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  1. #21
    Klassenkampf ist alles!
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    Predefinito Re: Abbiamo difficoltà a reperire manodopera"

    Citazione Originariamente Scritto da heint Visualizza Messaggio
    Sii più preciso please ... minchiate quelleche ho scritto (allora sei pregato di dare tu risposte più intelligenti) o minchiate quello che i prenditori affermano?
    La seconda che hai detto (cit.).
    Un altro "piccolo" particolare sulla schizofrenia dei vampiri sedicenti imprenditori: "il RDC andrebbe bene al limite se non diventasse una pensione perchè sulla carta si perde rifiutando un'offerta di lavoro fatta dal collocamento (oggi si chiama centro per l'impiego, ma qui più la metà della gente è anziana e non lo sa) in pratica queste offerte non ci sono e quindi diventa permanente".
    IL piccolo particolare è che il collocamento non si inventa i posti di lavoro, nei paesi civili funziona così: l'azienda manda al collocamento l'offerta di lavoro con competenze richieste, orari, salari come da contratto collettivo (o quello che ne fa le veci), il collocamento dal database dei disoccupati/percettori di RDC estrae quelli che hanno la competenza richiesta, li chiama e poi registra la risposta. A seconda del paese, dopo 1, 2 o 3 no manda all'equivalente dell'INPS l'avviso che Tizio non vuole lavorare, e Tizio perde il RDC.
    Perchè il sistema funzioni non basta il collocamento, ci vogliono imprese serie che facciano offerte serie, perchè se Tizio risponde "no, lì non ci vado perchè sulla carta c'è cscritt che pagano secondo CCNL, ma in realtà mi fanno lavorare 80 ore", l'impresa passa un guaio.
    Adesso è chiaro chi è che fa fallire il sistema del collocamento e preferisce garantire il RDC a vita piuttosto che fare offerte di lavoro non schiavistiche? Non è lo shdado incapace, sono le aziende che non possono dichiarare ufficialmente che offrono salari da fame. E questo anche quando il RDC non c'era, non da oggi. Io al collocamento ci ho lavorato 20 anni fa, e già allora funzionava così. Le uniche richieste che arrivavano dalle aziende erano quelle del collocamento mirato (= le quote di assunzione riservate ai disabili, perchè un'azienda sopra i 15 dipendenti deve averne almeno uno per legge.
    Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA

  2. #22
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    Predefinito Re: Abbiamo difficoltà a reperire manodopera"

    Citazione Originariamente Scritto da standing bull Visualizza Messaggio
    sì, è un rischio. ma è parte dei rischi di impresa.
    faccio un esempio di parecchi anni fa, uh, ma senza esagerare con parecchi.
    un tempo IBM aveva delle scuole, una per i neoassunti che imparavano le competenze di base, e poi le scuole avanzate per il personale interno e per il personale dei Clienti. era una formazione continua, ricordo che nei miei primi anni di lavoro avevo almeno due corsi all'anno, di cui uno era sempre in IBM.
    quando ero stato assunto per il primo lavoro, il boss mi disse queste parole (cito a memoria): "noi scommettiamo sulla persona. il tecnico lo formiamo e se abbiamo scommesso sulla persona giusta, formarlo non è difficile".
    Sfondi una porta aperta ...in IBM ci ho fatto 36 anni ... peró purtroppo quelli erano altri tempi ...ora anche li e' un po diverso.

  3. #23
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    Predefinito Re: Abbiamo difficoltà a reperire manodopera"

    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...magna/6226429/


    Qui la stagione si fa così: dalle sette del mattino alle dieci di sera con due ore di pausa, sette giorni su sette, non c’è nessun riposo. Pagamento una parte in busta e una parte fuori busta”. A parlare è uno di titolari di uno degli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola. Da Cervia a Cattolica, la stagione sta per entrare nel vivo e le strutture sono alla continua ricerca di manodopera. Nelle scorse settimane, imprenditori del settore del turismo e associazioni di categoria si sono lamentati per l’assenza di lavoratori, ma quali sono le condizioni e i contratti che vengono offerti agli stagionali? Per rispondere a questa domanda Ilfattoquotidiano.it ha realizzato un’inchiesta a puntate sulla Riviera Romagnola. Provando a fare colloqui con albergatori e titolari di stabilimenti balneari. E riprendendoli con telecamera nascosta.
    Una pratica molto comune in tutti i colloqui sostenuti sulla riviera sono i pagamenti in nero. Quindi l’evasione fiscale. C’è chi si affida alle agenzie interinali, ma per le aziende, spesso a conduzione famigliare, il metodo privilegiato è il passaparola o la pubblicazione di annunci sui gruppi Facebook della zona. Basta chiamare uno dei tanti numeri pubblicati per avere un colloquio in pochi minuti. In un hotel con piscina con oltre duecento posti, i camerieri lavorano sui sui tre turni dei pasti. “Si inizia alle sette del mattino con le colazioni, poi si prepara per il pranzo fino a che non sono le tre – spiega una delle addette al personale – poi avete due ore e mezza di pausa e si ricomincia fino alla chiusura, non c’è un tempo definito ma bisogna essere flessibili con la clientela”. Sette giorni su sette senza alcun giorno di pausa per i tre mesi della stagione. “Se uno non è abituato, si deve abituare” dice quando le si chiede come è possibile reggere questi ritmi. Il tutto per 1500 euro al mese, ovvero circa quattro euro l’ora. “Ma qui non si ragiona a ore, ma sul mese” spiega la titolare. In un uno stabilimento il titolare spiega che la retribuzione non sarà tutta dichiarata sul cedolino: “Il contratto è di sei ore, 800 te li diamo in assegno mentre 400 in contanti fuori dalla busta”.
    Pochi chilometri più a sud proviamo a chiedere informazioni per un posto di lavoro da addetto spiaggia. Non è richiesto il brevetto da bagnino, ma il lavoro è molto vario e comprende diverse mansioni. Si mettono a posto le sdraio, si pulisce la sabbia, si tiene pulita la spiaggia, si trasportano lettini e si richiudono gli ombrelloni alla sera. Il tutto sotto il sole dell’estate romagnola dalle sette del mattino fino alla sera alle ventidue, con due ore di pausa al pomeriggio. “Non mi piace la gente che guarda sempre l’orologio e non bisogna mai stare con le mani mano – spiega il titolare che aggiunge – è un lavoro faticoso, ma ci sono anche tanti pregi come lavorare sulla spiaggia”. E se uno sta male? “In diciott’anni di lavoro in spiaggia non mi è mai capitato – risponde – ma nel caso uno viene al lavoro lo stesso, ti metti nella casetta a riposare sperando che ti ripigli. Chi non ha esperienza prende 1300 mese per undici ore di lavoro al giorno. E poi specifica: “Ma sulla busta paga ti segniamo sei ore e quaranta al giorno, anche se tu poi ne farai di più”. (CONTINUA)

  4. #24
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    Predefinito Re: Abbiamo difficoltà a reperire manodopera"

    Citazione Originariamente Scritto da Giulio962 Visualizza Messaggio
    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...magna/6226429/


    Qui la stagione si fa così: dalle sette del mattino alle dieci di sera con due ore di pausa, sette giorni su sette, non c’è nessun riposo. Pagamento una parte in busta e una parte fuori busta”. A parlare è uno di titolari di uno degli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola. Da Cervia a Cattolica, la stagione sta per entrare nel vivo e le strutture sono alla continua ricerca di manodopera. Nelle scorse settimane, imprenditori del settore del turismo e associazioni di categoria si sono lamentati per l’assenza di lavoratori, ma quali sono le condizioni e i contratti che vengono offerti agli stagionali? Per rispondere a questa domanda Ilfattoquotidiano.it ha realizzato un’inchiesta a puntate sulla Riviera Romagnola. Provando a fare colloqui con albergatori e titolari di stabilimenti balneari. E riprendendoli con telecamera nascosta.
    Una pratica molto comune in tutti i colloqui sostenuti sulla riviera sono i pagamenti in nero. Quindi l’evasione fiscale. C’è chi si affida alle agenzie interinali, ma per le aziende, spesso a conduzione famigliare, il metodo privilegiato è il passaparola o la pubblicazione di annunci sui gruppi Facebook della zona. Basta chiamare uno dei tanti numeri pubblicati per avere un colloquio in pochi minuti. In un hotel con piscina con oltre duecento posti, i camerieri lavorano sui sui tre turni dei pasti. “Si inizia alle sette del mattino con le colazioni, poi si prepara per il pranzo fino a che non sono le tre – spiega una delle addette al personale – poi avete due ore e mezza di pausa e si ricomincia fino alla chiusura, non c’è un tempo definito ma bisogna essere flessibili con la clientela”. Sette giorni su sette senza alcun giorno di pausa per i tre mesi della stagione. “Se uno non è abituato, si deve abituare” dice quando le si chiede come è possibile reggere questi ritmi. Il tutto per 1500 euro al mese, ovvero circa quattro euro l’ora. “Ma qui non si ragiona a ore, ma sul mese” spiega la titolare. In un uno stabilimento il titolare spiega che la retribuzione non sarà tutta dichiarata sul cedolino: “Il contratto è di sei ore, 800 te li diamo in assegno mentre 400 in contanti fuori dalla busta”.
    Pochi chilometri più a sud proviamo a chiedere informazioni per un posto di lavoro da addetto spiaggia. Non è richiesto il brevetto da bagnino, ma il lavoro è molto vario e comprende diverse mansioni. Si mettono a posto le sdraio, si pulisce la sabbia, si tiene pulita la spiaggia, si trasportano lettini e si richiudono gli ombrelloni alla sera. Il tutto sotto il sole dell’estate romagnola dalle sette del mattino fino alla sera alle ventidue, con due ore di pausa al pomeriggio. “Non mi piace la gente che guarda sempre l’orologio e non bisogna mai stare con le mani mano – spiega il titolare che aggiunge – è un lavoro faticoso, ma ci sono anche tanti pregi come lavorare sulla spiaggia”. E se uno sta male? “In diciott’anni di lavoro in spiaggia non mi è mai capitato – risponde – ma nel caso uno viene al lavoro lo stesso, ti metti nella casetta a riposare sperando che ti ripigli. Chi non ha esperienza prende 1300 mese per undici ore di lavoro al giorno. E poi specifica: “Ma sulla busta paga ti segniamo sei ore e quaranta al giorno, anche se tu poi ne farai di più”. (CONTINUA)
    Questi sono gli stessi che poi piangono quabdo lo stato dice che li spiaggie che sono demaniali dovrebbero essere messe all'asta e non "regalate" a loro per soli 99 anni .. perche loro li ci hanno investito e ci investono mentre altrimenti vengono le multinazionali e buttano in strada le persone che ci lavorano ....magari dovrebbero specificare cosa intendono come buttare in strada e persone che ci lavorano

  5. #25
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    Predefinito Re: Abbiamo difficoltà a reperire manodopera"

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    La seconda che hai detto (cit.).
    Un altro "piccolo" particolare sulla schizofrenia dei vampiri sedicenti imprenditori: "il RDC andrebbe bene al limite se non diventasse una pensione perchè sulla carta si perde rifiutando un'offerta di lavoro fatta dal collocamento (oggi si chiama centro per l'impiego, ma qui più la metà della gente è anziana e non lo sa) in pratica queste offerte non ci sono e quindi diventa permanente".
    IL piccolo particolare è che il collocamento non si inventa i posti di lavoro, nei paesi civili funziona così: l'azienda manda al collocamento l'offerta di lavoro con competenze richieste, orari, salari come da contratto collettivo (o quello che ne fa le veci), il collocamento dal database dei disoccupati/percettori di RDC estrae quelli che hanno la competenza richiesta, li chiama e poi registra la risposta. A seconda del paese, dopo 1, 2 o 3 no manda all'equivalente dell'INPS l'avviso che Tizio non vuole lavorare, e Tizio perde il RDC.
    Perchè il sistema funzioni non basta il collocamento, ci vogliono imprese serie che facciano offerte serie, perchè se Tizio risponde "no, lì non ci vado perchè sulla carta c'è cscritt che pagano secondo CCNL, ma in realtà mi fanno lavorare 80 ore", l'impresa passa un guaio.
    Adesso è chiaro chi è che fa fallire il sistema del collocamento e preferisce garantire il RDC a vita piuttosto che fare offerte di lavoro non schiavistiche? Non è lo shdado incapace, sono le aziende che non possono dichiarare ufficialmente che offrono salari da fame. E questo anche quando il RDC non c'era, non da oggi. Io al collocamento ci ho lavorato 20 anni fa, e già allora funzionava così. Le uniche richieste che arrivavano dalle aziende erano quelle del collocamento mirato (= le quote di assunzione riservate ai disabili, perchè un'azienda sopra i 15 dipendenti deve averne almeno uno per legge.
    Collocamento?

    E i navigator, cosa ci stanno a fare ?

 

 
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