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    Predefinito Padania Separatista (libro)

    Nel libro, ci chiamano in causa (nove volte) colle cronologie padaniche: ci son dentro ben undici cronologie undici ma, a parte Trentini e Ladini, tutte terminano col “nasce 1989 la Lega Nord” basta là, non ci crede nessuno ...undici “regioni” come le chiamano loro, che creano un partito tutte nello stesso momento?

    Per di più è tendenzioso, perchè dice “nasce a Bergamo” mentre è noto che non esiste nessun congresso di fondazione a Bergamo, nè esiste nel 1989 nessun congresso di fondazione.

    La Lega Nord fa il primo congresso a Pieve Emanuele dal venerdì 8 alla domenica 10 febbrajo 1991 mentre il congresso del jolly hotel di Milanodue dal venerdì 8 alla domenica 10 dicembre 1989 è il primo congresso della Lega Lombarda, dove la Lega Nord non c’entra un Cassiodoro.

    Lasciamo perdere le agiografie scritte da via Bellaria o dai vari Danilo Carugati: in tribunale vi sbatteran sul muso la vera cronologia, non la furbizia bossiana dove i partiti non nascono in congresso ma nei chiusini dei notaj di Bergamo, di Varese, di Arcore o di Cernusco sul Naviglio.

    Tutt’al più s’era parlato d’una Alleanza Nord nel 1989 ma nessuno dei presunti “alleati” pensava mai di fare un partito unico sotto il Bossi nè denominarlo in quel modo. Lo faranno dopo, annientando se stessi. Peggio ancora, la Lega Nord è l’unico caso in cui si dica “nasce ufficialmente” dove qualsiasi altra fazione citata nelle undici cronologie “nasce” semplicemente (ullallà) come qualunque mortale.

    Dimmi tu se non è la propaganda della pora salma: occheccatz mi significa “ufficialmente” col beneplacito di Chi? di un caporale? di un notaro? d’un quisque de populo? di un ufo? d’un barlafüs? dell’uomo ragno? di un padreterno varesotto? di un tuttologo? di un interista? ma CHI siete? donde venite? dove andate?

    A parte che se una cosa non nasce a Milano allora non nasce (è inutile che venite qui a menarla) fin dall’epoca della Lega Lombarda quella vera, mille anni orsono, ma spacciare una operazione di partito come fosse l’erede di tutte le invenzioni “precedenti e dovunque” è il marchio di fabbrica della via Bellaria.

    Le undici cronologie difatti non si smentiscono, sembrano fatte collo stampino, a parte gli erori di stompa: ma quelli potevano evitarli se avessero riletto il papiro prima di farlo stampare

    ...nella cronologia dell’emigliaromagna dicesi che i primi consigli regionali sono eletti nel 1975 ma ...come mai gli altri li hanno eletti nel 1971 allora? in quella di Aosta c’è la svista “partigianio” e in quella di Milano c’è “cisalùpino” ma la perla non plus ultra è lo “status ante quo” nella cronologia del Piemonte.

    Linkagione per comprare il libro: https://www.associazionegilbertooneto.org/Pubblicazioni.aspx

    https://www.associazionegilbertoonet...licazioni.aspx
    la mia email funziona: emventundin @ yahoo.it

  2. #2
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Scrivere “status ante quo” è tipico di quei che orecchiano parole a capocchia eppoi non si preoccupano di leggere sul vaccabolario cosa caspita avran sentito dire. Come il Bossi: dopo sentita dai cuccurucù in televisione la parola “blind-traast” quando volevano fottere le aziende miliardarie al Berlusca, ha incominciato a darsi delle arie anglofone sostenendo che Lalega (non Lui ma Lalega) avrebbe sistemato la cosa obbligandolo ad un bilancio di esercizio “blindato” e noi... poveri ciùla a guardare l’applausometro, invece di rimuovere la putrella che avevamo nell’orecchio.

    Per prima, qui, faccio la recensione della cronologia e delle sue carte geografiche, lasciando il testo delle regioni padaniche al quando mi balzerà sul muso qualcosa di meritevole, e citerò gli svarioni come capiteranno, alla rinfusa: presempio, a pag.249 sotto la fotografia di Guido Fanti han messo il nome & cognome di un altro, ma era così difficile? non li rileggete gli svarioni?

    a pag.161 hanno sbagliato le vocali del corsivo, e qualche consonante, ma non è tanto la scrittura di fretta o peggio svogliata o la mancata rilettura con calma, è anche la stupidissima moda di scrivere la “a” come se fosse una “o” allo scopo evidente di ...rendere impossibile la lettura ai vecchi, che magari non hanno gli occhiali sottomano, o forse non li hanno proprio, esattamente come gli orari ferroviari nelle stazzioni ferroviarie.

    Le carte geografiche e la cronologia difatti sono le uniche cose nel libro che posson dirsi “padaniche” mentre tutto quel che appare nelle varie presunte regioni è tendenzialmente ...regionale, ovvero limitato “in kmq” cioè molto poco padanico: se non altro perchè gli autori vedono il proprio orticello come fosse l’ombelico del mondo.

    Tant’è che ti balza agli occhi nell’indice dei capitoli, il nome degli autori in “fuori-gioco” oserei dire: Ruggeri scrive della Lombardia ma ...è uno che rifiuta di definirsi “lombardo” e allora non c’entra un fico, chi è che ce l’ha messo di mezzo, putacaso il Boffi?

    Gremmo, che forse è l’ultimo sopravvissuto ad aver esperienza diretta del Piemonte d’una volta, lo fan parlare di cinque capitoli “altri” ma il Piemonte glielo danno ai Polli, che difatti nella cronologia piemontese scrive in itagliano, e non in piemontese, il nome dell’organizzazione piemontese che da decenni si chiama Arnassita Piemonteisa, bèh ...allora anche questo ce l’ha messo lì Lui, a garantire che tutto fili liscio e per bene.

    Lascio perdere Bejato, perchè ...un consigliere regionale che, della ventina di “referendum” farlocchi, pretende di far credere al mondo che soltanto il suo è una “trufa” chiaramente nel ramo “megalomania” ha battuto il record del nostro capataz di gemogno.

    Che poi non è una truffa quando sei tu oggi che fai il loro funzionario: se era una truffa ...adesso tu stai governando in nome di un governo alieno, stai fando la stronzata propalata da illo ‘o ministro, garrulo quagliarini, che nei suoi 50 sproloqui padanichi dice al n.1 che l’itaglia è legittimata da una tragica farsa (ohibò!) ma se è una farsa non ha legittimato alcunchè ...e se ti sta legittimando a te a fare il loro consigliere a Vinegia e il loro ministro a Roma allora non era una farsa.

    Poi vedremo che l’assenza quasi totale della parola “padania” dalle undici cronologie e dalle undici carte geografiche ...non viene spiegata da nessuno.

    Siete furbi, va là.
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  3. #3
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    L’indice non contiene un capitolo “padanico” a parte forse
    la premessa, da pag.9 a pag.14 o
    le carte geografiche, da pag.15 a pag.24 e
    la cronologia, di pag.26 e 27 dal 1947 che termina 1989 colla Lega Nord

    Sono assegnate quindi a regioni e province:
    98 pagine per Lombardia da pag.29 a pag.127
    62 pagine per Aosta da pag.167 a pag.229
    50 pagine per Veneto da pag.267 a pag.317
    27 pagine per Piemonte da pag.129 a pag.156
    20 pagine per Trentino da pag.319 a pag.339
    16 pagine per Liguria da pag.231 a pag.247
    16 pagine per Emiliaromagna da pag.249 a pag.265
    16 pagine per Trieste da pag.365 a pag.381
    10 pagine per Friuli da pag.353 a pag.363
    10 pagine per Ladinia da pag.341 a pag.351
    6 pagine per Carta di Chivasso da pag.159 a pag.165

    Le cronologie sono undici (11) di cui:
    9 terminano col 1989 Lega Nord (esclusi Trentini e Ladini)
    8 citano il tempo di guerra 1922/1943 e 1943/1945 (idem)
    5 del ‘700 col 1713:Piemonte 1794:Aosta 1797:Liguria Veneto Trieste
    4 del ‘800 col 1809:Ladinia 1814:Lombardia 1815:Friuli 1859:Emilia
    2 del ‘900 col 1919:Trentino e 1947:dopoguerra (a pag.26)
    2 citano il regime fascista 1922/1945 (Trentino e Ladinia)
    2 citano la parola Padania (elezioni 1970 e giornale 1975) pag.127 e 265
    2 citano le parole area padano-alpina (elezioni 1979) pag.26 e 247
    1 cita la sigla Unione Sovraregionale Padana (1975) pag.265
    1 cita la parola Padano nella sigla MARP (1958) pag.127

    Le carte geografiche sono 11+6+4=21 di cui:
    9 son dal 1915 in qua
    7 son del ‘800 (1805 1814 1815 1859 1861 1866 1871)
    4 son del ‘700 (1713 1796 1797 1799)
    3 han la parola Padania nel titolo ma non sul terreno
    1 è del 1631 per i Savoja
    A. nessuna riporta sul terreno la parola Padania o parole similari
    B. nessuna riporta sul terreno le isoglosse dialettali o etnografiche degli Aborigeni
    C. tutte riportano sul terreno i confini degli Stati e degli imperatori e Regni di sangue blu, cioè delle famiglie regnanti e loro casta finanziaria, immigranti dal Nord e dal Sud o dall'Est e dall'Ovest.

    Per cui, in totale la parola “padania” appare soltanto due volte (2) nelle undici cronologie (11) e tre volte (3) nel titolo delle ventuno carte geografiche (21) ma non appare mai sulle mappe, nemmeno in quelle tre (3) dove la parola appare nel titolo della carta geografica.
    Ultima modifica di mailander; 27-06-21 alle 00:18 Motivo: virgole
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  4. #4
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Nella cronologia, cioè in ordine di Data, abbiamo che...

    (a pag.27) appare nel 1958 la parola “padano” nella sigla MARP e poi la parola “padania” alle elezioni del 1970 regione Lombardia

    (a pag.265) appare la parola “padania” in articolo di giornale nel 1975 oltre la sigla “unione sovraregionale padana” sempre nel 1975

    (a pag.26 e 247) appariscono le parole “area padano-alpina” nel 1979 per lista elettorale che però è una finzione, o un plagio, una presa in giro o per i fondelli...

    perchè (A) elenca partiti di lingua albanese e slava e tedesca o francese, che sulle Alpi son lingue aliene, diranno d’essere alpini ma non lo sono mai stati,

    perchè (B) elenca partiti della Sicilia e della Sardegna che invece non diranno mai d’essere di area padano-alpina, ma anzi lo rifiutano,

    perchè (C) elenca due partecipanti che invece si son presentati separatamente, cioè da soli e non in questa lista, ovvero il partito popolare Trentino-Tirolese e la Union Valdotaine,

    per cui la dicitura “padano-alpina” è una contraffazione e tentativo da politicastri, tipico delle ambiziose turlupinature bossiane, come la UNOLPA che venne inventata per drenare voti a danno della UOPA o la stessa Lega Nord che venne proposta come “alleanza” ma poi gli “alleati” vengono sgozzati in nome del partito unico.

    Nient’altro di padanico nelle undici cronologie.

    Se la cronologia dal 1713 al 1989 cita soltanto i casi del 1958 del 1970 e 1975 più la finzione del 1979 ...rimane da capire su che cosa sia costruito questo libro.
    Ultima modifica di mailander; 27-06-21 alle 01:43 Motivo: a capo
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  5. #5
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Nelle tre carte geografiche (3) con la parola “padania” scritta nel loro titolo ma non sul terreno della mappa, abbiamo che...

    (a pag.16) sulla mappa del 1805 appare un confine da Biella a Bologna tra il mare Adriatico e il mar Tirreno: da un lato è scritto Regno d’italia e dall’altro è scritto Francia, ma nel titolo è scritto La Padania ...per cui viene cambiato il nome di quelle cose,

    (a pag.17) sulla mappa del 1815 è scritto da un lato Regno di Sardegna e dall’altro Regno Lombardoveneto, mentre sul Po è scritto Parma e Modena e Stato della chiesa, ma il titolo dice sempre La Padania ...quindi viene cambiato il nome di quelle cose,

    (a pag.1) sul contorno della mappa si leggono i confini dell’attuale amministrazione italiana, fissati dai terzi nel 1947 e sacri alla Patria (degli altri) sopratutto per non perdere il rimborso elettorale della Lega, coi portaborse e l’auto blu di quei che si dichiarano “padani” ma sono stipendiati dal sistema italiano, la classe dirigente della Padania bossiana.

    Nella mappa, la colorazione “uniforme” fa credere ormai alienato il Titolo giuridico alla sovranità che hanno gli Stati, quegli stessi Stati che invece son dipinti come “sovrani” sulle altre carte geografiche (da pag.15 a pag.24) il che è una finzione tutta italiana... perchè la colorazione incorpora come per buone le annessioni eppoi fa terminare sul confine del 1947 il presunto Stato padanico,

    ma se gli Stati precedenti erano “sovrani” è ovvio che il Titolo giuridico della sovranità può trapassare soltanto da loro ...e non dallo Stato italiano, che voi dichiarate alieno e quindi non può trapassar niente a nessuno, per cui ci sarà differenza fra Stato e Stato a seconda del documento di annessione, il che modifica i confini.

    Diversamente, la presunzione di un nuovo Stato è fuori dal Diritto internazionale, non esiste.

    Nei fatti, un bossiano disprezzo per la dimensione etnica e per il Diritto delle Genti: perchè sulle vostre carte geografiche non appare nulla di nulla che sia degli Aborigeni, nè isoglosse, nè istituzioni sociali, nè territorio ancestrale,

    ma anche disprezzo per il Diritto internazionale, perchè avete cambiato il nome agli Stati ai Regni e agli imperi e pretendete che questi vi si adeguino, chissenefrega se gli Stati hanno un’antica consuetudine e una prassi normativa.
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  6. #6
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Riepilogando, in undici cronologie dall’anno 1713 al 1989 la parola “padania” appare due volte e cioè...

    a pag.127 in una lista elettorale del 1970 più in Gianfranco Miglio e Guido Fanti nel 1975 ma, quest’ultima è una ripetizione di pag.265 dove appare come un articolo di giornale.

    La parola “padano” appare una volta nel 1958 a pag.127 e la parola “padana” appare una volta nel 1975 a pag.265 mentre

    la parola “area padano-alpina” appare nel 1979 a pag.26 ripetuta a pag.247 ma, non è credibile una lista elettorale in cui due componenti, presunti garanti, si sono invece presentati singolarmente e separatamente.

    La parola “padania” non appare sul terreno delle 11+6+4=21 carte geografiche dall’anno 1631 al 2020 ma, sulla pag.1 pag.16 pag.17 si trova nel titolo della mappa ivi disegnata.

    Praticamente, cioè in pratica, la parola “padania” non viene gettonata dai separatisti degli ultimi 300 anni, nonostante l’ampia letteratura (in più lingue) i grandi comizii (uno stuolo di 180 parlamentari ita/eu) le adunate oceaniche bossiane (ben 4 millioni di voti) ed è chiaro che... qualcosa non rima per il verso giusto.
    la mia email funziona: emventundin @ yahoo.it

  7. #7
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Di conseguenza la “padania” presunta è la COSA in cui, al suo interno, sono esistiti i volontari o patrioti “separatisti” con varie sigle o etichette, ma però è sconosciuta a quegli stessi separatisti, oppure i separatisti avevano altro per la testa

    se... quando pensavano alla “separazione” non avevano in mente la COSA per cui si separavano, nè la COSA con cui si separavano, nè tantomeno la COSA che avrebbero sortito con la separazione, ma neanche la COSA che fa o la farebbe una separazione:

    la massa dei separatisti non ha gettonato la parola “padania” nè la serie di parole padaniche significative, nel senso che i separatisti sembrano estranei per 300 anni alla parola “padania” e alla COSA che identificherebbe “genericamente” il loro separatismo ...non apparisce dalle 11 cronologie nè dalle 21 carte geografiche un “denominatore comune” pari al titolo del libro.

    Apparirà forse nel testo ma, se il buongiorno si vede dal mattino, mi vien quasi come da ridere.

    Altrettanto onestamente non si può tracciare oggi la storia di una COSA per 300 anni, con la pretesa che la COSA sia sconosciuta, o addirittura “inconsapevole” come pretende quell’altro funambolo il Sergio Salvi, è questo lo scopo del libro?

    Cioè creare a posteriori (?) il racconto “politicamente corretto” che serve a reggere il moccolo alla pora salma di Gemogno, giustificargli trent’anni di falso autonomismo (?) che rimane comunque falso, indipendentemente dal come viene riverniciato oggi?

    Rimane falso cioè “mentito” perchè, al di là della COSA o delle parole usate, l’autonomismo che viene raccontato da queste cronologie e dalle carte geografiche esclude accuratamente tutti gli eventi che “interferiscano” con l’attuale ordinamento... per cui è funzionale all’attuale ordinamento e quindi falso.

    A parte il Tanko, ma su 300 anni ...campa cavallo.
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  8. #8
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Che il Tanko interferisse l’ha capito perfino il Boffi, che col cadavere ancora caldo si fava sentire in tivù a parlare coll’addolorata del Tigi Tre nel pieno della notte: dopo aver latrato ai pullman il classico “tornate indietro stronzi!” chè la Lega non si tocca, è òvvio, praticamente facendo il deserto in piazza san Marco.

    A parte il Tanko, l’autonomismo raccontato da tutte queste cronologie e dalle carte geografiche esclude accuratamente tutti gli eventi che “interferiscono” coll’attuale ordinamento, sia nell’800 (il che è tutto dire) e sia nel 900 ...ma ne basterà uno per tutti:

    in tempo di guerra, è elencata la Repubblica Sociale italiana (RSI) nel 1943-1945 almeno sette volte, cioè in sette cronologie diverse, ma non viene mai elencata nessuna delle Repubbliche costituite dal Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta italia (CLNAI) cosidette “partigiane” avendo sicuramente liberato dalla Wehrmacht migliaia e migliaia di kmq in oltre una ventina di occasioni molto significative.

    Se poi nel testo si dice che RSI e CLNAI in realtà “pari sono” va bene tutto: ma allora perchè non avete elencato entrambi?
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  9. #9
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    Non li avete elencati “entrambi” per non dover scrivere la parola “repubblica” salvo dove vi faceva comodo, a voi. La presa in giro appare evidente: con il titolone “padania separatista” avete indicato nelle cronologie il Regno d’italia e la Repubblica Sociale italiana ...senza indicare quei che han tentato una “separazione” nei fatti.

    Meglio armati del Tanko han durato almeno due mesi e... di sicuro non avevano in mente la padania bossiana, saranno banditi, come avvertivano i cartelli tedeschi.



    una ventina le zone “partigiane” dove la Wehrmacht con le SS ed RSI non entravano, o ci entravano soltanto in forze ma con il rischio di non uscirne, per cui “repubbliche” bene o male, tra la primavera e l’autunno del 1944 ed inverno del 1945 in alcuni casi, ma anche dal dicembre 1943 come in Romagna...

    Lineagotica:
    1.Montefiorino
    2.Valtaro
    3.Valceno
    4.Valdivara
    5.Apuania
    6.Corniolo

    Oltrepo:
    1.Bobbiese
    2.Varzi
    3.Tortonese
    4.Torriglia

    West:
    1.Osiglia
    2.Savonese
    3.Imperiese
    4.Cuneese
    5.Langhe
    6.Monferrato

    Dolomiti:
    1.Ampezzo
    2.Cansiglio
    3.Nimis

    Nord:
    1.Valsaviore
    2.Buglio in Monte
    3.Val d’Ossola
    4.Valsesia
    5.Biellese
    6.Champorcher
    7.Valli di Lanzo
    8.Valchisone

    Col loro tipico senso dell’umorismo i tedeschi installavano cartelli ai margini delle zone pericolose (per loro) con la scritta: achtung! “bandengefahr” oppure “bandengebiet” ma anche “banditen” fa lo stesso (cioè “pericolo di bande” oppure “zona delle bande” oppure “banditi” nel senso di banditi dalla legge più opportuna) per avere il pretesto di ucciderne gli abitanti ...che comunque non cessavano di sostenere i “banditi” o il cartello sarebbe stato inutile.
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  10. #10
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    Predefinito Re: Padania Separatista (libro)

    giuridicamente, scrivendo “Repubblica Sociale italiana” insieme anche a “La Resistenza” 1943/1945 per ben sette volte piuttosto che indicare semplicemente quella parte di “resistenza” ch’era separatista (cioè il CLNAI e le Repubbliche) vuol dire nascondere il separatismo quando è “separatismo” nei fatti.

    Lo leggiamo a pag.127 Lombardia, pag.154 Piemonte, pag.228 Aosta, pag.246 Liguria, pag.265 Emilia e Romagna, pag.317 Veneto, pag.380 Trieste, papale-papale con lo stampino.

    Ma invece a pag.339 Trentino a pag.350 Ladinia e pag.362 Friuli non appare alcuna “resistenza” dove è noto che ce n’era abbastanza ...e che non fosse nemmeno politicizzata, perchè proprio laggiù i comunisti avevano trucidato i “resistenti” nel Comune di Faedis il 7 febbraio 1945 alla malga Porzus, forse e probabilmente le vittime eran giacobine o postgiacobine, come si dice nel libro parlando del tempo di guerra, potevate sacrificarle.

    Allora, il messaggio della Padania bossiana è che non si muore, o non si moriva... per il separatismo.
    Ultima modifica di mailander; 07-07-21 alle 00:39 Motivo: virgola
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