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  1. #11
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da IlWehrwolf Visualizza Messaggio
    Fu troppo morbido rispetto alla NSDAP
    Morbido rispetto a cosa? Alla concezione della proprietà privata? Se sì, allora possiamo dire che fu l'ennesimo merito del fascismo italiano: chi reputa che la proprietà privata non sia un diritto naturale ma una mera concessione dello Stato, potenzialmente revocabile ad arbitrio di quest'ultimo, si pone pericolosamente sulla via del comunismo e dello statalismo.
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    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  2. #12
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Vero Socialismo Visualizza Messaggio
    Ecco perché il fascismo non riuscì a realizzarsi, troppi 'putridi' compromessi coi padroni capitalisti.
    Premesso che di compromessi con i "padroni capitalisti" ne fece pure il nazionalsocialismo, qua il capitalismo ed i compromessi (veri o presunti) con l'alta borghesia industriale ed agraria c'entrano ben poco. Si sta parlando di una questione teorica, ancorché con evidentissimi e concretissimi risvolti pratici, inerente la concezione della proprietà privata.
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  3. #13
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Morbido rispetto a cosa? Alla concezione della proprietà privata? Se sì, allora possiamo dire che fu l'ennesimo merito del fascismo italiano: chi reputa che la proprietà privata non sia un diritto naturale ma una mera concessione dello Stato, potenzialmente revocabile ad arbitrio di quest'ultimo, si pone pericolosamente sulla via del comunismo e dello statalismo.
    No. La proprietà privata è intoccabile se non lede gli interessi della Comunità.

  4. #14
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Vero Socialismo Visualizza Messaggio
    "Social-comunista" è un ossimoro.
    No. D'altronde, il comunismo si ritiene una forma di socialismo.

    Citazione Originariamente Scritto da Vero Socialismo Visualizza Messaggio
    Affermato ciò, sarebbe ora che la sedicente "area" si liberasse di ogni punto di contatto con le gerarchie padronali (e non solo bancarie) del capitalismo.
    L'intervento della Michelacci è da incorniciare.
    Sì, come no: infatti l'area di destra radicale pullula notoriamente di grandi imprenditori e banchieri
    Finiamola con le fregnacce e le frasi fatte e veniamo al dunque: sostenere che la proprietà privata sia soltanto un diritto alla gestione di un bene per conto dello Stato significa vanificare il concetto stesso di proprietà privata. Quello alla proprietà privata è un diritto che va esercitato nei limiti del bene comune della società e, perciò, lo Stato ha il diritto ed il dovere di regolarlo: motivo per cui la visione di derivazione liberale secondo cui tale diritto è pressoché assoluto è ingiusta e fondata su pressuposti fallaci. Tuttavia, resta fermo il fatto che sia un diritto di godimento e di disposizione pieno ed esclusivo del bene.
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  5. #15
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da IlWehrwolf Visualizza Messaggio
    No. La proprietà privata è intoccabile se non lede gli interessi della Comunità.
    Ma questa è una frase generica su cui tutti possiamo, altrettanto genericamente, concordare. Il problema va affrontato più in profondità. Lo Stato può, anzi, deve regolare il diritto di proprietà nel suo stesso interesse ed in quello dei cittadini, ma il bene oggetto del diritto di proprietà (privata) non è qualcosa di originariamente statale, bensì deriva dalla stessa natura.
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  6. #16
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Separarei la questione "proprietà privata" dalla questione "capitale".
    La proprietà privata è un diritto e molto raramente va a creare problemi alla società: si tratta sostanzialmente dei frutti del lavoro (dipendente o meno) già tassati (ai quali quindi Stato e Società hanno già preso la propria parte) trasformati in beni.

    Diverso discorso vale per il Capitale cioè proprietà messa a frutto e capace di generare reddito: tramite affitto o generazione di lavoro subordinato.

    Nel secondo caso mi sembra che l'impostazione prevalente nel fascismo non fu di "diritto alla proprietà" quanto di "diritto sociale alla proprietà" cioè mediato dal fatto che il Capitale in quanto tale ha degli output sulla società e non ha senso fingere che non esistano e che pertanto la Società/lo Stato ha diritto a considerare prevalente la propria posizione ed il proprio interesse quando necessario ed intervenire nel processo produttivo.

  7. #17
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Morbido rispetto a cosa? Alla concezione della proprietà privata? Se sì, allora possiamo dire che fu l'ennesimo merito del fascismo italiano: chi reputa che la proprietà privata non sia un diritto naturale ma una mera concessione dello Stato, potenzialmente revocabile ad arbitrio di quest'ultimo, si pone pericolosamente sulla via del comunismo e dello statalismo.
    Semmai demerito, poiché non seppe arrivare fino in fondo nello scardinare la società borghese e capitalista, si 'rettificò', purtroppo, eccessivamente tardi.
    Lo "statalismo" non c'entra nulla col marxismo, poiché quest'ultimo propugna il "deperimento dello Stato" e, se qua ci si 'rifà' ad Evola e Freda (e finanche Lattanzio) od a Gentile, non si può criticare la concezione "statalista". Magari ci fosse più "statalismo"!

  8. #18
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Premesso che di compromessi con i "padroni capitalisti" ne fece pure il nazionalsocialismo, qua il capitalismo ed i compromessi (veri o presunti) con l'alta borghesia industriale ed agraria c'entrano ben poco. Si sta parlando di una questione teorica, ancorché con evidentissimi e concretissimi risvolti pratici, inerente la concezione della proprietà privata.
    Quelli NazionalSocialisti furono nettamente inferiori e contigenti, mentre i fascisti, salvo ragguardevoli eccezioni, furono fagocitati. Per il resto, la prassi riflette la teoria.

  9. #19
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Ma questa è una frase generica su cui tutti possiamo, altrettanto genericamente, concordare. Il problema va affrontato più in profondità. Lo Stato può, anzi, deve regolare il diritto di proprietà nel suo stesso interesse ed in quello dei cittadini, ma il bene oggetto del diritto di proprietà (privata) non è qualcosa di originariamente statale, bensì deriva dalla stessa natura.
    Difatti la proprietà privata non "deriva dalla natura".

  10. #20
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    Predefinito Re: Dal corporativismo alla socializzazione

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    No. D'altronde, il comunismo si ritiene una forma di socialismo.

    Che i marxisti si definiscano impropriamente "socialisti" non mi tange, poiché la loro ideologia e la loro prassi parla chiaro, ovvero sempre all'antitesi del Socialismo.

    Sì, come no: infatti l'area di destra radicale pullula notoriamente di grandi imprenditori e banchieri
    Finiamola con le fregnacce e le frasi fatte e veniamo al dunque: sostenere che la proprietà privata sia soltanto un diritto alla gestione di un bene per conto dello Stato significa vanificare il concetto stesso di proprietà privata. Quello alla proprietà privata è un diritto che va esercitato nei limiti del bene comune della società e, perciò, lo Stato ha il diritto ed il dovere di regolarlo: motivo per cui la visione di derivazione liberale secondo cui tale diritto è pressoché assoluto è ingiusta e fondata su pressuposti fallaci. Tuttavia, resta fermo il fatto che sia un diritto di godimento e di disposizione pieno ed esclusivo del bene.
    Che all'interno dell'area definibile "destra radicale" (della quale non faccio parte) siano presenti capitalisti, più o meno 'grossi', mi sembra evidente (e ciò concerne sia i vecchi partiti istituzionali che 'extraparlamentari').
    Goebbels disse che la proprietà apparteneva al popolo, il quale lo delegava ad un uomo, ma che doveva agire per il bene della "Volkgemainschaft", altrimenti sarebbe stato espropriato. La proprietà privata ha ragion d'essere solo nelle piccole-medie aziende agricole ed in piccole fabbriche. Per il resto, v'è necessità di incoraggiare la cogestione (sia padrone-lavoratori che emissari statali-lavoratori) sia l'autogestione dei lavoratori.

 

 
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