Assistenza legale gratuita per l'africano (si può ancora dire africano ?), a spese proprie per il poliziotto.
Suggerirei ai poliziotti di astenersi dai servizi di ordine pubblico, poi vediamo la prossima volta che un delinquente minaccerà le persone armato di coltello e nessuno lo contrasterà. Ma roba da matti.
Io il metodo greco: hanno trovato o escogitato un appiglio legale per permettere (in altre parole: cacciare) gli irregolari in Francia e Germania, ma in modo che quando loro si rivolgono ai tribunali di lassù per restarci in pianta stabile, i giudici non possono espellerli.
I ministri da Parigi e Berlino sono andati ad Atene a vedere di riportarli indietro, i Greci gli hanno detto che ormai vi tocca tenerli e non avete scelta, a questo punto i ministri franco-tedeschi hanno offerto ad Atene il mantenimento di questi irregolari purchè accettassero di riprenderseli indietro (parecchie migliaia a cui i Greci hanno aperto la "finestra" legale per levarseli dalle palle). I ministri greci hanno rifiutato l'offerta dei franco-tedeschi disperati perchè hanno capito che erano stati fregati, dicendo che "noi Greci siamo poveri per la vostra troika, e per il popolo greco non è tollerabile vedere gli irregolari mantenuti da voi e noi a patire le restrizioni imposte dalla troika".
Morale della favola: son cazzi vostri e fate buon viso a cattivo gioco perchè non avete scelta, vi abbiamo messo spalle al muro.
Ecco cosa si dice essere furbi.
Non per niente si dice "disgraziato come un Levantino".
Noi, invece, abbiamo i coglioni.
Gli auguro i talebani, a tutti i buonisti, il cancro d'Italia.
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Premesso che nella peggiore (e deprecabile) delle ipotesi il poliziotto risponderebbe di lesioni colpose, a me sembra che la sua condotta rientri abbondantemente nella scriminante (o causa di non punibilità) di cui all'art. 53 c.p. Infatti, l'atteggiamento del ghanese che brandiva il coltello può essere riguardato sia come atto di minacciata "violenza", sia come atto di consumata "resistenza" alla Autorità. Peraltro il ferimento alle gambe non è avvenuto subito, come prima e precipitosa azione di (doverosa) neutralizzazione della minaccia, ma dopo aver verificato sufficientemente la mancata desistenza da parte del ghanese: cos'altro bisognava aspettare? Inoltre, dato il contesto (che tutti abbiamo visto), mi sembra pure riscontrabile la proporzione fra la gravità della minaccia e la misura reattiva adottata, a difesa della pubblica incolumità e dell'ordine pubblico.