Quando il dolore diventa show in tv
Sarah, la svolta in diretta a Rai3
Erano in casa dell’assassino mentre lui confessava. La svolta del giallo di Sarah Scazzi è avvenuta così: in diretta televisiva, sotto i riflettori. La mamma dalla ragazza di Avetrana, Concetta, era in collegamento con la trasmissione Chi l'ha visto quando la conduttrice Federica Sciarelli ha letto i primi lanci di agenzia sulla ricerca del corpo della ragazza e sui sospetti che si addensavano sul marito della sorella, Michele Misseri, interrogato fin dal pomeriggio dai carabinieri di Taranto assieme alla figlia Valentina.
Sempre in collegamento telefonico, l'avvocato della famiglia ha detto che la moglie di Michele Misseri aveva negato di essere ancora sotto interrogatorio. Insomma, in diretta televisiva si cercavano di riordinare i tasselli di un mosaico sempre più complesso, in un crescendo di angoscia e dubbi.
Poi arriva la notizia pressochè definitiva: lo zio di Sarah aveva confessato. E’ la conduttrice, Federica Sciarelli, ad informare la madre di Sarah: lo fa in tempo reale, e il resto viene da sé. Concetta è sotto shock, la Sciarelli chiede di portarle un bicchiere d’acqua, poi le consiglia di andare a casa e infine il collegamento viene interrotto anche sotto consiglio dell'avvocato.
Forse, sarebbe stato il caso di interrompere prima la diretta. Forse sarebbe stato opportuno informare la mamma di Sarah privatamente, senza i riflettori puntati addosso; forse sarebbe stato necessario permettere ai familiari di Sarah (che non si sono mai negati ai mass media per cercare, ndr) di apprendere la notizia in maniera più intima. Qualcuno parla di reality show della cronaca nera. La domanda è legittima: fino a che punto l’informazione può spingersi? Esiste un limite che i giornalisti devono rispettare? O è tutto necessariamente e sempre spettacolarizzazione?
hefico:ncav:ncav:ncav:
Quando l'ingordigia neldare una notizia, supera la pieta' non v'e' piu' speranza.