Un paio di anni fa tempo fa nella centralissima Kärntner Straße è stato aperto un negozio di formaggi olandesi.
Ci sono stata qualche volta, più che altro per curiosità, perché mi interessa tutti ciò che riguarda formaggi e il cibo in generale.
Nei giorni dell’inaugurazione i gestori hanno offerto ai clienti tanti formaggi da assaggiare, che dire…sono formaggi normali, non posso dire che sono eccezionali, ma forse la “colpa” è mia, perché ho gusti particolari, “radicati” o “viziati”. Alcuni li trovati buoni o accettabili, ma nulla di più.
I formaggi blu e rossi non lo ho nemmeno toccati.
La mia domanda è, come mai Henri Willig è riuscito ad aprire un negozio di formaggi nel cuore di Vienna, sempre piena di gente, il suo negozio era sempre stra pieno e pure adesso, nonostante la pandemia, la gente c’è, mentre nessun Paolo Rossi non è riuscito a farlo?
Henri raccoglie i profitti con la pala, Paoletto invece fa fatica a vendere pure nel proprio paese.
Sono fermamente convinta che i formaggi italiani sono molto meglio dei formaggi olandesi.
Gli austriaci e i turisti stranieri stravedono per tutto ciò che è italiano, adorano i formaggi italiani, spesso non guardano nemmeno i pezzi, Julius Meinl docet.
Non riesco a capire, cosa aspettano gli italiani ad aprire un negozio di formaggi, salse, mostarde e di altre prelibatezze nel cuore di Vienna per portare l’Italia nel mondo e diventare milionari o miliardi?
Sono poveri? Poco intraprendenti? Poco orgogliosi dei loro prodotti? Pigri? Non vogliono diventare milionari? Altro?
Non tirate fuori il Covid, non ha influito in alcun modo sulla vendita di formaggi e nemmeno sul cioccolato, di recente è stato aperto un negozio carissimo, ha sempre gente.