Tbilisi Pride cancellato dopo che migliaia di teppisti hanno minacciato attivisti LGBTIQ e giornalisti

Il primo ministro Irakli Garibashvili ha incredibilmente accusato la comunità LGBT+ delle violenze, affermando che era “irragionevole” organizzare un Pride. La Chiesa Ortodossa georgiana ha accusato il Pride di voler “legalizzare il peccato”. Questi sono i drammatici risultati.



Il Tbilisi Pride del 2021 non si farà. Gli organizzatori hanno cancellato la sfilata che si sarebbe dovuta tenere ieri, in Georgia. Gruppi di hooligan filo-russi e anti-LGBTIQ sono stati infatti invitati in città per boicottare il Pride. Migliaia di manifestanti omofobi si sono presentati all’appello, assaltando gli uffici del Tbilisi Pride.

Giorgi Tabagari, Direttore Esecutivo Tbilisi Pride, ha denunciato: “Non possiamo scendere in strada insieme a migliaia di omofobi sostenuti dal governo, rischiando le nostre vite”. Secondo Hans Verhoeven, che è in Georgia per sostenere il Tbilisi Pride come ambasciatore del Pride di Amsterdam, “gli organizzatori del Tbilisi Pride hanno un disperato bisogno di spazi sicuri. Sono stati ospitati negli uffici di diverse organizzazioni pro-democrazia ma devono continuamente spostarsi poiché vengono sempre traditi. Invito le ambasciate degli Stati membri dell’UE ad accogliere immediatamente gli organizzatori del Tbilisi Pride nelle loro sedi, e fornire loro la sicurezza necessaria. Le loro vite sono in pericolo”.

Secondo Rémy Bonny, direttore esecutivo di Forbidden Colours, è vergognoso che la delegazione dell’UE in Georgia non abbia rilasciato una dichiarazione a sostegno del Tbilisi Pride, nonostante i numerosi appelli dei membri del Parlamento europeo. “Le vite delle persone queer georgiane sono minacciate da teppisti anti-LGBTIQ e l’UE non è nemmeno in grado di rilasciare una dichiarazione, chiedendo alle autorità georgiane di fornire loro sicurezza“.

I video condivisi sui social media mostrano un gruppo di uomini che scalano un palazzo e si arrampicano sul balcone degli uffici del Tbilisi Pride, strappando bandiere rainbow. “Nessuna parola può spiegare le mie emozioni e i miei pensieri in questo momento. Questo è il mio spazio di lavoro, la mia casa, la mia famiglia. Sono solo di fronte a gravi violenze”, ha cinguettato Tamaz Sozashvili, co-fondatore del Tbilisi Pride.

Mariam Kvaratskhelia, attivista LGBT+ e co-fondatrice di Tbilisi Pride, ha affermato che gli organizzatori dell’evento erano al sicuro, ma ha aggiunto che almeno 10 giornalisti sono rimasti feriti quando membri dell’estrema destra e della Chiesa ortodossa della Georgia hanno assaltato tutto e tutti. Un giornalista ha riferito di essere stato picchiato con un bastone, mentre altri giornalisti hanno visto rompere le loro macchine fotografiche e le attrezzature dalla folla di estrema destra.

Un video mostra un uomo su uno scooter all’assalto di un gruppo di giornalisti. Il primo ministro Irakli Garibashvili ha incredibilmente accusato la comunità LGBT+ delle violenze, affermando che era “irragionevole” organizzare un Pride. “Lo svolgimento della cosiddetta marcia del Pride non è ragionevole in quanto crea minacce di scontri civili”, ha affermato, aggiungendo che tali eventi sono “inaccettabili per un ampio segmento della società georgiana“.

Gli attivisti hanno affermato che la polizia è rimasta a guardare le violenze, invece di intervenire, mentre il Ministero degli affari interni del paese ha rilasciato una dichiarazione in cui invitava gli organizzatori del Tbilisi Pride a cancellare l’evento causa rischi per la sicurezza. “Le azioni del governo hanno dimostrato ancora una volta che non sono disposti ad adempiere alle proprie responsabilità dirette”, hanno affermato gli organizzatori in una nota. “Le osservazioni vergognose, crudeli, anti-statali e anti-occidentali del primo ministro Irakli Gharibashvili, in cui ha dato la colpa e la responsabilità dell’aggressione agli attivisti, sono una continuazione della crudele, efferata politica in stile russo che è stata coordinata dalla leadership politica del Paese e dai gruppi filorussi”. “Considerando gli eventi di oggi, non ci aspettiamo che il Ministro degli Interni svolga adeguatamente il proprio dovere poiché vediamo che non stanno rispondendo alla violenza davanti ai loro occhi; l’enorme ondata di odio che stiamo osservando in questo momento è ispirata e supportata dal governo e dalla polizia”.

15 ambasciate hanno esortato il governo della Georgia a intervenire: “La partecipazione a riunioni pacifiche è un diritto umano garantito dalla costituzione della Georgia. La violenza è semplicemente inaccettabile e non può essere scusata. Chiediamo ai leader e alle forze dell’ordine della Georgia di agire rapidamente per proteggere coloro che esercitano i loro diritti costituzionali alla libertà di espressione e di riunione, per proteggere i giornalisti che esercitano la libertà di stampa e per condannare pubblicamente la violenza”.

La Chiesa Ortodossa georgiana ha accusato il Pride di voler “legalizzare il peccato”.

https://www.gay.it/tbilisi-pride-can...rnalisti-video

Si mette qualunquisticamente male con questi barbari retrogradi che minacciano la stabilità democratica europea. Andrebbero combattuti a muso duro, altrimenti il male satanico, che risiede prevalentemente nella Russia putiniana e negli ortodossi, rischia di far collassare la nostra civiltà



L'unica autodifesa personale che tollero è quella nei confronti delle persone LGBTIQ, per questo credo fortemente che dovrebbero armarsi e difendersi contro la barbarie che li vorrebbe sottomettere e opprimere.