Uno può dire che la proprietà privata è utile, comoda e fica (oppure no), ma questi sono argomenti utilitaristi. In questa discussione vogliamo invece capire la sua giustificazione morale e vogliamo capire perché l'espropriazione di proprietà privata è moralmente sbagliata.
Ebbene, la proprietà privata è una conseguenza logica della self-ownership, ovvero la proprietà di sé stessi e del proprio corpo. La conseguenza praticha diretta della self-ownership è che un individuo può fare sesso con chi vuole perché il corpo è suo, può decidere se vivere o morire perché la vita è la sua, può decidere come vestirsi perché il corpo è suo, ecc ecc...
Insomma, in base alla self-ownership le scelte personali di un individuo possono essere prese solo da lui e da nessun altro: se lo stato o la collettività decidono al posto suo allora l'individuo è di proprietà dello stato o della collettività.
Comunque, se si accetta che un individuo è proprietario di sé stesso e del suo corpo si può concludere che anche ciò che viene prodotto dallo sforzo della sua mente o del suo corpo è di sua proprietà proprio come il corpo stesso.
C'è però un problema fondamentale a monte di tutto, che è stato evidenziato da John Locke.
Poniamo che io produca una lancia con il legno della foresta. Sul fatto che la lancia sia di mia proprietà non c'è alcun dubbio perché senza di me non esisterebbe, ma il problema è: gli alberi della foresta appartengono a me? Posso prendere tutta la legna che voglio?
In effetti no: qui entra in gioco la "lockean proviso", la quale dice in pratica che quando lavori delle risorse naturali il prodotto finale è di tua proprietà MA che devi assicurarti che restino risorse naturali anche per gli altri.
Ed ecco quindi che si arriva a capire il ruolo dello stato: fare in modo che una persona non si appropri di tutte le risorse naturali.
Tuttavia, una volta che lo stato ha fissato delle regole eque e giuste, nessuno può contestare che la lancia prodotta dal tuo lavoro sia di tua proprietà e che quindi l'esproprio della lancia sia moralmente sbagliato.
Comunque sia, ripeto, alla base di tutto c'è la self-ownership: se il corpo, la mente e la vita di un individuo appartengono allo stato allora si può sostenere che anche i frutti del suo lavoro appartengano allo stato.
Nazisti, fascisti e destri vari di questo tipo sono il peggio del peggio, perché oltre a non riconoscere la self-ownership (cosa di per sé già abbastanza grave) gettano di conseguenza anche la giustificazione morale al comunismo.