Secondo me gli esseri umani non sentono una melodia nel suono degli uccelli solo per colpa della velocità.
Ora non voglio dire che l'approssimazione di Messiaen sia neanche lontanamente perfetta, però senz'altro rende l'idea.
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Non per me, ma per il cervello umano.
Un tizio della subreddit classicalmusic ha provato a postare la musica di Prokofiev in una sezione non dedicata alla musica classica, poi ha riportato i risultati del suo esperimento in classicalmusic.
Il 90% delle persone percepivano la musica come "caccofonia".
Nota bene, Prokofiev non è neppure così estremo se paragonato alla noise music di certi compositori d'avanguardia contemporanei, eppure le sue sbavature rispetto alla perfezione di Mozart sono già sufficienti per perdere gran parte del pubblico.
Se con la musica di Prokofiev perdi già il 90% delle persone, con la noise music perdi il 98% delle persone.
Se una cosa è così impopolare diventa anche socialmente irrilevante, quindi dubito che nel 2200 le persone celebreranno i compositori di noise music come i più grandi musicisti del nostro tempo. Che ti piaccia oppure no, nel mondo della musica classica il candidato su cui vale la pena scommettere è John Williams.
Infatti i compositori classici del passato che noi oggi celebriamo erano già ammirati nel loro tempo, quindi la regola è abbastanza semplice: se sei famoso e celebrato nel presente (John Williams ha il record mondiale di nominations a premi oscar musicali) è probabile che verrai ricordato nel futuro.
Per me facciano quello che vogliono, ma mi permetto di osservare che il mondo della musica classica contemporanea si sta sparando sui piedi.
Capisci, alla gente non solo non la racconti che sta roba qui è musica classica (cioè, musica che appartiene ala stessa tradizione musicale di Mozart), ma proprio non racconti neppure che sta roba qui è musica.
Nei circoletti possono anche raccontarsi che "I'm sitting in a room" è musica (classica), ma per la gente comune è musica classica (ma soprattutto musica, tanto per cominciare) quella di Star Wars.
Più che semplificazione direi ingegnerizzazione. L'ingegnerizzazione mozartiana effettivamente semplifica l'armonia, però stai attento: rende anche altri aspetti della musica estremamente elaborati.Che poi quest'ordine in realtà significa semplificazione, noi abbiamo semplificato il suono dividendolo in dodici toni e sette note e il nostro orecchio si è formato su quest'arbitraria suddivisione. Gli uccelli se ne fregano di questa divisione e stanno lì a ricordarci che la musica è di più rispetto alle sovrastrutture architettoniche
Gli uccelli col cazzo che ti danno una cosa intricata come questa, una delle opere musicali più straordinarie mai create dall'uomo dal punto di vista ingegneristico. Gli uccelli col cazzo che hanno la coordinazione di un'orchestra! @Gianluca C.
Comunque io sostengo che la semplificazione armonica aumenti la qualità della musica. Il tipo di complessità che aumenta la qualità della musica è lo sviluppo, cioè il fatto che l'armonia, la melodia, il ritmo, la texture e tutto il resto subiscano variazioni costanti nel corso del pezzo, così da creare colpi di scena. Il peggio che puoi fare è utilizzare un approccio compositivo minimalista: continuare a ripetere un semplice motivo fino a mandare l'ascoltatore in esaurimento.
La visione del Partito sulla musica: Il capitalismo ha distrutto la musica!
Vabbé, però tu estremizzi, la classica contemporanea non è solo una questione di quale versione di 4'33'' di John Cage è meglio, se quella con i colpi di tosse oppure senza.
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Cmq adesso ci sono molti più poser nella musica classica e nel jazz che nella musica colta contemporanea
Negli anni 60/70 magari no, adesso sì
No, ma in realtà io sono abbastanza fiducioso sul futuro della musica classica, perché questa sta perdendo sempre più credibilità nelle nuove generazioni e quindi a un certo punto i musicisti del mondo classico si renderanno conto che questo è un problema e si inventeranno qualcosa per rilanciarla. Qualcuno sostiene che questo stia già avvenendo, perché sta pian piano aumentando il numero di compositori postminimalisti che propongono di superare sia la caccofonia della musica d'avanguardia che l'ipersemplificazione delle musica minimalista.
Magari qualche compositore postminimalista molto dotato riuscirà a rilanciare la musica classica.
Il problema è che si tende a dare la colpa all'ignoranza del pubblico e non alla mancanza di tatto dei musicisti, ma la questione alla fine è questa.
Se da un lato hai un rapper di merda come Fabri Fibra che fa musica spazzatura ma ti porta comunque beat orecchiabili e dall'altro hai i musicisti di musica colta che se ne fregano dell'orecchiabilità, è comprensibile che i giovani di oggi si buttino in massa sulla musica spazzatura, perché si dicono: "Sarà stupida ma almeno è orecchiabile".
Sta ai musicisti creare un'alternativa, ovvero proporre musica che è sia colta che orecchiabile, come faceva Mozart. @Narel Jarvi
La visione del Partito sulla musica: Il capitalismo ha distrutto la musica!
Poser è un termine che indica coloro che si mettono in mostra in un determinato genere senza avere una reale cultura su di esso (tipo i ragazzini che si vestono da rapper ma capiscono poco di rap, oppure quelli che vanno all'opera per mostrare che sono persone di cultura ma senza realmente capire e apprezzare quello che sentono, ecc ecc...), quindi usato per indicare i musicisti di un genere o dell'altro non ha senso, visto che loro partecipano alla produzione artistica all'interno del genere e quindi non si possono accusare di non essere realmente al suo interno.
Il concetto fondamentalmente è che un ragazzino vestito da rapper è un poser (cioè, uno che si mette in posa), mentre un tizio in giacca e cravatta che fa canzoni rap è un vero rapper (non si mette in posa, ma è un rapper di sostanza).
Comunque, a parte questo, la frase non ha senso, perché mette in contrapposizione la musica classica e la musica colta, ma in realtà i due termini sono sinonimi. Quindi formulata in maniera corretta la tua frase diventa: "Nella musica colta contemporanea ci sono molti poser e gli artisti più validi sono nella musica popolare". Penso sia questo il concetto che vuoi esprimere.
Tuttavia ti devo dare torto su questo: nella musica colta/classica contemporanea non ci sono poser, perché sono generalmente musicisti formati che si dedicano seriamente alla musica. È un po' difficile accusare di essere un poser uno che ha fatto il conservatorio, perché lì una cultura musicale approfondita unita a capacità tecniche te le formi sicuramente.
Al limite puoi dire che molti compositori di musica colta contemporanea fanno musica che non soddisfa le tue aspettative (e su questo sono d'accordo con te, perché una gran parte non soddisfa neppure le mie), ma è un'altra questione. @Gianluca C.
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Molto banalmente, 50 anni fa un sacco di gente si atteggiava e andava a vedere i concerti di musica contemporanea perché faceva fico, pur facendosi 2 coglioni così
Oggi che il fenomeno non è più di moda come allora sono rimasti solo quelli che la sanno apprezzare veramente
Invece nella classica e nel jazz i poser continuano a prosperare alla grande, sono sicuro che in realtà metà della gente che va a vedere i concerti classici o jazz si skassa il kazzo come non mai
Da questo punto di vista il pop è meno ipocrita, nessuno fa il poser con Nino D'Angelo
Il problema è non scadere nel manierismo.
Per esempio preferisco il periodo classico a quello romantico, ma amo Richard Strauss perché ha portato tutto il meglio del romanticismo nel classico ed è andato anche oltre, basta vedere come usa le dissonanze nell'Elettra.
Ma sono miracoli sempre più difficili finché le note restano dodici.
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