L'assessore indagato, per ragioni difensive, continua a sostenere la sua tesi dello sparo accidentale (il colpo sarebbe partito accidentalmente, mentre cadeva, dalla pistola che era già impugnata). Salvini invece, per ragioni di propaganda, continua a sostenere la tesi della legittima difesa. Sono due tesi inconciliabili, perché, posto che la difesa legittima presuppone la volontarietà dell'azione difensiva, l'accidentalità esclude la volontarietà. Prima o poi gli avvocati dell'assessore diranno riservatamente a Salvini di farsi i ... suoi perché con le sue affermazioni indebolisce la posizione del loro assistito.