Più che un vocabolario dovresti aprire un manuale di filosofia per sapere che cosa sia un'analogia: "Il termine analogo dice, dei soggetti dei quali è predicato, un contenuto in parte uguale e in parte diverso; uguale sotto un certo rispetto, diverso sotto un altro aspetto. Esempio classico: il predicato sano attribuito all'uomo, alla medicina, al colorito" (Sofia Vanni Rovighi, Elementi di filosofia, II, p. 17).
L'astronomia (da non confondere ovviamente con l'astrologia) è una scienza a tutti gli effetti, non capisco quale sia il problema.
Nessuno pretende che il diritto naturale sia dimostrabile attraverso un teorema matematico o una dimostrazione fondata sul metodo matematico-sperimentale, ma questo non significa che non esista o che "valga solo per chi ci crede": nemmeno il complemento oggetto in italiano è "dimostrabile" matematicamente (o col metodo matematico-sperimentale), eppure nessuno oserebbe dire che non esiste.
È inutile che ti arrampichi sugli specchi, basta leggere quello che hai scritto tu nei post precedenti:
Quindi se scrivi "Non ho mai affermato che il termine laicismo è stato inventato dai clericali" i casi sono due: o menti o non ti sei ricordato quello che hai scritto.
Non sono così ingenuo da pensare che un interlocutore come te ammetta candidamente di essere nervoso, nonostante lo sia.
Che una cosa accada non significa necessariamente che vada bene.
Che il catechismo sia un testo "confessionale" non fa venir meno il fatto che in esso sono esposti concetti che, per quanto brevi, semplici e sintetici, sono sufficienti per confutare le tue assolutamente poco consistenti argomentazioni.
Non sei comunque tu perché, anche se stai discutendo con me, questo non ti dà alcun tipo di autorità o autorevolezza. Puoi solo dire come la vedi, ma questo di per sé non crea alcun obbligo di considerarti su un particolare piedistallo. Anzi, da quello che scrivi, si capisce perfettamente che, in virtù delle posizioni che hai, non puoi metterti in cattedra.
Qualsiasi realtà tende a conservarsi e a difendere se stessa da ciò che potrebbe metterla in discussione. Le accuse di totalitarismo e di dittatorialità lasciano il tempo che trovano.
Non ho bisogno di avere da te la conferma di aver ragione o meno. Ti sto solo cercando di far ragionare sul fatto che, date certe premesse, è coerente trarne determinate conclusioni ed agire di conseguenza.
Non sei comunque tu a doverlo stabilire, quindi poco importa.
Anche i membri degli ordini religiosi ed i missionari andavano nelle corti per trattare con il potere politico, cosa credi? Che si vivesse sulle nuvole del cielo?
Sicuramente in generale è legittimo che il potere politico reprima il culto pubblico di false religioni, soprattutto se e quando implica riti che possono turbare l'ordine pubblico ed il buon costume o violare la dignità umana (si pensi al caso eclatante dei sacrifici umani previsti dalle religioni delle popolazioni precolombiane).
Che poi nell'epoca della Res Publica Christiana fosse compresso ogni spazio di libertà è semplicemente una sciocchezza.
Te ne parlo, invece, perché determinate cose (comunque le si voglia giudicare) sono accadute dopo che il cristianesimo attecchì, non prima.
Gli ebrei tendenzialmente non fanno proselitismo e, in genere, accettano raramente conversioni. Il paragone non sussiste.