La risposta è chiaramente si. Anzi, la democrazia non rispetta le minoranze per definizione, visto che non esiste una concezione oggettiva, non-ideologica, di "rispetto". Qualsiasi legge è oppressiva per chi non ne condivide i principi fondanti. Il paese islamico dell'esempio non rispetta le donne, i gay e gli infedeli esattamente come un paese laico non rispetta i fondamentalisti, uno capitalista non rispetta i comunisti e i poveri, e uno comunista non rispetta gli ambiziosi e gli individualisti.
L'idea della dicotomia tra democrazia e dittatura della maggioranza è basata implicitamente sull'accettazione del liberalismo, e della sua concezione di "rispetto".