mi spiego meglio: ammettiamo che un ultraottantenne necessiti di un intervento chirurgico per togliere un tumore che al momento non crea nessun problema o dolore particolare, che se lasciato comunque avrebbe un decorso lento e magari gli garantirebbe ancora 5 anni o piu' di vita serena e relativamente senza dolori
mentre un intervento è pieno di rischi anche a livello di conseguenze, tipo l'indebolimento generale o di non farcela a superare l'operazione
Fino a qualche anno fa questi problemi erano rari perchè la vita finiva attorno all'ottantina ed erano rari i casi che arrivavano a 90 e piu'
Oggi esiste una nuova scienza chiamata Oncogeriatria che si occupa di questi casi che si occupa di questi vecchietti fragilizzati e di vedere se bisogna operare certe forme di malattia o se è il caso di lasciare stare e fare vivere all'anziano gli ultimi anni sereni senza invasioni col bisturi
qui dalle mie parti si sente spesso parlare di casi di anziani che vengono giudicati inoperabili dalla sanità pubblica perchè hanno superato una soglia di età massima e nessuno si prende la responsabilità di un intervento, ma che c'è la clinica privata che riesce a operarli comunque, con risultati alterni: a volte l'operazione riesce, a volte crea strascici fisici importanti
Voi di che scuola siete?
finchè c'è vita bisogna accanirsi sull'anziano e curarlo a oltranza?
oppure passata una certa età è meglio lasciare perdere e lasciargli vivere serenamente gli ultimi anni?