Si ma non per gli usa, se lo vogliamo dobbiamo mandare noi galeazzo musolesi a rioccupare l'afganistan.
Oppure più probabilmente sperare nelle intenzioni collaborative del nuovo regime talebano rispetto alla comunità internazionale. Sempre che ci vogliamo fidare di qualcuno che se e quando vuole prende il megarubinettone del gas che passa sul suo territorio e lo chiude
Far ragionare un idiota non é impossibile, é inutile
Beh cmq, NON furono i Tsalebani a fare l 11/9, nel caso i Talebani davano ospitalita' ai campi di Al Qaeda, ovvero permisero ad AQ di usare il paese come base logistica.
Infati, uno dei punti dell' accordo per il ritiro USA e' che i Talebani s;impegnano a NON permettere mai piu' lutilizzo del paese come base logistica per il terrorismo internazionale.
Globalizzazione..... si grazie.
la guerra di corea era una guerra civile post colonialista che mirava alla riunificazione delle due coree messa in atto dalla corea più forte militarmente in quel caso la corea del nord . Ovviamente la potenza coloniale che gestiva la corea del sud in questo caso l'america... e quindi dopo che le truppe sudcoreane si dimostrarono inutili la gloriosa USA intervenne con il suo potente esercito contro una nazione che usciva dalla conquista giapponese ... Ma cosa succede? l'esercito USA si avvicina anche troppo ai confini russi e cinesi ..., la cina invia i suoi soldati e gli americani perdono 100.000 uomini , quindi arrivano ad un accordo con la cina per lo status quo precedente mentre la Cina si prende il Nepal senza che l' ONU abbia niente da dire ...!
VIETNAM sconfitta politica non militare? Ma dai!!! che cavolo dici?? ma perchè pensi che le democrazie facciano le guerre ?
IRAQ... forse puoi contare anche sino a tre...ma la guerra è stata una sola . se l'obbiettivo era fare fuori saddam bastava un colpo di stato non serviva una guerra di 20 anni . Gli USA insegnano soprattutto in sud america e africa come si fanno i colpi di stato .
Yugoslavia? cioè? in che modo hanno vinto? quando si vince una guerra? immagino quando ci si guadagna qualcosa .... Quando si conquista un territorio oppure si fa cambiare governo alla nazione nemica. Ma la Yugoslavia dopo Tito si stava disgregando , era in piena guerra civile ..., cosa avrebbero fatto gli USA?
Afghanistan.. te l'ho già spiegato , in una democrazia funziona così, se vuoi spendere miliardi di dollari ,far morire i tuoi uomini, etc devi avere il voto del congresso e sembra ,dico sembra che questi tipi siano eletti da una cosa che si chiama POPOLO.. si una strana cosa che si chiama democrazia .. Se trasformi gli USA in una dittatura allora puoi restare in afghanistan e in vietnam quanto vuoi! Ma poichè così non è devi calcolare che guerre che durano 10-20 anni non le puoi fare ... perchè prima o poi ti devi ritirare..., le guerre dei cent'anni non si fanno in questo secolo !
Ti sei perso leggermente qualche capitolo...
1-La CdS aveva truppe ONU, fa le quali quelle USA erano le maggioritarie.
2-Quando le truppe USE intervenirono arrivarono ai confini Cinesi, i Cinesi intervenirono con, letteralmente fiumane umane, Truman nego' l'uso di Atomiche, sostitui McArthur, ed il sostituto stabilizzo' il tatorio e rispedi oltre cofine le truppoe Nordcoreane e Cinesi ed al monmento della "pausa duratura" le truppe ONU erano oltre il previo confine.
Gli USA ebbero aprox 36/37 mila morti nella guerra di Corea....
Le stime per le morti Cinesi variano enormemente dalle 200,000 alle 900,000, facciamo la meta' per cercazre d'essere realistici, parliamo di 500/600 mila morti.
L obbiettivo era il mantenimento della CdS, obbiettivo raggiunto direi, che dici?
Militarmente parlando i Vietcong furono praticamente azzerati con la risposta all' offensiva del Tet.. tanto che l' esercito regoalre del Nord dovette sostituirsi,senzxa pero' mai vincere nessuna battaglia determinante..
Quello ceh il falimento MILITARE dell' offensiva del Tet fece, fece si che inizio' a venir meno il sostegno interno alla guerra IN USA, il che in una Democrazia implica che prima o poi... "te ne vai".
Infati, gli ex Generali NordVietnamiti divennero coscienti che nosniotante miltisarmente non potessero di certo espellere gli USA, l' unica cosa che dovevano fare era quella di aspettare.
Vi e' ampia letteratura al riguardo...
Vuoi qualche riferimento, cosi magari t' informi meglio?
Vittoria senza se e senza ma politica, militare no, ovviamente oggi le guerra non sono certo solo "militari: ma se parli d'aspetto militare, quello fu il risultato.
Ci sono state DUE guerra in Iraq... posso congisliarti qualche libro di storia?
1 -Guerra del Golfo inizio anni 90 , ovvero liberazione del Kuwait
2-Guerra Iraq del 2003, Regime di Saddam mandato sui libri di storia in un paio di mesi, poi e' iniziata la fase dell' occupazione.
Spero che questo ti chiarisca un poco le idee.
Gli USA poi con Bsuh prima ed Obama poi, arrivarono ad un accordo con il Governo Iracheno per il ritiro delle truppe USA, Govenro che non venne tirato giu' da Simil Talebani come successo in Afganistan.
Con la crescita dell' ISIS gli USA sono tornati in Iraq, dove, come d'accordi sono ancora ad oggi, con un numero limitato di truppe e con l'; accordo con il Governo Iracheno.
Guarda che non siamo ai tempi dell' antica Roma dove un terrirorio dev'essere annesso...
Non so se tu sia serio o stia trollando... spero per te che sia la seconda....
Cosa centra questo con cosa ho scritto io?
Se parli a livello MILITARE e' una cosa.. se poi parli d'altro e' un altra cosa.
Di cosa vuoi parlare?
Globalizzazione..... si grazie.
allora all'epoca il consiglio di sicurezza era nelle mani dell'occidente poichè la russia si asteneva per protesta dalla mancato riconoscimento della Cina come membro delm consiglio all'onu. Ovviamente gli stati occcidentali non smaniavano per avere nel consiglio di sicurezza un altro stato comunista. La corea divisa tra usa e urss dopo la seconda guerra in due stati come lo era stata la germania ovviamente premeva per la riunificazione . Sembra strano pensare che solo in europa possa esistere un sentimento nazionale? Bè la corea liberata dalla russia venne divisa , il nord educato con principi comunisti , il sud con principi capitalisti . (senza entrare in polemiche )
Il 30 maggio, il presidente-dittatore della Corea del Sud, Syngman Rhee, aveva perso la maggioranza assoluta che deteneva in Parlamento dalla dichiarazione d'indipendenza, fatto ampiamente sfruttato dalla propaganda avversa sia interna (i simpatizzanti comunisti erano assai numerosi anche nella Corea del Sud) sia esterna. Come misura falsamente distensiva, il dittatore nordcoreano Kim Il-sung propose un'elezione generale per l'intera penisola riunificata, da tenersi tra il 5 e l'8 agosto 1950, e la settimana dopo (l'11 giugno) inviò tre plenipotenziari a Seul per negoziare un piano di pace complessivo in vista di una futuribile conferenza circa un'assemblea costituente da tenersi a Haeju tra il 15 ed il 17 giugno 1950, sicuro però che gli articoli della proposta fossero talmente provocatori da risultare inaccettabili dal governo sudcoreano
Il 21 giugno 1950 tutto l'esercito nordcoreano aveva terminato in gran segreto la mobilitazione generale e si era portato a ridosso del confine rappresentato dal 38º parallelo. Nuovamente, la Corea del Nord accusò l'esercito della Corea del Sud di aver iniziato un pesante bombardamento d'artiglieria nei due giorni che precedettero l'attacco nordcoreano, ovvero il 23 e 24 giugno 1950, ed addirittura di esser penetrato per diverse ore nella città nordcoreana di Haeju. Nel tardo pomeriggio di venerdì 23 giugno 1950
Dopo ripetute violazioni del confine e scaramucce che si protraevano da quasi un anno, l'esercito nordcoreano, forte di 350 000 uomini, con 500 carri e 2000 pezzi d'artiglieria, addestrati da mesi (dal febbraio 1950 erano in "stato di allerta"), su ordine di Kim Il-sung aprì un potente e continuato fuoco d'artiglieria a partire dalle ore 4 del mattino di domenica 25 giugno 1950, approfittando anche della giornata piovosa. Pochi minuti dopo che le batterie di obici nordcoreane, dislocate lungo il confine rappresentato dal 38º parallelo, avevano riversato sulle posizioni avversarie una valanga di colpi, dieci divisioni di fanteria ed una divisione corazzata attraversarono la frontiera.
mentre a New York si riuniva il consiglio di sicurezza dell'ONU, che decretava sanzioni economiche contro la Corea del Nord. Il primo scontro tra statunitensi e nordcoreani avvenne il 27 giugno, quando il V stormo dell'USAF abbatté tre aerei nemici mentre appoggiava l'evacuazione dei civili da Seul. Il presidente statunitense Harry Truman, quasi contemporaneamente, ordinava alla marina e all'aviazione di intervenire in aiuto alla Corea del Sud. Un piccolo drappello di truppe statunitensi - del tutto inadeguato però ad arginare l'esercito invasore - era già sul posto.
Fu solo allora che il mondo fu portato a conoscenza che, nella notte del 25 giugno 1950, truppe nordcoreane costituite da circa 120.000 uomini, su dieci divisioni, avevano varcato simultaneamente il confine ed invaso il sud, che disponeva in quel momento di sole quattro divisioni, occupando Seul,
Il 27 giugno 1950, grazie all'assenza di Jakov Malik, delegato sovietico (ritiratosi per protesta contro la presenza della sola Cina nazionalista nell'ONU), gli Stati Uniti ottennero dal consiglio di sicurezza un voto favorevole all'intervento militare con la risoluzione N° 83, con il solo voto contrario della Jugoslavia. Il presidente statunitense Harry Truman, il 28 giugno, il giorno successivo alla condanna pronunciata dall'ONU, ordinò di contrastare l'avanzata dei nordcoreani, indeciso se fornire unicamente appoggio logistico e consiglieri militari all'esercito sudcoreano in rotta oppure se accettare la proposta del generale McArthur, proconsole americano in Giappone, circa l'invio di truppe americane. Alla fine prevalse la seconda opzione ed il 7 luglio nominò il generale Douglas MacArthur capo del FEC.
Sotto la guida del generale Douglas MacArthur le truppe dell'ONU riuscirono a rallentare l'avanzata nordcoreana, dilagata nella Corea del Sud, dove resisteva solo la zona di Pusan, fino a bloccarla del tutto, poi presero l'iniziativa con una controffensiva lanciata il 25 settembre, che in breve risalì fino al 38º parallelo e poi (7 ottobre 1950) penetrò profondamente nel territorio del nord.
Nonostante i ripetuti ammonimenti cinesi a non invadere il territorio nordcoreano e - soprattutto - a non raggiungere il confine cinese, e nonostante le fotografie della ricognizione aerea statunitense che mostravano senz'ombra di dubbio che ben 850 000 soldati cinesi erano stati ammassati lungo il fiume Yalu, a ridosso del confine con la Corea del Nord, nel bimestre settembre-ottobre gli statunitensi presero la città portuale di Chongjin ai primi di novembre. Il generale MacArthur aveva addirittura dichiarato alla stampa di non credere affatto a un loro intervento nel teatro bellico. Mentre l'Unione Sovietica si limitò ad appoggiare logisticamente il governo della Corea comunista, la Repubblica Popolare Cinese partecipò ai combattimenti inviando in Corea - già il 18 ottobre 1950 - oltre 180 000 soldati del XIII gruppo d'armata, alle cui spalle erano pronti altri 120 000 uomini di rincalzo, "volontari" che in breve ricacciarono le truppe dell'ONU al di là del 38º parallelo facendo svanire le speranze di MacArthur in una facile vittoria.
L'esercito cinese guadò lo Yalu la notte del 27 ottobre, ma già dal giorno 19 interi reparti cinesi entrarono nel territorio della Corea del Nord integrando i regolari nordcoreani. I soldati cinesi si riparavano in cunicoli sotterranei, da dove uscivano nel cuore della notte per attaccare col favore delle tenebre. I cinesi che entrarono in Corea ammontavano a 300.000 uomini, sottostimati a soli 60.000 dalla CIA. Nel frattempo un rigido inverno impediva l'arrivo regolare di rifornimenti di viveri ed armi alle truppe americane. Il 25 ottobre, il 13º gruppo d'armate dell'Esercito Popolare di Liberazione lanciò - a sorpresa - la sua "prima fase offensiva" sconfiggendo le truppe ONU, che non si aspettavano l'attacco proditorio. Gli statunitensi ripresero l'avanzata verso la cosiddetta "triplice frontiera", laddove si incontrano i confini cinesi, nordcoreani e sovietici, a partire dal 24 novembre. Il contrattacco cinese si concretizzò, tra il 28 ed il 29 ottobre, in una valanga umana che si abbatté sulle linee avanzate alleate, travolgendole letteralmente.
. A questo punto, l'aviazione alleata iniziò a bombardare le dighe nordcoreane. I negoziati di pace si conclusero il 27 luglio 1953 con la firma a Panmunjeom di un armistizio, che ristabiliva sostanzialmente la situazione preesistente, e la creazione della zona demilitarizzata coreana. La Corea fu divisa in due stati: Corea del Nord, con capitale Pyongyang, e Corea del Sud, con capitale Seul.
Il 25 maggio 2009, a seguito delle rinnovate tensioni fra le due Coree, la Corea del Nord si è unilateralmente ritirata dall'armistizio (questo significa che sono ancora in guerra!)
Nella guerra di Corea prestarono servizio 1 319 000 statunitensi, 54 246 di essi non fecero ritorno: 33 686 morirono in battaglia o per ferite,
Secondo le stime ufficiali le perdite cinesi furono di 110 400 morti in azione, 3 600 ausiliari e sanitari, 21 600 morti per ferite, 13 000 morti per cause non relative al combattimento (generalmente in seguito ai bombardamenti statunitensi), 25 600 dispersi e prigionieri
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_di_Corea
Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.
Il Patto di Varsavia nasce molto prima di Solidarnosc e Woityla!
E tale patto di varsavia alimento un confronto indiretto (e quasi diretto!) con l'occidente e gli USA in diversi scacchieri.
I sovietici intesi come Russi (principali azionisti) abbandonarono il campo quando si resero conto che gli svantaggi di tenere in piedi quel "patto" erano piu grossi dei vantaggi.... si erano alleati con paesi piccoli non paragonabili ai soggetti entrati nella NATO e che la loro dottrina-ideologia non riscuoteva piu proseliti che potessero mettere in difficolta gli occidentali.
Reagan con il suo riarmo diede il colpo di grazia.