Originariamente Scritto da
Rachel Walling
Disforia di genere, boom di giovani che cambiano sesso: +150% accessi al San Camillo di Roma, ma non sempre i percorsi psicologici sono adeguati
https://www.ilsussidiario.net/news/b...cessi/2171672/
Boom di minorenni che cambiano sesso: nell’anno della pandemia il fenomeno della disforia di genere ha conosciuto una grande crescita. Ad esempio, l’ospedale San Camillo di Roma ha registrato un aumento del 150% di ragazzini con una simile ipotesi diagnostica. Ne parla La Verità, spiegando che evidentemente la pandemia ha portato a galla il caos di una generazione sospesa in un’epoca in cui tutto è permesso. Si stanno, dunque, moltiplicando gli interventi per cambiare sesso, anche per un progressivo allentamento dei vincoli anagrafici e sanitari. Infatti, fino al 2015 per modificare i connotati sulla carta di identità bisognava sottoporsi ad un intervento, invece ora non c’è questo obbligo. Inoltre, l’Oms ha riconosciuto la disforia di genere come condizione sessuale, non come disturbo psichico. Ai minori, dunque, può essere somministrata la triptorelina, farmaco per bloccare la pubertà. Di solito, questo è il primo passo che porta i giovani alla somministrazione di ormoni e poi all’intervento che ha effetti irreversibili. Il quotidiano cita anche il monitoraggio Sicpre (Società italiana chirurgia plastica ricostruttiva rigenerativa ed estetica), secondo cui nell’anno prima della pandemia 120 persone si erano sottoposte a interventi di cambio di sesso. Il 60% dei pazienti chiede di diventare donna, il restante 40% uomo.
... e salgono anche i "pentiti" dopo trattamenti praticamente irreversibili...
dal mio punto di vista c'è qualcosa che stiamo sbagliando, siamo sicuri che questo "ostentare" il concetto di non identità di genere faccia bene ai nostri giovani?