Giusto discorso antiliberista alla normale di Pisa

[Traiano]

Si vede che a loro non sono ancora arrivati i dobloni delle fondazioni liberiste create per convincere tutti che il liberismo è bello e necessario e che alla fine ci porterà tutti in paradiso..

Possibilissimo, ma il discorso che hanno fatto non fa una piega.

[Traiano]

A me il loro discorso sembra più simile a: "Non siamo in grado di produrre documentazione scientifica di alto livello ma vogliamo comunque vincere i concorsi scavalcando i candidati migliori perché ne abbiamo diritto, anche se otteniamo punteggi inferiori agli esami perché non studiamo a sufficienza, e i docenti ci discriminano per questo dandoci voti più bassi. E non è giusto, però ..."

La cosa che dici è possibilissima, anzi direi addirittura probabile. Ma io non ho aperto questo thread basandomi sulle possibili vere intenzioni (recondite) delle 3. Ma sul discorso che hanno fatto, puntando il dito contro la logica del profitto e contro la mentalità liberista di cui è pregna l'Itaglia, e quindi anche l'univerisità.

[Bunker8]

Il liberismo in Italia non esiste, in nessun campo.

Quello che viene spacciato come liberismo è liberismo all’Italiana, ovvero utilizzare lo Stato come sponda per ottenere potere e denaro se nel pubblico impiego e privatizzare profitti e socializzare perdite quando si parla di privato.

L’indirizzo Statale da noi è totalizzante, con tutte le distorsioni da chiunque riportabili.

Questo discorso è semplicemente figlio di una cultura obnubilata da Ideologia che non ha niente di concreto.

Queste 3 laureate in lettere sono semplicemente un’espressione reazionaria di un mondo parallelo, tenuto in piedi da 80 anni, per cui alle condizioni scelte esclusivamente da loro (perciò guai se c’è un ritorno dell’investimento di qualsiasi genere, guai se c’è almeno un merito accademico) si poteva e si può campare di aria fritta sulle spalle dei contribuenti sputando ogni giorno sulla classe lavoratrice che li mantiene.

Un tempo, fregavano gli operai per ottenerne il voto , oggi sperano e tifano nei disgraziati che traviati da ideali assurdi e mosci sono
ormai disadatti al mondo del lavoro, gli creano alibi (=Non siete voi che siete schiappe é chi merita ad essere cattivo) e voti di conseguenza.

Ma del resto,

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.