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  1. #21
    Baron Samedi
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    Predefinito Riferimento: Russia Mongolia: negoziato sull'uranio

    Citazione Originariamente Scritto da sitoaurora Visualizza Messaggio
    Appunto, l'hanno fatto tutti, pure il Giappone, a chiamare tecnici stranieri, più o meno educati, più o meno ipocriti (nel senso che non stanno li a sentenziare per potersi permettere di sputare sul piatto in cui mangiano), Se non ti piacciono quei posti, quei regimi, sei libero di andartene, puoi andare in Svezia a insultare i messi comunali, o negli Stati Uniti, dove ritieni che la gente non si vende i figli (e una cosa che puoi vedere negli ospedali, le ragazzi madri che contrattano sui figli da dare in adozione, prima che nascano, ci fanno pure i telefilm sopra).



    Quello che gioca a insultare gli altri, tutti gli altri, è un frustrato come te, ti rode, per qualche tuo motivo personale e ti sfoghi: vai pure in Svizzera e sparati tutto il ricavato delle tue consulenze ai regimi dittatoriali in psicofarmaci e cliniche di salute mantale, tutta roba sana per gli occidentali ipocritamente 'critici' come te.



    Qui no, invece...


    Non ci vuole un gran cervello per capire che se si distrugge tutto, come quando è crollato il Blocco Sovietico, le conseguenze non possono che essere queste. Probabilmente tu eri uno di quelli che faceva la rumba mentre crollava il muro, e adesso? Non ti va più bene perchè è brutto? Non ci voleva molta fantasia per capire che le cose sarebbero andate solo peggio.


    I mafiosi sono quei tizi con cui gli USA fanno affari qui in Italia, e sono quei tizi con cui il tuo non-onnipresente Soros fa affari (come Saakhashvili, Taqi, Pacolli e Berisha) e non mi pare siano il tipo di 'eurasiatici' di cui parliamo. Poi sei tu, Bush e Blondet che ritenete che a Yangon ci sia un regime comunista o socialista; non mi pare che qui ci si sia dimostrati così cretini.


    Neanche qui i pezzenti vengono visti bene, e neanche in Svezia o negli USA, e tantomeno in Israele (che mi pare siano l'Occidente per definizione)...


    E fanno BENE!! Pirla, hanno problemi gravi e ti lamenti che non accolgano i ficcanaso non richiesti e pieni di idee mistificanti. Vogliono i tenici, certo! Neanche le agenzie della cooperazione italiane accettano turistucci che si spacciano da volontari; anche loro vogliono tecnici, medici, agronomi e quant'altro; se poi anche queste siano corrotte come i regimi da te deprecati, è un discorso che riguarda l'Italia e l'occidente, e poco questo forum..


    Allora di che cazzo ti lamenti e sbraiti?
    I 'socialisti' e i 'comunisti' in Myanmar e in Mongolia, o anche in Cina, li vedi tu assieme a Blondet e altri squinternati come lui. Qui si parla della costruzione del progetto Eursiatico, o della contrapposizione agli USA, se non l'hai capito. Di quello che avviene a livello sociale ci interessa relativamente; é chiaro che non stanno bene come noi (per una questioncella secondaria chiamata Imperialismo). Sono i tizi dalla pancia piena e dalla finta insoddisfazione che scaricano tutti i mali e tutte le colpe sui 'governi corrotti locali.' Dimenticandosi, disonestamente, che quando c'è stato qualcuno che ha cercato di migliorare le cose a casa propria, é diventato sempre oggetto di attentati e omicidi operati dai lindi e onesti, 'incorrotti' governi occidentali, che hanno sempre infiltrato, a casa altrui, spie e killer sovente travestiti da turistucci... (Da Sanchez in Paraguay a Sankara in Burkina Faso, e Saddam Hussein è stato impiccato perchè aveva fatto dell'Iraq un paese moderno e avanzato, comunque. Ma anche così, avrebbe fatto schifo a te e altri fasullissimi 'indignati speciali').
    1)Vero.Tutti sputano per una ragione o per un altra nel piatto in cui mangiano.A me non piacciono?Io ci vivo da Re in certi posti.Ricordati: lo straniero quando e una gallina dalle uova d'oro e intoccabile ovunque....A meno che non faccia cazzate grosse...E pur di non ritornare nella merda gli occidentali serviranno ancora per un bel po....

    2)A dire la verita tu ti stai dimostrando un campione di tiro alla sega su contesti di cui a stento hai sentito parlare.Ripeto, si sta da Dio.Quello che fa ridere e parlare di socialismo in Mongolia

    3)Ma chi se ne frega del muro e dell'economie rottame prima del suo crollo.Oddio studiarne gli aspetti storici e un conto, esaltarsi per qualcosa di morto e sepolto e un altro (i trotzkysti ne hanno avuta di ragione da vendere riguardo determinate previsioni....).Rottame prima, rottame dopo, con iniezioni monetarie da parte delle banche"europee" astronomiche (le orde di mignotte in un certo senso sono state l'aspetto positivo di tale crollo :gluglu: )

    4)E che palle con ste lacrime di coccodrillo.Andropov mori prematuramente e non riusci a fare pulizia del merdaio brezneviano che sopravvive tutt'ora.I nomi?Nazarbajev, Alyev padre (ora ce il figlio), Karimov (messo da Rashidov), Ryzkhov (che non voglio sapere neanche se e vivo, basta solo sapere che mise Elcin), Chernomyrdin, il turkmenbashi (crepato anche lui).Come la definiresti sta gentaglia?Sarebbero meglio di Saakashvily?

    5)In Svezia il punkabbestia lo puoi fare...Prova a farlo a Shenzhen

    6)Forse non ci siamo capiti.Per grande parte di quelle centinaia di migliaia di occidentali, fino a quando ci sara manodopera a basso costo tutto cio andra bene.Basta che ci siano le sale massaggio a basso costo!Pirla sono coloro che vorrebbero intravederci sistemi alternativi in questi contesti senza capire neanche come funzionano!

    7)Ma perche mi nomini Blondet che non l'ho mai digerito??Carissimo, il caro Saddam e stato fatto fuori proprio grazie a quella repubblica di serpenti chiamata Iran su cui vi ci esaltate e che ha contribuito a suo modo allo sfaldamento sovietico sul fronte dell'Asia Centrale (oltre al volo Air France al serpente Khomeini e stato anche concesso di morire nel suo letto, a differenza di un Saddam o Milosevic...).Anti imperialismo ndo lo vedi che senza un mercato interno definitivo la Cina e destinata a sopravvivere solo ed esclusivamente grazie ai mercati di quell'occidente su cui sputi sopra???Senza merci da vendere all'occidente e titoli di stato a stelle strisce non conterebbero una cippa.Se fossero stati un sistema realmente alternativo, non avrebbero ricevuto alcun colpo, ne loro ne i russi.Ripeto, se puoi giocare a fare l'antimperialista al computer, lo devi anche a certe politiche discriminatorie attuate dall'occidente nel corso di questi anni, per avere standard di vita superiori al normale rispetto ad altri paesi.Non vi sono alternative, lo sviluppo ineguale e ovunque, da Pechino a Jakarta.Che cambierebbe se cambiassero gli equilibri globali?Nulla, le differenze tra i vari paesi sono nulle.

  2. #22
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    Predefinito Riferimento: Russia Mongolia: negoziato sull'uranio

    Citazione Originariamente Scritto da ulver81 Visualizza Messaggio
    2)Che non e possibile parlare di stato sociale con un sistema del genere.
    Mah.. Opinioni.

    3)Attenzione pero.Se un privato compie un azzardo di tasca propria, ha tutto il diritto di godere di privilegi.Altrimenti si delocalizza, semplice.In Italia e piu o meno un sistema misto clientelare fatto di stato e privato, come nel 90% dei paesi al mondo: dipende dal modo di chi li gestisce i soldi.
    Questo è da vedere.

    4)Gli stessi criteri per cui piu o meno rompono le palle ai turchi.Poi ci sarebbe la questione spinosa dei visti, ma questa e un altra storia
    E allora? Parli dell'UE come se fosse un ente metafisico. Ripeto i criteri dell'UE possono essere soggetti a critica, non sono infallibili come il papa.

    5)Niente, che berlusca si sta muovendo nel verso giusto.
    quoto

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da ulver81 Visualizza Messaggio
    1)Vero.Tutti sputano per una ragione o per un altra nel piatto in cui mangiano.....
    Che cambierebbe se cambiassero gli equilibri globali?Nulla, le differenze tra i vari paesi sono nulle.
    Bah, ci sarebbe non poco da rispondere al cumulo di seghe che ti fai tu, oscenamente davanti a tutti nel forum...
    Forse, li, per gente come te, si sta da dio; soprattutto in Thailandia e Cambogia, ... li ci stanno da dio i pedofili, alta espressione della superiorità occidentale da te avanzata...
    Ma argomentare non serve a niente, forse perchè sei un troll meglio ammaestrato di altri, dato che dici di conoscere e di frequentare quei luoghi, ma poi non dici mai dove sei... (hai paura che ti scopriamo? Vabbeh!)
    Ho altro da fare che stare appresso a un troll; ma visto che alla fine dici che 'Che cambierebbe se cambiassero gli equilibri globali?' e quindi tanto non cambia nulla, e tutto va bene così (e non è vero, perchè altrimenti ci sarebbero un pò meno guerre in giro), mi sorge spontanea la domanda (a parte l'ipotesi del troll):
    Che minchia ci fai qui?:mmm:

    Non attendendo la domanda,
    saluti e buone mignotte a tutti,:gluglu:
    passo ad altro, di tempo ne ho sprecato già abbastanza.
    iaociao:

    Ps Evviva il Mafioso!

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da JnanaTapas Visualizza Messaggio
    Mah.. Opinioni.



    Questo è da vedere.



    E allora? Parli dell'UE come se fosse un ente metafisico. Ripeto i criteri dell'UE possono essere soggetti a critica, non sono infallibili come il papa.



    quoto
    1)La matematica non lo e.Ironia della sorte, l unica se ricordo bene a mettere nel proprio programma tale sistema di tassazione fu proprio la santadeche li....

    2)Cosa?

    3)Chi ha detto che infallibile

  5. #25
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    Predefinito Riferimento: Russia Mongolia: negoziato sull'uranio

    Citazione Originariamente Scritto da sitoaurora Visualizza Messaggio
    Bah, ci sarebbe non poco da rispondere al cumulo di seghe che ti fai tu, oscenamente davanti a tutti nel forum...
    Forse, li, per gente come te, si sta da dio; soprattutto in Thailandia e Cambogia, ... li ci stanno da dio i pedofili, alta espressione della superiorità occidentale da te avanzata...
    Ma argomentare non serve a niente, forse perchè sei un troll meglio ammaestrato di altri, dato che dici di conoscere e di frequentare quei luoghi, ma poi non dici mai dove sei... (hai paura che ti scopriamo? Vabbeh!)
    Ho altro da fare che stare appresso a un troll; ma visto che alla fine dici che 'Che cambierebbe se cambiassero gli equilibri globali?' e quindi tanto non cambia nulla, e tutto va bene così (e non è vero, perchè altrimenti ci sarebbero un pò meno guerre in giro), mi sorge spontanea la domanda (a parte l'ipotesi del troll):
    Che minchia ci fai qui?:mmm:

    Non attendendo la domanda,
    saluti e buone mignotte a tutti,:gluglu:
    passo ad altro, di tempo ne ho sprecato già abbastanza.
    iaociao:

    Ps Evviva il Mafioso!

    Buone seghe, non hai neanche le capacita di argomentare, dunque non sprecare il tuo tempo, torna a giocare con le figurine di Breznev iaociao: Potresti almeno fartele su una bella ragazza anziche su quel mafioso.

    P.S. Nel Myanmar dei tuoi sogni ci sono quei personaggi da te descritti molto piu che nell'avanzata Thailandia, in quanto "proprietari di valuta pregiata".Ma tanto nun te ce fanno anda, dunque sogna sogna iaociao:

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da ulver81 Visualizza Messaggio
    1)La matematica non lo e.Ironia della sorte, l unica se ricordo bene a mettere nel proprio programma tale sistema di tassazione fu proprio la santadeche li....

    2)Cosa?

    3)Chi ha detto che infallibile
    1) Che c'entra la matematica con lo stato sociale.

    2) È da vedere se nel caso che.. andrebbe come dici tu.

    3) Non è una risposta.

  7. #27
    Baron Samedi
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    Citazione Originariamente Scritto da JnanaTapas Visualizza Messaggio
    1) Che c'entra la matematica con lo stato sociale.

    2) È da vedere se nel caso che.. andrebbe come dici tu.

    3) Non è una risposta.
    1)L'economia e fatta di numeri, non di sterili proclami.Lo stato sociale in Russia non esiste.La ragione e anche il sistema di tassazione particolare.
    Ma almeno ora hanno in consumi a differenza dell era del rottame sovietico.

    2)Da vedere cosa?E una logica naturale.

    3)Dai un'occhiata a tutti i parametri di entrata paese per paese della Ue

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da ulver81 Visualizza Messaggio
    1)L'economia e fatta di numeri, non di sterili proclami.Lo stato sociale in Russia non esiste.La ragione e anche il sistema di tassazione particolare.
    Ma almeno ora hanno in consumi a differenza dell era del rottame sovietico.

    2)Da vedere cosa?E una logica naturale.

    3)Dai un'occhiata a tutti i parametri di entrata paese per paese della Ue
    1) Ma per stato sociale cosa intendi, scusami?

    2) Se uno interviene politicamente, no.

    3) Sì ma non capisco cosa ci interessi. :-D

  9. #29
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    Cool Riferimento: Russia Mongolia: negoziato sull'uranio

    L’uomo di San Pietroburgo
    Russia, grazie alla crisi Putin si è sbarazzato degli ultimi oligarchi


    di
    Roberto Santoro
    1 Giugno 2009

    Il 22 agosto del 1991 i generali rinchiusi negli uffici moscoviti del KGB furono costretti ad assistere a uno spettacolo che non avrebbero mai immaginato. La folla che aveva appena salvato Gorbaciov dai golpisti che volevano deporlo si diresse compatta verso la statua del fondatore del KGB, Felix Dzerzhinsky, per abbatterla. Uno dei generali presenti – Alexei Kondaurov, che aveva servito il Paese dal 1972 – commentò: “Mi sento tradito da Gorbaciov, da Eltsin, dall’impotenza dei golpisti”. E guardando i manifestanti che calpestavano i simboli del potere comunista, “Vi prometto che la vostra vittoria avrà vita breve”.

    Ci sono voluti quasi vent’anni ma la profezia si è avverata. Oggi l’ex presidente e attuale primo ministro della Russia, Vladimir Putin – un ex agente del KGB – ha rimesso lo Stato al centro del potere politico ed economico, sconfiggendo uno alla volta tutti gli avversari che lo ostacolavano e restando l’unico arbitro e vincitore della guerra di potere successiva al crollo dell’Unione Sovietica.

    Quando l’URSS collassa, all’inizio degli anni Novanta, restano tre gruppi a spartirsi le spoglie dell’impero. “La Famiglia”, i “Siloviki” e gli “Oligarchi”. La Famiglia è il clan di Eltsin, parenti, amici e sodali del curatore fallimentare del comunismo. I siloviki sono invece “gli uomini del potere”, ex KGB, agenti della sicurezza, nazionalisti convinti che la Russia tornerà a risorgere molto presto. Gli oligarchi, infine, sono gli uomini d’affari apparsi sulla scena nell’ultima fase della parabola gorbacioviana, quando si credeva che affidandosi a giovani economisti occidentalizzati, in jeans e personal computer, il sistema potesse essere riformato in maniera graduale.

    Le cose vanno diversamente. Nel ’91 l’economia del Paese è allo sbando e sta vivendo una depressione che somiglia a quella che colpì gli Usa e l’Europa Occidentale negli anni Trenta. Il Pil e la produzione industriale sono in flessione costante, l’inflazione sfiora il 65 per cento, le esportazioni sono dimezzate. Senza le entrate del petrolio, la finanza pubblica è allo sfascio. La “Terapia Shock” seguita da Eltsin per rivitalizzare l’economia letargica del comunismo con una scossa di privatizzazioni selvagge produce un capitalismo di rapina che avvantaggia gli oligarchi, capaci di brigare sottobanco per mettere insieme enormi fortune. “Sottobanco” non vuol dire che queste operazioni finanziarie avvengono per forza in modo illegale: la Russia vive un vuoto legislativo che permette di diventare miliardari sfruttando i buchi nei codici sovietici. Uomini d’affari, profittatori e boss mafiosi partono all’arrembaggio.

    E’ un Far West in cui nascono agglomerati finanziari che spaziano dal gas al petrolio e perché no agli allevamenti di maiale. Un’economia improduttiva che succhia ricchezze dallo stato senza creare sviluppo. I controlli del governo sono debolissimi, se non inesistenti, e gli asset industriali e finanziari dell’economia sfuggono di mano allo stato passando nelle mani di privati senza scrupoli che si dotano di milizie personali per farsi la guerra tra loro e difendere interessi di parte.

    Interi pezzi dello stato comunista vengono svenduti (il piano dei “voucher” nel ’92-’94, lo schema loans for share degli anni successivi), e gli oligarchi – liberi da ogni controllo fiscale – accumulano straordinarie ricchezze senza avere alcun progetto d’investimento ma per riuscire a fare quanti più soldi possibili nel più breve tempo possibile. Nascono imperi finanziari d’argilla destinati a fallire (e in parte a risorgere) quando le riforme eltsiniane vanno in fumo con la svalutazione del rublo nel 1998. Gli oligarchi non sono stati in grado di proteggere la Russia dalla povertà e neppure di tutelare i propri interessi. Quelli che sopravvivono iniziano a comportarsi come ‘veri’ uomini d’affari, pensando a reinvestire quello che guadagnano e scegliendo degli asset strategici al posto degli irrazionali agglomerati precedenti.

    Ma nel frattempo è arrivato Putin. Sono tornati al potere (politico) i siloviki. Alla fine degli anni Novanta, il clan eltsiniano viene infiltrato e alla fine espugnato dalla cosiddetta “Brigata di San Pietroburgo”, la città russa di cui Putin è stato "sindaco" – circondandosi di ex compagni del Kgb, reduci dell’Afghanistan e della Guerra Fredda, giovani tecnocrati pronti ad aprirsi all’Occidente senza perdere di vista gli interessi della Russia (come l’attuale presidente russo Medvedev, che ha guidato a lungo Gazprom e segue Putin dai tempi di San Pietroburgo). Sono stati i siloviki presenti nella "Famiglia" a favorire l’ascesa di Putin, prima a premier e poi a presidente del Paese.

    Nel marzo del 2000 Putin chiama a rapporto gli oligarchi sopravvissuti al crollo del rublo. In questa fase i siloviki controllano già il ministero dell’interno e quello degli esteri, l’FSB (il successore del KGB), e le altre strutture delle sicurezza e militari che Eltsin aveva cercato di preservare; oltre, naturalmente, al ministero delle finanze e dell’economia. Il progetto putiniano di riprendere il controllo dello Stato è riuscito ma la Russia è un Paese debole e gli oligarchi ancora troppo forti. Questi ultimi hanno scelto Londra come città d’elezione (“La Mosca sul Tamigi”) e finiscono spesso sui rotocalchi per i loro stile di vita eccessivo e sopra le righe.

    Nella prima fase della sua presidenza Putin non li affronta di petto ma gli pone due condizioni. La prima è che bisogna iniziare a pagare le tasse. La seconda è che dovranno restare fuori dalla politica. Chi non si piega, come Mikjail Khodorkovsky, il magnate del gigante petrolifero Yukos, finisce in Siberia, dov’è rimasto da allora. Altri scelgono la via dell’esilio. I loro uomini vengono arrestati o finiscono male, molto male. Nel 2004 Putin dà il via libera definitivo a quella accelerazione del processo di ‘verticalizzazione’ del potere che gli consentirà di dare il benservito ai suoi ultimi avversari. Il “modello Yukos” è un buon esempio di come lo Stato russo si sia riappropriato di quelli che considera “settori strategici” della propria economia. Riconquistare Yukos significa disporre di una compagnia che all’epoca controllava il 2 per cento delle forniture petrolifere globali, in un Paese che il primo produttore al mondo di gas e il secondo di petrolio.

    Nascono i “Silovarchi”, i boiardi del Cremlino, che hanno dalla loro parte le strutture della forza (FSB, giudici, esercito). Quando arriverà la tempesta finanziaria del 2008, godranno per primi del (risicato) bailout putiniano. I cremlinologi intervistati da “Stratfor” ritengono che oggi “il 78 per cento del governo russo, del business e delle leadership sociali, sono collegate ai servizi segreti eredi del KGB”.

    E gli oligarchi? La grande crisi rischia di spazzarli via. Travolti dai debiti, accusati di essere “anti-patriottici”, dopo i buoni risultati ottenuti negli anni del boom russo, adesso sono costretti ad andare a bussare al Cremlino per essere salvati. Molti di loro sono spariti dalla classifica di “Forbes”, più della metà fra il 2008 e il 2009. Il Cremlino aveva promesso un piano di salvataggio dell’economia che viaggiava sui 100 miliardi di dollari. Poi, dopo averne sganciati una decina, ha congelato il programma per selezionare una per una le compagnie da salvare. Può valere l’esempio di Alexander Abramov, lo scienziato diventato magnate dell’industria russa dell’acciaio: la sua compagnia – Evraz Group – ha perso il 90 per cento del suo valore dall’inizio del 2008. Putin lo ha accusato di affamare il popolo russo. Abramov oggi deve affrontare da solo le fluttuazioni del mercato senza protezioni politiche.

    Anche per gli oligarchi che si sono schierati con il Cremlino è solo questione di tempo. Per salvare il suo gioiello, la Rusal, Oleg Deripaska ha messo una parte delle sue fortune nelle mani dello stato, garantendosi un credito privilegiato e dei rapporti molto stretti con Putin. Deripaska ha perso la sua autonomia ma potrebbe diventare il prossimo capo del gigante dell’acciaio che Putin ha intenzione di creare fondendo le diverse compagnie del settore, nella più grande impresa produttrice di alluminio, nickel e acciaio al mondo. Dopo Gazprom e Rosneft, il progetto di economia statale si sta espandendo. Nello stesso tempo il premier continua a fare terra bruciata intorno agli avversari che resistono. L’accordo stipulato tra Russia e Cipro dà al Cremlino la possibilità di accedere alle liste riservate dei cittadini russi che usano Cipro come un paradiso fiscale.

    Forse qualcuno degli oligarchi riuscirà a sopravvivere alla crisi senza scendere a patti con Putin. Ma in ogni caso questa classe spregiudicata e molto spesso incurante dell’interesse nazionale è destinata a perdere la sua indipendenza. Se al controllo dell’economia aggiungiamo quello politico (nella Duma, il parlamento russo) e quello sociale (con la repressione del dissenso interno), ci accorgiamo che Putin ha davvero vinto la partita e che la profezia del generale Kondaurov si è realizzata in tempi piuttosto brevi.

    Fonte:http://www.loccidentale.it/articolo/...russia.0072415

 

 
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