza. Urlava, mi intimava di mettere nero su bianco che l’avevo trovato regolarmente in casa. Altrimenti, diceva, mi avrebbe tagliato la testa».Sono stati attimi di forte tensione. «Mi ha strappato dalle mani il tablet che uso per lavorare e l’ha scagliato contro la parete, mandandolo in pezzi. E intanto continuava a pronunciare frasi razziste. La cosa assurda è che tutto il vicinato era presente, affacciato alle finestre, e nessuno ha mosso un dito per aiutarmi. “Adesso te la vedi con lui”, mi schernivano».


    L’inseguimento

    Il medico fiscale ha finto di sottostare agli ordini e gli ha chiesto un documento d’identità per compilare il referto. «Quando si è allontanato ho telefonato ai carabinieri ma dopo pochi minuti è tornato e, come una furia, mi ha preso il telefonino e se l’è infilato in tasca pretendendo che gli dettassi l’indirizzo della mia abitazione. “Così se mi denunci so dove sta la tua famiglia”, diceva». Alla fine il medico si è fatto riconsegnare il cellulare ed è uscito da quella casa, terrorizzato. È salito in auto mentre il lavoratore l’ha raggiunto, ha divelto la maniglia della vettura e poi è balzato in sella a un motorino guidato da un amico, seguendolo per alcune centinaia di metri.


    La denuncia e la richiesta di trasferimento

    Venerdì il medico ha presentato denuncia ai carabinieri di Padova. E al suo fianco c’era la compagna. «Stavo aspettando che tornasse dal lavoro - spiega la donna - e invece mi ha telefonato con voce strozzata, dicendomi che lo volevano picchiare. È una violenza assurda, alla quale non ci si può abituare.Quando suona i campanelli non sa mai cosa gli capiterà. C’è chi lo scambia per un ambulante, chi per un ladro...». Ora ha chiesto all’Inps di essere trasferito a un’altra zona. «Ho paura per la mia famiglia, non posso lavorare in queste condizioni», assicura asciugandosi le lacrime. Amaro il commento del presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni: «Durante la pandemia ci hanno chiamati eroi, ma è durata poco. Ora i medici sono tornati bersaglio della frustrazione dei pazienti. La violenza è sempre inaccettabile».


    https://corrieredelveneto.corriere.i...5d3ec07e.shtml
    Chapeau.

    Se non replico ai tuoi messaggi probabilmente è perchè sei nella mia lista degli ignora(n)ti.

  3. #3
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    dite che un medico italiano avrebbe trovato l´opraio in casa invece che al ritorno dal mare? ma non erano i prenditori a truffare e schiavizzare i dipendenti?

  4. #4
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Perchè solo fino alle 19?
    Uno è ammalato solo per non andare al lavoro?
    Comunque al "lavoratore" sta bene una bella condanna.

  5. #5
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    ahahah se questa è un'aggressione razzista...
    Citami se vuoi risposta @osservatore90
    «Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.»

  6. #6
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Citazione Originariamente Scritto da osservatore90 Visualizza Messaggio
    ahahah se questa è un'aggressione razzista...
    il piagnisteo degli accoglioni e dei loro protetti non ha limite......

  7. #7
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Citazione Originariamente Scritto da MASTROBIRRAIO Visualizza Messaggio
    dite che un medico italiano avrebbe trovato l´opraio in casa invece che al ritorno dal mare? ma non erano i prenditori a truffare e schiavizzare i dipendenti?
    IO ho detto anche un'altra cosa: che chi "seleziona" i dipendenti non in base al merito ma a quanto poco si fanno pagare, avrà dipendenti inetti nel caso migliore, o delinquenti nel caso peggiore, perchè quello che non prendono di stipendio lo integrano altrimenti. Facevo l'esempio qui in RIviera del datore di lavoro che deve stare MOLTO attento allo stagionale che accetta subito senza la minima lamentela anche se gli offri solo 500 euro al mese, perchè vuol dire che sa già come integrare , x esempio spacciando sul luogo di lavoro. Molto probabilmente un dipendente che si permette un comportamento del genere sa di avere in mano una leva di ricatto che lo rende intoccabile (per esempio, ci sono tanti "operai" sulla carta il cui reale compito è fare la spia del padrone alla catena di montaggio, o organizzare il mobbing contro il dipendente che il padrone vuol cacciare).
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  8. #8
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Citazione Originariamente Scritto da FRUGALE Visualizza Messaggio
    Perchè solo fino alle 19?
    Uno è ammalato solo per non andare al lavoro?
    con un dito rotto alla catena di montaggio non ci lavori, ma puoi fare benissimo le attività quotidiane, quindi sì, molte malattie inabilitano al lavoro e non al resto.
    Ma ringraziamo il camerata per averci ricordato che loro gli italiani li vorrebbero tutti alla catena di montaggio del lager.
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  9. #9
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    Io veramente l'ho mandato affanculo.

  10. #10
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    Predefinito Re: è ora di sostituire la feccia ìitaliana con immigrati che fanno rispettare la leg

    anche ieri al Cardarelli i parenti di due morti al pronto soccorso hanno aggredito e minacciato medici e infermieri presenti

    la cosa accade non di rado, specie in certe realtà

    aspettiamo con ansia la volta che un medico o un infermiere siano di colore, in quel caso nella rabbia i parenti gli daranno del negro di merda, e tutti a sinistra saranno pronti a starnazzare su un caso di razzismo...

 

 
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