Originariamente Scritto da
Kobra
Il ministro dell'Ingiustizia Cartabia Marta, in merito alla "sua" riforma della riforma, aveva chiesto un parere al CSM il quale aveva fornito una risposta parziale.
Non contenta, il Ministro, spalleggiata dal quirinalizio, aveva reiterato la richiesta su
tutto il testo e, giusto ieri, il CSM l'ha accontentata.
Eccone una breve sintesi.
L'individuazione dei reati "rispecchierà, inevitabilmente e fisiologicamente, le maggioranze politiche del momento". (il riferimento al Cavaliere è fin troppo palese, ndK).
Il criterio di priorità dell'esercizio dell'azione penale è in "
possibile contrasto con l'attuale assetto dei rapporti tra i poteri dello Stato".
Le ricadute della ghigliottina temporale sui processi
"potrebbero essere rilevanti e drammatiche".
La botta finale:
L'improcedibilità determina
"l'irrazionalità complessiva di un sistema che, da un canto sterilizza il decorso della prescrizione con le sentenze in primo grado... dall'altro riduce i tempi dell'accertamento attraverso un istituto processuale che, superati determinati termini nei gradi successivi,
paralizza l'azione penale con ricadute sul piano della punibilità non dissimili da quelle derivanti dall'estinzione del reato a seguito di prescrizione.
Irrazionalità...
Insomma
bocciatura completa per il Ministro dell'Ingiustizia che, tra l'altro, sta mettendo in grande difficoltà quel "
curriculum ambulante" che adesso presiede il Consiglio dei Ministri il quale, giusto oggi, avrebbe voluto porre la figuccia sulla votazione della "riforma della riforma" e che, invece, dovrà rimandare anche per colpa del perfido Conteduce il quale, a proposito di onniscienza, di cose legali ne sa più di lui.