In quanto a portavoce del liberalismo, nonché massimo esponente del liberalismo in questo forum, ho formulato le conclusioni che seguono.
I destri hanno indubbiamente torto con le loro puttanate omofobe, ma dopo aver letto i vari argomenti ho concluso che da una prospettiva liberale sul DDL Zan hanno ragione i destri.
Infatti da un punto di vista liberale è sicuramente necessario dare una pena molto severa a chi aggredisce verbalmente o fisicamente una persona per via del suo orientamento sessuale, ma non si possono fare leggi che mettono in pericolo la libertà di pensiero.
Il problema è che in effetti in Italia un vuoto legislativo c'è, perché mentre le aggressioni fisiche sono punite invece quelle verbali no e la colpa è della sinistra che ha depenalizzato l'ingiuria.
Come ha spiegato @Gianluca C. il DDL Zan non fa rivivere il reato di ingiuria e quindi è inutile. Le aggressioni fisiche sono già punite, quindi quella parte del DDL Zan che punisce le aggressioni omofobiche non è proprio così necessaria. In effetti l'unica vera novità introdotta dal DDL Zan è quella parte controversa che minaccia la libertà di pensiero.
È evidente che ai destri della libertà di pensiero (così come della libertà in generale) non fotte una sega, altrimenti non sarebbero schierati con i paesi Visegrad, che tra le varie cose minacciano la libertà di pensiero di chi sostiene la famigerata "ideologia gender" (e questa è solo una delle tante cose illiberali che fanno quei paesi): le loro prese di posizione contro il DDL Zan con argomenti liberali è solo paraculismo, però nel loro pararsi il culo hanno sollevato ANCHE degli argomenti a cui un liberale deve dare ragione.
A parte il fatto che si può sostenere che liberalisticamente parlando nemmeno manifestare un pensiero discriminatorio debba essere reato (ma soltanto mettere in pratica quei comportamenti), c'è da dire che nessuno a sinistra è stato in grado di dimostrare che la parola "discriminazione" ha un significato chiaro. Perché per esempio dal mio punto di vista incitare alla discriminazione significa per esempio propagandare l'idea che gli omosessuali debbano essere sottoposti al TSO, oppure che debbano essere arrestati o che non debbano poter fare gli insegnanti... cose così.
Un altro però può sostenere che sia incitamento alla discriminazione anche affermare che l'omosessualità sia una parafilia e il DDL Zan non dice se è corretta la mia interpretazione o la sua.
Questo però non è solo un problema del DDL Zan, ma delle leggi in generale, che dovrebbero essere meno aperte alla libera interpretazione. Per me a ogni legge dovrebbe essere allegato un documento anche di dieci pagine che spiega come deve essere interpretata la legge e il parlamento dovrebbe approvare o respingere la legge sulla base di quel documento.
Una volta stabilito che il DDL Zan è una legge che oltre a essere inutile è potenzialmente dannosa, cosa bisogna fare? Non bisogna fare niente? Lasciamo le cose così come sono ora? No, semplicemente facciamo una cosa diversa:
1) Rimettiamo il reato di ingiuria, che ha cessato di esistere a causa della sinistra
2) Creiamo un reato contro il bullismo che scatta in caso di molestie fisiche o psicologiche ripetute
Quindi in caso di un episodio isolato di ingiuria scatterebbe il reato di ingiuria, mentre in caso di ingiurie continue e reiterate verso una persona scatterebbe il reato di bullismo, che ovviamente prevederebbe una pena più severa rispetto all'ingiuria.
Se qualcuno pensa che questo non sia sufficiente, perché non basta a prevenire il pericolo che un giorno si finisca per dare il TSO agli omosessuali, bhe... gli rispondo che per impedire che simili cose vengano fatte bisogna lavorare sulla costituzione, ovvero mettere una lunga lista di diritti civili al suo interno per impedire al parlamento di fare simili schifezze. Bisogna porsi l'obbiettivo di costruire una solida democrazia liberale: questa è l'arma più efficace che esista contro il fascismo.
Limitare la libertà di pensiero è contro i principi della democrazia liberale stessa e comunque serve a poco, perché nel sottobosco certe idee perverse circolano comunque, che piaccia o no: infatti la legge Mancino non ha impedito agli italiani di diventare razzisti.
Si può addirittura ottenere l'effetto contrario (backfire-effect) perché poi i fascisti si fanno passare per martiri attirando il consenso degli ingenuotti manipolabili.