Originariamente Scritto da
easyJet
Quello della terra in effetti è un bel problema di cui deve tenere conto anche @
ciddo, perché è una risorsa molto scarsa. Chiaramente oggi come oggi non ha più senso parlare di terra nel senso dell'agricoltura, ma di terreni e stabilimenti in cui poter svolgere attività economiche.
Immaginiamo che Mario (un uomo molto ricco) acquisti la gran parte dei terreni/locali in una città: non resterebbe più spazio per nessuna attività economica che non sia sua. In astratto nel mercato ci può essere una concorrenza infinita, ma è lo spazio fisico che è una risorsa scarsa.
Questo significa, in buona sintesi, che per quanto riguarda le attività economiche che non richiedono spazio fisico (come per esempio la produzione di software) chiunque può entrare nel mercato, mentre per quanto riguarda le attività economiche che richiedono spazio fisico (negozi, fabbriche, datacenter,...) si stanno formando sempre di più degli oligopoli, perché com'è ovvio che sia chi è ricco finisce per comprare tutto impedendo ad altri di fargli concorrenza.
Una volta scartata l'idea che la soluzione sia mettere tutto nelle mani dello stato, bisogna però chiedersi se non servano leggi per impedire a una singola persona di possedere un'eccesiva quantità di proprietà immobile, cosa che in automatico limiterebbe anche il poter possedere troppe quote di mercato nei settori dell'economia che richiedono spazio fisico. In pratica una multinazionale dovrebbe necessariamente essere nelle mani di tanti diversi azionisti per poter esistere. @
Sinistra Anti-PD