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    Predefinito Il nuovo ordine mondiale

    Per capire meglio quello che arriverà è importante conoscere la forza economica delle varie nazioni in campo.

    Guidano l’elenco gli USA con un PIL di 20.510.604 l’UE 18.495.000 la Cina 13.092.000 l’India 2,690.000 la Russia 1.876.000 l’Ucraina 126.000

    Perché esporre queste cifre? Per dimostrare che sempre, dietro qualsiasi guerra militare, c’è sempre la questione economica come cercherò di dimostrare.

    Il noto consigliere (di Carter) Zbigniew Brzezinski, disse un giorno ”L’Eurasia è stata sempre il centro del potere mondiale e lo sarà anche in futuro”. Da queste parole si può capire l’interesse che gli Usa hanno sempre dimostrato per queste zone (Corea, Vietnam, Indonesia, Afghanistan, Iraq, Serbia, Iran, Somalia), ed è stato con questo principio che appunto gli Usa, uno Stato non euroasiatico, si sono potuti proporre come “potenza mondiale superiore”. Ma interessanti sono queste parole seguenti di Brzezinski “gli Usa potranno mantenere la supremazia a livello globale se sapranno impostare i complessi rapporti di forza sul continente eurasiatico ma specialmente se riusciranno a impedire l’ascesa di una potenza egemonica avversaria”.

    Gli Usa però non avrebbero mai potuto occupare militarmente tutta l’Eurasia, che è un territorio troppo esteso e le sue truppe sarebbero sempre state in inferiorità numerica, quindi si doveva trovare un altro modo per poterlo fare, cioè poter occupare questi spazi e la NATO, per esempio, è stato il risultato principe. Ma anche l'antica strategia romana (celebrata da Edward Luttwak nel suo famoso libro del 1981 “La grande strategia dell'Impero Romano dal I al III secolo d.C. L'apparato militare come forza di dissuasione”) riassumibile in quel “divide et impera” che ha fatto in modo che Paesi o gruppi in contrasto con gli Usa per diversi motivi si scontrassero tra loro, invece di contrapporsi, unendo le forze, all’Impero americano (Israele contro i palestinesi e contro l’Iran, L’Iraq, contro i Paesi del Golfo e contro l’Iran ecc.). Un esempio tipico fu quando nel 1979 gli Usa fornirono di molte armi i mujahiddin ostili all’Urss, coinvolgendo entrambi in un lungo sanguinoso conflitto. Quando anni dopo, essendo divenuto noto quel fatto, il quotidiano francese Le Nouvel Observateur chiese a Brzezinski se si fosse pentito di aver armato quelli che poi si mostrarono terroristi islamici lui tranquillamente rispose “ Perché avrei dovuto? E’ stata un’idea eccellente. Sono più importanti i talebani o il crollo dell’impero sovietico?”, e questa è stata la perfetta dimostrazione dell'applicazione del romano "divide et impera".

    (fine della prima parte)
    EX NIHILO NIHIL

  2. #2
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    Per capire meglio quello che arriverà è importante conoscere la forza economica delle varie nazioni in campo.

    Guidano l’elenco gli USA con un PIL di 20.510.604 l’UE 18.495.000 la Cina 13.092.000 l’India 2,690.000 la Russia 1.876.000 l’Ucraina 126.000

    Perché esporre queste cifre? Per dimostrare che sempre, dietro qualsiasi guerra militare, c’è sempre la questione economica come cercherò di dimostrare.

    Il noto consigliere (di Carter) Zbigniew Brzezinski, disse un giorno ”L’Eurasia è stata sempre il centro del potere mondiale e lo sarà anche in futuro”. Da queste parole si può capire l’interesse che gli Usa hanno sempre dimostrato per queste zone (Corea, Vietnam, Indonesia, Afghanistan, Iraq, Serbia, Iran, Somalia), ed è stato con questo principio che appunto gli Usa, uno Stato non euroasiatico, si sono potuti proporre come “potenza mondiale superiore”. Ma interessanti sono queste parole seguenti di Brzezinski “gli Usa potranno mantenere la supremazia a livello globale se sapranno impostare i complessi rapporti di forza sul continente eurasiatico ma specialmente se riusciranno a impedire l’ascesa di una potenza egemonica avversaria”.

    Gli Usa però non avrebbero mai potuto occupare militarmente tutta l’Eurasia, che è un territorio troppo esteso e le sue truppe sarebbero sempre state in inferiorità numerica, quindi si doveva trovare un altro modo per poterlo fare, cioè poter occupare questi spazi e la NATO, per esempio, è stato il risultato principe. Ma anche l'antica strategia romana (celebrata da Edward Luttwak nel suo famoso libro del 1981 “La grande strategia dell'Impero Romano dal I al III secolo d.C. L'apparato militare come forza di dissuasione”) riassumibile in quel “divide et impera” che ha fatto in modo che Paesi o gruppi in contrasto con gli Usa per diversi motivi si scontrassero tra loro, invece di contrapporsi, unendo le forze, all’Impero americano (Israele contro i palestinesi e contro l’Iran, L’Iraq, contro i Paesi del Golfo e contro l’Iran ecc.). Un esempio tipico fu quando nel 1979 gli Usa fornirono di molte armi i mujahiddin ostili all’Urss, coinvolgendo entrambi in un lungo sanguinoso conflitto. Quando anni dopo, essendo divenuto noto quel fatto, il quotidiano francese Le Nouvel Observateur chiese a Brzezinski se si fosse pentito di aver armato quelli che poi si mostrarono terroristi islamici lui tranquillamente rispose “ Perché avrei dovuto? E’ stata un’idea eccellente. Sono più importanti i talebani o il crollo dell’impero sovietico?”, e questa è stata la perfetta dimostrazione dell'applicazione del romano "divide et impera".

    (fine della prima parte)
    Quindi l'Ucraina è stata invasa per vile denaro, secondo il tuo ragionamento.

    Ebbene sì, questa volta hai visto giusto.

  3. #3
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    (seconda parte)

    E’ importante capire che nel 1979 gli Usa non avevano alcun motivo di portare la guerra in Afghanistan, lo scopo dell’operazione, come poi ha detto Brzezinski, era unicamente indebolire l’Unione Sovietica. Questa guerra, per procura terminò nel 1988 e pagò un pesante tributo di sangue : oltre 15000 militari russi uccisi e non meno di un milione di afghani morti. Dopo non ci fu mai amicizia tra la CIA e i mujaiddin e difatti nel 2001 l’impero americano sbarcò in Afghanistan per combattere proprio quegli uomini che aveva armato venti anni prima.
    Del resto c’è una lunga catena di questi esempi del divide et impera americano. Una eclatante è stata la separazione della provincia serba del Kossovo ottenuta appoggiando le istanze musulmane anti cristiano ortodosse serbe. Appena separato il Kossovo gli americani vi hanno impiantato un importante base militare, quella di Camp Bonsteel.

    La strategia di mettere uno contro l’altro stati che potrebbero mettersi insieme e diventare pericolosi è stata anche esaltata e indicata da Friedman come la migliore per gli Usa. Torniamo per esempio lla seconda guerra mondiale: gli Usa aprirono il secondo fronte con molto ritardo e sempre secondo Friedman questo fu voluto: così tedeschi e russi si ammazzarono a vicenda, milioni di persone morirono, il che indebolì entrambi i Paesi. Questo stava a cuore agli Usa.

    La Russia è il Paese più grande del mondo, con una superfice doppia di quella degli Usa, però non è un impero ma, come disse Barack Obama, una media potenza regionale. Non dovrebbe fare paura all’Europa ma gli Usa hanno bisogno di tener tesa la corda per giustificare innanzi tutto la Nato e poi il grande numero di base militari in tanti Paesi europei. E poi anche per giustificare la grande spesa per armamenti. Gli Usa, che definiscono la Russia un impero per quei motivi che ho spiegato, hanno undici portaerei che navigano nei mari del mondo, la Russia ne ha una sola. La Russia ha sempre rifiutato basi americane sui suoi territori quindi la Russia, così come l’Iran, viene continuamente denigrata di media favorevoli alla Nato ma i fatti dimostrano che non è la Russia l’Impero armato ma l’America, che è armata fino ai denti.
    La Nato, ecco, la Nato. Dal punto di vista russo l’espansione verso est della Nato è semplicemente una provocazione americana e il venir meno a una parola data. Dopo la caduta del Muro Helmuth Khol era riuscito a rinsaldare l’amicizia tra la Germania e la Russia, perciò Gorbaciov appoggiò la riunificazione della Germania. La DDR uscì da patto di Varsavia e entrò nella Nato. Mosca ritirò i 340mila soldati dislocati nell’ex DDR. Il 9 febbraio 1990 il segretario di Stato americano, James Baker nella Sala Caterina al Cremlino, promise ufficialmnete a Gorbaciov che la Nato non avrebbe espanso di un centimetro la sua sfera di influenza verso est. Dichiarazione ufficiale iscritta nel verbale originale del colloquio, pubblicato nel National Security Archive di Washington


    (segue)
    EX NIHILO NIHIL

  4. #4
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    (seconda parte)

    E’ importante capire che nel 1979 gli Usa non avevano alcun motivo di portare la guerra in Afghanistan, lo scopo dell’operazione, come poi ha detto Brzezinski, era unicamente indebolire l’Unione Sovietica. Questa guerra, per procura terminò nel 1988 e pagò un pesante tributo di sangue : oltre 15000 militari russi uccisi e non meno di un milione di afghani morti. Dopo non ci fu mai amicizia tra la CIA e i mujaiddin e difatti nel 2001 l’impero americano sbarcò in Afghanistan per combattere proprio quegli uomini che aveva armato venti anni prima.
    Del resto c’è una lunga catena di questi esempi del divide et impera americano. Una eclatante è stata la separazione della provincia serba del Kossovo ottenuta appoggiando le istanze musulmane anti cristiano ortodosse serbe. Appena separato il Kossovo gli americani vi hanno impiantato un importante base militare, quella di Camp Bonsteel.

    La strategia di mettere uno contro l’altro stati che potrebbero mettersi insieme e diventare pericolosi è stata anche esaltata e indicata da Friedman come la migliore per gli Usa. Torniamo per esempio lla seconda guerra mondiale: gli Usa aprirono il secondo fronte con molto ritardo e sempre secondo Friedman questo fu voluto: così tedeschi e russi si ammazzarono a vicenda, milioni di persone morirono, il che indebolì entrambi i Paesi. Questo stava a cuore agli Usa.

    La Russia è il Paese più grande del mondo, con una superfice doppia di quella degli Usa, però non è un impero ma, come disse Barack Obama, una media potenza regionale. Non dovrebbe fare paura all’Europa ma gli Usa hanno bisogno di tener tesa la corda per giustificare innanzi tutto la Nato e poi il grande numero di base militari in tanti Paesi europei. E poi anche per giustificare la grande spesa per armamenti. Gli Usa, che definiscono la Russia un impero per quei motivi che ho spiegato, hanno undici portaerei che navigano nei mari del mondo, la Russia ne ha una sola. La Russia ha sempre rifiutato basi americane sui suoi territori quindi la Russia, così come l’Iran, viene continuamente denigrata di media favorevoli alla Nato ma i fatti dimostrano che non è la Russia l’Impero armato ma l’America, che è armata fino ai denti.
    La Nato, ecco, la Nato. Dal punto di vista russo l’espansione verso esta della Nato è semplicemente una provocazione americana e il venir meno a una parola data. Dopo la caduta del Muro Helmuth Khol era riuscito a rinsaldare l’amicizia tra la Germania e la Russia, perciò Gorbaciov appoggiò la riunificazione della Germania. La DDR uscì da patto di Varsavia e entrò nella Nato. Mosca ritirò i 340mila soldati dislocati nell’ex DDR. Il 9 febbraio 1990 il segretario di Stato americano, James Baker nella Sala Caterina al Cremlino, Baker promise ufficialmnete a Gorbaciov che la Nato non avrebbe espanso di un centimetro la sua sfera di influenza verso est. Dichiarazione ufficiale iscritta nel verbale originale del colloquio, pubblicato nel National Security Archive di Washington


    (segue)
    mah, per dirlo con le tue parole: quante volte la nato ha attaccato la russia ?

  5. #5
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da smilelife Visualizza Messaggio
    mah, per dirlo con le tue parole: quante volte la nato ha attaccato la russia ?
    a questa tua domanda darò la risposta quando avro terminato il testo che intendo scrivere.
    EX NIHILO NIHIL

  6. #6
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    (terza parte)

    Però quell'impegno è stato infranto e bisogna dire che non è stata nemmeno la prima volta. Ricorda per esempio il comportamento tenuto dagli Usa verso gli Indiani d'America a metà Ottocento. Già allora Washington aveva proposto a diverse etnie locali di ritirarsi sulle montagne dove l'Esercito federale le avrebbe lasciate vivere in pace. Ma questa promessa si rivelò un trucco, quando i militari americani, dopo aver disarmato i nativi, raggiunsero le Coste del Pacifico dove si trovavano di passaggio i nativi li sterminarono nella quasi totalità.

    I russi non si possono scacciare da casa loro come fu per i pellerossa, e quell’espansione delle basi Nato verso est li fece infuriare. Nel 2014, mentre era in corso la crisi in Ucraina, Putin disse”I nostri colleghi in Occidente ci hanno mentito ripetutamente, e ci hanno messo davanti a fatti compiuti”. E’ nata qui la decisione, a mio giudizio sbagliata perché attesa da chi l’aveva provocata, di Putin di entrare con i tanks in Ucraina qualche anno dopo.

    I grandi gruppi americani produttori di armi si sono fregati le mani per l’espansione Nato verso est, perché hanno potuto fornire ai nuovi Stati membri i loro prodotti. Secondo le ultime stime l’Ucraina ad oggi avrebbe perso almeno 1000 miliardi di euro, mentre le aziende americane di armi hanno ricevuto commesse per almeno 100 miliardi di dollari

    Per parlare per qualche riga del conflitto ucraino bisogna andare al 20 febbraio 2014, quando nel corso di una manifestazione in piazza a Kiev tiratori scelti mai identificati, uccisero sia dimostranti che poliziotti, gettando il Paese nel caos. Il presidente Janukovich e il primo ministro Azarov furono costretti a dimettersi. Al loro posto, ha dichiarato mesi dopo l’ex funzionario della CIA Ray Mc Govern, gli Usa insediarono Porosnko e Jacenjuk. Gli autori del colpo di Stato furono Victoria Nuland, del Dipartimento di Stato e Geoffrey Pyatt, ambaasciatore americano a Kiev. Le loro conversazioni telefoniche prima del colpo di Stato, in cui discutevano di questo, fecero scalpore dato che la Noland alla perplessità del suo ambasciatore circa la reazione dell’UE rispose “Fuck UE”, (affanculo l’UE)
    Azarov, il primo ministro di quel colpo di Stato, disse poi” Il mio paese era solamente la punta avanzata dell’operazione strategica condotta dagli americani per impedire la creazione di uno spazio economico eurasiatico, esteso dall’Europa occidentale fino a Vladivostok.

    (segue)
    EX NIHILO NIHIL

  7. #7
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    (terza parte)

    Però quell'impegno è stato infranto e bisogna dire che non è stata nemmeno la prima volta. Ricorda per esempio il comportamento tenuto dagli Usa verso gli Indiani d'America a metà Ottocento. Già allora Washington aveva proposto a diverse etnie locali di ritirarsi sulle montagne dove l'Esercito federale le avrebbe lasciate vivere in pace. Ma questa promessa si rivelò un trucco, quando i militari americani, dopo aver disarmato i nativi, raggiunsero le Coste del Pacifico dove si trovavano di passaggio i nativi li sterminarono nella quasi totalità.

    I russi non si possono scacciare da casa loro come fu per i pellerossa, e quell’espansione delle basi Nato verso est li fece infuriare. Nel 2014, mentre era in corso la crisi in Ucraina, Putin disse”I nostri colleghi in Occidente ci hanno mentito ripetutamente, e ci hanno messo davanti a fatti compiuti”. E’ nata qui la decisione, a mio giudizio sbagliata perché attesa da chi l’aveva provocata, di Putin di entrare con i tanks in Ucraina qualche anno dopo.

    I grandi gruppi americani produttori di armi si sono fregati le mani per l’espansione Nato verso est, perché hanno potuto fornire ai nuovi Stati membri i loro prodotti. Secondo le ultime stime l’Ucraina ad oggi avrebbe perso almeno 1000 miliardi di euro, mentre le aziende americane di armi hanno ricevuto commesse per almeno 100 miliardi di dollari

    Per parlare per qualche riga del conflitto ucraino bisogna andare al 20 febbraio 2014, quando nel corso di una manifestazione in piazza a Kiev tiratori scelti mai identificati, uccisero sia dimostranti che poliziotti, gettando il Paese nel caos. Il presidente Janukovich e il primo ministro Azarov furono costretti a dimettersi. Al loro posto, ha dichiarato mesi dopo l’ex funzionario della CIA Ray Mc Govern, gli Usa insediarono Porosnko e Jacenjuk. Gli autori del colpo di Stato furono Victoria Nuland, del Dipartimento di Stato e Geoffrey Pyatt, ambaasciatore americano a Kiev. Le loro conversazioni telefoniche prima del colpo di Stato, in cui discutevano di questo, fecero scalpore dato che la Noland alla perplessità del suo ambasciatore circa la reazione dell’UE rispose “Fuck UE”, (affanculo l’UE)
    Azarov, il primo ministro di quel colpo di Stato, disse poi” Il mio paese era solamente la punta avanzata dell’operazione strategica condotta dagli americani per impedire la creazione di uno spazio economico eurasiatico, esteso dall’Europa occidentale fino a Vladivostok.

    (segue)
    No, nel 2014 a Kiev non ci fu un colpo di Stato orchestrato dal Dipartimento di Stato americano. Ci furono tre mesi di proteste contro il governo di Janukovich che non firmò il trattato di libero scambio con l’Unione europea per sostituirlo con un accordo economico con la Russia di Putin. Non fu tanto l’amore per l’Europa, ma la paura di venire riassorbiti dalla madre Russia, di tornare a esserne provincia o satellite, a far incendiare la piazza. A Maidan ci furono quasi cento morti, in gran parte manifestanti freddati dai cecchini delle Berkut (le vecchie unità antisommossa ucraine oggi reintegrate dalle forze di sicurezza russe), una violenza che ha portato il conflitto al punto di non ritorno.

    Certo, negli scontri sono entrate in campo anche le milizie nazionaliste ucraine, alcune di ideologia neonazista, come la famigerata brigata Azov, ma il loro ruolo è stato del tutto marginale nelle successive vicende politiche. Il loro partito di riferimento, Svoboda, che si ispira chiaramente al nazionalsocialismo, non ha mai superato il 5% e oggi galleggia miseramente all’1,9 con un solo deputato, il suo leader Oleh Yaroslavovych Tyahnybok. Fu lo stesso Parlamento a destituire Janukovitch il giorno dopo la sua fuga in Bielorussia e a convocare elezioni che si sono tenute regolarmente quattro mesi dopo.
    https://www.ildubbio.news/2022/03/14...olpo-di-stato/

  8. #8
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da anguilla Visualizza Messaggio
    No, nel 2014 a Kiev non ci fu un colpo di Stato orchestrato dal Dipartimento di Stato americano. Ci furono tre mesi di proteste contro il governo di Janukovich che non firmò il trattato di libero scambio con l’Unione europea per sostituirlo con un accordo economico con la Russia di Putin. Non fu tanto l’amore per l’Europa, ma la paura di venire riassorbiti dalla madre Russia, di tornare a esserne provincia o satellite, a far incendiare la piazza. A Maidan ci furono quasi cento morti, in gran parte manifestanti freddati dai cecchini delle Berkut (le vecchie unità antisommossa ucraine oggi reintegrate dalle forze di sicurezza russe), una violenza che ha portato il conflitto al punto di non ritorno.

    Certo, negli scontri sono entrate in campo anche le milizie nazionaliste ucraine, alcune di ideologia neonazista, come la famigerata brigata Azov, ma il loro ruolo è stato del tutto marginale nelle successive vicende politiche. Il loro partito di riferimento, Svoboda, che si ispira chiaramente al nazionalsocialismo, non ha mai superato il 5% e oggi galleggia miseramente all’1,9 con un solo deputato, il suo leader Oleh Yaroslavovych Tyahnybok. Fu lo stesso Parlamento a destituire Janukovitch il giorno dopo la sua fuga in Bielorussia e a convocare elezioni che si sono tenute regolarmente quattro mesi dopo.
    https://www.ildubbio.news/2022/03/14...olpo-di-stato/
    Sembra che abbiamo notizie diverse. Leggi anche questa

    Correva l’anno 2014. In febbraio una manifestazione anti-governativa con giuste rivendicazioni contro la dilagante corruzione e il peggioramento delle condizioni di vita, venne rapidamente trasformata in un vero e proprio campo di battaglia per rovesciare il presidente eletto Yanukovich. Ha avuto inizio da qui la narrazione ufficiale del racconto di un popolo che democraticamente ha rovesciato un dittatore sanguinario, ma nel suo sviluppo, andando a vedere la reale dinamica dei fatti, si nasconde una storia più oscura. Procediamo con ordine. L’ex presidente, già dal 2010, anno del suo insediamento, si era rifiutato di far aderire l’Ucraina alla Nato che da anni aveva iniziato ad espandersi verso est, fino ai confini della Russia, inglobando: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Croazia e Albania. L’assistente del segretario di Stato Victoria Nuland aveva dichiarato al National Press Club di Washington, nel dicembre 2013, che gli Stati Uniti avevano investito 5 miliardi di dollari "al fine di dare all’Ucraina il futuro che merita". A febbraio, mentre si susseguivano le proteste, si verificò una delle più sanguinose insurrezioni in Europa orientale del dopoguerra dopo quella ungherese del 1956, come confermato dalle registrazioni telefoniche tra l’alto commissario per gli affari esteri della UE Chaterine Ashton e il ministro degli esteri estone Urmas Paet, un gruppo di cecchini sparò sia sui manifestanti che sugli stessi poliziotti. Nel colloquio delle due controparti si ipotizzava che questi mercenari appartenessero non tanto a Yanukovych, ma a "qualcuno della nuova coalizione". Elemento confermato dall’ex capo della Security Service of Ukraine Alexander Yakimenko e dagli stessi cecchini georgiani Koba Nergadze e Alexander Revazishvili che, intervistati da due televisioni europee e anche dalla agenzia di stampa moscovita Interfax, rivelarono di essere stati reclutati da un membro del governo Usa con lo scopo di provocare vittime da ambo le parti e gettare Kiev nel caos. Il 22 febbraio 2014, attraverso un voto incostituzionale, il parlamento Ucraino votò per considerare vacante la poltrona del presidente eletto, che venne sostituito frettolosamente da Oleksandr Turčynov. A seguito del colpo di stato, il partito di estrema destra Svoboda, il cui leader Oleh Tyahnybok affermò limpidamente di voler "estirpare dall’Ucraina tutta la feccia russa, tedesca e giudea", entrò nell’esecutivo ottenendo vari ministeri: da quello della Difesa a quello dell’Agricoltura passando poi per la posizione di vice primo ministro, assegnata a Oleksandr Sych e quella di Procuratore Generale. Venne imposto immediatamente l’eliminazione del russo come lingua ufficiale e al contempo, all’imposizione del divieto di essere "comunisti", si dava adito alla creazione di un arsenale nucleare ucraino e all’adesione alla Nato esclusivamente in funzione anti-russa. Dall’insediamento del nuovo governo iniziò dunque una campagna di violenza contro la popolazione Russa nel Paese e si avviò una sanguinosa guerra nella regione del Donbass. Tutto questo permette di comprendere come nel 2014 ebbe luogo un vero e proprio colpo di Stato con lo scopo di colpire la Russia, provocarla ed isolarla a livello internazionale. Di fronte al Putsch di Kiev ed all’offensiva contro i russi di Ucraina, il Consiglio supremo della Repubblica autonoma di Crimea votò la secessione da Kiev e la richiesta di riannessione alla Federazione Russa. Il 18 marzo 2014 il presidente Putin firmò il trattato di adesione della Crimea alla Federazione Russa con lo status di repubblica autonoma. A questo punto la Russia venne accusata dalla NATO e dalla UE di aver annesso illegalmente la Crimea e sottoposta a dure sanzioni economiche. Una crisi da allora permanente che ciclicamente viene proposta. E a leggere le ultime notizie con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, che torna a parlare di minaccia russa e cinese ecco che gli allarmi per rinnovati venti di guerra si fanno ancora più forti.


    https://www.antimafiaduemila.com/hom...la-russia.html
    EX NIHILO NIHIL

  9. #9
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da anguilla Visualizza Messaggio
    A me piacerebbe sapere (in concreto) cosa ti spinge ad accettare una narrazione più dell'altra, se non un preconcetto.

    Da parte mia che sono molto scarso in preconcetti, pari sono.
    Puoi rispondermi solo se mi tagghi, grazie.

    Utenti non taggabili: the fool, pippo palla e pertica, Querion, Scipione

  10. #10
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    Predefinito Re: Il nuovo ordine mondiale

    (ultima parte)


    La Russia non è un problema per l’America. La sua economia, 140 milioni di abitanti, produce un PIL inferiore persino a quello italiano. La Russia serve per rinforzare l’esercito Nato, e le iniziative di Finlandia e Svezia stanno a dimostrarlo. Il problema degli Usa è la Cina, che in pochi decenni, con un sistema politico ispirato al marxismo ma molto modificato da iniezioni liberiste, è diventata una grande potenza economica che si sta anche molto rinforzando militarmente. Ancora cento anni fa la Cina era un Paese povero, la cui economia si basava sul lavoro di semplici contadini. Quando nel 1949 Mao proclamò la Repubblica Popolare Cinese la Cina mancava di tutto “per le strade si vedevano pochissime biciclette e gli autoveicoli erano una rarità” ha scritto Cieng Wenbing, diplomatico cinese in Svizzera. Mancava tutto: cereali, tessuti, olio per cucinare, la carne era razionata. A quel tempo c’erano ben poche differenze tra i poveri e i ricchi, continua Wenbing.

    Fino al 1976, alla morte di Mao, la Cina era un disastro. Deng Xiaoping preso il potere attuò riforme importanti, aprendo il Paese anche a investitori occidentali. Il PIL nazionale prese a crescere regolarmente del 10% annuo. Oggi la Cina è il secondo Paese al mondo come PIL
    Il sistema politico cinese non certo un esempio di democrazia: il presidente Xi Jinping ha pieni poteri sottoponibili solo al Congresso Nazionale del Popolo che si riunisce una volta l’anno in marzo per due settimane. E così Xi Jinping è nei fatti l’uomo più potente della Cina.
    E’ chiaro che messi a confronto i due sistemi americano e cinese, quello americano con tutti i suoi difetti che io definisco di “finta democrazia”, e senza ombra di dubbio preferibile perché più democratico di quello cinese. Ma agli Usa il problema Cina non nasce per l’autoritarismo di chi la guida o per la mancanza di libertà nell’informazione, ma per la potenza immensa che la Cina si sta preparando a mettere sul piatto.

    La politica americana quindi sarà quella solita del “divide et impera” ma anche quella di togliere terreno sotto i piedi del gigante asiatico. La Russia entra in questo gioco di …sponda. La Russia serve a tener vivo l’allarme degli europei affinchè l’esercito nato diventi sempre più potente. Ma la Russia è un paese in netto declino mentre l’alleata Cina è in grande spinta. Bisogna però riconoscere che gli Usa sono un impero declinante, troppa la differenza tra il colosso giallo e le sue capacità. Il futuro ordine mondiale potrà anche avere colpi di cannone sulla frontiera russa ma si svolgerà in Asia. Bisogna solo vedere come gli Usa sapranno gestirlo


    Fine
    EX NIHILO NIHIL

 

 
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