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  1. #11
    Apolide della politica
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Citazione Originariamente Scritto da Dr. Gori Visualizza Messaggio
    Con quello però gli sfondarono bocca e denti e al tizio non fecero nulla

    E qui c'era gente che giurava che era tutta una messinscena con capsule di sangue finto
    Gomblottari di sinistra?

  2. #12
    Chicca, passami l'Autan
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Citazione Originariamente Scritto da i-alca Visualizza Messaggio
    Hanno fatto bene ad arrestarli (chiunque siano.... ti credo sulla parola, non apro neppure il link.... )

    Vive la France! Vive monsieur le President!
    Vive De Gaulle! ..... (ah, non, excusez moi!)
    Però non ti è venuto un po' da ridere?
    Ma quanti figli del Perozzi in giro...
    Travel is fatal to prejudice, bigotry, and narrow-mindedness...
    Chi abbandona gli animali è un bastardo!

  3. #13
    Costellazione Zeta
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Ahahahah! Labbrate di democrazia!
    "La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)

  4. #14
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Mia impressione o era tipo nordafricano? No, dall'articolo non sembrerebbe. Ma allora vedi che i francesi non sono tutti bianchi e quasi ariani come stereotipano così come i biondi li trovi anche in Sicilia mentre all'estero ci rappresentano tutti mori ed olivastri?
    È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.

    Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.

  5. #15
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    https://www.crashdown.it/2010/01/929...bi-e-certezze/

    Analisi dettagliata dell’aggressione a Silvio Berlusconi: dubbi e certezze


    In occasione della prima apparizione pubblica di Berlusconi dopo l’aggressione, subita il 13 Dicembre scorso per mano di Massimo Tartaglia, vogliamo analizzare alcuni aspetti meno evidenti dell’accaduto.

    Nei giorni successivi all’attentato, numerosi siti e giornali hanno affrontato l’argomento da un altro punto di vista dando vita ad una “teoria del complotto”, secondo cui l’aggressione sarebbe stata una montatura organizzata dal Presidente del Consiglio (o chi per sé) per ottenere dei vantaggi dalle conseguenze di un simile gesto (come effettivamente sta accadendo).

    Questo articolo non vuole sostenere alcuna ipotesi complottistica: riteniamo semplicemente che le riflessioni e le ipotesi partorite nelle ultime settimane contengano, in alcuni casi, dei particolari interessanti che vale la pena analizzare mentre, in altri casi, siano basate su sospetti infondati e indizi irrilevanti che non provano nulla.

    Questa inchiesta viene aggiornata ogni volta che sono presenti nuovi elementi utili a creare un quadro completo della situazione e di questa strana vicenda: ultimo aggiornamento avvenuto l’8 Gennaio!

    CrashDown.it
    1. I gesti che danno inizio alla sceneggiata

    Ricostruendo l’accaduto in ordine cronologico, cominciamo analizzando alcuni particolari in un video che precede l’aggressione al Presidente del Consiglio: alcuni utenti hanno infatti notato dei gesti ambigui che casualmente sono sincronizzati e corrispondono perfettamente con la tempistica dell’attentato.

    Guardate il video facendo attenzione a questi particolari:

    Secondo 0:14 – Berlusconi fa un cenno con il gomito all’uomo dietro di lui, voltando leggermente il volto e mostrando per un secondo un’espressione seria: per i complottisti, è il segnale di inizio della messinscena;
    Secondo 0:20 – Visto il cenno del Premier, il ministro La Russa si avvicina alla guardia del corpo davanti a lui (a destra di Berlusconi) e gli tocca la schiena con un pugno;
    Secondo 0:22 – Immediatamente la guardia del corpo, toccata da La Russa, alza un braccio (senza alcun apparente motivo) e fa un segnale a qualcuno che si trova tra la folla nelle file successive (si presume il microfonista di cui parleremo nel punto 2 o lo stesso Tartaglia);
    Secondo 00 – Collegandoci agli altri video (tra cui quello nel seguente punto 2), è il momento in cui il microfonista, ricevuto il segnale dalla guardia del corpo, parla con Massimo Tartaglia e gli dice che è il momento di agire;
    Secondo 0:48 – Collegandoci al punto 4 di questa inchiesta, la telecamera sposta l’inquadratura e “perde” Berlusconi esattamente per i 6 secondi in cui avviene l’attentato.

    CrashDown.it
    2. Il microfonista che parla con Tartaglia

    Si tratta di un recente particolare saltato agli occhi grazie ad un video che mostra gli attimi precedenti al lancio della statuetta: ingrandendo le immagini, si riesce a vedere l’attentatore Massimo Tartaglia tra la folla. Di fianco a lui è presente un microfonista, munito di cuffie e microfono (che tiene in alto sorreggendolo con l’asta), rivolto verso il Premier per assicurarsi di seguirlo col microfono e registrare le sue parole.

    Ad un tratto però, l’uomo si volta verso Massimo Tartaglia e inizia a parlargli: dal video sembra proprio che il microfonista si stia rivolgendo all’aggressore, gira lo sguardo verso di lui e gli fa dei cenni con la testa; Tartaglia resta fermo ad ascoltare per alcuni secondi e poi si sporge leggermente per controllare la posizione di Berlusconi. Non appena il microfonista si volta di nuovo in avanti, Tartaglia impugna la statuetta ed alza un braccio per prendere la mira e poi lanciare l’oggetto.

    Per i complottisti, questo è un chiaro indizio che si tratta di una montatura: il microfonista, ipotetico complice dell’auto-attentato, fornisce delle istruzioni a Tartaglia e gli indica il preciso momento in cui entrare in azione. Secondo il CrashDown, ci sono pochi indizi per affermarlo con certezza (il microfonista potrebbe essersi rivolto ad un’altra persona o aver detto altro) ma ci rendiamo conto che le immagini sembrano avvalorare questa tesi.

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    3. La scorta che guarda in basso

    Perchè la scorta del Presidente del Consiglio agisce in questo modo? Un servizio di sicurezza non riuscirebbe ad agire in maniera così sbagliata neanche se volesse farlo di proposito, con un comportamento quasi opposto ad una corretta protezione; per rendersene conto non bisogna essere un esperto di strategie militari, ma basta ragionarci un pò su ed usare la logica.

    Per i complottisti, il tutto si spiega ovviamente con la montatura: essendo un attacco già pianificato, gli uomini della scorta devono solo fingere di proteggere Berlusconi e assicurarsi di lasciare libero il campo d’azione all’aggressore. Resta così uno spazio vuoto proprio tra Berlusconi e la folla che permette a Tartaglia di agire indisturbato, mentre i bodyguard restano fermi, guardando a testa bassa all’interno del cerchio (dove c’è il Premier) e non verso l’esterno (da cui proviene una potenziale minaccia), in attesa che la recita faccia il suo corso.

    Un modo di agire assolutamente sbagliato a nostro parere, che lascia una falla nella sicurezza talmente evidente da sembrare voluta: è impensabile che dei professionisti addestrati commettano errori del genere, non dovuti a semplice distrazione (neanche questa dovrebbe esistere per uomini preparati proprio ad agire in situazioni di caos) ma proprio all’organizzazionee della protezione.

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    4. La telecamera che toglie l’inquadratura

    Al fine di fornire in ogni occasione del materiale foto/video ad alta risoluzione, il Presidente Berlusconi viene seguito costantemente da una telecamera del PDL: anche in questo caso è presente dunque un operatore addetto alle riprese video, che sta inquadrando il Premier mentre saluta la folla di Milano.

    Nel video qui sopra si vedono proprio le immagini riprese da questa telecamera: ma cosa succede al minuto 1:43? Mentre Berlusconi sta parlando con dei sostenitori, la telecamera improvvisamente e senza alcun motivo gira la visuale verso destra. Il movimento di camera è assolutamente insensato e scorretto, sia per la velocità con cui avviene la manovra sia soprattutto perchè è illogico allontanare la il campo visivo dal protagonista, per rivolgersi ad altre persone che si trovano dietro e nulla hanno a che vedere con quanto accade.

    Proprio nel momento in cui l’operatore sposta la telecamera, Tartaglia entra in azione (si riesce addirittura a vedere il suo braccio che si alza nell’istante in cui l’operatore sposta l’inquadratura): bastano 6 secondi per prendere la mira e lanciare la statuetta, dopodichè l’operatore torna ad inquadrare il Presidente e le guardie del corpo.

    Perchè l’operatore, che per ore ha tenuto la telecamera puntata sul Premier, sposta l’inquadratura esattamente nei 6 secondi durante i quali avviene l’aggressione? E’ solamente una strana coincidenza oppure il cameraman, che lavora per il PDL, ha avuto un ruolo nella montatura e ha fatto la sua parte per evitare di lasciare prove video dell’accaduto?

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    5. La statuetta sfiora e non colpisce

    Tra le varie prove a sostegno della teoria del complotto, alcuni Blog citano anche la possibilità che la statuetta non abbia davvero colpito il Premier ma lo abbia semplicemente sfiorato. Guardando le varie riprese del lancio, si ha infatti l’impressione che l’oggetto passi solamente davanti al volto senza colpirlo in maniera diretta.

    Inoltre alcuni Blogger sostengono che un impatto del genere avrebbe provocato un contraccolpo molto evidente: quando l’oggetto colpisce il suo volto, istintivamente (ma anche per la forza dell’impatto) Berlusconi dovrebbe saltare all’indietro ma lui resta completamente fermo.

    Noi del CrashDown non crediamo a questa ipotesi e riteniamo che l’oggetto abbia effettivamente colpito il Presidente del Consiglio. Ma ci poniamo una domanda: dov’è la statuetta? Fin dal primo momento è stata solo citata da politici e giornali, ma nessuno sa effettivamente quale fine abbia fatto la riproduzione del Duomo: sembra sparita e nessuno ne parla, nessuno si chiede chi possa averla raccolta e dove si trovi ora.

    Sulla base di ciò, qualcuno potrebbe benissimo ipotizzare (senza però alcuna prova) che il souvenir non fosse di pietra, metallo o alabastro come si sostiene, bensì di un materiale leggero ed innocuo (come la spugna) che spiega perchè Berlusconi non si sia spostato indietro per il forte impatto.

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    6. Il fazzoletto nero in mano a Berlusconi

    Uno dei primissimi sospetti è nato a causa di un fazzoletto nero, che Berlusconi tiene in mano e porta immediatamente al volto dopo essere stato colpito (visibile nella foto successiva). Si è pensato subito che fosse preparato anche quello: il Premier sarebbe stato già pronto al colpo e avrebbe usato quel fazzoletto per coprirsi il volto al fine di nascondere le non-ferite.

    Il CrashDown smentisce anche questa teoria poichè, come dimostrato in seguito, si trattava di un sacchetto passatogli da un sostenitore: Berlusconi guarda i fogli contenuti all’interno e resta col sacchetto tra le dita (visibile al minuto 08 del servizio di RaiNews24 presente sopra). Dunque, al momento dell’impatto, il Presidente si porta le mani al volto continuando a stringere il sacchetto nero.

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    7. Ferito senza sangue nè lesioni

    Si tratta una delle principali prove a favore della montatura: dal momento in cui viene colpito fino al rientro in macchina, Berlusconi non mostra neanche una goccia di sangue.

    L’unica giustificazione potrebbe essere data dal freddo, ma a smentirla è lo stesso medico di Berlusconi (nell’intervista al Tg2 che si trova più in basso): il dottore dichiara infatti che, nonostante la bassa temperatura che causa vasocostrizione e quindi rallenta il sanguinamento, il Premier ha subito un “sanguinamento copiosissimo” e ha “riempito una camicia intera di sangue“.

    Un impatto lacero-contusivo, specialmente al volto (dove la cute è sensibile e sottile), causa tagli e sanguinamento istantaneo; nel caso di frattura del setto nasale inoltre, il sanguinamento è davvero copioso e sono presenti alcuni esempi nei video presenti al punto 16. Eppure passano ben 15 secondi prima di entrare in auto ma le gravi ferite, che hanno fatto perdere a Berlusconi mezzo litro di sangue, non compaiono in nessuna foto nè si riesce a vedere alcuna traccia di sangue!

    Berlusconi continua a tenersi il volto mentre viene portato in macchina, poi esce di nuovo e si nota qualcosa di strano: il suo volto è pieno di sangue (ma non scorre, è già coagulato?) mentre le sue mani e la sua camicia (colletto e polsini) sono perfettamente pulite.

    Per il CrashDown questo è inspiegabile: com’è possibile? Forse Berlusconi nell’auto, anzichè pulirsi il volto ha deciso di lavarsi le mani? Il Presidente del Consiglio ostenta la sua faccia, mostrando da quanto sangue è ricoperta e rendendo ancora più impossibile l’eventualità di non essersi sporcato le mani.

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    8. L’uomo nell’auto con Berlusconi

    Quando il Presidente del Consiglio viene portato nell’auto blindata, seduto al suo fianco c’è un altro bodyguard che immediatamente si avvicina. Di questo momento è presente una sola immagine, mostrata di seguito, perchè la priorità della scorta è quella di allontanare ogni fotografo che potrebbe scattare delle immagini all’interno della macchina.

    Nella fotografia sono visibili solo alcune goccioline di sangue sul labbro superiore ma nessuna ferita, oltre ad un taglio sotto l’occhio. Dov’è il medico? Perchè Berlusconi pensa ad uscire di nuovo dall’auto anzichè far controllare l’entità dei danni ad un dottore?

    La guardia del corpo impugna un piccolo oggetto e lo rivolge al volto di Berlusconi: per molti, poteva trattarsi di un aggeggio utilizzato per applicare del sangue finto sul volto del Premier. Come è stato poi dimostrato invece, si tratta di una piccola torcia “Luxeon Nu-FLare Rebel” che viene utilizzata proprio da guardie del corpo e servizi di sicurezza:

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    9. Il protocollo di sicurezza

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    10. Il pannello nero

    Smontiamo un altro particolare che alcuni utilizzano come prova per sostenere che l’attentato al Presidente del Consiglio sia una montatura. Quando Berlusconi esce di nuovo dalla sua auto, per mostrarsi alle telecamere col volto insanguinato, una guardia del corpo estrae dalla giacca un “pannello nero” e lo alza a coprire il volto del Premier.

    Quando Berlusconi si affaccia dallo sportello, la guardia del corpo gli fa segno di aspettare e gli dice qualcosa, dopodichè alza questo pannello nero per nascondere il suo volto. Per molti sospettosi, non si spiega come mai il bodyguard fosse in possesso di questo oggetto e, secondo le ipotesi fatte, servirebbe a nascondere le ferite alle telecamere.

    In realtà, nel caso in cui si trattasse di una finzione, Berlusconi è già stato nell’auto dove gli sono state riprodotte delle ferite al volto: l’obiettivo dell’uscita dall’auto è proprio quella di mostrarsi e ostentare ai media la gravità delle sue condizioni e non quello di nascondere le ferite!

    Svelando questo particolare, riteniamo che non si trattasse di un “pannello” ma di un giubbotto antiproiettile che la guardia del corpo utilizza per coprire e proteggere il Presidente Berlusconi da altri potenziali attentati. Concordiamo invece con altri siti che ritengono assolutamente sbagliate e strane le azioni di Berlusconi e del suo servizio di sicurezza, che agiscono con tranquillità come se già sapessero “come va a finire“: non viene seguito alcun protocollo di sicurezza e pare evidente che la priorità sia quella di spettacolarizzare l’evento e la situazione piuttosto che garantire protezioni ad un leader politico in maniera diretta, veloce ed efficace.

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    11. La lenta fuga col finestrino aperto

    Dopo che Berlusconi è uscito per mostrarsi alle telecamere col volto insanguinato, viene finalmente portato in ospedale: questo video mostra i minuti in cui il Presidente del Consiglio si allontana dal centro di Milano per recarsi al San Raffaele.

    Guardando il video però (precisamente al secondo 000) si notano in maniera evidente alcuni particolari:

    Perchè Berlusconi tiene aperto il finestro dell’auto? Non ha alcun senso logico, dato che il Presidente ha appena subito un attentato e quindi dovrebbe immediatamente recarsi in ospedale, nel modo più veloce e sicuro possibile! Tenere un finestrino aperto da cui sporge la testa di Berlusconi è un comportamento assolutamente sbagliato in una situazione del genere, poichè lo si espone ad ulteriori pericoli (lancio di oggetti pericolosi o infiammati nell’auto) e si perde completamente la protezione offerta da un’auto blindata (ad esempio un cecchino che spara)
    Perchè Berlusconi non si tampona la ferita? I medici hanno parlato di una copiosa perdita di sangue (quasi mezzo litro!) ma nessuno all’interno dell’auto tampona le ferite al volto per rallentare l’emorragia. Non manca di certo un medico in queste occasioni (lo stesso medico di Berlusconi, nell’intervista presente in basso al Tg2, conferma di essere presente poichè, oltre al rischio di attentati, un uomo di 73 anni può avere facilmente un malore, specialmente durante un evento pubblico), ma come mai nessun medico nell’auto aiuta a tamponare le ferite? Il volto è completamente scoperto!
    Perchè l’auto di Berlusconi procede a passo d’uomo? In questi casi la priorità è quella di allontanarsi il più velocemente possibile dal luogo dell’attentato. Questo deve avvenire immediatamente, sia per il rischio di un secondo attentato sia per raggiungere rapidamente l’ospedale. Tuttavia il traffico scorre lentissimo!

    Ovviamente questo video va a fornire un ulteriore sostegno a favore della teoria del complotto: essendosi trattato di un finto attentato, il Presidente del Consiglio sa di non avere nulla da temere e lascia il luogo del comizio in totale tranquillità. Secondo il parere del CrashDown, ancora una volta il servizio di sicurezza compie errori imperdonabili (che siano voluti o meno) che vanno contro ogni elementare strategia: dal video è evidente che chiunque (come fanno infatti alcuni sostenitori) potrebbe avvicinarsi ad un metro dall’auto e sparare in testa a Berlusconi.

    Questo punto dell’inchiesta si conclude con un’ultima considerazione che pone un’ennesima domanda: perchè il Presidente del Consiglio viene portato all’ospedale San Raffaele, situato a 10km da Piazza del Duomo, anzichè essere trasportato immediatamente all’ospedale San Giuseppe F.B.F., che si trova ad appena 3,5km dal luogo dell’attentato?

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    12. Oscurato e modificato il video in TV

    Come è ben visibile dalle immagini, intorno a Berlusconi erano presenti moltissimi operatori muniti di telecamera e che hanno ripreso gli attimi dell’aggressione. Tuttavia in televisione è stato mostrato, su tutte le reti, un unico video proveniente da un’unica telecamera: ovviamente si tratta di quella del PDL che segue Berlusconi, la stessa di cui si parla al punto 4 che sposta l’inquadratura al momento del lancio.

    Come se non bastasse, al momento della trasmissione in TV si scopre che le immagini riprese da questa telecamera sono state modificate “ad arte“, nel senso che i ritocchi al video non sono resi noti ed evidenti ma si è cercato di confonderli e amalgamarli col resto, al fine unico di ingannare lo spettatore e spacciarle per immagini originali.

    Analizzando si scopre che questo video, prima di essere inviato ai vari telegiornali, è stato:

    TAGLIATO: Al secondo 0:19, la guardia del corpo seduta davanti vicino all’autista (lato passeggero) si volta verso il Premier (seduto dietro) e poggia il braccio sul sedile del guidatore. Al secondo 0:20 (un secondo dopo) invece, il Premier scende dall’auto mentre è ben visibile l’uomo della scorta che non si trova più voltato all’indietro col gomito poggiato sul sedile, bensì in una posizione completamente diversa. Gli autori del video hanno volutamente tagliato un’intera sequenza durante la quale il Presidente del Consiglio resta all’interno della sua auto: guardando le immagini quindi, gli spettatori credono che il Premier sia uscito dall’auto dopo pochi secondi, mentre in realtà è rimasto all’interno per parecchi minuti prima di fare la sua comparsa. Il tutto è stato incollato ad hoc, unendo due inquadrature simili che danno l’impressione di continuità. Per quale motivo ingannare gli spettatori con questo taglio nascosto? Perchè far credere che il Presidente sia rimasto poco tempo in auto?
    OSCURATO: Mostrando il video al rallentatore, è ancora più evidente che le immagini sono state oscurate. Per la precisione, noterete che risulta impossibile vedere il volto di Berlusconi… perchè? Il motivo è una macchia nera che è stata inserita esattamente sulla faccia per nascondere la presenza (o l’assenza) di ferite. Qualunque sia il motivo, la telecamera ha certamente ripreso il volto di Berlusconi (dopo essere entrato in auto, ma prima che l’uomo al suo fianco inizi a metterci le mani) e gli autori del video, prima di inviarlo ai telegiornali, hanno ritenuto necessario nascondere la faccia del Premier per non mostrare le sue reali condizioni.

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    13. Le ferite al volto e i cerotti

    Questa inchiesta del CrashDown nasce proprio in occasione della prima apparizione in pubblico di Berlusconi. Dalle fotografie pubblicate in rete, appare evidente che qualcosa non quadra: in particolare la posizione di bende e cerotti non è compatibile con le ferite subite dal Presidente del Consiglio.

    Andando un pò indietro e ripescando le foto dell’aggressione, si nota quello che potete vedere nella foto qui sopra: quando Berlusconi esce dall’auto (foto a destra e sinistra) ha il volto insanguinato e un profondo taglio sotto l’occhio. Il Premier rientra in auto, si pulisce il sangue dal volto (perchè non l’ha fatto prima di uscire dall’auto?) e scompare anche il taglio sotto l’occhio sinistro!

    Questo particolare offre un’ulteriore conferma a coloro che credono in una montatura. Le finte ferite sul volto sarebbero state applicate sul volto quando lui entra in auto, poi Berlusconi esce per farsi vedere dalle telecamere e infine rientra per recarsi in ospedale: solo all’interno dell’auto si pulisce il volto e, come sembra dalle foto, scompare anche il profondo taglio.

    Tornando al giorno delle dimissioni dal San Raffaele, appena 4 giorni dopo l’aggressione, la benda che Berlusconi porta in volto non corrisponde alla posizione del taglio sotto l’occhio, che sembrava essere una delle principali ferite; pur avendo una prospettiva diversa, le due foto mostrano dei dettagli che non trovano nessuna corrispondenza tra loro.

    Pochi giorni fa Berlusconi appare in pubblico e gli vengono scattate due fotografie, dov’è finito il taglio?

    Altra foto, altra sorpresa: come sono posizionati i cerotti?

    CrashDown.it

    14. La sutura al labbro inferiore

    Dopo l’aggressione, Berlusconi viene ricoverano all’ospedale San Raffaele e in serata il medico, primario del reparto di anestesia e rianimazione, rilascia alcune interviste in cui spiega le ferite riportate dal Presidente del Consiglio. Il medico conferma che Berlusconi ha subito una lesione al labbro superiore, sia interno che esterno, ed ha avuto bisogno di una sutura al labbro inferiore.

    Queste affermazioni vengono però messe in dubbio nel momento in cui Silvio Berlusconi viene dimesso dall’ospedale:

    Dov’è la sutura alle labbra? Il labbro inferiore è intatto, non ha certamente subito delle suture e infatti non è stato medicato nè coperto da bende. Difficile contraddire queste foto ed è anche difficile pensare che il medico di Berlusconi si sia sbagliato nell’intervista: tutto ciò offre terreno fertile ai sostenitori dell’auto-attentato.

    Una persona che ha subito suture sia al labbro superiore che inferiore può sorridere (come nella foto seguente) senza provare alcun dolore dovuto ai punti? Dove sarebbero questi punti? Da questo momento in poi, la notizia della sutura alle labbra sparisce misteriosamente da ogni bollettino medico: di questo particolare, di una certa rilevanza, non se ne parla più.

    Resta la foto di un uomo che viene dimesso dall’ospedale in gran forma e sorride… dopo 4 giorni di “atroci sofferenze” e “dolori lancinanti“, durante i quali non è stato addirittura in grado di nutrirsi autonomamente a causa dei danni subiti. Non c’è bisogno di esprimere un parere su queste affermazioni, basta la foto seguente a commentare:

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    15. La frattura dei denti

    Per quanto riguarda la rottura dei denti di Berlusconi, riportiamo il commento (dal Blog “Ace on the river“) di un dentista esperto, docente di endodonzia:

    Due punti fondamentali: nelle foto non si vede alcun danno rilevante all’arcata inferiore, i canini e gli incisivi inferiori visibili nelle foto non risultano danneggiati, solo sporchi di liquido rosso. Nel bollettino medico è stato riferito che si sono fratturati due denti dell’arcata superiore, che tuttavia non risultano visibili chiaramente durante l’aggressione.

    La ferita contusa del labbro superiore sinistro fa presupporre un coinvolgimento dgli incisivi superiori centrale e laterale di sinistra. Tuttavia da foto di archivio mi risulta che Silvio Berlusconi abbia una corona o un elemento incapsulato a livello dell’incisivo laterale. In tal caso le possibilità di fratturare un elemento incapsulato in metallo-ceramica sono nulle. Le corone sono posizionate proprio per evitare potenzialli fratture. La velocità dell’oggetto lanciato non possiede la quantità di moto per causare una frattura di un elemento in metallo ceramica. Inoltre dalla posizione del labbro superiore (perfettamente sostenuto) non si evincono fratture dentali.

    Inoltre Berlusconi si atteggia in una posizione di prognatismo (mandibola inferiore portata in avanti) durante tutta la sequenza delle foto post-trauma in maniera forzata e innaturale, la facies del traumatizzato al contrario presenta un rilassamento della mandibola o una posizione di massima intercuspidazione (serrare i denti).

    A rendere ancora più complesso il tutto il seguito delle notizie:

    “Milano, 17 dic. (Adnkronos) – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo aver lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano si e’ recato dal suo dentista di fiducia prima di andare a casa ad Arcore. Berlusconi e’ andato dal dottor Massimo Mazza dove e’ stato sottoposto a un intervento di ricostruzione di un incisivo superiore e alla medicazione dell’altro dente che ha subito un trauma a causa dell’aggressione di domenica in piazza Duomo.“

    In caso di traumatologia facciale severa con avulsione dentaria la procedura di reimpianto e fissazione verrebbe eseguita dal maxillo facciale e il dentista, a meno che non compia malpractice, deve attendere 14 gg prima di eseguire qualunque intervento. Altrimenti, in caso di frattura senza avulsione del dente, il dentista dovrebbe intervenire subito (perfettamente compatibile con lo stato cosciente dell’individuo) per evitare una compromissione endodontica. L’intevento di quattro ore non sarebbe comunque stato sufficiente a completare un restauro protesico in metallo ceramica fratturato, eseguito dall’odontotecnico in separata sede e in tempi differiti.

    In conclusione i denti non si sono potuti fratturare e se si fossero fratturati, il dentista avrebbe dovuto intervenire subito e non dopo 5 giorni, ed essendo comunque in ceramica (come da foto di archivio) non potevano comunque essere riparati in 4 ore.

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    16. Ulteriori dettagli e considerazioni

    Analizziamo ulteriormente alcuni aspetti della vicenda evidenziandoli tramite questi video:

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    17. Dopo 15 giorni: la foto del 28 Dicembre

    L’immagine seguente è stata pubblicata solo ad inizio Gennaio ma risale al 28 Dicembre 2009.

    Il Presidente del Consiglio sorride e, a quanto pare, non prova alcun dolore per le suture subite al labbro inferiore e al labbro superiore (sia interne che esterne). Pare quasi che i punti non ci siano più, quasi come se non ci fossero mai stati, pare quasi che sulle labbra del nostro Premier non ci sia mai stata alcuna ferita.

    Al contrario, non è mai stata resa nota alcuna lesione alla guancia, come d’altronde dimostrano tutti i video e le foto dell’aggressione, eppure è lì che si trova la benda più grossa. Il cerotto avvolge il naso ma lascia scoperto lo spazio sotto l’occhio, in cui Berlusconi aveva un profondo taglio sanguinante. Anche lì la pelle appare intatta, quasi come se il taglio non ci fosse mai stato.

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    18. Un uomo senza bende nè cicatrici

    Come già illustrato nel video precedente, concludiamo l’inchiesta con le fotografie più recenti del Presidente del Consiglio: le immagini con cui termina la ricostruzione sono del 7 Gennaio 2010, giorno in cui Silvio Berlusconi toglie le bende ed appare in pubblico.

  6. #16
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti


  7. #17
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    uno schiaffo al presidente è uno schiaffo a tutto il paese, per chi ha il rispetto dello stato queste cose vanno condannate sempre e con qualsiasi presidente

  8. #18
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    ciao ciao

  9. #19
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Citazione Originariamente Scritto da Dr. Gori Visualizza Messaggio
    Con quello però gli sfondarono bocca e denti e al tizio non fecero nulla
    E qui c'era gente che giurava che era tutta una messinscena con capsule di sangue finto

  10. #20
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    Predefinito Re: Francia, il presidente Macron preso a schiaffi tra la folla: due arresti

    Il primo esponente del bruppo Bilderberg che prende due schiaffi in pubblico, vediamo chi sarà il prossimo.

 

 
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