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    Predefinito Re: Referendum per l’abolizione della caccia: aperta la raccolta firme in tutta Itali

    Citazione Originariamente Scritto da gianc Visualizza Messaggio
    Ti quoto cento volte ma credo che fra gli idioti animalisti, coccolati dalla politica nostrana, una tale affermazione viene considerata una bestemmia.
    Una di loro mi disse: meglio l'abbaiare di un cane che il pianto di un bambino.
    Niente da aggiungere se non che se il mondo è in questo stato è perché la politica ha bisogno di animalisti, vegani, immigrazionisti e gaysti.
    Ti do ragione quando dici che la politica ha bisogno di animalisti, e vegani. Perchè fin'ora la politica della lobby dei cacciatori è stata davvero una cosa penosa e criminale.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...-euro/6215820/
    Veneto, fondi regionali antibracconaggio spesi per i buffet dei cacciatori: indaga la Corte dei Conti. Ma nel 2021 stanziati altri 218mila euro

    Pizzette, prosecco e salatini al posto di un investimento per contrastare la caccia illegale. Lo scandalo emerso un paio di anni fa e che ha coinvolto le associazioni dei cacciatori veneti ha portato la Corte ad aprire un fascicolo d'indagine per stabilire le responsabilità. Anche perché la lobby dei cacciatori ha sempre avuto degli sponsor in Consiglio regionale

    I buffet delle associazioni di cacciatori pagati con i soldi della Regione Veneto, hanno indotto la Corte dei Conti ad aprire un’inchiesta su un andazzo che è venuto alla luce un paio d’anni fa. Con i finanziamenti concessi per combattere il bracconaggio si coprivano, infatti, spese di contorno rispetto agli incontri di aggiornamento. Adesso a Venezia hanno cercato di metterci una pezza, vietando esplicitamente questa deviazione ad uso e consumo degli amanti delle doppiette. Ma infuria la polemica, anche perché un nuovo finanziamento di 218mila euro complessivi è stato approvato per il 2021, con la benedizione del Partito Democratico. In Terza Commissione (Agricoltura e Caccia), dove si stava discutendo la nuova assegnazione, il funzionario Gianluca Fregolent ha risposto alle domande sui pagamenti del passato: “Non posso darvi le carte, perché la Guardia di Finanza le ha acquisite su mandato della Corte dei Conti”. E così si è avuta la conferma che un faro si è acceso sulla potente lobby dei cacciatori, che in consiglio regionale del Veneto ha sempre avuto degli sponsor, a cominciare dall’allora consigliere Sergio Berlato di Fratelli d’Italia (ora è eurodeputato), le cui elezioni sono state garantite dal voto compatto dei cacciatori.
    Nel 2018 la Regione Veneto aveva finanziato con 262mila euro le associazioni venatorie. Peccato che fossero spuntate anche le ricevute dell’acquisto di prosecco, pizzette e salatini per i rinfreschi. Nel 2019, inoltre, si era verificata una singolare donazione da parte dell’Associazione Cacciatori Veneti a favore di Fratelli d’Italia per 70mila euro, una somma quasi coincidente con quella ricevuta dal finanziamento regionale. Queste le somme distribuite dalla Regione nel 2018: 33mila erano all’Associazione dei migratoristi italiani, 64mila all’Associazione Cacciatori Veneti, 74mila a Federcaccia Veneto, 58mila a Libera Caccia e 32mila all’Ente Produttori Selvaggina.
    Per il 2021 è stato deciso di devolvere con 218mila euro a una serie di programmi a beneficio dei cacciatori: aggiornamento su leggi e regolamenti (45mila euro), contrasto al bracconaggio (45mila), miglioramento ambientale (60mila), sviluppo del patrimonio faunistico (68mila). Per evitare abusi, questa volta viene specificato che tra le “spese non ammissibili” ci sono quelle di “vitto, catering, buffet, brindisi, ecc”. Contro la decisione si sono espressi il consigliere dem Andrea Zanoni e Cristina Guarda di Europa Verde: “Chi promuove o esercita la caccia trova accesso alle casse regionali, mentre i Centri di Recupero degli Animali Selvatici, i Cras, hanno scarso riconoscimento per l’enorme lavoro di presidio e salvaguardia nei confronti della fauna costantemente messa a rischio dalle stesse pratiche venatorie. A loro solo le briciole”.
    L’assenso dato dalla Commissione ha suscitato qualche mal di pancia all’interno del Pd, visto che i due consiglieri dem che la compongono hanno votato in linea con il centrodestra. Al punto che il consigliere regionale Joe Formaggio (FdI) ha dichiarato: “Mi complimento con il Partito Democratico che ha votato a favore del provvedimento”.
    Che i cacciatori abbiano un posto di rilievo nella regione guidata dal leghista Luca Zaia lo dimostra la recente scelta di Riccardo Masin, presidente di Federcaccia Padova, quale presidente del Parco dei Colli Euganei. “Si tratta del sindaco di Galzignano Terme che nel 2017 aveva proposto la cancellazione di 918 ettari del parco tutelati ad area protetta” spiega Zanoni. “Zaia ha messo a capo di un parco naturale regionale chi voleva cancellare il Parco”

  2. #92
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    Predefinito Re: Referendum per l’abolizione della caccia: aperta la raccolta firme in tutta Itali

    Citazione Originariamente Scritto da Tundra Visualizza Messaggio
    Eccetto per quanto riguarda l'art. 842 c.c., tutto il resto sono pure falsità.

    Per spiegare un po' meglio la situazione della caccia in Italia, posto questo articolo istruttivo.

    https://ytali.com/2016/07/01/litalia...-e-pettirossi/

    Italia che fa strage di fringuelli e pettirossi

    Alla fine di gennaio di quest’anno si è conclusa la stagione venatoria 2015/2016. Bilancio: 17 (diciassette) morti e 67 (sessantasette) feriti da armi da caccia. L’ultima tragedia nel padovano: un ragazzo di quindici anni ha perso la vita al termine di una impresa venatoria. Allora – tra le prevedibili proteste dell’Arci-caccia e di similari organismi – sarebbe o no il caso di riaprire una riflessione, la solita riflessione, sull’esercizio dell’attività venatoria, sugli accorgimenti per verificare l’idoneità psicofisica dei cacciatori (quanti hanno anche 75 anni?) e per impedire ai più giovani l’uso delle armi, per bloccare il bracconaggio, e infine per rivedere le norme che consentono ai cacciatori, e solo a loro, di penetrare nelle proprietà altrui.
    Ecco, cominciamo da qui, dal famigerato art. 842 del codice civile secondo cui
    il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno.
    A parte il consenso –forzato – all’intromissione dei cacciatori nei fondi, chi controlla che il fondo “sia chiuso nei modi..” ecc. ecc.? Evidentemente nessuno, dal momento che in stagione di caccia ci vorrebbero migliaia di guardie forestali a presidio dei fondi.

    Ma c’è di più. Con la scusa della caccia, ecco il bracconaggio: per il Cabs (Committee against Bird Slaughter, associazione volontaria operante anche in Italia) il 78 per cento dei reati venatori sono commessi da persone munite di licenza di caccia o che l’hanno posseduta in passato. Così che nel nostro Paese fino a otto milioni di uccelli selvatici protetti cadono ogni anno vittime di trappole e fucili. In una ricerca presentata alla Conferenza internazionale sull’antibracconaggio nell’Europa mediterranea, svoltasi nel maggio 2015, la Lipu (Lega protezione uccelli) aveva dimostrato che le specie più “bracconate” risultano il fringuello, la pispola, il pettirosso, il frosone e lo storno. Preoccupante inoltre il dato sul bracconaggio ai danni di specie fortemente minacciate di estinzione: abbattuti ogni anno da 50 a 150 nibbi reali (il trenta per cento di quanti nidificano in Italia), da uno a cinque capovaccaio (venti per cento) da uno a cinque anatre marmorizzate, la metà di quante vivono, o sopravvivono.

    In parlamento sono state presentate alcune interrogazioni su questi problemi solo apparentemente secondari, ponendo al ministro per le politiche agricole cinque questioni rilevanti. La prima: considerato il numero rilevante delle vittime delle battute di caccia, bisogna adottare tutte le iniziative necessarie per prevenire i rischi connessi all’uso delle armi da caccia, per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.

    La seconda è un corollario della prima: è necessario introdurre misure di accertamento di idoneità psicofisica all’uso delle armi nel caso in cui si sia oltrepassata una determinata soglia di età. La terza riguarda il bracconaggio: vista la decisione dello scioglimento del Corpo forestale dello stato, si è generata una situazione di quasi totale impossibilità di effettuare controlli in campo venatorio, oramai limitati alle guardie volontarie, a qualche polizia municipale e provinciale, e poco altro. Ancora: non è il caso di prendere in considerazione la possibilità di abrogare l’art. 842 del codice civile al fine di tutelare, insieme, il diritto alla proprietà privata e la sicurezza dei cittadini? E infine: visto l’evidente incremento dei reati contro gli animali, non si ritiene opportuno intervenire in maniera più stringente sul fenomeno del bracconaggio? La Lipu indica due aree particolarmente a rischio: quella dello Stretto di Messina e il Sulcis.

    Già, ma non sono le uniche aree a rischio. Persino nell’isola d’Ischia il bracconaggio continua a essere particolarmente diffuso. Per intercettarlo, insieme con le azioni di repressione poste in essere da Wwf ed Enpa, scendono spesso in campo polizia di stato e carabinieri: monitoraggio del territorio, presidi nelle zone più battute dai cacciatori, interventi di recupero di rapaci “impallinati”: poiane, falchi pellegrini, ma anche gufi e aironi.

    E nell’ambito di una vasta operazione posta in essere proprio insieme alle guardie Wwf, la polizia ha arrestato un uomo di 63 anni con l’accusa di detenzione di armi clandestine, ricettazione e possesso di trappole e dispositivi non consentiti per la cattura della fauna selvatica, compreso un richiamo acustico per quaglie. In particolare, l’uomo era in possesso di tre fucili, di cui uno con la matricola abrasa, uno privo di matricola e uno risultato, attraverso verifiche con i terminali del ministero dell’interno, di provenienza furtiva. All’interno di una gabbia, inoltre, il bracconiere deteneva un esemplare di fringuello, specie particolarmente protetta, ferito all’ala destra da un colpo di fucile. L’uomo è finito agli arresti domiciliari.

    Ebbene, si tratta dell’unico arresto (poi annullato dal Gip) di cui quest’anno è stata data notizia

  3. #93
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    Predefinito Re: Referendum per l’abolizione della caccia: aperta la raccolta firme in tutta Itali

    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...nsivi/6272933/

    Carne, report Wwf sui danni del consumo sfrenato: “Eliminare i sussidi agli allevamenti intensivi e sostenere gli estensivi


    Negli ultimi 50 anni i consumi di carne hanno subìto un netto incremento a livello globale, tanto che oggi nel mondo il 70% della biomassa di uccelli è composto da pollame destinato all’alimentazione dell’uomo. Solo il 30% da uccelli selvatici. Ogni anno vengono macellati a scopo alimentare 50 miliardi di polli, di cui circa il 70% allevati in maniera intensiva.
    Tra i mammiferi, le proporzioni sono ancora più impressionanti: il 60% del peso dei mammiferi sul nostro Pianeta è costituito da bovini e suini da allevamento, il 36% da umani e appena il 4% da mammiferi selvatici. Ed ecco perché, di tutti i sistemi umani che utilizzano a proprio beneficio le risorse naturali, il maggior responsabile della crisi ecologica che stiamo affrontando è quello alimentare e, in primis, la filiera della carne.
    Solo gli allevamenti intensivi sono responsabili del 14,5% delle emissioni totali di gas serra, utilizzano circa il 20% delle terre emerse come pascolo e il 40% dei terreni coltivati per la produzione di mangimi. Gli animali commerciati o allevati insostenibilmente sono, inoltre, pericolose fonti di malattie zoonotiche, gravi minacce per il Pianeta e per la nostra stessa specie

 

 
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