Originariamente Scritto da
don Peppe
semmai il fondo della sua storia l'Ha passato tra la metà del diciannovesimo secolo e quella del ventesimo secolo, era che in Cina è ricordata come il secolo delle umiliazioni, quando a causa del colonialismo dei paesi europei, usa e Giappone, morivano decine di milioni di cinesi, tra guerre per imporre ai cinesi la libertà dei colonizzatori stranieri di vendere l'oppio, carestie con tanto di casi di cannibalismo vere, non come quelle fale invetate dalla propaganda anticomunista e da aborti editoriali come il libro nero del comunismo, quando la stragrande maggioranza dei cinesi erano analfabeti, i cittadini cinesi erano trattati da stranieri in casa loro, nei locali e negli alberghi gestiti dai colonizzatori stranieri, c'erano i cartelli vietato l'ingresso ai cani ed ai cinesi, epoca conglusa con i crimini e le stragi di milioni di cinesi effettuata dagli invasori giapponesi, dopo la rivoluzione il partito comunista cinese ha fatto moltissimi errori gravi e cazzate, come la rivoluzione culturale, il grande balzo in avanti, il supporto ai gueriglieri maoisti teste dic azzo in Afghanistan, aperture al capitalismo, sono molto critico verso l'attuale modello cinese, ma è inconfutabile il fatto che da quando i comunisti hanno fatto la rivoluzione, la qualità della vita in Cina non ha fatto altro che migliorare, semmai sarebbe rimasta un'enorme etiopia se avessero vinto i cosidetti nazionalisti, che come tutti i "nazionalisti" sono sempre i primi a sendere la propria nazione agli stranieri-
Da quando è crollata la barriera antifascista di BErlino, che il capitalismo senza più il blocco sovietico che ne limitava la sua barbarie sta tornando ad essere quello che era a fine ottocento ed inizio novavento, da trenta anni nei paesi capitalisti a cominciare dall'Italia assistiamo all'aumento di miseria, disoccupazione, delocalizazioni delle aziende, privatizzazioni selvagge, migrazioni di massa, criminalità, corruzione, ma la propaganda anticomunista ha così rincoglionito la popolazione da far credere che il capitalismo porta il benessere e sviluppo ed il socialismo la miseria ed il sottosviluppo