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  1. #41
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    https://calabria7.it/scoperta-popola...ente-genetica/

    Abbiamo prove di differenze tra la Calabria a nord e a sud dell’Istmo di Marcellinara per quanto riguarda la flora e la fauna; ma ora sappiamo che esiste variabilità anche per l’Homo sapiens che la abita”. Ad annunciarlo è Rosalba Petrilli biologa appassionata di etno-botanica, cofondatrice e direttrice dell’Orto botanico comunale di Girifalco che collabora con l’Università di Bologna in alcuni studi di biologia applicata al DNA dei popoli. “Al momento l’esistere di due popolazioni ancestrali differenti per la Calabria settentrionale e meridionale – spiega Petrilli – può essere uno spunto interessante per una speculazione anche di carattere culturale. Ancora più interessante è però l’esistenza in Aspromonte di un’etnia con una propria componente genetica, mai rilevata prima: un’enclave di lingua greca in un contesto genetico calabrese, o comunque più vicino ai calabresi che ad ogni altra popolazione”.

    Origini risalenti al neolitico

    “Un risultato inatteso e ancor più sorprendente, se consideriamo che le loro origini sembrano affondare nei flussi migratori che interessarono le sponde del Mediterraneo fin dal Neolitico. Il suono di una lingua arcaica, – sottolinea la biologa – la conservazione delle tradizioni, il modo di rapportarsi al prossimo danno chiaramente la sensazione di trovarsi di fronte ad una popolazione dalla lunga storia; ma la sensazione trova ora un fondamento. La biologia molecolare sta aiutando a dare risposte sempre più precise sul nostro passato. Sarebbe lo strumento di indagine d’elezione, per esempio, per scoprire l’origine di quegli indigeni che si unirono a Pitagora presso Capo Lacinio, a pochi chilometri da Crotone. Nell’attenta ricostruzione di
    Salvatore Mongiardo si ipotizza che, originariamente, un popolo detto dei Lacini abitasse le terre attorno al Golfo di Squillace. Ritroviamo infatti il toponimo “Lacina” nel comprensorio montano delle Serre Calabre come importante sito di interesse comunitario (SIC): una preziosa zona umida con una grande ricchezza di habitat ad alta concentrazione di specie rare, relitte e al limite meridionale della loro distribuzione geografica”.

    Analisi del DNA

    “Sarebbe possibile – chiarisce Petrilli – verificare se vi siano stati contatti tra gli abitanti dell’area della Lacina a sud dell’Istmo di Marcellinara e di Capo Lacino a nord dell’Istmo. Disponendo di campioni antichi, attraverso l’analisi del loro DNA l’indagine sarebbe immediata; ma tutti noi portiamo all’interno delle nostre cellule un mosaico dei segmenti di DNA dei nostri antenati e potremmo risalire anche a lontanissime parentele, con analisi opportune. Per esempio, nei campioni rilevati in Aspromonte e in provincia di Catanzaro, a Girifalco, Jacurso, Tiriolo e Pentone abbiamo notato che gli individui che hanno in comune segmenti di DNA di una certa classe di lunghezza mostrano legami di parentela che si esauriscono principalmente all’interno della stessa area. Se invece consideriamo i segmenti di DNA in comune per classi di lunghezza più brevi (indicativi di parentele più lontane), si rintracciano collegamenti genetici tra centri anche distanti tra loro. Analogamente, raccogliendo campioni opportunamente selezionati nelle due aree di interesse, potremmo valutare l’intensità di eventuali relazioni genetiche e magari scoprire anche le
    ascendenze del popolo dei Lacini”.

    I parenti dei calabresi

    “È infatti possibile rintracciare le componenti che contribuiscono a descrivere una popolazione. Nei nostri campioni, ad esempio, – afferma Petrilli – sono stati rilevati gli apporti genetici riconducibili ai neolitici
    iraniani ed anatolici; ai cacciatori raccoglitori-occidentali e a quelle popolazioni provenienti dalle steppe ponto-caspiche della prima e media Età del Bronzo identificabili con la cultura di Jamna e riferita ai tardi proto-indoeuropei nella teoria kurganica. Sono stati messi a confronto campioni sardi, del nord Italia, di Benevento, di Castrovillari, di Catanzaro e d’Aspromonte. I sardi sono spesso presenti negli studi di biologia molecolare anche in virtù della loro posizione ‘outlier’ (fuori norma) nel panorama genetico europeo. Sono considerati i discendenti dei più antichi agricoltori orientali giunti in Europa; recano infatti una quota importante di componente neolitica anatolica e iraniana. Conservano una componente derivante dalla popolazione di cacciatori-raccoglitori presente sull’isola prima dell’arrivo dei neolitici e sono stati poco interessati dalla discesa delle popolazioni delle steppe ponto-caspiche. La componente delle popolazioni delle steppe è invece importante per l’Italia settentrionale ed è risultata presente anche negli Etruschi, che un recente studio internazionale afferma essere nativi del suolo italico. La componente delle popolazioni delle steppe diminuisce da nord a sud, così come quella dei cacciatori-raccoglitori, mentre aumenta la componente neolitica e in particolare, molto curiosamente, quella iraniana”.

    La proposta

    “Sarebbe molto interessante – propone Petrille – organizzare una ricerca multidisciplinare che coinvolgesse storici, archeologi, antropologi, linguisti ed altri specialisti, finalizzata a definire le dinamiche e le caratteristiche del popolamento umano in tutta la regione Calabria. A causa degli sconvolgimenti tellurici e di quello che oggi chiamiamo dissesto idro-geologico, ma anche probabilmente per un difetto d’attenzione, abbiamo poche seppur interessanti tracce archeologiche della presenza umana in epoca paleolitica, mentre più numerosi sono i reperti di epoca neolitica. In un contesto naturale come quello calabrese (montagne boscose circondate dal mare, grotte, pianure fertili, corsi d’acqua e sorgenti purissime), è plausibile immaginare un momento in cui, gli uomini non ebbero la necessità di competere per le risorse alimentari. È consuetudine stabilire un nesso causale tra la nascita dell’agricoltura e l’origine delle civiltà: si sostiene correntemente che gruppi di cacciatori-raccoglitori avessero cominciato a coltivare la terra, diventando stanziali; il surplus di cibo, conseguente alle nuove tecniche di produzione, avrebbe favorito così lo sviluppo di società complesse. A Göbekli Tepe, nell’odierna Turchia, ben 11.600 anni fa cacciatori-raccoglitori costruirono il tempio più antico ad oggi conosciuto. La mole di lavoro deve aver occupato migliaia di persone per molto tempo. Per far fronte all’esigenza di sfamare gli operai si incominciò a coltivare. Effettivamente, tracce di un centro agricolo sono emerse a poca distanza da Göbekli Tepe. L’impulso originario capace di riunire gruppi di cacciatori-raccoglitori, di dare loro un motivo per sopportare la fatica dell’impresa e far così nascere la civiltà, dunque sarebbe stato il senso del sacro. In linea con il ragionamento di Salvatore Mongiardo, a Göbekli Tepe abbiamo evidenze materiali di una civiltà formale. La civiltà sostanziale, ossia “quella del corretto agire e del vivere felice”, sarà invece da riportare alla luce dal profondo della nostra interiorità anche in virtù di ciò che potremmo aver ereditato dai Lacini”.

  2. #42
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Citazione Originariamente Scritto da Daniela Masnari Castelanelli Visualizza Messaggio
    Gli italiani non sono un popolo omogeneo, come ben sapete, ci sono state numerose invasioni nel corso dei secoli.
    Oggi le facce degli italiani sono il risultato di queste popolazioni antiche e medievali.
    Ovviamente un test del DNA sarebbe il top, ma tante persone, come la sottoscritta, non lo hanno ancora fatto. Pertanto si possono ipotizzare quali popolazioni ci hanno influenzato solo attraverso il nostro aspetto esteriore.
    Tutto ciò per dirvi che mi piacerebbe aprire un thread dove si parla proprio di questo, di storia, di influenze genetiche ecc. culture e dialetti delle varie regioni italiane.
    E perché no? Magari postando delle foto e classificandoci a vicenda, per scoprire tramite l'opinione altrui da quali popoli siamo stati influenzati.
    È veramente curioso vedere come una stessa nazione mostri facce diverse. Non a caso per qualche storico l'Italia era solo un'espressione geografica.
    Che dire, buona chiacchierata e non lasciamo andare questo thread nel vuoto.


    Inviato dal mio SM-A125F utilizzando Tapatalk
    Falso, secondo studi dal tempo della roma classica, il dna degli italiani è mutato del 5% e del 15% in Sicilia, date per certo quello che non lo è affatto..
    La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
    HENRY KISSINGER
    @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!

  3. #43
    ik manèbimus òptime
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Citazione Originariamente Scritto da UnizoO Visualizza Messaggio
    Non esistono gli italiani, ma esistono varie etnie più o meno eterogenee sparse per l'Italia frutto per l'appunto di queste invasioni.
    Invasioni che però hanno avuto termine oramai un millennio fa (per la maggior parte almeno) andando quindi ad aver formato le varie differenze in Italia, anche se non hanno confini etnici precisi, grossomodo divisi come Sardegna, Sicilia-Calabria, Sud Italia e Centro e Nord-ovest e Nord-est.
    Queste senza contare le minoranze extra-italiche (sud tirolesi, ladini, mocheni, bavaresi-cimbri ecc
    Falso, falso e falso..., le invasione sono sempre state minoritarie rispetto alla maggioranza della popolazione, gli unici barbari ad essere rimasti in Italia sono i Longobardi, poco più di 100.000 individiui,i cimbri sono stati stermiati, i goti idem nella guerra gotico bizantina, gli italiani sono sempre esistiti.
    La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
    HENRY KISSINGER
    @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!

  4. #44
    ik manèbimus òptime
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Citazione Originariamente Scritto da GILANICO Visualizza Messaggio
    E i Walser tra il Piemonte e la Val d'Aosta.
    Ignorante Walser vuole dire Vallesano, e gente che proieve del Canton Vallese, zona da sempre contesa con in ducato lombardo.
    La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
    HENRY KISSINGER
    @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!

  5. #45
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Anche i Dauni sembrerebbero appartenere allo stesso cluster dell'Italia del nord e degli Etruschi. Quello che sta emergendo dagli studi degli ultimi anni è che la popolazione della penisola, prima della colonizzazione greca, fosse molto omogenea da nord a sud. Si distanziavano solo Sicilia e Sardegna che rimasero invece molto "neolitiche" fino all' età del ferro

    Da qui:https://anthrogenica.com/showthread....ron-Age/page34

  6. #46
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Unraveling the genetic history of Italians: a genome-wide study of Iron Age Italic populations
    Zaro Valentina (1), Vergata Chiara (1), Cannariato Costanza (1), Modi
    Alessandra (1), Vai Stefania (1), Pilli Elena (1), Diroma Maria Angela (1),
    Caramelli David (1), Lari Martina (1)
    1 - Department of Biology, University of Florence, Florence, Italy (Italy)
    The high genetic variability of present-day Italians reflects a complex scenario of past
    population dynamics dating back not only to Late Paleolithic and Neolithic but also Metal Ages. Although many archaeogenetic studies have been recently carried out to
    investigate the peopling of Europe, only few genomic data have been reported from
    Italic populations so far, especially the ones belonging to the last phase of Metal
    Ages: the Iron Age. To outline a picture of Iron Age genetic variability within the
    Italian context and infer potential gene flow patterns, we collected 78 human remains
    from 8 Iron Age necropolises covering 5 different regions of Italy (Emilia-Romagna,
    Umbria, Marche, Latium and Sicily). Double stranded half-UDG libraries were
    produced and then shotgun sequenced on an Illumina NovaSeq6000 platform to
    allow for an initial screening of the samples. Raw reads were processed using the
    EAGER pipeline and then assessment of DNA authenticity and sex determination
    were performed. Preliminary population genetics tests were run on genotyped data
    by building a west Eurasian PCA including all the samples with at least 10.000 SNPs covered on the Affymetrix Human Origins panel. The first results highlight an affinity
    of the majority of the samples with previously reported Iron Age individuals from Italy,
    while all samples from Sicily overlap with the genetic variability observed in this area
    during the Bronze Age. Our aim is to deeper investigate these samples which can significantly contribute to better understand past peopling dynamics of the Italian peninsula and reconstruct modern Italians' genetic history

  7. #47
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Mappa sulla Italian admixture, non so bene cosa voglia dire, deve essere una di quelle componenti dei test commerciali

  8. #48
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Citazione Originariamente Scritto da scomunista Visualizza Messaggio
    Falso, falso e falso..., le invasione sono sempre state minoritarie rispetto alla maggioranza della popolazione, gli unici barbari ad essere rimasti in Italia sono i Longobardi, poco più di 100.000 individiui,i cimbri sono stati stermiati, i goti idem nella guerra gotico bizantina, gli italiani sono sempre esistiti.
    esatto....fino al 1955 grosse invasioni ( al Nord) poi diventate stanziali in Italia non ne abbiamo mai avute
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

  9. #49
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna

  10. #50
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    Predefinito Re: Etnie, fenotipi e sangue degli italiani

    Con un programmino online e le coordinate ho ottenuto questo modello per i Sardi. La distanza è bassa quindi il modello è corretto a grandi linee.

    Più o meno le percentuali sono le stesse degli studi accademici.

    Per chi fosse interessato il programma è questo

    https://vahaduo.github.io/vahaduo/

    Coordinate qui

    https://eurogenes.blogspot.com/2019/...25_12.html?m=1

    Ci vuole un minuto circa, bisogna avere qualche nozione storica e di genetica delle popolazioni e il gioco è fatto. Ci sono tutte le regioni

 

 
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