Originariamente Scritto da
Druuna
ma cazzo, sai leggere ?
Tasse e contributi dei lavoratori stranieri valgono 18 miliardi
Rapporto annuale della Fondazione Leone Moressa: basso impatto sulla spesa pubblica, saldo costi/benefici +500 milioni. E dalla “sanatoria” 2020 un gettito potenziale di 360 milioni annui.
La ricchezza prodotta dagli immigrati vale il 9,5% del Pil(147 miliardi di euro)
Il Valore Aggiunto generato dai lavoratori stranieri è pari a 146,7 miliardi di euro, pari 9,5% del Pil.
https://www.ilsole24ore.com/art/tass...liardi-ADRK9Yv
Migranti e pensioni
Su 16 milioni di pensionati in Italia, oggi gli stranieri (mettendo nel conto anche i comunitari) sono circa 130.000 (80.000 pensioni contributive e 50.000 pensioni assistenziali), meno dell’1% del totale, per un importo di circa 800 milioni di euro (2016). Sul lato delle entrate i 2,4 milioni di lavoratori stranieri versano all’Inps circa 10 miliardi di euro l’anno. In un sistema pensionistico a ripartizione basato sul presupposto per cui i lavoratori attuali pagano gli assegni ai pensionati attuali, la bassa età media degli immigrati porta un beneficio immediato.
Va inoltre considerato il fatto che la percentuale di lavoratori stranieri a cui si applica il più vantaggioso metodo di calcolo retributivo è molto esigua, poiché solo lo 0,3% poteva vantare almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Il 12,1% è soggetto al metodo di calcolo misto e ben l’87,6% vedrà la propria pensione calcolata con il metodo contributivo.
Per avere un termine di paragone, l’85% delle pensioni oggi in pagamento per i nativi è basato sul sistema retributivo.
Nel suo XVI rapporto annuale, l’Inps ha stimato che, in totale assenza di flussi migratorii, da qui al 2040 il paese risparmierebbe 35 miliardi di prestazioni sociali destinate agli immigrati, ma percepirebbe 73 miliardi in meno di entrate contributive, con una perdita netta complessiva stimabile in 38 miliardi di euro: circa 1,7 miliardi per ciascuno dei ventidue anni considerati.
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Ma se si parla di spesa pro-capite, recenti ricerche (come quella sulla spesa sanitaria in Emilia-Romagna pubblicata sul “Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2018” della Fondazione Moressa, ed Il Mulino, Bologna) hanno dimostrato che la spesa pro-capite degli immigrati è sensibilmente inferiore ad esempio in campo sanitario per la minore durata delle degenze ospedaliere dovuta all’età o per il consumo di farmaci “unbranded” a causa dei bassi redditi.
Sarebbe dunque un errore stimare che la spesa pro-capite degli stranieri sia pari a quella degli italiani, perché non è così.
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Giova infine ricordare che l’impatto fiscale dell’immigrazione è stato oggetto di numerosi studi all’estero come quelli di Smith ed Edmonston nel 1997 negli Usa (analisi campione su California e New Jersey), di Gott e Johnston nel 2002 nel Regno Unito, di Callejo e Fuentes nel 2010 in Spagna. Studi più recenti si sono svolti in Scandinavia, Argentina, Nuova Zelanda ecc. Quasi ovunque si è riscontrato un apporto positivo degli immigrati alla fiscalità generale. Esiste anche un sito dedicato: “immigrationimpact.com”.
https://www.startmag.it/economia/mig...ensioni-boeri/
Non basta: addirittura si scopre che dove c'è immigrazione la spesa sanitaria diminuisce!
Dopo aver controllato per i possibili nessi di causalità inversa tra le due variabili e per le imposte regionali destinate al finanziamento della spesa sanitaria, e dopo aver rimosso altri fattori di attrazione per gli immigrati, troviamo che all’aumentare del numero di stranieri residenti sulla popolazione regionale si osserva, in media, una riduzione della spesa sanitaria pro capite. Il risultato è coerente con le stime contenute nel bilancio fiscale dell’immigrazione per la regione Lombardia per il 2016, secondo cui la spesa sanitaria regionale pro capite per gli stranieri era pari a meno di tre quinti di quella complessiva (rispettivamente, 1.053 e 1.807 euro), e con quelle relative al costo dei ricoveri in Emilia Romagna nel 2015, mediamente più basso per i cittadini stranieri rispetto a quelli italiani (rispettivamente, 2.426 e 3.521 euro).
https://www.lavoce.info/archives/575...itaria-scende/