Da buon fascista, per ovvi motivi, se c'è stata una parte dalla quale sono generalmente stato distante è quella degli anarchici.
Epperò negli ultimi tempi, tra negrocrazia violenta, frocismo imperante, per tacere dei covidioti spuntati in ogni dove (davvero, potrebbero tacere? Farebbero del bene!), per onestà intellettuale mi tocca spezzare una lancia proprio a favore degli anarchici.
Non è che adesso mi do all'anarchia pure io, eh, però posso ben capire l'impulso di chi non vuole sentirsi dire come vivere da chi è palesemente inferiore, in vari sensi.
Tante care cose.